Questo manoscritto armeno è stato scritto nell'anno 1606 nella chiesa di S. Nikoghayos a Istanbul. Contiene i quattro Vangeli, l'Apocalisse di Giovanni e un indice ai Vangeli scritto per l'uso liturgico da un altro copista nel medesimo secolo. La legatura in argento venne forse realizzata un secolo dopo la stesura del manoscritto. Particolare attenzione meritano le miniature delle tavole dei canoni, che vennero dipinte seguendo il testo del "Commentario delle tavole dei canoni" di Stepanos Syunetsi (VIII sec.), nel quale l'autore spiega dettagliatamente i motivi animali, floreali e geometrici, così come il simbolismo delle cifre e dei colori di ogni tavola dei canoni. Il pittore ha interpretato i simboli ed i motivi che vengono utilizzati in ognuna delle dieci tavole di canoni, collocandone le rispettive spiegazioni nella parte inferiore.
Online dal: 19.03.2015
Questo manoscritto fu copiato nel 1775 da f. Romano (Romanus) Fromenwiller per il principe abate Beda Angehrn di S. Gallo, molto probabilmente per l'abbazia di S. Gallo. Si tratta di una versione abbreviata di due parti del libro Theasaurus linguæ Armenicæ (Արամեան լեզուին գանձ), pubblicato da Joachim Schröder nel 1711 ad Amsterdam. Il contenuto principale del manoscritto è la Ecclesiæ armenicæ confessio (terza parte del Theasaurus linguæ Armenicæ), seguito da un indice alfabetico, accompagnato dalla traslitterazione delle lettere armene in caratteri latini, copiata dalla seconda parte del Theasaurus linguæ Armenicæ.
Online dal: 26.09.2017
Manoscritto liturgico (Sharaknots o Sharakan) contenente la raccolta degli inni - più di mille divisi in otto gruppi - in uso nella chiesa armena. Molti di questi sono stati composti dalle più importanti personalità di questa chiesa, mentre altri sono precoci traduzioni di inni sacri risalenti ai primi secoli del cristianesimo. I testi presentano la notazione musicale Khaz, in uso presso gli armeni. Il codice è stato trascritto dal copista Simeon nel 1662 nella città di Brnakot, nella provincia di Siounik, un importante centro per la produzione di manoscritti liturgici nel sud dell'Armenia. L'apparato decorativo consiste in 8 pannelli decorativi nel margine superiore, 120 iniziali decorate e zoomorfe e numerose semplici iniziali in rosso. Conserva la legatura originale in cuoio marrone con impressioni a secco.
Online dal: 04.07.2012
Manoscritto liturgico (Sharaknots) scritto dal copista Awetis nel 1647 (1096 dell'era armena) ad Awendants, Khizan nella provincia di Van. Contiene 11 grandi miniature e 28 illustrazioni marginali realizzate e firmate dal pittore Yovanes Gharietsi, uno dei più affascinanti artisti della tarda scuola di Vaspurakan. Fa parte di una particolare produzione di innari destinati ad una committenza privata realizzata nell'area intorno al lago di Van e che si caratterizza per dei colori brillanti e dei motivi a intreccio. Presenta la notazione musicale Khaz in uso presso gli armeni; contiene la raccolta degli inni in uso nella chiesa armena nello stesso ordine poi utilizzato nel primo innario stampato ad Amsterdam nel 1664. Sono noti altri tre innari di questo tipo opera della collaborazione di questi due artisti: due a Gerusalemme ed uno a Yerevan. Due fogli di pergamena, che contengono una parte del Proprium sanctorum, tolti da un breviario latino dei secc. XIII/XIV, sono rilegati rispettivamente all'inizio e alla fine del manoscritto.
Online dal: 23.04.2013