Porrentruy, Bibliothèque cantonale jurassienne
Agenda completata con notizie giornaliere relative alla vita del Seminario dei Gesuiti di Porrentry tra il 1727 e il 1754.
Online dal: 13.10.2016
Agenda completata con notizie giornaliere relative alla vita del Seminario dei Gesuiti di Porrentry tra il 1754 e il 1771.
Online dal: 13.10.2016
Agenda completata con notizie giornaliere relative alla vita del Seminario dei Gesuiti di Porrentry tra il 1657 e il 1670.
Online dal: 13.10.2016
Agenda completata con notizie giornaliere relative alla vita del Seminario dei Gesuiti di Porrentry tra il 1671 e il 1680.
Online dal: 13.10.2016
Iniziata nel 1620 da Jean Henri Vest quando si stabilì a Friburgo in Brisgovia (iniziali a pag. 1), la raccolta fu originariamente concepita come uno Stammbuch (libro di famiglia) che registrava la genealogia e le alleanze della famiglia Vest, con i relativi stemmi. Lo stemma «aumentato» concesso a titolo onorifico dall'imperatore Rodolfo II nel 1582 al conte palatino Jean Vest, padre di Jean Henri, vi è ripetuto più volte. La raccolta, portata a Porrentruy nel 1667 da Humbert Henri Vest, passò nelle mani dei Grandvillers a seguito del matrimonio di sua figlia Marie Hélène Vest (1693-1761), ultima rappresentante del ramo locale, con Frédéric François Ignace Xavier Grandvillers (1690-1727) nel 1716. I Grandvillers lo completano con i loro stemmi e quelli delle famiglie imparentate (pp. 51-85 e 138-139 ecc.). Nato e morto a Delémont, l'avvocato Conrad de Grandvillers (1813-1880), pronipote di Marie Hélène Vest e ultimo a portarne il nome, fu anche l'ultimo della sua famiglia a possedere questa raccolta, come indica la firma «de Grandvillers avocat» (p. 1). È forse a lui che si deve l'aggiunta, nel XIX secolo, di alcuni altri stemmi privi di legami familiari (pp. 277-281), forse con lo scopo di trasformare la collezione in un liber amicorum o, più in generale, in un Armorial jurassien, titolo aggiunto alla legatura, probabilmente nel XIX secolo. Il fatto che alcuni stemmi associati alla famiglia Vest siano stati ritagliati e rincollati su altre pagine (pp. 89-95) suggerisce una rielaborazione piuttosto significativa della raccolta in data sconosciuta.
Online dal: 06.09.2023
Louis Philippe, imbianchino e tappezziere di Delémont, realizzò due versioni dello stesso progetto di Armorial de l’ancien évêché de Bâle – questa e una seconda versione posteriore (N.C.6) – entrambe conservate presso la Bibliothèque cantonale jurassienne. In entrambi i casi, la raccolta è costituita principalmente da stemmi dipinti dall'autore. Questo esemplare doveva originariamente essere suddiviso in grandi libri, i primi tre dei quali sarebbero stati dedicati rispettivamente ai vescovi, agli Stati e alla nobiltà feudale. Tuttavia, con lo scorrere delle pagine la raccolta ha perso rapidamente la sua coerenza e sono stati aggiunti altri stemmi, la maggior parte dei quali incollati dall'autore in base alle fonti a cui aveva accesso (cfr. c. 176v) e allo spazio disponibile. Egli inserì anche fotografie, ricalchi e persino firme e sigilli originali tratti da documenti d'archivio o da materiale a stampa. Fu chiaramente la natura composita dell'insieme che spinse Philippe a iniziare la compilazione di una seconda raccolta più coerente (N.C.6).
Online dal: 06.09.2023
Il manoscritto cartaceo, paginato da 108 a 286, costituisce una delle quattro copie rimanenti degli scritti di Nicolas Godin (Besançon, 1727 – Porrentruy, 1805), chirurgo dei quattro principi-vescovi di Basilea. Le sue 24 «observations» medico-chirurgiche sono seguite da un’ultima che consiste in una «description abrégée» del principato di Basilea, con una topografia medica e delle osservazioni metereologiche (pp. 236-283).
Online dal: 04.10.2018
Notizie storiche raccolte da Henri Joseph Comman, maestro di scuola a Courgenay. Il titolo esatto è Recueil de notes historiques sur le Pays de Pourrentruy ou Evêché de Bâle. Da quello che si legge nella premessa, H. J. Comman ha raccolto queste notizie con lo scopo di trasmettere una storia oggettiva della regione e di sopperire alla mancanza di documentazione su questo soggetto. La storia è molto dettagliata fino al 1782.
Online dal: 13.10.2016
Il volume contiene «année après année tout ce qui s’est passé de remarquable dans cet établissement depuis 1588 à 1771» («anno dopo anno tutto ciò che di notevole è accaduto in questo istituto [il collegio di Porrentruy] dal 1588 al 1771») (p. 1). Queste sono le parole riportate sul frontespizio di questo manoscritto cartaceo, che fornisce anche informazioni sulla sua provenienza. Appartenuto al gesuita padre Voisard (1749-1818), fu lasciato in eredità alla sua morte a Henri Joliat (1803-1859), che lo depositò nel 1856 nella biblioteca del collegio di Porrentruy. Il testo inizia nel 1588, con la fondazione del collegio gestito dai gesuiti, e termina, in questo volume, nel 1661. Gli anni successivi sono trattati in un secondo volume, MP 4-2. Questi estratti dagli annali sono probabilmente la traduzione francese e il riassunto del volume latino conservato nella biblioteca cantonale giurassiana (A2597).
Online dal: 14.12.2022
Il manoscritto cartaceo contiene la continuazione degli «Extraits des annales du Collège de Porrentruy» (MP 4-1). Inizia nel 1662 e termina nel 1762. Si conclude quindi un po' prima di quanto annunciato nel frontespizio del primo volume (MP 4-1, p. 1).
Online dal: 14.12.2022
Sebbene sul frontespizio di questo manoscritto cartaceo si legga «Éphémérides de la ville de Porrentruy, commencées en janvier 1855, Vautrey prêtre» (p. V3), questo titolo si riferisce solo alle prime otto pagine di questo corposo volume (pp. 1-8). La parte più consistente contiene le « Notes sur l’ancien Évêché de Bâle » (pp. 9-473), seguite da estratti degli «Annales du monastère d'Augiae divitis» (Reichenau) riprese da un manoscritto in latino appartenente ai benedettini di Delle (pp. 476-502). L'autore di questo volume, Louis Vautrey (1829 Porrentruy - 1886 Delémont), oltre alle sue varie funzioni ecclesiastiche, svolse un importante lavoro di storico, come testimonia, ad esempio, la pubblicazione della Histoire des évêques de Bâle in due volumi (1884-1886), che si basa, almeno in parte, su questo manoscritto.
Online dal: 14.12.2022
Descritto da Gustave Amweg come Mémoires d’un Jurassien, questo manoscritto cartaceo, appartenuto alla scuola cantonale di Porrentruy, comprende due parti distinte. La prima contiene dei conti in tedesco dal 1670 al 1672, suddivisi per mese (pp. 1-177). La seconda (pp. 181-358), scritta in francese, è il diario di un uomo – non identificato – scritto in prima persona, che riporta le sue attività quotidiane (il tempo dedicato allo studio, copie di lettere, poesie ecc.), oltre al resoconto di un viaggio dalla Francia all'Italia.
Online dal: 14.12.2022
Jean Jacques Joseph Nicol, calzolaio di Porrentruy (1733-1822), è l'autore di questo diario diviso in due parti, la prima dal 1760 al 1771 (pp. 7-71), la seconda dal 1795 al 1809 (pp. 73-88), due periodi completamente distinti dal punto di vista politico (appartenenza al vescovato di Basilea e periodo francese). L'interesse di questo diario risiede nella professione artigianale di Nicol, che ci permette di vedere, accanto ai grandi eventi storici, altri più quotidiani. Questo manoscritto è una copia del diario di Nicol realizzata da Joseph Trouillat (1815-1863), come indica l'etichetta sulla copertina. Trouillat era professore al collegio di Porrentruy e responsabile della biblioteca. È probabilmente nell'ambito delle sue ricerche storiche che egli ha copiato questo diario, di cui esiste un’edizione apparsa con il titolo Notes et remarques de Jean-Jacques-Joseph Nicol (Porrentruy, Société typographique, 1900).
Online dal: 14.12.2022
Marcel Moreau (Delémont 1735-1804), autore di questo manoscritto, entrò nel 1755 nell'abbazia cistercense di Lucelle, dove insegnò teologia, poi a Hauterive e a Neubourg (in Alsazia). Avendo rifiutato di prestare il giuramento costituzionale all'epoca della Rivoluzione (1791), si rifugiò a Hauterive e fu poi nominato direttore delle bernardine di La Maigrauge. Nel corso di quegli anni scrisse delle memorie su avvenimenti contemporanei, come testimonia questo manoscritto, che descrive quanto accaduto tra il 21 aprile 1792 (p. 5) e il 27 gennaio 1793 (p. 138). L'indice finale (pp. 139-150-s2), organizzato cronologicamente, stabilisce la corrispondenza tra le date e gli eventi raccontati e rimanda alle rispettive pagine del manoscritto.
Online dal: 14.12.2022
Come si legge nella prefazione (pp. 5-8), con l'Abrégé il gesuita François-Humbert Voisard (1749-1818) scrisse la prima storia in francese sui vescovi di Basilea, che egli dedicò ai suoi studenti. Interamente incentrato sulla storia ecclesiastica di Basilea e Porrentruy, il testo rivela il suo carattere pedagogico nella sua struttura: ogni capitolo è introdotto da una breve domanda, alla quale viene risposto più o meno esaustivamente nel testo immediatamente successivo. Secondo la Bibliographie du Jura bernois di Gustave Amweg, esistono cinque copie del compendio di Voisard, tuttora inedito. Il presente manoscritto è corretto, annotato e si conclude con un indice dei vescovi e delle istituzioni clericali del vescovato di Basilea (pp. 459-460). La sua provenienza è documentata dalle note di possesso scritte all’interno della coperta anteriore: «Ce livre appartient à Henri Joliat, étudiant en rhétorique. Porrentruy, le 3 mai 1819 / Et / Schwartzlin Père / et /à l’abbé Vautrey à qui il a été remis par M. l’abbé Marquis en 1813».
Online dal: 14.12.2022
Si tratta di una delle cinque copie dell'Abrégé de l'histoire des évêques de Bâle del gesuita François-Humbert Voisard (1749-1818), un manuale di storia a domande e risposte datato 1781. Ad eccezione del destinatario della dedica, la prefazione di questo volume utilizza quasi gli stessi termini di una seconda copia appartenente anch'essa alla Biblioteca cantonale giurassiana (MP 10 / A 3269). Si differenzia, tuttavia, per l'assenza di annotazioni e correzioni. Inoltre, la copia è incompleta, in quanto si interrompe bruscamente all'inizio della quarta parte, dedicata ai vescovi di Basilea e Porrentruy (p. 360). Prima di entrare a far parte, nel 1842, del fondo della biblioteca del collegio di Porrentruy, il manoscritto apparteneva a un certo Quiquerez (interno della coperta anteriore), probabilmente Jean-Georges, sindaco e notaio di Porrentruy, e poi a suo figlio Auguste (1801-1882), ingegnere, storico, archeologo e geologo giurassiano, come indicato dal suo ex-libris (p. V1).
Online dal: 14.12.2022
L'avvocato di Porrentruy François-Joseph Guélat (1736-1825) è uno dei più noti cronisti ad aver descritto la vita nel Giura all'epoca della Rivoluzione. Suddiviso in tre volumi manoscritti, il testo è stato pubblicato nel 1906 da B. Boéchat et Fils a Delémont, con il titolo Journal de François-Joseph Guélat 1791-1802. Il primo di questi tre volumi inizia nel 1791 e va fino al 1793 (28 luglio). L'anno è indicato nel margine laterale sinistro nella parte superiore di ogni pagina, dove sono menzionati i giorni e gli avvenimenti descritti nel testo a fianco.
Online dal: 14.12.2022
L'avvocato di Porrentruy François-Joseph Guélat (1736-1825) è uno dei più noti cronisti ad aver descritto la vita nel Giura all'epoca della Rivoluzione. Suddiviso in tre volumi manoscritti, il testo è stato pubblicato nel 1906 da B. Boéchat et Fils a Delémont, con il titolo Journal de François-Joseph Guélat 1791-1802. Il secondo di questi tre volumi inizia nel 1793 e va fino alla fine di dicembre del 1795. Egli adotta la stessa impaginazione del volume precedente, il che non sorprende visto che in origine erano uniti, come dimostra la vecchia paginazione continua. Allo stesso modo, il lungo indice delle materie finale si riferisce a entrambi i volumi (pp. 125-163).
Online dal: 14.12.2022
L'avvocato di Porrentruy François-Joseph Guélat (1736-1825) è uno dei più noti cronisti ad aver descritto la vita nel Giura all'epoca della Rivoluzione. Suddiviso in tre volumi manoscritti, il testo è stato pubblicato nel 1906 da B. Boéchat et Fils a Delémont, con il titolo Journal de François-Joseph Guélat 1791-1802. Il terzo volume va dal 1796 al 1802 e si conclude, come il precedente (MP 15 / A1451-2) con un indice delle materie (pp. 159-177).
Online dal: 14.12.2022
Autore del testo di questo manoscritto è il borghese e notaio di Porrentruy François-Joseph Guélat (1736-1825), noto soprattutto per le sue memorie sulla vita giurassiana durante il periodo rivoluzionario (cfr. MP 15 / A1451-1-3). Secondo l'antica paginazione di quest'opera, e l'indice aggiunto probabilmente al momento della rilegatura (p. 169-170), essa è incompleta. La copia è molto accurata, il testo su una colonna è delimitato da una cornice tracciata a matita e i titoli dei capitoli, elegantemente calligrafici, a inchiostro. Non si tratta del manoscritto autografo di Guélat, ma di una copia posteriore, realizzata dopo il 1838, come suggerisce la data associata al nome di Charles Roedel (il copista?) scritti in una piramide rovesciata dopo l'elenco dei vescovi di Basilea (p. 148).
Online dal: 14.12.2022