Manoscritto acefalo, con margini spesso tagliati e scritto da varie mani, databile alla seconda metà- fine del sec. IX. Contiene delle letture sul testo dei vangeli per le feste dalla Natività fino alla Pentecoste e per alcuni santi. Le prime parole del testo del vangelo sono state ampliate in un secondo momento (sec. XII) nel margine esterno. Particolare rilievo viene dato al testo per la festa della natività di S. Michele arcangelo (129v-131v), segnalato da una raffigurazione a penna del santo nel margine (c. 130v) e da un segnalibro nell'angolo inferiore. La carta di guardia anteriore è costituita da uno strumento notarile del 1373 per Isabella di Neuchâtel.
Online dal: 22.03.2012
Manoscritto acefalo. Titolo aggiunto in un secondo momento (XVIII sec.?). La pergamena utilizzata è di qualità molto variata. Alla fine del medioevo, probabilmente verso la fine del XV secolo, è stato realizzato un restauro molto approfondito, che ha comportato la riscrittura di varie parti di testo. Si tratta di un libro di coro in vari volumi, destinato all'ufficio quotidiano di una comunità di chierici. Diverse aggiunte dei secc. XIV e XV attestano che venne usato presso la collegiata Nostra Signora di Neuchâtel. Sono conservati due volumi (su quattro?). Per deduzione si nota che seguono il calendario in uso a Besançon, presso il capitolo cattedrale di S. Giovanni. Il volume I comprende il santorale dal 6 maggio al 30 novembre. E' stato donato dal Consiglio di Stato alla biblioteca di Neuchâtel nel 1813.
Online dal: 17.12.2015
Manoscritto acefalo. Titolo aggiunto in un secono momento (XVIII sec.?). La pergamena utilizzata è di qualità molto variata. Alla fine del medioevo, probabilmente verso la fine del XV secolo, è stato realizzato un restauro molto approfondito, che ha comportato la riscrittura di varie parti di testo. Si tratta di un libro di coro in vari volumi, destinato all'ufficio quotidiano di una comunità di chierici. Diverse aggiunte dei secc. XIV e XV attestano che venne usato presso la collegiata Nostra Signora di Neuchâtel. Sono conservati due volumi (su quattro?). Per deduzione si nota che seguono il calendario in uso a Besançon, presso il capitolo cattedrale di S. Giovanni. Il volume II comprende il temporale dal sabato santo fino all'ultima domenica dopo la Pentecoste e il santorale dal 14 aprile al 3 maggio. E' stato donato dal Consiglio di Stato alla biblioteca di Neuchâtel nel 1813.
Online dal: 17.12.2015
Manoscritto cartaceo acefalo, databile al sec. XIV, scritto da varie mani che si alternano in textura e corsiva, su due colonne, e contenente una raccolta in versi di 74 favole e leggende in antico francese ispirate alle Vitae Patrum, e redatta nella seconda metà del secolo XIII da vari autori. Presenta ancora la legatura originale in pelle bianca; le carte di guardia sono costituite da un documento notarile del XIII/XIV sec. che ha lasciato traccie della scrittura anche all'interno della coperta. A c. 186v figura due volte l'ex-libris Iste liber est de Joni de Densseuto, mentre a c. 92v una nota riporta la notizia della nascita, nel 1465, del figlio di Pierre de Vatravers.
Online dal: 22.03.2012
Manoscritto acefalo in prosa, in antico francese. E' scritto su pergamena probabilmente di montone, lavorata grossolanamente. Le iniziali sono rubricate con pigmenti rossi. E' stato lasciato uno spazio per qualche letterina decorata che non è stata eseguita. Testo mutilo alla fine del volume. I 135 fogli sono ripartiti in 19 quaderni. Mancano i primi e gli ultimi fogli. Il manoscritto proviene probabilmente dalla biblioteca dei conti di Neuchâtel perché viene menzionato in un inventario della stessa di Jean de Fribourg e di Rodolphe de Hochberg, allestito alla fine del XV secolo. E' stato donato dal Consiglio di Stato alla Biblioteca di Neuchâtel nel 1813, unitamente ad un lotto di altri 16 manoscritti.
Online dal: 17.03.2016
Questo manoscritto su carta, con legatura in pergamena, si compone di 82 fogli, suddivisi in 12 quaderni cuciti, di cui alcuni incompleti. I testi in versi, di ispirazione religiosa, sono scritti in francese, latino e tedesco da Blaise Hory, pastore a Gléresse. Contiene delle preghiere, dei ringraziamenti e delle poesie. Questo manoscritto appartenne alla famiglia di Marval che lo offrì alla Biblioteca di Neuchâtel nel maggio 1842.
Online dal: 17.03.2016
Autografo delle lezioni impartite al giovane principe Louis XIII (1601-1643) dai sui precettori, il filosofo ed umanista Nicolas Le Fèvre (1544-1612) e Monsieur de Fleurence. Alla traduzione dal latino in francese di singoli brani dall'opera dell'imperatore Manuele Paleologo per il figlio Giovanni Praecepta educationis regiae, di mano del giovane principe, fa seguito, scritta da uno dei precettori, la trascrizione di una sentenza latina sulla quale continuare l'insegnamento. Il manoscritto venne donato nel 1796 alla biblioteca da Samuel de Chambrier, politico e storico di Neuchâtel.
Online dal: 22.03.2012
Manoscritto contenente le Adhortaciones sanctorum patrum (cc. 13-96v) e il De miraculis (ff. 97r-158r), una raccolta di miracoli radunata da Pietro il Venerabile, riformatore ed ultimo dei grandi abati di Cluny (1092-1156). Le carte di guardia anteriori sono costituite da un documento notarile del XIV secolo, mentre sulle carte di guardia posteriori si trovano varie note, probabilmente di possesso, erase.
Online dal: 22.03.2012
Libro d'ore ad uso di Roma, riccamente illustrato da miniature a piena pagina, quadretti e iniziali, scritto in littera cursiva (bastarda), databile intorno al 1500, con testi in latino, francese e fiamminga. Lo stile delle miniature, soprattutto dei bordi, naturalistici con fiori, insetti ma anche con raffigurazioni sceniche, sembrano tipici della scuola ganto-bruggese.
Online dal: 22.03.2012
All'inizio del manoscritto si legge (adattato in francese moderno): Faits et gestes des Comtés de Neuchâtel, depuis Conrad dixième et dernier roi de la Haute et Basse Bourgogne jusqu'au siècle courant. Description des villes et principales contrées de la Principauté de Neuchâtel en Suisse et Haute Allemagne, anciennement dite Helvétie. Description du Mont Jura. In un solo volume, questo manoscritto anonimo su carta, con una rilegatura in pergamena, appartenne nel 1687 ad un certo François Gallandre. Si compone di due parti distinte, numerate separatamente. Contiene dei racconti storici sui conti di Neuchâtel, tra il X ed il XVII secolo.
Online dal: 17.03.2016
Questo manoscritto a carattere storico, in francese, con qualche testo in latino, è stato lasciato in eredità alla biblioteca nel 1822 dalla famiglia Merveilleux. Si presenta sotto forma di quattro fascicoli separati, cuciti, di cui uno con una legatura in pergamena. Il loro formato è irregolare, alcune pagine sono tagliate. Numerosi fogli scritti da un'altra mano sono stati intercalati e inclusi nella numerazione. Il fascicolo numero 4 contiene una lista di blasoni e stemmi con degli schizzi.
Online dal: 17.03.2016
Questo manoscritto a carattere storico, in francese, con qualche testo in latino, è stato lasciato in eredità alla biblioteca nel 1822 dalla famiglia Merveilleux. Si presenta sotto forma di quattro fascicoli separati, cuciti, di cui uno con una legatura in pergamena. Il loro formato è irregolare, alcune pagine sono tagliate. Numerosi fogli scritti da un'altra mano sono stati intercalati e inclusi nella numerazione. Il fascicolo numero 4 contiene una lista di blasoni e stemmi con degli schizzi.
Online dal: 17.03.2016
Questo manoscritto a carattere storico, in francese, con qualche testo in latino, è stato lasciato in eredità alla biblioteca nel 1822 dalla famiglia Merveilleux. Si presenta sotto forma di quattro fascicoli separati, cuciti, di cui uno con una legatura in pergamena. Il loro formato è irregolare, alcune pagine sono tagliate. Numerosi fogli scritti da un'altra mano sono stati intercalati e inclusi nella numerazione. Il fascicolo numero 4 contiene una lista di blasoni e stemmi con degli schizzi.
Online dal: 17.03.2016
Questo manoscritto a carattere storico, in francese, con qualche testo in latino, è stato lasciato in eredità alla biblioteca nel 1822 dalla famiglia Merveilleux. Si presenta sotto forma di quattro fascicoli separati, cuciti, di cui uno con una legatura in pergamena. Il loro formato è irregolare, alcune pagine sono tagliate. Numerosi fogli scritti da un'altra mano sono stati intercalati e inclusi nella numerazione. Il fascicolo numero 4 contiene una lista di blasoni e stemmi con degli schizzi.
Online dal: 17.03.2016
Contiene un Abrégé de l'histoire du Comté de Neuchatel et de ses dépendances, un Abrégé de l'histoire de la Souveraineté de Neuchatel et Valengin e una Sommaire description des Comtés de Neufchatel et Vallangin. Questo manoscritto, appartenuto alla famiglia de Dardel, copre il periodo storico dal 1035 al 1707. Si presenta in un solo volume, accompagnato da due quaderni separati, con delle annotazioni marginali. Il suo autore è anonimo e non è datato. Si tratta di una delle numerose copie del testo attribuito a Daniel Droz e D. Quartier-dit-Maire, scritto nel 1749 e pubblicato nel 1786 sotto il titolo Abrégé chronologique de l'histoire du Comté de Neuchatel et Valengin depuis l'an 1035 jusqu'en 1787 [sic]. A pagina 661 sono stati incollati tre fogli a stampa estratti dal Journal hélvétique dell'ottobre 1750. Riportano la notizia dell'inondazione della città di Neuchâtel dell'8 ottobre 1579, che viene descritta anche a p. 439 di questo manoscritto.
Online dal: 17.03.2016
Manoscritto dei tre primi libri delle Confessions e di una parte del quarto. Rispetto alle altre copie conosciute, questa contiene numerose correzioni e varianti. Mezza legatura in pergamena (dorso e angoli), con la segnatura n. 23 scritta a mano sul piatto, ricoperta di una fodera di protezione in carta permanente. Nella versione a stampa il testo introduttivo è stato soppresso.
Online dal: 17.12.2015
Prima redazione autografa incompiuta, con un certo numero di cancellature e di rinvii. Ogni fascicolo è costituito da 12 bifogli. Pagine numerate da Rousseau. Il recto dei fogli contiene il testo, il verso le correzioni e le aggiunte. Nel suo Dictionnaire de musique Rousseau riprende i circa quattrocento articoli che egli stesso aveva redatto nel 1749 per L'Encyclopédie. Dal 1753, in risposta agli attacchi ed alle critiche sollevate dalle sue note, egli si apprestò ad un lavoro di revisione e di riscrittura. Mirando all'esaustività lessicografica nel campo musicale, l'autore moltiplicò le voci nuove arrivando così a quasi novecento nuove parole. Il manoscritto è stato lasciato in eredità alla Biblioteca di Neuchâtel nel 1794 dal neocastellano Pierre-Alexandre DuPeyrou (1729-1794), amico ed editore di Jean-Jacques Rousseau.
Online dal: 09.04.2014
Copia autografa accurata delle prime sette passeggiate (sulle dieci che comprendono il testo edito), con qualche passaggio stralciato e cancellato. Ogni fascicolo è costituito da 12 bifogli. Pagine numerate da 1 a 83 da Rousseau, poi da p. 84 e seguenti da Th. Dufour. Nelle Les Rêveries Rousseau realizza un ultimo lavoro di introspezione, sotto forma di meditazioni e di riflessioni filosofiche, che lui stesso qualifica come appendice alle sue Confessions. Nella quinta passeggiata egli descrive con nostalgia i momenti di felicità solitaria passati sull'isola Saint-Pierre, sul lago di Bienne. Ultimo testo di Rousseau, Les Rêveries vennero recuperate alla morte del filosofo dall'amico ed editore, il neocastellano Pierre-Alexandre DuPeyrou (1729-1794). Quest'ultimo lasciò il manoscritto in eredità alla Biblioteca di Neuchâtel nel 1794.
Online dal: 09.04.2014
Piccolo quaderno con legatura del sec. XVIII in cartone ricoperta di pergamena. Doppia numerazione realizzata da Théophile Dufour. Inchiostro e matita. Il manoscritto, molto corretto, contiene la minuta delle passeggiate da otto a dieci delle Rêveries du Promeneur solitaire, così come dei passaggi relativi ai Dialogues. Si riferisce anche alla botanica.
Online dal: 17.12.2015
Annotazioni a matita nel margine di una pagina a stampa, trovate nella copertina della minuta delle Rêveries (Passeggiate 8 a 10).
Online dal: 17.12.2015