Bern, Burgerbibliothek
La Biblioteca della Borghesia di Berna è un istituto culturale del patriziato di Berna. E’ nata nel 1951, quando la sezione dei manoscritti dell'allora Biblioteca civica e degli Studi superiori divenne autonoma. Oggi la Biblioteca della Borghesia di Berna è un archivio scientifico pubblico. Essa raccoglie e conserva collezioni di manoscritti, documenti d'archivio e documenti visivi di rilevanza internazionale. Tra le collezioni più note si possono annoverare i codici medievali della collezione Bongarsiana e vari documenti d'archivio relativi alla storia della Svizzera e di Berna, che includono i lasciti di personalità di spicco. La Biblioteca della Borghesia è anche l'archivio comunale del patriziato di Berna, delle associazioni e delle corporazioni cittadine. In quanto istituzione scientifica, essa è al servizio della ricerca e del pubblico degli interessati. Essa mette a disposizione i propri fondi in una sala lettura e le mostra nel contesto di pubblicazioni, visite guidate ed esposizioni.
Quattro bifogli (forse un fascicolo) di un manoscritto di piccolo formato vergato, come lascia ipotizzare l’annotazione (f. 5v-6r) di un certo Letaldus, a Fleury o a Micy. Contiene i Disticha Catonis e altri brani, insieme ad estratti delle opere di Prisciano e Seneca. Attraverso Pierre Daniel, che ha copiato l’annotazione di Letaldus nel Cod. 450.11 della Burgerbibliothek di Berna, nel 1632 il frammento è giunto a Berna insieme al fondo di Jacques Bongars.
Online dal: 12.07.2021
Il cosiddetto «Berner Parzival» costituisce l'ultimo testimone manoscritto datato del poema cavalleresco sul Sacro Graal redatto tra il 1200 e il 1210 da Wolfram von Eschenbach, e per giunta corredato di illustrazioni. Il manoscritto venne probabilmente commissionato nel 1467 dal commerciante bernese Jörg Friburger al copista Johann Stemhein di Costanza. Questi modernizzò dal punto di vista stilistico e redazionale il testo del suo modello adattandolo ai gusti di un pubblico cittadino tardomedievale. Inoltre fornì delle indicazioni per le illustrazioni, che poco più tardi un pittore seguì, realizzando 20 disegni a penna colorati. Le successive vicende che coinvolsero il manoscritto, che oggi conta 180 fogli, rimangono sconosciute; tuttavia nei primi anni del XIX secolo dovette giungere nella biblioteca di Berna, nel cui possesso è attestato al più tardi dal 1816.
Online dal: 26.09.2017
Il manoscritto raccoglie circa 700 documenti relativi all’amministrazione del Capitolo e della chiesa cattedrale di Losanna, emessi tra l’814 e il 1242. La compilazione del Cartulario si protrae per circa quarant’anni, dal 1202 al 1242; dopo questa data, altri cinque atti datati dal 1250 al 1294 sono stati aggiunti alla raccolta. La struttura materiale del manoscritto è molto complessa a causa delle numerose aggiunte al nucleo originario che corrisponde al Livre censier du Chapitre cathédral de Lausanne, la cui composizione risale al 1202 circa. Il manoscritto contiene testi di varia natura: un registro di beni del Capitolo, un cartulario topografico, un registro cronologico, due cronache, un registro delle chiese della diocesi, la cronaca dei vescovi di Losanna, il necrologio della cattedrale. L’autore di questa preziosa raccolta è Conon d’Estavayer (ante 1200-1243/1244), divenuto decano del Capitolo cattedrale nel 1202, che dal 1216 al 1242 sovrintende direttamente la redazione del manoscritto e l’ordinamento dei documenti.
Online dal: 13.12.2013
Miscellanea composta da quattro parti molto diverse che probabilmente giunsero a Berna nel 1632 da Jacques Bongars; le parti B e C provengono dal Collège de Navarre di Parigi. Tutte le parti sono miniate, almeno in parte. Di tutti i frammenti, si trovano parti correlate in altre biblioteche: per la parte A, Parigi BN lat. 7709, ff. 1-4; per B Parigi BN lat. 17566, ff. 1-40; per C Parigi BN lat. 17902, ff. 1-85 e per D Leiden UB, Voss. Q 2 IX (f. 60).
Online dal: 10.10.2019
Miscellanea composta da due parti diverse che probabilmente giunsero a Berna nel 1632 da Jacques Bongars. La parte A proviene da una vasta raccolta di vite di santi per la liturgia di Fleury, molte delle quali si sono conservate nella Biblioteca Vaticana: Reg. lat. 274, ff. 95-102; Reg. lat. 318, ff. 1-79, 80-146, 147-258; Reg. lat. 585, ff. 13-27; Reg. lat. 711.II, ff. 11-18; 67-76. La parte B contiene frammenti degli scritti grammaticali di Isidoro e fu probabilmente scritta nella Francia orientale.
Online dal: 10.10.2019
Testimone unico per alcune lettere di Salviano di Marsiglia, il cui complemento è conservato a Parigi BN lat. 2174, ff. 113-115. Il frammento, non miniato, è probabilmente giunto a Berna nel 1632 da Jacques Bongars.
Online dal: 10.10.2019
Frammento dell'Aritmetica di Boezio, probabilmente giunto a Berna nel 1632 da Jacques Bongars, decorato con numerose rappresentazioni schematiche.
Online dal: 10.10.2019
Due bifogli provenienti da un manoscritto di Isidoro probabilmente realizzato nella regione della Loira. Il frammento contiene tra l'altro una rosa dei venti accuratamente disegnata e, alla fine, testi astronomici, noti anche, nel contesto dell’Aratea, come «Scholia Bernensia». Giunse probabilmente a Berna nel 1632 con la collezione di Jacques Bongars.
Online dal: 10.10.2019
Frammento di un manoscritto in onciale con testi medici, probabilmente scritto in Spagna e forse, attraverso l’Italia, giunto nella biblioteca della cattedrale di Chartres, e le cui parti restanti sono conservate a Parigi BN lat. 10233. Da una annotazione del bibliotecario di Berna Samuel Hortin, si ricava che il frammento giunse con molta probabilità a Berna con la Bongarsiana nel 1632.
Online dal: 10.10.2019
La Amtliche Berner Chronik (Cronaca ufficiale di Berna) venne commissionata nel 1474 dal Consiglio della città di Berna. Esattamente dieci anni più tardi Diebold Schilling poté consegnare al Consiglio l’opera in tre volumi, con titoli colorati, iniziali e più di 600 grandi illustrazioni. Il primo volume contiene gli inizi della storia di Berna dalla fondazione della città fino all’anno 1421, basata sulla antica Cronaca di Konrad Justinger, nella versione di Benedicht Tschachtlan. In seguito l’opera venne conservata per quasi tre secoli nella cancelleria bernese che poi nel 1762 regalò i volumi alla biblioteca della città.
Online dal: 20.12.2012
La Amtliche Berner Chronik (Cronaca ufficiale di Berna) venne commissionata nel 1474 dal Consiglio della città di Berna. Esattamente dieci anni più tardi Diebold Schilling poté consegnare al Consiglio l’opera in tre volumi, con titoli colorati, iniziali e più di 600 grandi illustrazioni. Il secondo volume contiene gli avvenimenti degli anni dal 1421 al 1466 e si basa in molte parti sulla revisione di Benedicht Tschachtlan dell’opera di Fründ. In seguito l’opera venne conservata per quasi tre secoli nella cancelleria bernese che poi nel 1762 regalò i volumi alla biblioteca della città.
Online dal: 20.12.2012
La Amtliche Berner Chronik (Cronaca ufficiale di Berna) venne commissionata nel 1474 dal Consiglio della città di Berna. Esattamente dieci anni più tardi Diebold Schilling poté consegnare al Consiglio l’opera in tre volumi, con titoli colorati, iniziali e più di 600 grandi illustrazioni. Il terzo, e dal punto di vista artistico, più ricco volume, contiene la descrizione dello Schilling stesso delle guerre borgognone, unitamente agli avvenimenti precedenti fino all’anno 1480. Il volume è in stretta relazione con la Grosse Burgunderchronik oggi conservata nella Zentralbibliothek di Zurigo (Ms. A 5). In seguito l’opera venne conservata per quasi tre secoli nella cancelleria bernese che poi nel 1762 regalò i volumi alla biblioteca della città.
Online dal: 20.12.2012
La Spiezer Chronik del cronista Diebold Schilling, così denominata dal luogo dove venne a lungo conservata, è conosciuta, quale opera commissionata da Rudolf von Erlach, anche con il nome di Privater Schilling. Contiene gli inizi della storia di Berna dalla fondazione della città fino agli avvenimenti della metà del sec. XV ed è, al contario della Cronaca ufficiale (Amtliche Chronik) in tre volumi di Schilling (Bern, Burgerbibliothek Mss.h.h.I.1-3), rimasta incompiuta (non sono contenute le guerre di Borgogna).
Online dal: 20.12.2012
Il frammento dal monastero di Königsfelden, che contiene solo 12 fogli (= 1 fascicolo), contiene un calendario completo (necrologio) con le registrazioni dei giorni della morte dei membri della famiglia fondatrice degli Asburgo e del confessore della regina Agnese d'Ungheria (Lamprecht d'Austria) fino al 1330. Dopo la soppressione del monastero nel 1528, il manoscritto passò in mano private bernesi e nel XIX secolo fu donato alla Stadtbibliothek della città.
Online dal: 14.06.2018
Resti di una Bibbia di Alcuino proveniente dal convento domenicano di Berna; intorno al 1495 furono utilizzati dal legatore Johannes Vatter come carte di guardia per vari incunaboli oggi a Berna e Soletta. Dopo la secolarizzazione del convento nel 1528, questo volume (MUE Inc. I.20) giunse in possesso della biblioteca di Berna nel 1534, forse con l’eredità libraria dell’alfiere Jürg Schöni. Riunificazione virtuale dei frammenti: [sine loco], codices restituti, cod. 5 (Biblia latina).
Online dal: 12.12.2019