Il matrimonio tra Josua, figlio di Isaak Chajjim Recanati, e Dona Esther Sara, figlia di Raphael Recanati, costituiva un'unione tra due ramificate, benestanti ed influenti famiglie sefardite. Il testo stesso della ketubah è redatto in un documento dipinto in maniera illusionistica nella colonna di destra e le condizioni nella colonna di sinistra. Il tutto è circondato da una architettura rococò a prospettiva centrale. L'emblema della famiglia è fiancheggiato da due amorini. Il nome dello sposo è onorato con un medaglione nel quale Josua ordina al sole di fermarsi (Gs 10:12-13). Due figure femminili reggono i due lati di uno striscione dorato nel quale figura la scritta «Andate e moltiplicatevi».
Online dal: 10.10.2019
I bordi di questo Rotolo di Ester sono dominati da una arcata barocca suddivisa da quattro distinte colonne con vari motivi. Le arcate sono sormontate da una balaustrata che sostiene dei vasi con fiori, dei medaglioni vuoti, ornamenti floreali e diverse varietà di uccelli, tra i quali un'aquila a due teste coronate ed un pavone. Al di sotto di ognuna delle diciannove colonne di testo sono collocate scene dalla vita di Ester. La cornice incisa del rotolo fu disegnata da Francesco Griselini (1717-1787), studioso, artista ed editore italiano le cui incisioni di bordi divennero molto popolari in Italia nel XVIII secolo. In queste illustrazioni Griselini ha dedicato particolare attenzione all'architettura ed alla prospettiva spaziale. La firma a stampa dell'artista si legge nell'angolo inferiore sinistro di ciascuna pergamena. L'ultima scena, collocata sotto l'arco finale, si trova raramente nei Rotoli di Ester. Raffigura il Messia che cavalca un asino rappresentante il ritorno a Gerusalemme del popolo ebraico in esilio. Il testo del rotolo fu scritto dall'abile artista-copista Aryeh Leib ben Daniel. Nella sua iscrizione finale, al termine delle benedizioni conclusive, egli informa il lettore di aver scritto il codice a Venezia nell'inverno 1746.
Online dal: 22.03.2017