Lindt, Johann (1899-1977)
Il manoscritto composito contiene diversi, in parte rari, testi cronachistici riguardanti dei regnanti sia laici che ecclesiastici. Si tratta di un manoscritto proveniente dalla abbazia benedettina di Saint-Mesmin di Micy il cui testo è stato più volte redatto e corretto. Presenta caratteristiche scritture in diversi inchiostri neri e marroni ed è riccamente decorato con molte iniziali calligrafiche in differenti stili. Alcune aggiunte permettono di situare abbastanza precisamente l'epoca di redazione alla metà dell'XI secolo.
Online dal: 22.03.2018
- Lindt, Johann (Restauratore) Trovato in: Descrizione standard
- Abbo, Floriacensis (Autore) | Ado, Viennensis (Autore) | Aurelius Victor, Sextus (Autore) | Bongars, Jacques (Precedente possessore) | Bürger, Ulrike (Restauratore) | Busaeus, Johannes (Precedente possessore) | Daniel, Pierre (Precedente possessore) | Gravisset, Jakob von (Precedente possessore) | Guilelmus, Peraldus (Autore) | Hrabanus, Maurus (Autore) | Lindt, Johann (Restauratore) | Prudentius Clemens, Aurelius (Autore) Trovato in: Descrizione standard
Manoscritto composito costituito di tre parti nelle quali sono raccolte delle traduzioni in francese di classiche relazioni di viaggio dall'Estremo Oriente. Il manoscritto, soprattutto nella prima e nella terza parte, è riccamente illustrato con decorazioni dorate ed una raffinata ornamentazione marginale costituita da tralci vegetali; tuttavia non contiene delle illustrazioni. La presenza di stemmi dipinti permette di identificare quale precedente possessore la famiglia de Pons de Saint-Maurice dal Périgord; più tardi il codice venne acquisito da Jacques Bongars, che alla fine della sua vita stava preparando un volume di fonti relative ai viaggi in Asia.
Online dal: 13.10.2016
- Lindt, Johann (Restauratore) Trovato in: Descrizione standard
- Bongars, Jacques (Precedente possessore) | Gravisset, Jakob von (Precedente possessore) | Guilelmus, de Boldensele (Autore) | Het'owm, Patmič' (Autore) | Johannes, Longus (Autore) | John, Mandeville (Autore) | Lindt, Johann (Rilegatore) | Lindt, Johann (Restauratore) | Nicolaus, Falconi (Traduttore) | Odoricus (Autore) | Polo, Marco (Autore) | Ricoldus, de Monte Crucis (Autore) Trovato in: Descrizione standard
Il Cod. 207, presumibilmente realizzato a Fleury (St. Benoît-sur-Loire), è uno dei pochi, e di gran lunga il più ricco, rappresentante di un orientamento stilistico formatosi verso la fine dell'VIII secolo a Fleury; con la sua decorazione estremamente ricca e artisticamente di grande qualità, composta da 3 pagine miniate e quasi 140 iniziali, costituisce un eccezionale testimone dell'evoluzione creativa che il linguaggio delle forme insulare ha ricevuto nei centri culturali più importanti del continente. Il manoscritto, costituito dai 197 fogli a Berna e dai 24 fogli a Parigi (BNF, lat. 7520) è il più antico manoscritto grammaticale da Fleury; contiene un Corpus altomedievale di grammatici romani dell'antichità e dell'alto medioevo: Beda, Donato, Maximus Victorinus, Iulianus Toletans, Servius Honoratus, Asper minor, Sergius, Petrus Pisanus, Isidoro, così come numerosi altri trattati ed estratti anonimi.
Online dal: 13.10.2016
- Lindt, Johann (Restauratore) Trovato in: Descrizione standard
- Lindt, Johann (Restauratore) Trovato in: Descrizione standard
- Asper (Autore) | Beda, Venerabilis (Autore) | Bongars, Jacques (Precedente possessore) | Daniel, Pierre (Precedente possessore) | Donatus, Aelius (Autore) | Gravisset, Jakob von (Precedente possessore) | Isidorus, Hispalensis (Autore) | Iulianus, Toletanus (Autore) | Lindt, Johann (Restauratore) | Maximus, Victorinus (Autore) | Optatianus Porfyrius, Publilius (Autore) | Petrus, Pisanus (Autore) | Servius (Autore) Trovato in: Descrizione standard
Il codice è costituito da due parti già unite nel IX secolo. La prima parte scritta a Magonza (cc. 1-110) contiene il secondo libro delle Institutiones di Cassiodoro dedicato al sapere laico in una versione interpolata tramandata in diversi manoscritti dal IX secolo in poi, che integra le spiegazioni di Cassiodoro sulla grammatica, retorica, dialettica, aritmetica, musica, geometria e astronomia con estratti da Quintiliano, Boezio, Agostino e altri. La seconda parte, scritta a Magonza o a Saint-Amand (cc. 111-126), contiene i carmina figurata di Porfirio Optaziano e quelle della prima epoca di Carlo Magno. Una nota manoscritta di Jacques Bongars indica che il manoscritto - come molti altri - è entrato in suo possesso dalla biblioteca del capitolo della Cattedrale di Strasburgo.
Online dal: 13.06.2019
- Lindt, Johann (Restauratore) Trovato in: Descrizione standard
- Alcuinus, Flaccus (Autore) | Augustinus, Aurelius (Autore) | Bongars, Jacques (Precedente possessore) | Cassiodorus, Flavius Magnus Aurelius (Autore) | Gravisset, Jakob von (Precedente possessore) | Hagen, Hermann (Bibliotecario) | Josephus, Scotus (Autore) | Lindt, Johann (Restauratore) | Marius Victorinus, Gaius (Autore) | Optatianus Porfyrius, Publilius (Autore) | Theodulfus, Aurelianensis (Autore) Trovato in: Descrizione standard
Questo manoscritto, presumibilmente prodotto a Reims, è composto di due parti che contengono unicamente gli scoli a Lucano ma non il testo vero e proprio. La prima parte (fino a 125v) contiene gli scoli, conservati unicamente in questo codice, noti come Commenta Bernensia. Il testo è intervallato da 21 semplici schemi colorati, rappresentazioni geografiche e piani di città e battaglie. Nella seconda parte, purtroppo incompleta, vi è una collezione di glosse non illustrata (Adnotationes) ai libri da 1 a 4, 9 e 10 (inizio). Come si può dedurre dal contenuto, il progetto originale di fondere Commenta e Adnotationes in un unico testo è stato apparentemente abbandonato a metà del primo libro dei Commenta e le Adnotationes sono state copiate separatamente nell'ultimo terzo del manoscritto (a partire da 125v).
Online dal: 29.03.2019
- Lindt, Johann (Restauratore) Trovato in: Descrizione standard
- Lindt, Johann (Restauratore) Trovato in: Descrizione standard
- Bongars, Jacques (Precedente possessore) | Daniel, Pierre (Precedente possessore) | Frechulf (Autore) | Gravisset, Jakob von (Precedente possessore) | Lindt, Johann (Restauratore) | Lucanus, Marcus Annaeus (Autore) | Ps. Vacca (Autore) | Suetonius Tranquillus, Gaius (Autore) Trovato in: Descrizione standard
Uno dei più antichi e importanti manoscritti della storia di Alessandro di Curzio Rufo, probabilmente copiato su iniziativa di Lupo di Ferrières in quell'abbazia. Il fascicolo rilegato all'inizio contiene una raccolta di estratti delle lettere papali pseudoisidoriane (= False decretali), che solo qui è stata tramandata, di maggior ampiezza rispetto alla sotto-collezione correlata dell'Hinkmar di Laon, e che molto probabilmente ha origine dalla comune «invenzione legale» che si pensava fosse andata perduta. Gli ultimi fogli del manoscritto contengono un indice geografico dell'amministrazione tardo romana e annotazioni sulla città di Roma. Il volume entrò in possesso di Pierre Daniel, che lo annotò estesamente; nel 1632 il manoscritto è arrivato a Berna con la collezione di Jacques Bongars.
Online dal: 08.10.2020
- Lindt, Johann (Restauratore) Trovato in: Descrizione standard
- Bongars, Jacques (Precedente possessore) | Curtius Rufus, Quintus (Autore) | Daniel, Pierre (Annotatore) | Daniel, Pierre (Precedente possessore) | Gravisset, Jakob von (Precedente possessore) | Hortin, Samuel (Bibliotecario) | Lindt, Johann (Restauratore) | Lupus, Ferrariensis (Annotatore) Trovato in: Descrizione standard
Il manoscritto composito di origine merovingica, realizzato a Bourges, è composto da sei parti in origine indipendenti, vergate da varie mani, sovente poco esperte, in varie tappe. La maggior parte degli scarsi trenta pezzi contiene scritti a carattere grammaticale, patristico, computistico e medico. Le parti più lunghe sono interrotte da numerosi altri excerpta, che in parte sono redatti anche con note tironiane. Della terza parte, conservatasi solo parzialmente, un quaternione si trova oggi a Parigi (BN lat. 10756). Una particolarità è costituita dal palinsesto nella quinta parte, i cui testi inferiori sono probabilmente stati realizzati in Italia nel VII, rispettivamente nella seconda metà del V secolo.
Online dal: 17.03.2016
- Lindt, Johann (Restauratore) Trovato in: Descrizione standard
- Alcuinus, Flaccus (Autore) | Asper (Autore) | Bongars, Jacques (Precedente possessore) | Daniel, Pierre (Precedente possessore) | Dionysius, Exiguus (Autore) | Galenus (Autore) | Gargilius Martialis, Quintus (Autore) | Gravisset, Jakob von (Precedente possessore) | Gregorius I, Papa (Autore) | Hieronymus, Sophronius Eusebius (Autore) | Isidorus, Hispalensis (Autore) | Lindt, Johann (Restauratore) | Methodius, Olympius (Autore) | Oribasius (Autore) | Palladius, Rutilius Taurus Aemilianus (Autore) | Pithou, Pierre (Precedente possessore) | Pomerius, Iulianus (Autore) | Taio, Caesaraugustanus (Autore) Trovato in: Descrizione standard
Resti di una Bibbia di Alcuino proveniente dal convento domenicano di Berna; intorno al 1495 furono utilizzati dal legatore Johannes Vatter come carte di guardia per vari incunaboli oggi a Berna e Soletta. Dopo la secolarizzazione del convento nel 1528, il volume che lo conteneva (MUE Inc I 85) entrò in possesso di Eberhard Rümlang (1500-1551 ca.) e Wolfgang Musculus (= Müslin, 1497-1563), che nel 1556 lo donò alla biblioteca di Berna. Intorno al 1945 i frammenti furono staccati dai volumi da Johannes Lindt. Riunificazione virtuale dei frammenti: [sine loco], codices restituti, Cod. 5 (Biblia latina).
Online dal: 12.12.2019
- Lindt, Johann (Restauratore) | Musculus, Wolfgang (Precedente possessore) | Rümlang, Eberhard von (Precedente possessore) | Vatter, Johannes (Rilegatore)
Resti di una Bibbia di Alcuino proveniente dal convento domenicano di Berna; intorno al 1495 furono utilizzati dal legatore Johannes Vatter come carte di guardia per vari incunaboli oggi a Berna e Soletta. Dopo la secolarizzazione del convento nel 1528, questi volumi (MUE Inc. III.15, vol. 3–4; la striscia del Cod. 756.70e proviene da MUE Inc. I.6) giunsero nel 1534 in possesso della biblioteca di Berna, forse con l'eredità libraria dell'alfiere Jürg Schöni. Intorno al 1945 i frammenti furono staccati dai volumi da Johannes Lindt. Riunificazione virtuale dei frammenti: [sine loco], codices restituti, Cod. 5 (Biblia latina).
Online dal: 12.12.2019
- Lindt, Johann (Restauratore) | Musculus, Wolfgang (Precedente possessore) | Rümlang, Eberhard von (Precedente possessore) | Vatter, Johannes (Rilegatore)
Resti di una Bibbia di Alcuino proveniente dal convento domenicano di Berna; intorno al 1495 furono utilizzati dal legatore Johannes Vatter come carte di guardia per vari incunaboli oggi a Berna e Soletta. Dopo la secolarizzazione del convento nel 1528, questo volume (MUE Inc. III.15, vol. 1) giunsero nel 1534 in possesso della biblioteca di Berna, forse con l'eredità libraria dell'alfiere Jürg Schöni. Intorno al 1945 i frammenti furono staccati dai volumi da Johannes Lindt. Riunificazione virtuale dei frammenti: [sine loco], codices restituti, Cod. 5 (Biblia latina).
Online dal: 12.12.2019
- Lindt, Johann (Restauratore) | Musculus, Wolfgang (Precedente possessore) | Rümlang, Eberhard von (Precedente possessore) | Vatter, Johannes (Rilegatore)
Questo rotolo, che proviene probabilmente dal monastero di Marbach, costituisce un esempio per questo tipo di trasmissione testuale. Il rotolo von Mülinen contiene più di 460 ricette, scongiuri e benedizioni in latino, che contengono puntuali glosse interlineari in antico tedesco. Oltre a ciò vi appare una singola ricetta solo in antico tedesco Contra paralysin theutonice. Sul verso trova posto un voluminoso glossario con più di 1500 lemmi provenienti dal campo della medicina, che sono in parte corredati di spiegazioni in latino e in antico tedesco.
Online dal: 17.03.2016
- Lindt, Johann (Restauratore) Trovato in: Descrizione standard
- Lindt, Johann (Restauratore) | Mülinen, Familie (Precedente possessore) | Pfister, Conrad (Precedente possessore) Trovato in: Descrizione standard
Il cosiddetto «Berner Parzival» costituisce l'ultimo testimone manoscritto datato del poema cavalleresco sul Sacro Graal redatto tra il 1200 e il 1210 da Wolfram von Eschenbach, e per giunta corredato di illustrazioni. Il manoscritto venne probabilmente commissionato nel 1467 dal commerciante bernese Jörg Friburger al copista Johann Stemhein di Costanza. Questi modernizzò dal punto di vista stilistico e redazionale il testo del suo modello adattandolo ai gusti di un pubblico cittadino tardomedievale. Inoltre fornì delle indicazioni per le illustrazioni, che poco più tardi un pittore seguì, realizzando 20 disegni a penna colorati. Le successive vicende che coinvolsero il manoscritto, che oggi conta 180 fogli, rimangono sconosciute; tuttavia nei primi anni del XIX secolo dovette giungere nella biblioteca di Berna, nel cui possesso è attestato al più tardi dal 1816.
Online dal: 26.09.2017
- Lindt, Johann (Restauratore) Trovato in: Descrizione standard
- Guilelmus, Arvernus (Autore) | Lindt, Johann (Restauratore) | Stos, Rolet (Rilegatore) | Wolfram, von Eschenbach (Autore) Trovato in: Descrizione standard
Testimone unico per alcune lettere di Salviano di Marsiglia, il cui complemento è conservato a Parigi BN lat. 2174, ff. 113-115. Il frammento, non miniato, è probabilmente giunto a Berna nel 1632 da Jacques Bongars.
Online dal: 10.10.2019
- Lindt, Johann (Restauratore) Trovato in: Descrizione standard
- Lindt, Johann (Restauratore) Trovato in: Descrizione standard
- Bongars, Jacques (Precedente possessore) | Daniel, Pierre (Precedente possessore) | Gravisset, Jakob von (Precedente possessore) | Lindt, Johann (Restauratore) | Salvianus, Massiliensis (Autore) Trovato in: Descrizione standard
La Amtliche Berner Chronik (Cronaca ufficiale di Berna) venne commissionata nel 1474 dal Consiglio della città di Berna. Esattamente dieci anni più tardi Diebold Schilling poté consegnare al Consiglio l'opera in tre volumi, con titoli colorati, iniziali e più di 600 grandi illustrazioni. Il primo volume contiene gli inizi della storia di Berna dalla fondazione della città fino all'anno 1421, basata sulla antica Cronaca di Konrad Justinger, nella versione di Benedicht Tschachtlan. In seguito l'opera venne conservata per quasi tre secoli nella cancelleria bernese che poi nel 1762 regalò i volumi alla biblioteca della città.
Online dal: 20.12.2012
- Lindt, Johann (Restauratore) Trovato in: Descrizione standard
- Lindt, Johann (Restauratore) | Schilling, Diebold der Ältere (Autore) | Schilling, Diebold der Ältere (Copista) Trovato in: Descrizione standard
Resti di una Bibbia di Alcuino scritta a Tours all'inizio del IX secolo, proveniente dal convento domenicano di Berna; intorno al 1495 furono utilizzati dal legatore Johannes Vatter come carte di guardia per vari incunaboli. Dopo la secolarizzazione del convento nel 1528, i volumi che li contenevano entrarono in vari modi in possesso della Biblioteca della città di Berna e di varie biblioteche a Soletta. Intorno al 1945 i frammenti BBB Cod. 756.59 (1 foglio), Cod. 756.70 (8 fogli e 1 striscia) e Cod. 756.71 (2 fogli) sono stati tolti dai volumi da Johannes Lindt; si conservano ora presso la Burgerbibliothek Bern (BBB). In situ, cioè negli incunaboli della Biblioteca universitaria di Berna (MUE), si trova ancora un altro foglio (MUE Inc. I.20) e dei frammenti più piccoli (MUE Inc. IV.77). Nella Biblioteca centrale di Soletta (ZBS) si conservano: Cod. S 458 (carte di guardia) e S II 151 (frammenti staccati).
Online dal: 12.12.2019
- Lindt, Johann (Restauratore) Trovato in: Descrizione standard
- Gugger, Urs (Precedente possessore) | Lindt, Johann (Restauratore) | Musculus, Wolfgang (Precedente possessore) | Rümlang, Eberhard von (Precedente possessore) | Schöni, Jürg (Precedente possessore) | Vatter, Johannes (Rilegatore) Trovato in: Descrizione standard