Il codice contiene il vangelo di Luca con la Glossa ordinaria. Il manoscritto, che presenta una legatura romanica, fu probabilmente scritto verso la fine del XII secolo, forse anche all'inizio del XIII secolo. Non è chiaro se sia stato prodotto a S. Gallo. La decorazione consiste in due iniziali a strisce divise: a p. 1 una Q tracciata con inchiostro rosso, con fondo verde e blu, la cui coda è costituita da un drago, a p. 2 una F il cui corpo a inchiostro rosso è riempito con oro, con tralci verdi su fondo blu.
Online dal: 10.12.2020
Il vangelo irlandese di Giovanni, rilegato in dittici d'avorio, offerti in dono a Carlo Magno per la sua incoronazione imperiale (800).
Online dal: 31.12.2005
Trascrizione delle Lettere paoline di Winithar – Discorso di Winithar ai suoi confratelli.
Online dal: 14.09.2005
Copia dei libri del Nuovo Testamento con prologhi e Glossa ordinaria: Gilberto Porretano, Prologo all'Apocalisse, Stegmüller RB 839 (pp. 2–4), Apocalisse (pp. 4–81), Prologhi alle Lettere cattoliche, Stegmüller RB 809 e 11846 (p. 82), Lettera di Giacomo (pp. 83–99), Prima lettera di Pietro (pp. 99–115), Seconda lettera di Pietro (pp. 115–126), Prima lettera di Giovanni (pp. 126–141), Seconda Lettera di Giovanni (pp. 141–143), Terza lettera di Giovanni (pp. 143–145), Lettera di Giuda (pp. 145–150), Prologo al Vangelo di Giovanni, Stegmüller RB 624 (pp. 151–153), Vangelo di Giovanni (pp. 154–300). All'inizio dei capitoli (pp. 2, 4, 83, 126, 141, 145, 151, 154) iniziali di più righe in rosso, con blu, verde e giallo pallido, talvolta con elementi zoomorfi (p. 83 e 145: testa di animale e maschera animale; p. 126: animale a quattro zampe; p. 143: caprone; p. 154: drago). A p. 99 nel margine raffigurazione dell'Apostolo Pietro con le chiavi.
Online dal: 22.03.2018
Manoscritto biblico risalente agli anni in cui Hartmut era vice-abate (ca. 850-872) e abate (872-883). Contiene libri del Vecchio Testamento (Genesi, Esodo, Levitico, il libro dei Numeri, Deuteronomio, Giosuè, il libro dei Giudici e di Rut). Primo volume della cosiddetta "Grosse Hartmut-Bibel" (La grande Bibbia di Hartmut).
Online dal: 12.12.2006
Manoscritto biblico risalente agli anni in cui Hartmut era vice-abate (ca. 850-872) e abate (872-883). Contiene libri del Vecchio Testamento (i due libri delle Cronache, Giuditta, Ester, Esdra, Neemia, i due libri dei Maccabei).
Online dal: 12.12.2006
Contiene i primi cinque libri di Mosè (Pentateuco), il libro di Giosuè e quello dei Giudici dall'Antico Testamento nonché le lettere di s. Paolo e gli Atti degli Apostoli dal Nuovo Testamento; scritto intorno al 1100 nel monastero di Allerheiligen (Ognissanti) a Sciaffusa, giunse già nel sec. XII a S. Gallo.
Online dal: 15.04.2010
Manoscritto biblico risalente agli anni in cui Hartmut era vice-abate (ca. 850-872) e abate (872-883). Contiene trascrizioni di libri del Vecchio Testamento (Proverbi, Ecclesiaste, Cantico dei cantici, Sapienza, Siracide, Giobbe, Tobia). Volume della cosiddetta "Grosse Hartmut-Bibel" (La grande Bibbia di Hartmut).
Online dal: 12.06.2006
Manoscritto biblico risalente agli anni in cui Hartmut era vice-abate (ca. 850-872) e abate (872-883). Contiene le Epistole paoline, gli Atti degli Apostoli e l'Apocalisse. È l'ultimo volume (6) della cosiddetta "Grosse Hartmut-Bibel" (La grande Bibbia di Hartmut).
Online dal: 12.12.2006
Le Pseudo-Clementine in una copia realizzata nel monastero di Einsiedeln all'incirca negli anni 950/970. Il titolo è illustrato con un'immagine della lotta tra Pietro apostolo e Simone il Mago. I dieci libri delle "Pseudo-Clementine" narrano, dal punto di vista di Clemente, i viaggi di Pietro, la sua lotta con Simone il Mago e la conversione a Roma di Clemente, suo discepolo.
Online dal: 09.12.2008
Trascrizione allestita da diversi monaci di San Gallo nel IX secolo dell'esegesi di Ambrogio al Vangelo di Luca.
Online dal: 31.07.2009
Il manoscritto contiene una delle rare copie del Scarpsum de dictis sancri Effrem prope fine mundi, qui intitolato Sermo sancti Ysidori e attribuito a Isidoro da Siviglia, e il commento ai Salmi di Gerolamo (uno Pseudo-Gerolamo?); scritto nel Nord Italia (probabilmente a Monza) verso la fine del sec. VIII.
Online dal: 21.12.2009
Codice databile agli anni di attività di Wolfcoz (820-840); contiene il commento di Girolamo al libro di Isaia, 1-5.
Online dal: 31.12.2005
Codice databile agli anni di attività di Wolfcoz (820-840); contiene il commento di Girolamo al libro di Isaia, 14-18.
Online dal: 31.12.2005
Codice databile agli anni di attività di Wolfcoz (820-840); contiene il commento di Girolamo al libro di Isaia, 6-13.
Online dal: 31.12.2005
Codice databile agli anni di attività di Wolfcoz (820-840); contiene il commento di Girolamo al libro di Geremia.
Online dal: 31.12.2005
Collezione di opere esegetico-liturgiche, realizzata probabilmente intorno agli anni 810/820 nel monastero di St. Amand, nell'area di Lille, in Francia settentrionale. Contiene, tra l'altro, un commento ai Vangeli dello Pseudo-Girolamo (con illustrazioni dei simboli dei quattro evangelisti d'influenza irlandese), testi di Agostino, Isidoro di Siviglia e Beda il Venerabile, una lettera di Carlo Magno ad Alcuino, il rituale battesimale attribuito al vescovo Jesse di Amiens († 836/37), una versione abbreviata degli Annali di San Gallo.
Online dal: 09.12.2008
Manoscritto composto di due parti, scritto nel monastero di S. Gallo all'inizio del sec. IX, rilegato in una coperta originale di epoca carolingia. La prima parte contiene due opere del padre della Chiesa Agostino, il sermone De decem chordis, lo scritto De disciplina christiana e l'opera Adversus quinque haereses del vescovo cartaginese Quodvultdeus († 454). La seconda parte contiene, oltre a vari brevi testi, una copia dell'epitaffio di Alcuino di York († 804), il suo libro sui vizi e le virtù De virtutibus et vitiis dedicato al marchese Guido di Nantes, due sermoni di Agostino e i cosiddetti Dicta Bonifatii. Entrambe le parti del manoscritto vennero corredate di glosse dal monaco Ekkehart IV nella prima metà del sec. XI; nel codice si rilevano tracce del suo utilizzo fino nel sec. XVI.
Online dal: 15.04.2010
Codice contenente innanzitutto una copia dei sermoni di Agostino sul Vangelo di Giovanni, allestita dopo l'anno 800 . La precede la versione latina, annotata con neumi, del canto - andato perduto - di Gallo in antico tedesco, composta dal monaco Ratperto prima dell'anno 900. La traduzione latina è stata completata dal monaco Eccardo IV nella prima metà dell'XI secolo. Segue un poema di Eccardo IV sulle pitture del cammino della croce presenti nel chiostro romanicoo di San Gallo. Con glosse di Eccardo IV.
Online dal: 09.12.2008
Copia molto importante dal punto di vista testuale dell'opera del Padre della Chiesa Agostino De consensu evangelistarum libri quattuor, scritta nel sec. IX nel monastero di S. Gallo.
Online dal: 04.10.2011
Codice databile agli anni di attività di Wolfcoz (820-840); contiene il De constitutione coenobiorum di Cassiano.
Online dal: 31.12.2005
Eccezionale copia finemente realizzata delle 40 omelie sui Vangeli di papa Gregorio Magno. Trascritta, corredata di iniziali d'oro e decorata a minio nel monastero di San Gallo intorno all'anno 1000.
Online dal: 12.12.2006
Gregorii M. expositio libri Job ab Odone Cluniacensi in compendium redacta. Redazione del commento di Gregorio Magno al libro di Giobbe ad opera di Odo di Cluny (Abate 927-942). Le iniziali ornamentali del manoscritto, che non è stato scritto a S. Gallo, rimandano stilisticamente al sec. VIII.
Online dal: 13.12.2013
Trascrizione delle omelie da 13 a 22 di papa Gregorio Magno sul libro vetero-testamentario di Ezechiele, scritta intorno alla fine del sec. VIII in una «gleichmässigen, breiten, gut proportionierten kalligraphischen älteren St. Galler Minuskel» (Bruckner) [una regolare, larga, ben proporzionata, calligrafica, antica minuscola di s. Gallo] nel monastero di S. Gallo. L'inizio delle singole omelie è decorato con piccole iniziali colorate.
Online dal: 20.12.2012
Quarantadue fogli contenenti una copia molto antica di frammenti di sezioni dei quattro libri dei Dialoghi di Gregorio Magno, realizzata all'incirca nel 700 nel nord-est della Francia, in una scrittura cancelleresca merovingia. Altri frammenti di questo manoscritto dei Dialoghi sono conservati alla Zentralbibliothek (Biblioteca centrale) di Zurigo (Ms. C 184) e a St. Paul a Lavanttal.
Online dal: 09.12.2008
Codice miscellaneo databile a un periodo compreso tra la fine dell'VIII e l'inizio del IX secolo. Si apre con una copia dell'ultimo terzo dell'VIII secolo, la più antica conservata a San Gallo, della Regula pastoralis di Gregorio Magno; termina con un compendio medico-farmaceutico contenente, in parte mal rilegati, il manuale ripiegato e spiegazzato di un medico itinerante del nord dell'Italia, il cosiddetto Botanicus sangallese, e il Bestiario sangallese.
Online dal: 09.12.2008
Manoscritto miscellaneo dell'abbazia di San Gallo, composto in una minuscola alemannica tra il 760 e il 797. Contiene, tra l'altro, un'ampia selezione di differenti testi sulla sinonimia (tra cui le Differentiae di Isidoro di Siviglia), esegetici (Eucherio di Lione, Formulae spiritalis intelligentiae), computistici, medici, agiografici (tra questi, la più antica versione della biografie dei santi patroni di Zurigo Felice e Regola).
Online dal: 09.12.2008
Questa trascrizione delle Sententiae di Isidoro di Siviglia è significativa da un punto di vista storico-testuale; fu realizzata verso l'anno 800, probabilmente nell'abbazia di San Gallo, ed arricchita nel corso del IX secolo. Le Sententiae sono considerate come una delle più importanti opere di Isidoro di Siviglia.
Online dal: 31.07.2009
Manoscritto miscellaneo non proveniente da San Gallo, databile all'incirca all'800, trascritto e decorato in modo straordinariamente vivace con numerose piccole iniziali miniate probabilmente al monastero di St. Denis, vicino a Parigi. Contiene un gran numero di testi ed estratti tratti in prevalenza dalle opere di Isidoro di Siviglia (Liber Sententiarum, Liber Differentiarum, Etymologiae); include anche testi di Agostino, Caesario di Arles, Defensor (Liber scintillarum), Girolamo, Gregorio Magno, Eucherio (Formulae spiritalis intelligentiae) e numerosi altri autori. La sezione finale contiene una trascrizione incompleta della vita di san Dionigi.
Online dal: 09.12.2008
Copia delle Etymologiae di Isidoro di Siviglia databile a un periodo successivo all'anno 800; con ogni probabilità non è stata realizzata nel monastero di San Gallo. Nella parte anteriore, su una pagina contenente schizzi a penna, una sbiadita mappa del mondo alto-medievale, rinomata tra gli specialisti. L'enciclopedia scritta da Isidoro agli inizi del VII secolo è uno dei libri più letti e più citati nel Medioevo.
Online dal: 12.12.2006
Manoscritto miscellaneo trascritto da Winithar, con miniature – le più antiche realizzate a San Gallo – al De rerum natura di Isidoro di Siviglia.
Online dal: 14.09.2005
Copia alemanna della Collectio Canonum Hibernesis, databile alla prima metà del IX secolo. La Collectio raccoglie testi irlandesi di diritto canonico raggruppati insieme a documenti redatti in occasione dei sinodi e concili africani, gallici e greci, e insieme a decreti papali del periodo intorno all'anno 700. In chiusura una formula del copista Eadberct.
Online dal: 09.12.2008
Questa trascrizione, allestita durante il IX secolo nell'abbazia di San Gallo, del commento di Beda il Venerabile († 735) al Vangelo di Marco è importante da un punto di vista storico-testuale.
Online dal: 31.07.2009
Trascrizione delle opere esegetiche De tabernaculo e De templo, come pure delle Quaestiones in libros regum di Beda il Venerabile († 735), allestita nella seconda metà del IX secolo nell'abbazia di San Gallo.
Online dal: 31.07.2009
Manoscritto composito del sec. IX, probabilmente realizzato a Tours. Contiene diverse opere teologiche di Alcuini di Yorkk (intorno al 730-804): De virtutibus et vitiis; De fide sanctae et individuae trinitatis; De trinitate et ad Fredegisum quaestiones XXVIII; De animae ratione ad Eulaliam virginem. Inoltre nel manoscritto si trovano l'Epitaphium Alcuini (carm. 123) e il Carmen 112 Dum sedeas laetus di Alcuino, tramandato in questo unico codice (una iscrizione per una chiesa abbaziale non meglio determinata). A p. 245 si legge una corta notizia a carattere storico riguardante la Divisio Regnorum di Carlo Magno dell'806. Questa notizia è della stessa mano che ha scritto il Carmen 112 di Alcuino e contiene una indicazione riguardante la data della stesura: Anno dcccvi ab incarnatione domini indictione xiiii anno xxxviii regnante karolo imperatore viii idus februarii die veneris divisum est regnum illius iter filiis suis quantum unusquis post illum habet et ego alia die hoc opus perfeci. A p. 247 si trova, quale prova di penna l'antifona Quid vobis videtur de Christo? Cuius filius est? (Hesbert, Corpus antiphonalium officii, Nr. 4533), le cui prima quattro parole presentano dei neumi.
Online dal: 20.12.2012
Il manoscritto contiene il commento di Pietro Lombardo (1095/1100-1160) alle Lettere di Paolo (Collectanea in epistolas Pauli). Sull'etichetta del dorso e a p. 1/2 il testo è falsamente attribuito a Pietro di Tarantasia (più tardi papa Innocenzo V). Il codice è scritto su due colonne e presenta in una colonna, spesso molto stretta, il testo biblico, nell'altra, in righe alte la metà, il commento. Nel margine si leggono ad inchiostro rosso dei rimandi agli autori citati da Pietro Lombardo. All'inizio di ciascuna lettera si trovano due iniziali (per il testo biblico e per il commento) colorate su fondo d'oro (pp. 3, 5, 116, 202, 249, 287, 316, 334/335, 351, 371, 402, 409, 412). Queste presentano delle caratteristiche del cosiddetto «channel style», diffuso intorno al 1200 sulle due sponde del canale della Manica.
Online dal: 23.09.2014
Manoscritto liturgico miscellaneo, contenente testi e tavole computistiche, un breviario (con incipit di testi recitati e cantati per le Messe celebrate in occasione delle principali festività dei santi), un graduale con neumi e un sacramentario. Decorato con alcune miniature prodotte nel monastero di S. Gallo intorno all'anno 850. Nel mezzo, alla pagina 304, il «St. Galler Glauben und Beichte III», professione di fede in alto-tedesco antico.
Online dal: 24.05.2007
Antifonario databile all'incirca all'anno 1000, con calendario e graduale (scritto e corredato di eleganti neumi probabilmente dal monaco Hartker), "Ordo missae" e sacramentario. Monumento inestimabile di storia della musica.
Online dal: 12.06.2006
Sontuoso sacramentario sangallese per la celebrazione della Messa, databile agli anni dell'abate Norberto di Stablo (1034-1072). Con calendario, graduale e sacramentario. Tra le altre, cinque pregiate miniature a tutta pagina illustrano le più importanti festività dell'anno liturgico (Natale, Venerdì santo, Pasqua, Ascensione, Pentecoste).
Online dal: 12.06.2006
Sontuoso sacramentario sangallese per la celebrazione della Messa, databile agli anni dell'abate Norberto di Stablo (1034-1072). Contiene un calendario (con elenco delle più importanti solennità dei santi), un breviario (con gli incipit dei testi cantati o recitati per le più importanti solennità dei santi), e soprattutto il sacramentario, illustrato con quattro splendide miniature, due iniziali a tutta pagina e numerose iniziali di piccole dimensioni.
Online dal: 12.06.2006
Il più antico graduale sangallese esistente. Le diverse sezioni del codice risalgono a differenti periodi. Numerosi, particolarmente nella sezione contenente il sacramentario, le iniziali miniate e i disegni a penna.
Online dal: 12.06.2006
Questo messale plenario prodotto a S. Gallo, che contiene tutti i canti e le preghiere della messa, contiene le seguenti parti, scritte in parte nell'XI e in parte nel XIV secolo: calendario liturgico, sequenze (senza le melodie), graduale, messe (con preghiere, letture e canti per il Proprio), canone della messa, sacramentario, lezionario. A p. 232 (di fronte al Te igitur si trova una miniatura a piena pagina con la Crocifissione e due monaci inginocchiati.
Online dal: 20.12.2012
Sequenziario con delle sequenze senza neumi di Notkero Balbulo (p. 1-14), un calendario (pp. 15-20) e un sacramentario (pp. 21-182), che inizia a p. 21 con una bella iniziale M (tralci disegnati in rosso su fondo azzurro e verde) e da p. 22 canone della messa con inziale con la Crocifissione che introduce il Te igitur.
Online dal: 23.06.2014
Il messale fu scritto molto probabilmente per il Grossmünster di Zurigo (secondo un confronto con il Liber Ordinarius del Grossmünster); contiene il Proprium de tempore, il Proprium de sanctis (con le principali feste di Zurigo), il Commune sanctorum e le messe votive. I canti sono scritti in caratteri più piccoli, ma solo in alcune pagine le melodie sono corredate da neumi. Il Canon missae (pp. 73-83) inizia con una semplice immagine del canone. A parte questo, la decorazione si limita per lo più a lombarde rosse di due righe.
Online dal: 14.12.2022
L'incompleto Sacramentario gelasiano di Remedius, composto a Coira intorno all'anno 800, al tempo del vescovo Remedius; è uno dei più importanti testi liturgici del tempo. Contiene le preghiere recitate dal vescovo o dai sacerdoti per la messa e l'amministrazione dei sacramenti. Esso rappresenta anche uno dei capolavori della cultura letteraria retica dell'epoca carolingia; è decorato con numerose e fantasiose iniziali, ancora influenzate dai modelli irlandesi. La sua presenza nel convento di San Gallo è già attestata dall'anno 850 circa.
Online dal: 09.12.2008
Frammento di un sacramentario (Sacramentarium Gelasianum) di provenienza retica, molto importante per la storia della liturgia. Scritto verso la fine del sec. VIII a Coira, la sua presenza è attestata precocemente a S. Gallo. É strettamente imparentato con il codice 348, contenente anch'esso un Sacramentario Gelasiano retico.
Online dal: 21.12.2009
Il manoscritto, rilegato in un cartone grigio-azzurro del XVIII-XIX secolo, è composto da due parti scritte in tempi diversi. La prima parte (pp. 3-120) è un graduale acefalo (inizia con il mercoledì dopo il terzo Avvento), scritto nel XIII secolo. Le melodie presentano dei neumi senza linee. Alle domeniche dopo la Pentecoste fanno seguito i versetti dell'Alleluia alle pp. 118-120. La seconda parte (pp. 121-186), con sequenze senza melodie, risale al XIV secolo. In due punti del codice è presente un fascicolo di un graduale vergato probabilmente nel XIII-XIV secolo: alle pp. 11-26 (in mezzo all'Introito alla festa dei SS. Innocenti) i canti del Proprium per il primo Avvento fino alla prima domenica dopo Natale, alle pp. 159-174 (in mezzo alla sequenza di Ognissanti) i canti per il tempo che va dal mercoledì dopo la terza domenica di Quaresima al Sabato Santo.
Online dal: 14.12.2022
Pontificale-messale dell'abate di S. Gallo Ulrich Rösch (1463-1491). Il manoscritto è costituito da due parti; la prima (p. 5-102) è stata allestita dal conventuale di Wiblingen Simon Rösch, la seconda (p. 103-236) è forse stata completata dopo la morte dell'abate Ulrich Rösch. Solamente le prefazioni (p. 83-102) sono corredate da melodie con notazione gregoriana di tipo tedesco («Hufnagelnotation») su 5 linee. Oltre allo stemma dell'abate (p. 5) è corredato da una immagine con la crocifissione e negli angoli medaglioni con i simboli dei quattro evangelisti (p. 70). Alcune pagine presentano una decorazione sotto forma di bordure nei margini e iniziali, talvolta con oro in foglia.
Online dal: 07.10.2013
Messale-pontificale dell'abate di San Gallo Diethelm Blarer (1530-1564), il più bel manoscritto del XVI secolo esistente in Svizzera.
Online dal: 31.12.2005
Secondo delle nuove ricerche il cosiddetto Evangelistario di Wolfcoz - un importante capolavoro risalente al secondo quarto del IX secolo - non sarebbe stato prodotto nel monastero di S. Gallo ma nello scriptorium di Reichenau all'epoca del bibliotecario Reginberto. Studi di carattere paleografico da una parte, e delle pericopi aggiunte per i santi di Reichenau Giorgio, Marco e Pancrazio (p. 201-219) dall'altra, hanno condotto a queste nuove conclusioni.
Online dal: 31.12.2005
Evangelistario realizzato verso il 1470/80 per un ignoto committente, probabilmente nel laboratorio del pittore di Costanza Rodolfo Stahel. Contiene le letture dai Vangeli in latino per le principali festività dell'anno liturgico ed è illustrato da almeno due pittori, con 21 immagini a piena pagina rappresentanti i simboli dei quattro evangelisti e le più importanti festività dell'anno. Nel 1658 il codice fu offerto all'abate Gallo il Vecchio (1654-1687) da Fidel von Thurn, ufficiale di corte, corredato da miniature raffiguranti le armi dei due.
Online dal: 09.12.2008
Canone della messa per il vescovo di Augusta Marquard von Berg (1575-1591), con uno stemma, una miniatura a piena pagina, numerose raffigurazioni delle principali festività dell'anno liturgico. La bordura inferiore è di grande valore artistico, abbondantemente ornata di fiori e di piante, probabilmente miniata da Sebastian Glockendon il Giovane, di Norimberga. Caduto nelle mani dei soldati durante la Guerra dei Trent'anni, il manoscritto fu più tardi venduto a Bernhard Hartmann, monaco di San Gallo e governatore di Wil, quindi offerto da quest'ultimo, nel 1641, al principe-abate Pius Reher (1630-1654).
Online dal: 09.12.2008
Epistolario proveniente da Reichenau/San Gallo, con una miniatura raffigurante San Paolo e cinque miniature cristologiche. Databile al terzo quarto del secolo XI.
Online dal: 12.06.2006
Sontuoso codice per la celebrazione degli uffici festivi nel monastero sangallese, trascritto e corredato di numerose iniziali miniate intorno alla metà del secolo XI. Contiene parte di un graduale con neumi e un lezionario per l'anno liturgico.
Online dal: 24.05.2007
Graduale sangallese del XII secolo, con due miniature raffiguranti il monaco Luitherus.
Online dal: 14.09.2005
Sontuoso codice per la celebrazione della messa nel monastero di San Gallo, databile agli anni 1050/70. Contiene sequenze di Notkero Balbulo di San Gallo († 912).
Online dal: 31.12.2005
Manoscritto musicale di piccolo formato del monastero di San Gallo. Contiene un calendario, un computo, un tropario, un sequenziario, un antifonario, offertori e tratti databili alla metà del secolo XI, nonché un'appendice con sequenze del XIII secolo.
Online dal: 12.12.2006
Il codice, i cui piatti della legatura sono rivestiti di tessuto verde, si compone di due parti. La prima parte (pp. 3-53) contiene sequenze di Notker Balbulus e di altri autori, la seconda (pp. 55-226) un graduale. I testi presentano tutti dei neumi; la scrittura è inframezzata da maiuscole rosse e blu. Da notare tutta una serie di iniziali decorate: nel sequenziario ad es. quella contenente un drago a p. 3, nel graduale con motivo a viticci a pag. 55. Altri esempi si trovano alle pagine 114, 134, 144, 146. All'inizio è rilegato un foglio dell'XI/XII sec. con estratti dal Commune sanctorum, sul verso con aggiunte del XIV secolo.
Online dal: 14.12.2018
Manoscritto musicale di piccole dimensioni della metà del secolo XI. Contiene un calendario (incompleto), tabelle di computo, un tropario e un sequenziario in elegante scrittura e con raffinati neumi.
Online dal: 12.06.2006
Manoscritto musicale incompleto del sec. XI trascritto nel monastero di S. Gallo. Presenta alcuni fogli supplementari databili ai secoli successivi, fino al 1400 circa. Contiene un tropario, un versicolario e un sequenziario.
Online dal: 24.05.2007
Benedizionale del vescovado di Magonza, trascritto ed ornato, al tempo del vescovo Willigis (975-1011), verso l'anno 1000, con quasi 200 iniziali in oro e con una miniatura a piena pagina rappresentante il Cristo Salvezza del mondo. Presente all'abbazia di San Gallo a partire da data sconosciuta (la più antica menzione è dell'anno 1600). Contiene le orazioni di benedizione cantate dal vescovo, ordinate secondo la successione dell'anno liturgico.
Online dal: 09.12.2008
Il Pontificale contiene i riti delle celebrazioni liturgiche tenute dal vescovo, tra le quali quella per la esecuzione della tonsura, per la consacrazione degli ordini minori (Cantor, Lector ecc.), degli ordini maggiori (diacono, presbitero, vescovo), per la consacrazione di abati, badesse e monache, la consacrazione della chiesa, dei cimiteri e la consacrazione di oggetti liturgici. Gli incipit di alcuni canti liturgici presentano dei neumi adiastematici. A p. 110/111 ci sono nel margine due alfabeti maiuscoli greci e uno latino; fanno parte del rito della consacrazione della chiesa. I santi elencati nelle litanie a p. 98–100 (tra gli altri Corbiniano, Ulrico, Walpurga) rimandano ad una origine del manoscritto da collocare in una diocesi bavarese.
Online dal: 25.06.2015
Libro d'ore, composto per un convento femminile sconosciuto della diocesi di Basilea: esempio straordinario della prima arte libraria gotica. Contiene un calendario, 14 miniature sulla vita di Cristo e di Maria, un salterio, cantici e una litania dei santi.
Online dal: 12.06.2006
Codice composito a contenuto liturgico proveniente dal monastero di Disentis, scritto nella seconda metà del sec. XII, piuttosto intorno al 1200. Il volume contiene di seguito un calendario (pp. 2-13), un salterio (pp. 15-90) e un innario (pp. 91-110), un capitolare e collettario (misto) (pp. 116-186), così come un antifonario, un lezionario ed un omiliario (pp. 203-638). Apice artistica del manoscritto sono l'iniziale B all'inizio del salterio (p. 15) e la raffigurazione della crocifissione (p. 89). Il breviario è uno dei pochi manoscritti medievali provenienti dal monastero di Disentis che si siano conservati. Intorno al 1300 il codice giunse a Kempten; nel sec. XV si trovava già nella biblioteca del monastero di S. Gallo.
Online dal: 20.12.2012
Copia del Liber scintillarum, compilato intorno al 730 dal monaco Defensor di Ligugé (presso Poitiers), scritta nel sec. IX non nel monastero di S. Gallo. Il Liber scintillarum, composto di 81 capitoli, è un florilegio di sentenze e proverbi su Dio e dei Santi, tratti dalla Bibbia e dagli scritti dei Padri della Chiesa. Nella parte finale frammenti di letture (lectiones) per la Liturgia delle Ore dei monaci e di sentenze.
Online dal: 21.12.2009
Contiene una copia parzialmente completa della „Expositio liber comitis“ e un'interpretazione delle letture delle Epistole e dei Vangeli per tutto l'anno liturgico, compilati da Smaragdo, monaco benedettino di St. Mihiel presso Verdun († intorno all'840). La trascrizione, che proviene dal monastero di Chelles presso Parigi e che risale all'epoca intorno all'810, è la più antica che si sia conservata.
Online dal: 21.12.2009
Il manoscritto venne probabilmente allestito su incarico dell'abate di S. Gallo Ulrich Rösch (1463-1491). La parte principale è costituita da un salterio con i salmi nella successione biblica e alcune rubriche liturgiche, antifone (in parte solo con l'Initium) e inni; seguono il Pater noster, il Credo, cantici biblici, il Te Deum, una litania e altri cantici. La parte finale, dal fol. 135v, è costituita da un innario che contiene anche una sequenza (Cantemus cuncti melodum). Antifone e inni sono corredati da melodie con notazione gregoriana di tipo tedesco («Hufnagelnotation») su 4 o 5 linee. Testimoniano l'uso intensivo del manoscritto la presenza di numerose rasure e aggiunte, così come altre tracce di uso. Su alcune pagine è presente una decorazione costituita da iniziali con tralci, una iniziale figurata si trova al fol. 1v (uomo in combattimento con draghi e uccelli rapaci).
Online dal: 07.10.2013
Il vesperale pontificale dell'abate di S. Gallo Diethelm Blarer (1530-1564) contiene le preghiere, i salmi con antifone e responsori e gli inni per le feste solenni dell'anno liturgico. A parte gli incipit delle antifone del Magnificat, che presentano una notazione gregoriana di tipo tedesco su cinque linee, il manoscritto non contiene delle melodie. Il volume fu copiato da padre Heinrich Keller (1518-1567), sottopriore del monastero di S. Gallo. La decorazione - 20 iniziali istoriate e alcune ricche bordure con rappresentazioni figurate - è opera di un artista sconosciuto dalla regione del lago bodanico, che ha miniato anche i Cod. Sang. 357 e 442.
Online dal: 25.06.2015
Il manoscritto è stato allestito su incarico dell'abate di S. Gallo Ulrich Rösch (1463-1491) (datazione al f. 227r: 1467). Per quanto riguarda il contenuto corrisponde ampiamente al Cod. Sang. 438: ad un salterio con i salmi nella successione biblica così come alcune rubriche liturgiche, alle antifone (in parte con Initium), e agli inni fanno seguito dal f. 148v dei cantici e dal f. 172v un innario. Antifone e inni sono corredati da melodie con notazione gregoriana di tipo tedesco («Hufnagelnotation») su 4 o 5 linee. Testimoniano l'uso intensivo del manoscritto la presenza di numerose rasure (talvolta su varie pagine) e aggiunte, così come altre tracce di uso. Su alcune pagine è presente una decorazione costituita da iniziali con tralci, un'iniziale figurata si trova al f. 104v (David con l'arpa).
Online dal: 07.10.2013
Rituale per l'uso personale del principe-vescovo di S. Gallo Diethelm (1530-1564; cfr. il suo stemma a p. 8 e il timbro per la sua biblioteca privata a p. 7), scritto dal monaco di S. Gallo Heinrich Keller (1518-1567) ed illustrato da un miniatore sconosciuto della regione del lago di Costanza intorno al 1555. Il medesimo miniatore ha decorato contemporaneamente anche i manoscritti di S. Gallo Cod. Sang. 357 e Cod. Sang. 439. Nel codice, di formato ridotto, si trovano testi liturgici sulla somministrazione del sacramento del battesimo (pp. 9-107), sulla riammissione della donna nella cerchia dei credenti dopo un parto (pp. 107-114), sulla celebrazione del matrimonio (p. 114-141) e sulla distribuzione del vino il 16 ottobre, giorno della festa di Gallo, fondatore di S. Gallo (p. 144a-154).
Online dal: 23.09.2014
Destinato all'uso quotidiano nell'ufficio del capitolo, il volume venne scritto nel 1542/43 dal clerico secolare originario di Bischofszell Fridolin Sicher (1490-1546) per il principe abate di S. Gallo Diethelm Blarer (1530-1564; cfr. lo stemma alle pp. 5, 8 e 268) e giunse poi in possesso della comunità sangallese. Fridolin Sicher fu attivo sia prima che dopo la Riforma quale organista del duomo e calligrafo per il monastero di S. Gallo. All'inizio è trascritta una versione latina della regola di s. Benedetto (pp. 5-72), seguono, in una sola redazione, un versione abbreviata del Martyrologium Romanum e un necrologio che si riferisce al monastero di S. Gallo (pp. 83-267). Questo capitolario venne sostituito all'epoca dell'abate principe Bernhard Müller (1594-1630) da un nuovo necrologio realizzato nel 1611 (cfr. Cod. Sang. 1442) che non contiene più la Regola di s. Benedetto.
Online dal: 23.09.2014
Il piccolo volume contiene frammenti liturgici dei secoli XII e XIII. Provengono da sei diversi manoscritti (principalmente breviari/salteri), di alcuni dei quali si sono conservato più fogli, di altri solo poche righe. Il primo frammento (cc. 12r-34v) è scritto in latino ma presenta delle rubriche in tedesco, il che fa pensare ad un breviario per uso privato. Secondo una sua nota manoscritta alla c. Ar, il volume fu probabilmente composto da Ildefons von Arx.
Online dal: 25.04.2023
Il piccolo libro di preghiere contiene quattro unità di testo più lunghe, tre delle quali possono essere definite preghiere mariane: un salterio breve, che combina il versetto iniziale di un salmo con un'Ave Maria (pp. 5-35), una lunga litania di santi (pp. 37-68), le «Gioie di Maria» (pp. 69-180), e un altro salterio breve strutturato come il primo, ma scegliendo altri versetti dei salmi al posto di quelli iniziali (pp. 180-200). Il manoscritto è interamente scritto da una mano esperta e contiene rubriche e iniziali rosse e blu. I testi sono preceduti da un fascicolo con due miniature a piena pagina (a p. 2 Maria in trono con il Bambino in grembo, a p. 3 la flagellazione di Cristo). L'unico riferimento a un possibile luogo di origine del codice è la menzione di s. Abbondio di Como (p. 56). Scherrer ipotizza quindi che possa essere stato scritto in Italia per dei benedettini; Scarpatetti pensa che sia stato prodotto in, o per, un capitolo laico o un convento femminile. A p. C si trova una nota di possesso, probabilmente post-medievale, di un certo Jodokus Graislios in scrittura greca. Nel XVIII secolo il volume ha ricevuto l'attuale spoglia legatura e una nota di possesso del convento, poi incorporato da S. Gallo, di S. Giovanni in Thurtal, dal quale il manoscritto è giunto nella biblioteca abbaziale (p. 1).
Online dal: 22.09.2022
Libro d'ore di alto livello sia dal punto di vista materiale che calligrafico (pp. 1-193, dopo quattro carte di guardia cartacee). Da menzionare la miniatura a p. 24, che mostra s. Veronica con il sudario. Il volto di Cristo è stato poi gravemente danneggiato. La miniatura a p. 163 è a piena pagina e si trova all'inizio dell'ufficio dei morti. Sia le iniziali che le pagine con miniature del manoscritto sono decorate con oro in foglia e presentano - per esempio alle pp. 24, 38, 52 e 132 - elementi figurativi come raffigurazioni di animali. Nel XVI secolo il manoscritto sembra aver raggiunto la regione alemannica orientale per poi giungere a San Gallo.
Online dal: 13.06.2019
Questo manoscritto composito, contenente orazioni in tedesco e decorato con 12 iniziali istoriate, è stato scritto da Dorotea von Hof (1458-1501), figlia di Enrico Ehninger e di Margherita von Kappel. Il codice contiene, oltre all'Officium parvum BMV e a preghiere varie (soprattutto a Maria e per la passione di Cristo), le Hundert Betrachtungen dal Büchlein der ewigen Weisheit di Enrico Susone e delle preghiere attribuite a Tommaso d'Aquino. Proprietarie di questo manoscritto cartaceo scritto 1483, erano probabilmente le suore del convento domenicano di S. Caterina di S. Gallo, delle quali Dorotea von Hof è attestata quale benefattrice.
Online dal: 21.12.2010
Libro di preghiere di piccolo formato, su pergamena fine, con preghiere in latino ed alcune in francese. Lo stemma a p. 3 rimanda alla famiglia Montboissier, originaria dell'Auvergne quale committente. Accanto ad una Crocifissione che occupa mezza pagina (p. 3), il manoscritto presenta molte piccole iniziali, la maggior parte con teste di animali, così come alle pp. 97-146 numerose miniature, che occupano a quattro righe di testo, con raffigurazioni di santi.
Online dal: 13.10.2016
Il libro di preghiere di piccolo formato in lingua tedesca contiene preghiere a Cristo, sulla Passione e la Comunione, alla Vergine Maria e a vari santi, ulteriori preghiere su vari argomenti, riflessioni sulla Passione e le devozioni secondo Johannes Gerson. Alle cc. 38v e 39r vi sono due miniature a pagina intera. Esse mostrano Cristo sulla croce con Maria e Giovanni (c. 38v) e la Pietà con gli strumenti di tortura (Arma Christi, c. 39r). Il manoscritto è stato probabilmente prodotto per un convento femminile o per uso femminile, nonostante nelle preghiere compaiano anche alcune forme maschili. Secondo la nota di possesso a c. 185r, nel XVII secolo il codice apparteneva al monastero benedettino di S. Wiborada a St. Georgen sopra S. Gallo.
Online dal: 10.12.2020
Il Directorium perpetuum del monastero di S. Gallo, commissionato dall'abate Franz von Gaisberg (1504-1529), comprende sette volumi (Cod. Sang. 533-539). In un totale di 36 regulae è contenuto il regolamento liturgico della liturgia delle ore per tutti i calendari annuali, in base ai giorni variabili della Pasqua. Ogni regola inizia con l'epifania; le regole per le feste del tempo del Natale fino alla vigilia dell'Epifania (che non dipendono dalla data in cui cade la Pasqua) sono riunite nel Cod. Sang. 539. Il Cod. Sang. 533 contiene la prima e la seconda regola, per la Pasqua che cade il 22 o il 23 marzo (data di riferimento nel codice: Septuagesima, 18/19 gennaio). La decorazione del codice è opera di Nikolaus Bertschi di Rorschach; a p. 6 vi è una miniatura a piena pagina (sopra il compianto del Cristo con il committente, sotto Gallo e Otmaro che reggono lo scudo), alle pp. 7 e 65 iniziali su fondo dorato e bordi riccamente decorati. Al contrario dei volumi successivi, questo non è scritto da Fridolin Sicher.
Online dal: 23.06.2016
Il Directorium perpetuum del monastero di S. Gallo, commissionato dall'abate Franz von Gaisberg (1504-1529), comprende sette volumi (Cod. Sang. 533-539). In un totale di 36 regulae è contenuto il regolamento liturgico della liturgia delle ore per tutti i calendari annuali, in base ai giorni variabili della Pasqua. Ogni regola inizia con l'epifania; le regole per le feste del tempo del Natale fino alla vigilia dell'Epifania (che non dipendono dalla data in cui cade la Pasqua) sono riunite nel Cod. Sang. 539. Il Cod. Sang. 534 contiene la terza fino alla decima regola, per la Pasqua che cade il 24 fino al 31 marzo (data di riferimento nel codice: Septuagesima, 20 fino al 27 gennaio). La decorazione del codice è opera di Nikolaus Bertschi di Rorschach e di un aiuto: alle pp. 3, 41, 83, 135, 243, 301 e 360 vi sono delle iniziali a colore (in parte su fondo oro) con racemi o bordi riccamente decorati. Il volume è stato scritto dall'organista della cattedrale di S. Gallo Fridolin Sicher. Unico dei sette volumi, questo era un liber catenatus.
Online dal: 14.12.2018
Il Directorium perpetuum del monastero di S. Gallo, commissionato dall'abate Franz von Gaisberg (1504-1529), comprende sette volumi (Cod. Sang. 533-539). In un totale di 36 regulae è contenuto il regolamento liturgico della liturgia delle ore per tutti i calendari annuali, in base ai giorni variabili della Pasqua. Ogni regola inizia con l'epifania; le regole per le feste del tempo del Natale fino alla vigilia dell'Epifania (che non dipendono dalla data in cui cade la Pasqua) sono riunite nel Cod. Sang. 539. Il Cod. Sang. 535 contiene le regole da 11 fino a 17, per la Pasqua che cade dal primo al 7 aprile (data di riferimento nel codice: Septuagesima, 28 gennaio fino al 3 febbraio). La decorazione del codice è opera di Nikolaus Bertschi di Rorschach e di un aiuto: a p. 6 vi è una miniatura a piena pagina (sopra il compianto del Cristo con il committente, sotto Gallo e Otmaro che reggono lo scudo), alle pp. 6a, 54, 108, 164, 211, 263 e 317 iniziali a colore (a p. 164 su fondo oro) con tralci o delle bordure riccamente decorate. Il volume è stato scritto dall'organista della cattedrale di S. Gallo Fridolin Sicher.
Online dal: 14.12.2018
Il Directorium perpetuum del monastero di S. Gallo, commissionato dall'abate Franz von Gaisberg (1504-1529), comprende sette volumi (Cod. Sang. 533-539). In un totale di 36 regulae è contenuto il regolamento liturgico della liturgia delle ore per tutti i calendari annuali, in base ai giorni variabili della Pasqua. Ogni regola inizia con l'epifania; le regole per le feste del tempo del Natale fino alla vigilia dell'Epifania (che non dipendono dalla data in cui cade la Pasqua) sono riunite nel Cod. Sang. 539. Il Cod. Sang. 536 contiene le regole da 18 a 25, per la Pasqua che cade dall'8 al 15 aprile (data di riferimento nel codice: Septuagesima, 4 fino all'11 febbraio). La decorazione del codice è opera di Nikolaus Bertschi di Rorschach e di un aiuto: alle pp. 5, 53, 107, 161, 213, 259, 313 e 367 vi sono iniziali a colore (quella a p. 213 su fondo oro) con tralci o bordi riccamente decorati. Il volume è stato scritto dall'organista della cattedrale di S. Gallo Fridolin Sicher.
Online dal: 14.12.2018
Il Directorium perpetuum del monastero di S. Gallo, commissionato dall'abate Franz von Gaisberg (1504-1529), comprende sette volumi (Cod. Sang. 533-539). In un totale di 36 regulae è contenuto il regolamento liturgico della liturgia delle ore per tutti i calendari annuali, in base ai giorni variabili della Pasqua. Ogni regola inizia con l'epifania; le regole per le feste del tempo del Natale fino alla vigilia dell'Epifania (che non dipendono dalla data in cui cade la Pasqua) sono riunite nel Cod. Sang. 539. Il Cod. Sang. 537 contiene le regole da 26 a 31, per la Pasqua che cade dal 16 al 21 aprile (data di riferimento nel codice: Septuagesima, 12 fino al 17 febbraio). La decorazione del codice è opera di un aiuto di Nikolaus Bertschi di Rorschach: alle pp. 7, 63, 119, 175, 231 e 287 vi sono iniziali a colore con tralci o bordi riccamente decorati. Il volume è stato scritto dall'organista della cattedrale di S. Gallo Fridolin Sicher.
Online dal: 14.12.2018
Il Directorium perpetuum del monastero di S. Gallo, commissionato dall'abate Franz von Gaisberg (1504-1529), comprende sette volumi (Cod. Sang. 533-539). In un totale di 36 regulae è contenuto il regolamento liturgico della liturgia delle ore per tutti i calendari annuali, in base ai giorni variabili della Pasqua. Ogni regola inizia con l'epifania; le regole per le feste del tempo del Natale fino alla vigilia dell'Epifania (che non dipendono dalla data in cui cade la Pasqua) sono riunite nel Cod. Sang. 539. Il Cod. Sang. 538 contiene le regole da 32 a 36, per la Pasqua che cade dal 22 al 26 aprile (data di riferimento nel codice: Septuagesima, 18 fino al 22 febbraio). La regola numero 36 (per il rarissimo caso nel quale la Pasqua cada il 26 aprile) copre solo i mesi di gennaio e febbraio, poiché gli anni con questa data per la Pasqua sono sempre bisestili e quindi si applica la regola precedente. La decorazione del codice è opera di un aiuto di Nikolaus Bertschi di Rorschach: alle pp. 1, 57, 115, 173, 235 vi sono iniziali a colore con tralci o bordi riccamente decorati. Il volume è stato scritto dall'organista della cattedrale di S. Gallo Fridolin Sicher.
Online dal: 14.12.2018
Il Directorium perpetuum del monastero di S. Gallo, commissionato dall'abate Franz von Gaisberg (1504-1529), comprende sette volumi (Cod. Sang. 533-539). In un totale di 36 regulae è contenuto il regolamento liturgico della liturgia delle ore per tutti i calendari annuali, in base ai giorni variabili della Pasqua. Ogni regola inizia con l'epifania. Nel Cod. Sang. 539 sono riunite le sette possibile regole per le feste del tempo di Natale (che non dipendono dalla data in cui cade la Pasqua) fino alla vigilia dell'Epifania. La decorazione del codice è opera di Nikolaus Bertschi di Rorschach e di un aiuto: a p. 4 vi è una miniatura a piena pagina (sopra il compianto del Cristo con il committente, sotto Gallo e Otmaro che reggono lo scudo), alle pp. 5, 21, 37, 53, 69, 85 e 101 iniziali a colori (in parte su fondo dorato) con tralci o ricche bordure. Il volume è stato scritto dall'organista della cattedrale di S. Gallo Fridolin Sicher.
Online dal: 26.09.2017
Lezionario per le feste dei santi, scritto su incarico del principe abate Franz Gaisberg (1504-1529), almeno in parte dal bibliotecario di S. Gallo Anton Vogt (intorno al 1486-1529). La decorazione (tralci con fiori e animali, numerose iniziali decorate, tra le quali sei figurate) è opera del miniatore Nikolaus Bertschi di Augusta. Precede il lezionario (f. 1r-130r) un calendario (f. Ir-Xv), al quale fanno seguito (f. 130v-146r) delle letture per la commemoratio dei santi sangallesi e di Maria, così come le collette in occasione delle feste dei santi.
Online dal: 23.06.2014
Antifonario di grande formato dell'abbazia di San Gallo, realizzato nel 1544 su richiesta dell'abate Diethelm Blarer (1530-1564). Contiene i canti dei monaci per le funzioni delle ore nei giorni festivi. Ne fu copista Fridolin Sicher (1490-1546), chierico secolare, organista della cattedrale e calligrafo; ignoto è invece il miniatore delle 22 iniziali e delle due immagini a piena pagina presenti all'inizio dell'antifonario.
Online dal: 09.12.2008
Graduale di grande formato dell'abbazia di San Gallo, riccamente miniato. Contiene canti a quattro voci, fu trascritto e miniato nel 1562. Su richiesta del principe-abate Diethelm Blarer, l'italiano Manfredi Barbarini Lupo di Correggio compose i canti, il padre Heinrich Keller (1518-1567) curò la trascrizione e il miniatore Kaspar Härtli di Lindau sul Bodensee miniò le prime pagine delle principali festività dell'anno liturgico con bordure riccamente ornate e un gran numero di miniature (tra cui cinque a piena pagina). Il volume contiene anche la raffigurazione degli scudi araldici di tutti i monaci che vissero un tempo a San Gallo; sulle pagine ornate sono rappresentati anche diversi strumenti musicali di quel tempo, alcuni dei quali oggi non più conosciuti.
Online dal: 09.12.2008
Antifonario di grande formato contenente canti per quattro voci, scritto e miniato tra il 1562 e il 1564. Il componista italiano Manfredi Barbarini Lupo da Correggio compose i pezzi per quattro voci - antifone, responsori, inni e salmi per le feste solenni dell'anno, così come passioni secondo Matteo, Marco e Luca - su incarico del principe abate Diethelm Blarer (1530-1564). Il testo venne trascritto da padre Heinrich Keller (1518-1567) ed il miniatore Kaspar Härtli da Lindau sul Bodensee realizzò una miniatura a piena pagina con la crocifissione e tutti i santi (f. IVr) ed una di dedica con gli stemmi dei conventuali di S. Gallo allora viventi (f. 1r).
Online dal: 23.06.2014
Il salterio contiene i salmi nella sequenza liturgica con le antifone; seguono cantici biblici e un innario. Il codice venne scritto nel 1545 (colophon f. 102v) dall'organista e calligrafo Fridolin Sicher (1490-1546) su incarico del abate principe Diethelm Blarer (1530-1564). Molte parti, probabilmente dopo la riforma liturgica seguita al concilio tridentino, vennero riscritte da numerose altre mani più tarde. Il salterio contiene alcune iniziali figurate di un miniatore sconosciuto.
Online dal: 23.06.2014
Antifonario per tutto l'anno liturgico, scritto in notazione gregoriana di tipo tedesco su quattro linee. Probabilmente il volume proviene da un monastero benedettino francese o borgognone-fiammingo; al più tardi dal 1510 circa si trova nella biblioteca del monastero di S. Gallo. La decorazione consiste in alcune grandi iniziali a colori con tralci e in numerose cadelle decorate con grottesche o motivi animali.
Online dal: 25.06.2015
Raccolta contenente 13 agiografie, tra cui – preservata unicamente in questo codice – la vita di S. Germano di Moutier-Grandval (Canton Giura, Svizzera), composta da Boboleno di Luxeuil all'incirca nell'anno 690. Copia databile agli inizi del sec. X.
Online dal: 12.12.2006
Manoscritto composito scritto probabilmente nell'abbazia di S. Gallo intorno all''800. Contiene tra gli altri le vite dei padri del deserto Antonio (composta da Atanasio), Paolo, Ilarione e Malco (tutte composte da Gerolamo), 12 omelie di Cesario di Arles e il testo De correctione rusticorum di Martino di Braga (Bracara).
Online dal: 21.12.2009
Copia accuratamente realizzata delle vite dei tre santi sangallesi Gallo, Otmaro e Wiborada, composte da Valafrido Strabone (Gallo e Otmaro) e da Erimanno (Wiborada) nel monastero sangallese intorno all'anno 1070.
Online dal: 12.12.2006
Il più antico testimone esistente della biografia dei santi Gallo e Otmaro nella versione di Valafrido Strabone, databile alla fine del IX secolo.
Online dal: 12.06.2006
Il codice contiene i miracoli di s. Tommaso di Canterbury, che il monaco benedettino Benedetto di Peterborough iniziò a raccogliere dopo la sua uccisione avvenuta il 29 dicembre 1170. Il manoscritto, che contiene una bella iniziale con tralci a p. 12, è stato vergato da due mani verso la fine del XII o l'inizio del XIII secolo in area tedesca sudoccidentale. La raccolta di miracoli è suddivisa in quattro libri, anche se gli ultimi nove capitoli (IV.95-96, V.1-4, VI.1-3 dell'edizione) e la lettera del vescovo di Durham, Hugh du Puiset posta alla fine, non sono più numerati. Il manoscritto è menzionato nel catalogo della biblioteca del monastero di S. Gallo del 1461.
Online dal: 23.06.2016
Versione tedesca delle vite dei santi sangallesi Gallo, Magno, Otmaro e Wiborada. Vi si trovano ritratti a colori dei santi Wiborada e Otmaro (quest'ultimo è stato dipinto in un punto sbagliato del manoscritto; i ritratti di Gallo e Magno sono andati perduti). Il manoscritto contiene inoltre, in traduzione tedesca, gli «Sprüche der Altväter» e alcuni brevi testi religiosi per un convento femminile, dei quali fu copista e traduttore il monaco riformatore Friedrich Kölner (o Colner), proveniente dall'abbazia di Hersfeld in Assia e attivo presso l'abbazia sangallese tra il 1430 e il 1436.
Online dal: 09.12.2008
Versione tedesca della vita di Gesù secondo i quattro Vangeli, in una recensione in lingua alemannica. Con iniziali decorate colorate e 21 iniziali figurate disegnate a penna e poi per la maggior parte colorate. Il copista, e probabilmente anche primo proprietario, Rudolf Wirt, menziona alla fine del testo a p. 463 il suo nome e la data di ultimazione del manoscritto: il 9 gennaio 1467. Il volume proviene da un monastero femminile di S. Gallo e giunse alla biblioteca abbaziale tra il 1780 ed il 1792.
Online dal: 23.06.2014
Il manoscritto, che prende il nome dal suo committente, l'abate Franz Gaisberg (abate dal 1504 al 1529), contiene vari testi a carattere storico e agiografico: una storia degli abati di S. Gallo con i relativi blasoni, epitaffi di abati e monaci sangallesi, la storia dell'abbazia di S. Gallo (Casus sancti Galli) relativa agli anni 1200-1232 di Corrado di Fabaria, la Vita di Notkero Balbulo († 912) di autore anonimo comprendente una copia del suo processo di beatificazione del 1513, e le leggende dei santi Costanzo, Miniato e Rocco. Il codice è stato scritto dal calligrafo e organista del duomo di S. Gallo Fridolino Sicher (1490-1546).
Online dal: 31.03.2011
Copia del Romanzo di Alessandro di Johannes Hartlieb (1468), medico, traduttore e poeta monacense. Si tratta dell'esemplare che Hartlieb nel 1454 commissionò per la trascrizione in scrittura bastarda al calligrafo Johannes Frauendorfer di Thierenstein per il principe Albrecht III di Baviera (1451-1460) e per la sua sposa Anna di Braunschweig. Il manoscritto è illustrato con 45 iniziali a colori, di grandezza variabile da sei a tredici linee, probabilmente della mano del miniatore bavarese Hans Rot, con un gran numero di file di foglie di acanto, semplici o in meandro, tra le quali scorrazzano diversi animali e si lasciano ben riconoscere dei fiori locali. Il Romanzo di Alessandro fu fino nel 1500 uno dei più celebri romanzi in prosa in lingua tedesca.
Online dal: 31.07.2009
Il cancelliere Hans Fründ († 1469), di Lucerna ma originario di Svitto, redasse intorno al 1447 una cronaca della Vecchia guerra di Zurigo. Questa copia, accuratamente trascritta ed illustrata con le bandiere delle località confederate, venne eseguita dal cappellano di Rorschach, e precedentemente maestro di scuola a Svitto, Melchior Rupp nell'anno 1476. Il manoscritto, sulle cui ultime pagine sono stati trascritti documenti e materiale inerente alla Vecchia guerra di Zurigo degli anni dal 1446 al 1450, giunse in possesso dell'erudito glaronese Egidio Tschudi (1505-1572) e da lì, nel 1768, nella biblioteca del monastero di S. Gallo.
Online dal: 19.12.2011