Introdotto da un indice (pp. V1-V2), la raccolta dei diritti, delle rendite e costumi del capitolo di Moutier-Grandval occupa la prima parte del manoscritto (pp. V1-1_0135). É seguito dall'«Extrait des protocoles du chapitre de Moutier Grand Val depuis l'an 1500 jusqu'en l'an 1788» (p. 1_0138).
Online dal: 10.12.2020
Il conventuale di S. Gallo p. Joseph Bloch (1754-1799) ha raccolto questa storia dei fratelli laici nel monastero di S. Gallo nel 1793 da varie fonti. Il testo è scritto in parte in latino, in parte in lingua tedesca.-Nellaprima parte (fol. 6r−21r) Bloch presenta l'istituto dei fratelli laici. Egli scrive sulle abitazioni dei fratelli laici o dei conventuali nel corso dei secoli, narra dei loro compiti e doveri, sul loro comportamento con i beni terreni e del loro sigillo. Nella seconda parte racconta in forma cronologica degli importanti episodi e storie riguardanti i fratelli laici dal XV secolo fino all'anno 1793 (fol. 22r−79v). Nella terza parte segue l'elenco dei nomi di tutti i fratelli laici che appartennero alla comunità dall'abbaziato di Eglolf Blarer (1426-1442) fino al 1793 (fol. 89r−101r). Tra le parti 2 e 3 inserisce il redattore in maniera protocollare una seria ammonimento del principe vescovo Beda Angehrn (1767-1796) scritta da un'altra mano, ai fratelli laici de 1775 (fol. 80r−83v). A causa di vari problemi l'abate di S. Gallo aveva convocato vari fratelli laici. Il frontespizio del manoscritto (f. 4v) mostra un fratello laico nell'abbigliamento del XVI secolo.
Online dal: 25.06.2015