Il manoscritto dello Schwabenspiegel venne fatto realizzare nel 1410. Contiene una raccolta di leggi nazionali e feudali in uso nel tardo medioevo nella Germania meridionale e nella odierna Svizzera di lingua tedesca. Vi sono trascritti inoltre i libri biblici collegati dei Re e dei Maccabei, così come una prima traduzione tedesca della Handfeste (carta di franchigia), il diritto civico di Friburgo del 1249. Da segnalare che nel manoscritto figura una miniatura con il gonfalone della città di Friburgo, per la prima volta rappresentato con i colori bianco e nero ancora oggi in uso.
Online dal: 21.12.2009
Nel 1646 il Piccolo Consiglio di Friburgo affidò a Pierre Crolot, un artista della Franca Contea, il compito di riprodurre le bandiere e gli stendardi presi dalle truppe friburghesi nel corso delle campagne di Sundgau, di Borgogna e d'Italia (fine del sec. XV – inizio del sec. XVI) e fino ad allora esposte nella chiesa di S. Nicola. Nel 1822 vengono perse le tracce di questi oggetti, tranne tre cappe dell'ordine borgognone del Toson d'Oro (oggi esposte nel castello di Gruyère). Il libro contiene 42 miniature: tre frontespizi presentano gli stemmi della città, dei suoi baliaggi e le armi dei membri del Piccolo Consiglio, trenta tavole raffigurano gli stendardi e nove tavole rappresentano dei pezzi di abbigliamento e degli arazzi borgognoni. Il libro delle bandiere è nello stesso tempo un oggetto d'arte, una preziosa documentazione riguardante degli oggetti scomparsi e una testimonianza della gloria delle truppe friburghesi alla fine del medio evo.
Online dal: 04.07.2012
L'antifonario con notazione musicale, il cui testo corrisponde all'Ordinario di Losanna, contiene la parte invernale del Proprium de tempore. Il codice pergamenaceo venne scritto tra il 1511 ed il 1517 nella bottega del maestro Ruprecht (Fabri) a Friburgo. La decorazione è di Jakob Frank, del convento agostiniano di Friburgo. La legatura, databile intorno al 1517, dell'atelier dei francescani di Friburgo.
Online dal: 20.12.2012
L'antifonario con notazione musicale, il cui testo corrisponde all'Ordinario di Losanna, contiene la parte invernale del Proprium de tempore. Il codice pergamenaceo venne scritto tra il 1511 ed il 1517 nella bottega del maestro Ruprecht (Fabri) a Friburgo. La decorazione è di Jakob Frank, del convento agostiniano di Friburgo. La legatura, databile intorno al 1528-1559, dell'atelier dei francescani di Friburgo.
Online dal: 09.04.2014
L'antifonario con notazione musicale, il cui testo corrisponde all'Ordinario di Losanna, contiene la parte estiva del Proprium de tempore e il Commune sanctorum. Il codice pergamenaceo venne scritto tra il 1509-1510 e il 1517 nella bottega del maestro Ruprecht (Fabri) a Friburgo. La decorazione è di Jakob Frank, del convento agostiniano di Friburgo.
Online dal: 20.12.2012
L'antifonario con notazione musicale, il cui testo corrisponde all'Ordinario di Losanna, contiene la parte estiva del Proprium de tempore e il Commune sanctorum. Il codice pergamenaceo venne scritto tra il 1509-1510 e il 1517 nella bottega del maestro Ruprecht (Fabri) a Friburgo. La decorazione è di Jakob Frank, del convento agostiniano di Friburgo.
Online dal: 09.04.2014
L'antifonario con notazione musicale, il cui testo corrisponde all'Ordinario di Losanna, contiene la parte invernale del de Sanctis, l'Officium B.M.V. e il Commune Sanctorum. Il codice pergamenaceo venne scritto tra il 1510 ed il 1517 nella bottega del maestro Ruprecht (Fabri) a Friburgo da due mani (A e B). La decorazione è di Jakob Frank, del convento agostiniano di Friburgo, e di un aiuto.
Online dal: 20.12.2012
L'antifonario con notazione musicale, il cui testo corrisponde all'Ordinario di Losanna, contiene la parte invernale del de Sanctis, l'Officium B.M.V. e il Commune Sanctorum. Il codice pergamenaceo venne scritto tra il 1510 ed il 1517 nella bottega del maestro Ruprecht (Fabri) a Friburgo da due mani (A e B). La decorazione è di Jakob Frank, del convento agostiniano di Friburgo, e di un aiuto.
Online dal: 09.04.2014
L'antifonario con notazione musicale, il cui testo corrisponde all'Ordinario di Losanna, contiene la parte estiva del de Sanctis e l'Officium B.M.V. Il codice pergamenaceo venne interamente scritto tra il 1510 ed il 1517 nella bottega del maestro Ruprecht (Fabri) a Friburgo dalla mano B (cf. Archivio del Capitolo di S. Nicola, ms. 5). La decorazione è di Jakob Frank, del convento agostiniano di Friburgo.
Online dal: 20.12.2012
L'antifonario con notazione musicale, il cui testo corrisponde all'Ordinario di Losanna, contiene la parte estiva del de Sanctis e l'Officium B.M.V. Il codice pergamenaceo venne interamente scritto tra il 1511 ed il 1517 nella bottega del maestro Ruprecht (Fabri) a Friburgo. La decorazione è di Jakob Frank, del convento agostiniano di Friburgo.
Online dal: 09.04.2014
Il manoscritto contiene un martirologio che registra le celebrazioni per l'anniversario del clero della cattedrale di Losanna; si veda la pagina del titolo non numerata: Iste liber est capellanorum celebrancium in ecclesia katedrali Lausannensi de anniversariis que fiunt per dictos celebrantes. La parte originale potrebbe risalire agli anni intorno al 1420, dopo di che molte mani più tarde hanno operato delle aggiunte per completare le messe di anniversario da celebrare. L'organizzazione interna segue il calendario, mese dopo mese. Il necrologio inizia così il primo di gennaio (p. 1) e termina il 24 dicembre (p. 167). Ogni pagina è composta da due colonne, ognuna delle quali rappresenta un giorno diverso, il cui titolo (lettera – a volte seguita dal nome della festa liturgica) è rubricato. I giorni sono indicati anche in numeri romani nella parte superiore di ogni colonna, in una scrittura gotica corsiva, un elemento che sembra essere stato aggiunto in seguito. I martirologi più antichi del capitolo cattedrale di Losanna sono conosciuti solo attraverso estratti (introdotti nel cartolario di Losanna nel 1224 e 1238 per ordine di Conon d'Estavayer) o attraverso una semplice menzione della loro esistenza (nel 1354 i delegati del capitolo furono incaricati di scrivere un «libro degli anniversari» – ma che è scomparso). Il martirologio conservato a Friburgo, probabilmente arrivato dopo la conquista bernese del Paese di Vaud, a seguito dalla Riforma, è quindi il più antico che è sopravvissuto per il periodo medievale. Permette così di colmare alcune lacune documentarie.
Online dal: 14.12.2018
L'Archivio di Stato di Friburgo possiede tutta una serie di registri dei cittadini (Bürgerbücher) dei quali quelli qui digitalizzati, il primo ed il secondo registro dei cittadini che insieme coprono il periodo dal 1341 al 1769, sono i più importanti. I registri dei cittadini permettono di osservare la cittadinanza della città di Friburgo: da una cittadinanza molto aperta per motivi economici al momento di passaggio dal XIV al XV secolo, verso una graduale chiusura, fino a un patriziato alla fine chiuso su sé stesso nel XVIII secolo. Con i registri, cioè con la controllata iscrizione dei nuovi cittadini nelle liste, che possono avere sin dall'inizio la forma di libri, furono soprattutto le città di grande e media grandezza - che presentavano una certa evoluzione politica e economica - a reagire nel tardo medioevo allo sviluppo demografico e alla immigrazione, che cercarono in questo modo di regolare, e anche alla grande peste (metà del sec. XIV). Il primo registro non venne pianificato ma è frutto dell'assemblaggio di singoli fascicoli forse rilegati nel 1416.
Online dal: 23.06.2014
L'Archivio di Stato di Friburgo possiede tutta una serie di registri dei cittadini (Bürgerbücher) dei quali quelli qui digitalizzati, il primo ed il secondo registro dei cittadini che insieme coprono il periodo dal 1341 al 1769, sono i più importanti. I registri dei cittadini permettono di osservare la cittadinanza della città di Friburgo: da una cittadinanza molto aperta per motivi economici al momento di passaggio dal XIV al XV secolo, verso una graduale chiusura, fino a un patriziato alla fine chiuso su sé stesso nel XVIII secolo. Con i registri, cioè con la controllata iscrizione dei nuovi cittadini nelle liste, che possono avere sin dall'inizio la forma di libri, furono soprattutto le città di grande e media grandezza - che presentavano una certa evoluzione politica e economica - a reagire nel tardo medioevo allo sviluppo demografico e alla immigrazione, che cercarono in questo modo di regolare, e anche alla grande peste (metà del sec. XIV). Il secondo registro venne iniziato nel 1416 a seguito di una consapevole pianificazione del cancelliere cittadino Petermann Cudrefin, il quale dal 1396 aveva redatto il primo registro, trovandolo molto disordinato.
Online dal: 23.06.2014
Il manoscritto (anticamente AEF, Grosses de Marsens n° 64) si compone di tre parti distinte: il martirologio di Usuardo (cc. 1r-77r), la Regula S. Augustini (Regula tertia senza l'Ordo monasterii; cc. 77v-83r) e il Necrologium monasterii Humilismontis (cc. 83v-113v). La parte originale, e la più antica, dell'obituario è dovuta allo stesso copista che ha vergato il resto del manoscritto, e il colophon situato alla fine della Regola di s. Agostino (c. 81r) la data al 1338: «Hic liber est abbacie Humilismontis Premonstratensis ordinis Lausannensis dyocesis scriptus in eadem abbatia anno Domini Mo CCCo XXXVIIIo mense iulio». L'obituario è in seguito stato completato da diverse mani che hanno registrato le fondazioni delle messe di anniversario per i defunti (sia membri del convento che laici). Le pagine sono state numerate a inchiostro, da 1 a 61, da Jean Gremaud, verosimilmente al momento in cui quest'ultimo ne realizzò una copia, conservata nell'AEF (Collection Gremaud, vol. 36, fol. 304-307). Secondo una nota di possesso leggibile a c. 1r il manoscritto nel 1660 apparteneva al collegio gesuita Saint-Michel di Friburgo.
Online dal: 22.03.2018
Il RN 9/1 è il più antico registro notarile conservato presso l'Archivio di Stato di Friburgo ed è stato allestito nello studio notarile di Pierre Nonans. Il registro è composto di due parti distinte. I primi 110 fogli costituiscono una parte “normale”, in cui sono stati registrati gli affari compresi tra il primo febbraio (s. mod.) 1356 e il 21 marzo 1359 (s. mod.) La seconda parte inizia al contrario sul f. 123 e continua fino al f. 110, di modo che i due testi si ricongiungono uno a rovescio dell'altro al f. 110r. Questa seconda parte costituisce un registro speciale (ff. 110-123) nel quale sono registrati i prestiti sottoscritti tra il 1 marzo 1356 (s. mod.) ed il 20 marzo 1359 (s. mod.) presso i lombardi di Friburgo, prestatori di soldi di origine lombarda stabilitisi a Friburgo dalla fine del sec. XIII, e che porta il nome di Registrum Lombardorum. E' sotto questa denominazione che l'insieme del registro è stato designato nella storiografia.
Online dal: 17.12.2015
Il «Schulordnung und Satzungen der neuaufgerichteten und reformierten Schule zu Freiburg im Üchtland» (o cosiddetto "Katharinenbuch"), contiene il regolamento per la scuola superiore, come avrebbe dovuto essere fondata a Friburgo all'epoca della riforma cattolica, secondo il modello delle scuole riformate. Ne è ritenuto autore Peter Schneuwly (1540-1597) che probabilmente frequentò egli stesso le scuole a Friburgo. Dal 1557 compì gli studi a Friburgo in Brisgovia dove acquisì un Magister artium. Dal 1564 fece parte del clero dei canonici di S. Nicola a Friburgo, nel 1565 divenne canonico e nel 1566 predicatore in città. In questo periodo si collocano anche i primi lavori preparatori per il "Katharinenbuch". Negli anni 1577-1597 Schneuwly fu vicario generale della diocesi di Losanna e inoltre, negli anni 1578-1587, prevosto di S. Nicola. Il "Katharinenbuch" è nello stesso tempo il documento di fondazione della camera degli scolarchi della città di Friburgo, in suo possesso fino al sec. XIX. La riforma scolastica fortemente voluta da Schneuwly non entrò mai in vigore poichè nel 1580, su iniziativa stessa di Schnuewly, vennero chiamati a Friburgo i gesuiti cui venne affidato l'intero sistema scolastico superiore.
Online dal: 13.12.2013