Beatty, Alfred Chester (1875-1968)
Manoscritto latino su pergamena del XIV secolo, il CB 14 offre un commento completo di giuristi bolognesi su delle opere di diritto civile, quali il Codice di Giustiniano o il Digesto.
Online dal: 31.07.2007
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- Azo, Porcius (Autore) | Beatty, Alfred Chester (Precedente possessore) | Bodmer, Martin (Precedente possessore) | Caulet, Jean de (Precedente possessore) | Expilly, Claude (Precedente possessore) | Hugolinus, Glossator (Autore) | Johannes, Bassianus (Autore) | Placentinus (Autore) Trovato in: Descrizione standard
La riforma carolingia aveva risposto alla volontà di uniformità in campo religioso proponendo una regola unica per i monaci, la Concordia regularum di Benedetto d'Aniane. Su questa scia, verso la fine del sec. VIII e nel sec. IX si cerca di operare una distinzione tra lo stato monastico e quello canonicale. Ludovico il Pio fa così pubblicare, nell'816, i risultati del concilio di Aquisgrana; le Istituzioni canoniche presentano nella prima parte i precetti dei Padri e i concili anteriori, nella seconda vengono esposte le decisioni del concilio. La redazione di quest'opera è stata a lungo attribuita ad Amalerio di Metz, allievo di Alcuino e consigliere di Carlo Magno ; bisogna comunque cercate un altro autore per questa opera in 118 capitoli, talvolta laboriosi, cui avrebbe contribuito Benedetto d'Aniane. Copiato in una bella scrittura carolina appena pochi anni dopo la pubblicazione del testo (prima metà del sec. IX), il manoscritto della Fondazione Bodmer è appartenuto all'abbazia benedettina di S. Giacomo di Magonza. Nel sec. XII o XIII alla fine del volume è stato aggiunto un disegno a piena pagina raffigurante la Crocifissione.
Online dal: 21.12.2009
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- Amalarius, Metensis (Autore) | Beatty, Alfred Chester (Precedente possessore) | Bodmer, Martin (Precedente possessore) | Ess, Leander van (Precedente possessore) | Phillipps, Thomas (Precedente possessore) Trovato in: Descrizione standard
Codice contenente le Opere di Lattanzio, copiato in scrittura umanistica italiana nella seconda metà del sec. XV. La decorazione è costituita da varie iniziali a bianchi girari con bordure laterali che si estendono nei margini e da un frontespizio decorato su tre lati, sempre a bianchi girari, con elementi naturalistici: uccelli, farfalle e un asino. Nel bordo inferiore due putti reggono la corona di alloro che circonda lo stemma del committente, un membro della famiglia dei re aragonesi di Napoli che si è ipotizzato possa essere Ferdinando I re di Napoli (1458-1494). Un'antica segnatura attesta che il manoscritto proviene sicuramente dalla biblioteca aragonese dei re di Napoli.
Online dal: 23.04.2013
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- Beatty, Alfred Chester (Precedente possessore) | Bodmer, Martin (Precedente possessore) | Lactantius, Lucius Caecilius Firmianus (Autore) Trovato in: Descrizione standard
Grande manoscritto in-folio incompleto contenente la parte estiva ed il comune dei santi dell'omeliario di Paolo Diacono. Scritto da varie mani in minuscola carolina nel IX secolo, presenta delle iniziali a inchiostro con racemi di colore rosso che denotano influsso irlandese ed alcuni eleganti incipit in scrittura capitale. Proviene forse da Reichenau, in ogni caso dalla regione di Costanza. Appartenne alla collezione Phillipps, poi Chester Beatty, dalla quale Martin Bodmer lo acquistò nel 1968.
Online dal: 23.06.2014
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- Beatty, Alfred Chester (Precedente possessore) | Bodmer, Martin (Precedente possessore) | Paulus, Diaconus (Autore) | Phillipps, Thomas (Precedente possessore) Trovato in: Descrizione standard
- Beatty, Alfred Chester (Precedente possessore) Trovato in: Descrizione aggiuntiva
- Beatty, Alfred Chester (Precedente possessore) | Bodmer, Martin (Precedente possessore) | Paulus, Diaconus (Autore) | Phillipps, Thomas (Precedente possessore) Trovato in: Descrizione aggiuntiva
Questo manoscritto, copiato su pergamena nel sec. XV a Firenze, è conservato nella sua rilegatura originale. La scrittura umanistica è di un solo copista, con grandi iniziali d'oro a bianchi girari all'inizio di ciascun libro. Si notano delle glosse marginali a inchiostro viola, così come altre più recenti, forse del XVI secolo. Dopo Erodoto e Tucidide, Polibio è il terzo grande storico greco. Quest'ultimo si concentra sul racconto della conquista romana che si caratterizza per i conflitti combattuti su molteplici teatri di operazioni.
Online dal: 02.06.2010
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- Abbey, John R. (Precedente possessore) | Barrois, Joseph (Precedente possessore) | Beatty, Alfred Chester (Precedente possessore) | Bodmer, Martin (Precedente possessore) | Cockerell, Sydney Carlyle (Precedente possessore) | Henry Yates Thompson (Precedente possessore) | Millar, Eric George (Precedente possessore) | Perottus, Nicolaus (Traduttore) | Polybius (Autore) Trovato in: Descrizione standard
La compilazione storico-biblica di Pierre de Poitiers (1130-1205 ca.), Compendium historiae in genealogia Christi, era molto diffusa nel corso degli ultimi secoli del medioevo. Come molti altri esemplari di questo testo, questa copia è stata trascritta su di un rotolo di pergamena. Tuttavia questo è stato tagliato in 7 fogli a una data sconosciuta. Dei medaglioni figurati e degli schemi, per la maggior parte genealogici, percorrono tutto il manoscritto, creando una linea continua che disegna la storia del mondo dal peccato originale (f. 1) alla Natività (f. 5).
Online dal: 08.10.2020
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- Beatty, Alfred Chester (Precedente possessore) | Bodmer, Martin (Precedente possessore) | Breslauer, Martin (Venditore) | Maggs Bros. Ltd. (Venditore) | Petrus, Comestor (Autore) | Petrus, Pictaviensis, Cancellarius (Autore) | Zacharias, Chrysopolitanus (Autore) Trovato in: Descrizione standard
Questo salterio liturgico (incompleto) fu allestito a Napoli negli anni 1335-1350; la magnifica decorazione è opera del miniatore Cristoforo Orimina. La presenza di tre diverse armi non ha permesso di identificare il suo primo destinatario, il quale probabilmente fu un membro della corte angioina di Napoli. Messo diverse volte in vendita nei secoli XIX-XX, il salterio fu acquistato nel 1968 dal proprietario della collezione dei “Comites Latentes”, ubicata nella Biblioteca di Ginevra.
Online dal: 09.12.2008
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- Barrois, Joseph (Precedente possessore) | Beatty, Alfred Chester (Precedente possessore) | Bernard Quaritch Ltd. (London) (Venditore) | Orimina, Christophorus (Miniatore) | Roberto, d'Oderisio (Miniatore) | Talleyrand, de Périgord (Committente) | Vitta, Joseph (Precedente possessore) Trovato in: Descrizione standard
Questo elegante libro d'ore in formato tascabile fu miniato a Tours intorno al 1480 dal Maître des camaïeux d'or Le Bigot, attivo nell'entourage del pittore Jean Bourdichon. Alle sedici minuscole iniziali istoriate in camaieu d'oro che contiene con il ciclo usuale, ne fa seguito uno originale dedicato ai sette giorni della Creazione. L'artista dimostra un'eccezionale padronanza tecnica conferendo al corpo delle iniziali un carattere evanescente e particolarmente attraente. La raffinata disposizione delle lettere che le circondano ha quale fine di invitare il suo committente anonimo ad apprezzare nel dettaglio la meticolosa combinazione di oro e colori.
Online dal: 14.12.2018
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- Beatty, Alfred Chester (Precedente possessore) | Bourdichon, Jean (Miniatore) | Dunn, George (Precedente possessore) | Duquesne Relieur (Rilegatore) | Fouquet, Jean (Miniatore) | Millar, Eric George (Bibliotecario) | Thomas, Alan G. (Precedente possessore) Trovato in: Descrizione standard