Il dramma pasquale di Muri è considerata la più antica rappresentazione sacra in lingua tedesca in rima. L'autore è sconosciuto. Analisi linguistiche lasciano supporre un'origine dalla zona centrale o occidentale della regione altoalemanna. Le parti rimaste del dramma pasquale fanno pensare che si tratti di un vero dramma parlato, senza elementi latini o musicali.
Online dal: 15.04.2010
Questa raccolta riunisce due collezioni indipendenti del XV secolo. La prima, più estesa, proviene dalla zona di Rottweil, la seconda, molto più corta, dalla zona di Muri. Entrambi forniscono modelli per la formulazione di acquisti e obbligazioni, pegni e garanzie, fondazioni ed eredità e contengono lettere riguardanti le trattative con i tribunali.
Online dal: 29.03.2019
Gli insegnamenti di vita cristiana del francescano di Basilea Otto von Passau dal titolo «Die vierundzwanzig Alten» sono state una delle opere edificatrici più popolari in tedesco nel XV secolo. Sono sopravvissuti circa 170 manoscritti e frammenti. Molti provenivano da monasteri femminili o erano destinati a fratelli laici. L'esemplare tramandato dal monastero di Hermetschwil fu copiato da Sophie Schwarzmurer di Zurigo che ricoprì più tardi la carica di superiora.
Online dal: 04.10.2018
Il manoscritto è stato vergato dal produttivo copista e in seguito priore del convento domenicano di Basilea Albert Löffler nel 1445, poco prima del suo ingresso nell'ordine. Il suo contenuto illustra l'educazione accademica e religiosa di Löffler: contiene testi latini a carattere spirituale, come lo Speculum artis bene moriendi, oggi attribuito a Nikolaus von Dinkelsbühl, il Pilgerbuch der Seele zu Gott di Bonaventura di Hugo e lo Speculum ecclesiae di Ugo di Santo Caro, accanto al popolarissimo Liber de ludo scacchorum di Jacobo da Cessole, uno dei primi trattati in latino sugli scacchi. Sono inclusi anche due testi in tedesco: un trattato sulla perfezione e un catalogo di domande per verificare se all'anima di un malato spetti, dopo la morte, la vita eterna.
Online dal: 14.12.2018
Interpretazione in tedesco della Postilla ai Salmi di Niccolò di Lira (morto 1349), realizzata probabilmente ancora nel corso della sua vita. Il commento ai salmi, prima attribuito a Heinrich von Mügeln, è opera di un anonimo non ancora storicamente attestato, il cosiddetto "Österreichischer Bibelübersetzer". Questi traduce il testo di base abbreviandolo e corredandolo di aggiunte. L'esemplare, proveniente dalla biblioteca della certosa di Basilea, è databile alla metà del XV secolo e le sue miniature appartengono al gruppo di Vullenhoe.
Online dal: 20.12.2016
Il manoscritto della biblioteca dei conversi della certosa di Basilea è composto di diverse parti rilegate insieme ed è concepito come un libro devozionale per i conversi. Contiene vari testi di base nella traduzione tedesca, tra cui una regola di San Benedetto, una leggenda benedettina e varie preghiere, che si rivolgono sia direttamente ai fratelli laici dei certosini sia ai fratelli laici dei benedettini.
Online dal: 14.12.2017
Il manoscritto è stato allestito intorno al 1370 nell'area linguistica meridionale alemannica e trasmette il corpus di exempla della «Alemannischen Vitaspatrum», una delle più importanti opere di raccolta agiografiche, nella sua forma originaria. Alla fine è stato ricopiato un trattato di mistica compilato, nel quale tra le altre è stata inserita la glossa «Von dem überschalle». L'origine del manoscritto è sconosciuta.
Online dal: 26.09.2017
Intorno al 1510 il certosino di Basilea Georg Carpentarius tradusse gli statuti dei fratelli laici del suo ordine dal latino al tedesco. Nella certosa di Basilea il testo è stato tramandato quale autografo del traduttore. Era conservato nella biblioteca dei conversi.
Online dal: 04.10.2018
Il manoscritto composito in lingua tedesca proviene dal convento riformato nel 1423 delle domenicane di S. Maria Maddalena «an den Steinen» di Basilea, dove fu probabilmente per la maggior parte trascritto. Oltre a due prediche, un trattato e un miracolo di Maria, trasmette in particolare delle leggende: di Elisabetta di Turingia, Gerolamo, Francesco, Vincenzo, Ignazio, Giuliano e Basilissa, Paolo di Tebe e Antonio.
Online dal: 26.09.2017
Il libro di meditazione e preghiera tardomedievale deve il suo nome alla sua prima proprietaria, Margret Zschampi, domenicana nel convento basileese di Klingental. Si tratta di un tipico manoscritto di edificazione in lingua tedesca, come fu d'uso scrivere ed utilizzare alla fine del medioevo soprattutto in conventi femminili e in comunità laiche per la meditazione privata. Fu regalato da Margret Zschampi alla certosa di Basilea, dove trovò posto nella biblioteca destinata ai fratelli conversi. Nel 1590 giunse nella biblioteca universitaria di Basilea quale parte della biblioteca della certosa. Si tratta dell'unico manoscritto integro conosciuto rimasto proveniente dal convento delle domenicane di Klingental.
Online dal: 26.09.2017
L'obsequiale, scritto dallo stesso priore Jacob Lauber, regola l'ufficio per i morti nella certosa di Basilea. Le preghiere inserite (tra cui un Padre nostro in latino e uno in tedesco), così come i canti con notazione musicale, vanno inserite in un contesto liturgico.
Online dal: 22.03.2018
Il manoscritto cartaceo della certosa di Basilea contiene ordinari per i sacerdoti (compreso un discorso in tedesco ai fratelli conversi), diaconi e sottodiaconi, istruzioni sulla carica di sacrestano e una serie di brani musicali liturgici più o meno lunghi. Tra questi ultimi, altrimenti interamente in latino, c'è una versione tedesca della sequenza Ave praeclara maris stella (135r-135v) scritta da Sebastian Brant. Il manoscritto è stato scritto da Thomas Kress, l'ultimo certosino di Basilea († 1564), all'inizio della sua carriera monastica (più precisamente: nel terzo anno del suo periodo da professo, cfr. 102v).
Online dal: 14.12.2018
Il manoscritto, in lingua prevalentemente tedesca, è composto di varie parti, tutte probabilmente risalenti allo stesso periodo, fine del XV fino agli inizi del XVI secolo. Il codice faceva parte della biblioteca dei conversi della certosa di Basilea e fu probabilmente scritto almeno in parte in questo monastero. I testi di questo libro di edificazione includono, per es., l'exemplum della devota mugnaia, il «Guten-Morgen-Exempel», spesso attribuito a Maestro Eckhart, il racconto della storia dell'ordine certosino, oltre a varie prediche, preghiere, detti ed exempla.
Online dal: 14.12.2017
Il libro di meditazione in tedesco è di una sola mano e proviene dalla biblioteca dei conversi della certosa di Basilea. Accanto all'ufficio per Maria introduttivo, e che comprende praticamente la metà del manoscritto, il codice tramanda diverse preghiere ed altri testi di meditazione.
Online dal: 22.03.2018
Questo manoscritto pergamenaceo, forse prodotto a Basilea, trasmette le descrizioni delle vite cosiddette «Alemannischen Vitaspatrum» nella disposizione di un non identificato Peter der Mul. Il manoscritto, risalente al terzo quarto del XIV secolo, appartenne alla biblioteca dei conversi della certosa di Basilea; la datazione alta ne esclude la realizzazione nella certosa.
Online dal: 26.09.2017
La maggior parte del manoscritto è costituita da due testi di Rudolf von Biberach: i Sermones super cantica e i De VII itineribus aeternitatis. Originariamente questi furono creati nel XIV secolo come parti separate e più tardi furono riuniti nella attuale forma presso la certosa di Basilea, alla cui biblioteca il volume appartenne a partire dal XV secolo. Come supplemento al secondo testo, nel XIV secolo è stata aggiunta una traduzione in tedesco di De VII gradibus contemplationis. Probabilmente solo in occasione della rilegatura fu aggiunto, su di un ultimo foglio rilegato a testa in giù, l'inizio del glossario Abstractum la cui trascrizione risale pure al XIV secolo e che quindi non ha potuto essere compilato nella certosa stessa.
Online dal: 14.12.2017
Con la legenda in rima «Martina» di Hugo von Langenstein, così come il «Littauer» di Schondoch, il manoscritto della biblioteca dei laici della certosa di Basilea trasmette due testi dell'Ordine teutonico. «Martina» è trasmesso da questo unico manoscritto e è da considerare il più antico racconto spirituale dell'Ordine teutonico. Quale terzo testo il codice contiene la «Mainauer Naturlehre».
Online dal: 14.12.2017
La miscellanea di piccolo formato contiene numerosi pezzi di contenuto mistico, come sermoni, trattati (estratti), istruzioni e detti, tra gli altri, di Meister Eckhart, Heinrich von Ekkewint e Johannes von Sterngassen. Il volume è stato vergato da due diverse mani, delle quali la prima, a c. 379r in rosso, si lamenta che chi non sa scrivere non ha idea di quanto sia penoso questo lavoro. Una nota di possesso del bibliotecario del monastero Georg Carpentarius (1487-1531 ca.) e l'antica segnatura E xxvi assegnano il manoscritto alla biblioteca della certosa di Basilea. Lì appartenne, come la maggior parte dei manoscritti in lingua tedesca della certosa, alla biblioteca dei fratelli conversi.
Online dal: 10.10.2019
Il manoscritto, in possesso della certosa di Basilea, trasmette in traduzione tedesca la legenda dei Tre Magi di Giovanni di Hildesheim, le legende dei Padri eremiti conosciute come «Vitaspatrum» e il simbolo atanasiano.
Online dal: 14.12.2017
I cinque doppi fogli con frammenti dal canto dei Nibelunghi provengono da un manoscritto della metà del XIV secolo e si sono conservati perché reimpiegati quali legature di libri. Scoperti nel 1866 da un sacerdote di Fanas/Prättigau, finirono a Basilea nelle mani del filologo Wilhelm Wackernagel; oggi si conservano nella biblioteca dell'Università di Basilea. I fogli sobriamente rubricati, con occasionali disegni a penna rosso-marrone (soprattutto sotto forma di draghi e creature simili a draghi) decorano i margini dei fogli.
Online dal: 10.10.2019
La Cronaca degli imperatori ("Kaiserchronik") è uno dei testi in tedesco di maggior successo del XII secolo. Il frammento di Basilea risale al primo quarto del XIII secolo e trasmette la versione B in lingua alemannica. I tre bifogli rimasti - un bifoglio singolo e un fascicolo di due bifogli - erano stati utilizzati quali maculature; il bifoglio singolo costituiva il rivestimento interno del manoscritto A III 30 del convento dei domenicani di Basilea.
Online dal: 20.12.2016
Il bifoglio proveniente da un manoscritto mistico del tardo medioevo si è conservato come copertina di un libro. Contiene parti dalle «Die sieben Vorregeln» e dallo «Der Spiegel der Tugend» del francescano Davide di Augusta (1200-1272 ca.) e una sezione del «Geistlicher Palmbaum» (dal «Palmbaumtraktaten»?). Il frammento presenta evidenti segni di usura dovuti a riuso.
Online dal: 12.12.2019
Le quattro strisce di pergamena sono state staccate da un vocabolario manoscritto della certosa di Basilea. Erano stati utilizzati in un volume come brachette. Quando vengono affiancate, le strisce costituiscono una parte di un rotolo con i Sangsprüche in tedesco. Per quanto riguarda i testi, si tratta di nove versi di Marner, tre di Corrado di Würzburg e otto del Kanzler. I testi furono scritti intorno al 1300 nell'area linguistica alemannica orientale e probabilmente maculati poco dopo, poiché il volume che li conteneva può essere datato intorno al 1400.
Online dal: 14.06.2018
Nikolaus Meyer zum Pfeil, cancelliere di Basilea, possedeva già nel XV secolo una grande collezione di prime edizioni a stampa, principalmente letteratura di intrattenimento tedesca, e copiò personalmente diversi manoscritti, come nel 1471 la Melusina di Thüring von Ringoltingen. Il manoscritto cartaceo contiene 38 disegni a penna colorata, che sembrano essere opera di due diversi pittori. A causa della perdita di fogli, il testo presenta ora delle lacune; non è più possibile chiarire se siano andate perse anche delle illustrazioni.
Online dal: 14.12.2017
Lo stretto volume appartenne al giurista e rettore dell'Università di Basilea Remigius Faesch (1595-1667) e, insieme alla sua vasta collezione di arte e rarità, giunse alla biblioteca universitaria negli anni Venti del XIX sec. Come annota Remigius Faesch nel suo catalogo tra i Libri manuscripti in 4º antiqui, il codice contiene «Etliche Teutsche Sermon unn Predigen», per la maggior parte del predicatore e mistico domenicano Johannes Tauler (1300-1361).
Online dal: 10.10.2019
Contiene la raccolta di 100 fiabe Der Edelstein, pubblicate intorno al 1330 dal frate domenicano bernese Ulrich Boner, ed estratte da varie fonti latine da lui rielaborate e trasposte in dialetto. Il tipo di scrittura e le caratteristiche dell'impaginazione con lo spazio lasciato libero per le illustrazioni mai eseguite, parlano a favore di un prodotto della fase tarda - intorno al 1455-1460 - dell'atelier di Diebold Lauber ad Hagenau in Alsazia, preparato per essere completato al momento della eventuale richiesta di un acquirente.
Online dal: 13.12.2013
Il CB 59 riunisce con una rilegatura contemporanea tre manoscritti copiati indipendentemente. Caratterizzati tutti e tre dall'uso del dialetto alemannico, e realizzati alla fine del sec. XV, offorno una scelta di sermoni scritti da Maestro Eckhart o nell'ambiente del maestro di mistica renano. La prima parte potrebbe essere stata realizzata in un atelier di Costanza o di Ravensburg ed è appartenuta alla certosa di Buxheim. Si fanno notare i fili cuciti nei fogli di carta che fungono da segnalibro.
Online dal: 21.12.2009
Il CB 83, trascritto su pergamena alla fine del XIV secolo, è uno dei sette manoscritti completi conservati dell'Eneide di Heinrich von Veldeke. Adattamento tedesco del Roman d'Eneas francese, questo testo è considerato come il primo romanzo cortese della lingua tedesca.
Online dal: 31.07.2007
Raccolta di testi omiletici e di teologia pastorale datati agli anni [14]52, [14]54 e [14]55, giunta ad Einsiedeln dalla regione del lago di Costanza. Le opere principali sono: Nicolao di Dinkelsbühl Sermones de sanctis, De tribus partibus poenitentiae, De indulgentiis, De oratione Dominica, una raccolta degli scritti in latino di Marco di Lindau OFM e di Giordano di Quedlinburg OESA i Sermones super commune sanctorum ed Sermones ad personas religiosas.
Online dal: 21.12.2010
Il manoscritto contiene varie opere di Prudenzio, ed è scritto da vari copisti. Il testo è corredato di glosse in gran parte interlineari. La maggior parte di queste è in lingua latina, alcune altre in dialetto alemanno.
Online dal: 22.03.2017
Oltre alla Vita di Benedetto secondo i Dialogi di Gregorio, in una traduzione che sembra essere presente unicamente in questo codice (così secondo Werner Williams-Krapp), il manoscritto allestito nel convento delle domenicane di S. Verena di Zurigo nel 1449 contiene la traduzione di tre altre leggende che riguardano santi domenicani del XIII secolo. Anche queste sono attestate unicamente in questo codice, poco studiate, e inedite. Si tratta di una delle tre versioni della traduzione della Vita S. Dominici di Dietrich von Apolda; della traduzione della Legenda maior dell'inquisitore Pietro da Milano ucciso nel 1252 (anche conosciuto come Pietro Martire o Pietro da Verona) redatta da Thomas Agno de Lentino, al quale è aggiunta la bolla di canonizzazione Magnis et Crebris rilasciata nel 1253 da Innocenzo IV. Degno di nota il fatto che anche la traduzione della bolla contiene una leggenda di Pietro, che secondo Regina D. Schiewer è indipendente da quella di Tommaso Agno. Se le traduzioni delle leggende in lingua alemannica contenute nel Cod. 671 dovesse essere state redatte intorno al 1300 (come ritiene Schiewer), allora la versione (abbreviata?) della traduzione della vita di Domenico contenuta nel Cod. 671 costituirebbe la più antica testimonianza della presenza delle Rivelazioni di Mechthild di Magdeburgo nella Germania sudoccidentale, il capitolo finale del quinto libro della vita di Domenico (cfr. ff. 80v-82r) si basa infatti su estratti della traduzione latina del Das Fließende Licht der Gottheit.
Online dal: 22.03.2017
Con il breve "Büchlein der ewigen Weisheit" il domenicano Enrico Susone (1295-1366) ha creato un'opera che ebbe vasta diffusione nel tardo medioevo. Il codice 153 appartiene al fondo di manoscritti del monastero femminile di S. Andrea di Engelberg e rappresenta, con il cod. 141, un antico testimone del testo.
Online dal: 18.12.2014
L'origine di questo Büchlein der ewigen Weisheit attribuito ad Enrico Susone (1295-1366) è sconosciuta; potrebbe provenire da un ambiente francescano dalla regione alemannica occidentale. Il testo dovrebbe risalire al secolo successivo ai più antichi testimoni contenuti nei codd. 141 e 153.
Online dal: 18.12.2014
La „Historienbibel“ di Frauenfeld è stata allestita intorno al 1450 nell'atelier di Diebold Lauber ad Hagenau (Alsazia) e poco dopo rilavorata. Contiene 80 illustrazioni alle quali hanno lavorato tre diversi artisti. A partire dal XVI secolo probabilmente in possesso del convento dei canonici agostiniani di Kreuzlingen.
Online dal: 22.03.2012
Il manoscritto composito è stato prodotto tra il 1460 ed il 1470 nella regione del lago di Costanza. Si trovò forse per un certo periodo in possesso della certosa di Ittingen presso Frauenfeld. Contiene testi a carattere spirituale e profano tardomedievali che in parte sono stati pubblicati per la prima volta a partire da questo manoscritto, come per es. Die fünf Herzeleid Mariä, il Frauenfelder Passionsgedicht oppure il romanzo in prosa Willehalm, così come un estratto dal Büchlein der ewigen Weisheit di Enrico Susone.
Online dal: 23.04.2013
Intorno al 1250 Konrad Fleck tradusse in dialetto alemanno il romanzo d'amore "Flore et Blancheflor", scritto da un anonimo poeta provenzale intorno al 1160. L'intera opera comprende circa 8'000 versi. Alcuni frammenti di una copia precoce della traduzione di Fleck si sono conservati nell'archivio parrocchiale di Frauenfeld. I pezzi di pergamena erano stati utilizzati quali copertina di un registro tributario della prebenda di s. Michele.
Online dal: 23.06.2016
Contiene una raccolta di testi a carattere computistico e astronomico, così come delle ricette di medicina, sia in tedesco (alemannico) che latino. Tra i testi identificati vi sono degli estratti dal Buch der Natur di Conradus de Megenberg. Gli spazi previsti per la decorazione e per eventuali disegni sono stati lasciati in bianco.
Online dal: 22.06.2017
Il volume contiene, nella prima e più voluminosa parte, uno stampato: Hortulus animae, Lyon: Johannes Clein per Anton Koberger, 1513. Vi è poi stata aggiunta una raccolta di preghiere private. Il manoscritto proviene da un convento domenicano femminile.
Online dal: 10.11.2016
Il manoscritto, un plenario, venne donato nel 1430 al monastero di Hermetschwil da Götz Vasnacht, beneficiario di Zufikon. Il volume è stato mutilato pesantemente, e forse appositamente, nella prima parte: alcuni fogli mancano, di alcune pagine manca la metà e molti fascicoli sono percorsi da un profondo taglio.
Online dal: 10.11.2016
Il manoscritto contiene una raccolta classica di descrizioni di vite monastiche tradotte in lingua alto alemanna. È stato scritto da Jos di Ulm. Questi datò il suo lavoro al 30 settembre 1451.
Online dal: 10.11.2016
Il manoscritto contiene la Historia trium regum di Giovanni di Hildesheim in una traduzione in lingua alto alemanna. Risale al primo quarto del XV secolo e conserva ancora la legatura originale. All'inizio e dopo il foglio 8 mancano delle parti del testo.
Online dal: 10.11.2016
Il manoscritto venne copiato da Johannes Molitor di Winterthur e reca la data 2 dicembre 1432. Contiene una traduzione tedesca dei Vangeli per le domeniche e per le feste più importanti, Apparteneva a Veronika von Hettlingen, superiora del monastero di Hermetschwil dal 1498 al 1507.
Online dal: 10.11.2016
Il piccolo e sottile volumetto (28 fogli) contiene preghiere che si riferiscono alle singole parole dell'Ave Maria. Risale al XV secolo ed è redatto in lingua alto alemanna.
Online dal: 10.11.2016
Contiene un trattato sulla passione in alto tedesco, compilato dai quattro vangeli, dal vangelo apocrifo di Giacomo e dallo Pseudo-Anselmo di Canterbury. Il codice è stato scritto nel 1494 da Barbara Grünenbächin, la cui origine è sconosciuta ma che non è attestata quale membro della comunità di monache di Hermetschwil. Figura nell'elenco dei manoscritti di Hermetschwil del 1697.
Online dal: 22.06.2010
Il piccolo fascicolo contiene il "Dialogo con Maria" attribuito ad Anselmo di Canterbury. Manca la fine. Il monastero di Hermetschwil possedeva due versioni di quest'opera (v. Cod. membr. 33).
Online dal: 10.11.2016
Il manoscritto, nel quale si dichiarano due copisti (Konrad Wa, amministratore a Bremgarten, e Johannes Bürgler di Uri), contiene una raccolta di preghiere, per la maggior parte formulate per una devota.
Online dal: 10.11.2016
Il fascicolo, piccolo e sottile, contiene una serie di orazioni per l'uso privato di una donna.
Online dal: 10.11.2016
Il manoscritto contiene dei testi per la liturgia delle ore. E' stato probabilmente allestito nel monastero di Muri ed era destinato al monastero femminile di Hermetschwil. Sul f. 125v si trova una delle poche incisioni conservate con la tecnica "Teigdruck": Barbara con la palma del martirio e la torre.
Online dal: 10.11.2016
Il manoscritto è costituito di due parti originariamente separate. La prima parte contiene diverse orazioni, la seconda parte, datata 16 novembre 1517, contiene la "grande preghiera dei Confederati".
Online dal: 10.11.2016
Il libro, risalente agli anni intorno al 1400, contiene orazioni e trattati per la preghiera individuale. È rivestito con una legatura floscia di pelle rossa.
Online dal: 10.11.2016
La raccolta di preghiere, che fu in uso dal secolo XVII nel monastero femminile di Hermetschwil, è stata datata dalla seconda mano che vi opera al 20 maggio 1505. I proprietari precedenti erano Peter Affeldranngel e Elsbeth Lötter di Zugo.
Online dal: 20.12.2016
Libro di preghiere del primo quarto del sec. XV scritto in antico dialetto alemannico. Contiene tra gli altri il testo "Hundert Betrachtungen" di Enrico Susone ed un estratto dal trattato sull'Eucarestia di Marquard di Lindau.
Online dal: 22.06.2010
Il manoscritto contiene una raccolta di preghiere in lingua tedesca redatte per la maggior parte per una devota. La lingua usata è l'alto alemanno.
Online dal: 10.11.2016
La raccolta di preghiere e trattati è stata vergata da Rudolf Schilling che vi appone la data 1493. In una richiesta di suffragio viene nominato il duca Sigmund von Habsburg.
Online dal: 20.12.2016
Il libro di preghiere proviene probabilmente dal Bickenkloster S. Chiara di Villingen. Contiene, oltre a delle orazioni, varie contemplazioni e prediche, tra queste due discorsi per il nuovo anno di Ursula Haider per gli anni 1496 e 1500.
Online dal: 20.12.2016
Il libro di preghiere, databile al terzo quarto del XV secolo, contiene orazioni e trattati. Era in uso alla conventuale di Hermetschwil Margareta Attenriet († 1581).
Online dal: 10.11.2016
Il libro di preghiere risale al primo quarto del XVI secolo ed era destinato a una donna. Contiene soprattutto preghiere alla vergine e la liturgia delle ore per la Passione di Cristo.
Online dal: 20.12.2016
Il manoscritto proviene originariamente dal Fraumünster di Zurigo. Contiene il dialogo con Maria, attribuito ad Anselmo di Canterbury, in dialetto alemanno.
Online dal: 10.11.2016
Il libro di orazioni contiene delle preghiere in lingua alto alemannica. Sono indirizzate a dei santi, sono dedicate ai defunti o contemplano la Passione di Cristo.
Online dal: 10.11.2016
Il volume è stato vergato da S. Dorothea Schermann nel monastero delle clarisse Gnadental (Basilea) e reca la data 1 luglio 1515. Contiene il salterio mariale e le litanie mariane in tedesco basso alemanno.
Online dal: 10.11.2016
Il volume, voluminoso nonostante il formato ridotto, contiene oltre al calendario, molti trattati sull'Eucarestia. Il testo è scritto per la maggior parte in dialetto alemanno. Nel calendario sono menzionati molti santi importanti per l'Ordine Teutonico. Dal 1619 è conservato nel monastero di Hermetschwil.
Online dal: 10.11.2016
Il manoscritto contiene nella prima parte opere di e sulla mistica Elisabetta di Schönau (morta nel 1164) con la traduzione in lingua alemannica: Liber visionum, Prophetia Elisabethae, Adiuratio conscriptoris, Liber viarum Dei, Liber revelationum de sacro exercitu virginum Coloniensium, Epistolae, Visio Egberti de Ursula, Epistola Eckeberti ad cognatas suas de obitu dominae Elisabeth. La seconda parte contiene il trattato mistico di Matilde di Magdeburg (morta intorno al 1282) Das Liecht der Gotheit nella ritraduzione in lingua alemannica dal latino. Si tratta dell'unico testimone conosciuto di questa versione.
Online dal: 21.12.2010
L'Officium parvum BMV è stato copiato da Johannes Höfflin ed è datato 9 giugno 1478.
Online dal: 08.10.2015
Questo manuale di spiritualità contiene numerosi testi in tedesco: la traduzione del vangelo di Niccodemo, una preghiera della comunione per la messa dei morti domenicana e testi mistici sulla Passione di Cristo. Il manoscritto è stato prodotto nel terzo quarto del sec. XV nell'area dell'Alto Reno e proviene dal convento delle domenicane di Berna (convento di S. Michele all'Isola). Nel sec. XVI, in seguito alla Riforma, giunse nella biblioteca municipale di Soletta (Bibliotheca civitatis).
Online dal: 21.12.2009
Questa raccolta di testi medici della Germania del sud contiene, oltre al libro di medicina di Ortolf di Baierland ed estratti dal Thesaurus pauperum di Pietro Ispano, una serie di altri testi di guarigione come il Corpus della medicina monastica, diverse versioni del Trattato sul ginepro, estratti da Bartholomäus, dall' Antidotarium Nicolai e molto ancora. I testi sono stati raccolti tra il 1463 e il 1466 dal medico di Ravensburg Hans Stoll. Il manoscritto è elencato nel primo catalogo della biblioteca cittadina di Soletta del 1766/1771.
Online dal: 21.12.2009
Questo manoscritto composito fu redatto intorno al 1560 ad Obwalden, da un copista che dichiara chiamarsi Hans Werb. Contiene, oltre a dei testi medievali a carattere mistico (Rulman Merswin, Neunfelsenbuch; Enrico Suso, Büchlein der ewigen Weisheit) altri testi spirituali come preghiere, riflessioni, profezie, leggende (tra le altre su Nicolao della Flüe), e varie altre trascrizioni da fogli volanti contemporanei.
Online dal: 17.03.2016
Il Leggendario di Soletta è il più antico esempio di una collezione di leggende in lingua tedesca. Il manoscritto fu realizzato durante il secondo quarto del XIV secolo in un convento domenicano, probabilmente a Töss (vicino a Winterthur) o a Oetenbach (Zurigo). Il manoscritto fu acquisito da Soletta nel XVII secolo.
Online dal: 31.07.2009
Questo libro per la meditazione e la preghiera in tedesco proviene dal convento delle domenicane di S. Michele all'Isola a Berna. Contiene, tra l'altro, numerosi estratti dagli scritti di Gertrud von Helfta, rispettivamente Mechthilds von Hackeborn. La maggior parte del codice è stata scritta dalla suora Luzia von Moos nel 1507. Dal sec. XVII ne è attestato il possesso da parte della famiglia solettese Gugger; all'inizio del sec. XIX è giunto nella biblioteca cittadina di Soletta.
Online dal: 21.12.2009
Prodotto nel 1457 in area altorenana, questo manoscritto contiene una notevole traduzione indipendente dei libri biblici della saggezza, la più antica traduzione di varie opere di Seneca ed una traduzione, a sua volta indipendente, dell'insegnamento sulla cura domestica dello pseudo-Bernardo di Clairvaux. Non è possibile stabilire attraverso quali strade il volume sia giunto a Soletta, in ogni caso appartenne già nel XVIII secolo ai fondi della biblioteca cittadina solettese.
Online dal: 25.06.2015
Questa «Historienbibel» di Soletta fu allestita nel 1460 nell'atelier di Diebold Lauber a Hagenau (Alsazia). Questa prestigiosa opera è stata forse commissionata dal cancelliere della città di Soletta Hans vom Staal (1419-1499). Nel 1763 il libro fu acquistato dalla biblioteca della città di Soletta in quanto parte della biblioteca della famiglia von Staal.
Online dal: 31.07.2009
Manoscritto di Rudolf von Ems riconducibile alla stessa area di Zurigo ove fu prodotto il «Codex Manesse» (Manessische Liederhandschrift). Costituisce uno degli esempi più compiuti della decorazione libraria sviluppatasi in Germania meridionale nel periodo intorno al 1300. Si vedano, ad esempio, le straordinarie miniature che illustrano la «Cronaca del mondo» di Rudolf von Ems e il poema epico che Stricker dedicò a Carlomagno e alla sua campagna militare in Spagna.
Online dal: 20.05.2009
«Historienbibel» in due volumi di grande formato, completamente miniato, nello stile artistico caratteristico dell'atelier di Diebold Lauber ad Hagenau. La sua presenza è attestata a Costanza nel terzo quarto del XV secolo. Alcune sue imperfezioni furono riparate a San Gallo nei primi anni del XVII secolo: è uno tra i primi impegni di conservazione libraria che vennero intrapresi a San Gallo.
Online dal: 20.05.2009
«Historienbibel» in due volumi di grande formato, completamente miniato nello stile artistico caratteristico dell'atelier di Diebold Lauber ad Hagenau. La sua presenza è attestata a Costanza nel terzo quarto del XV secolo. Alcune sue imperfezioni furono riparate a San Gallo nei primi anni del XVII secolo: è uno tra i primi impegni di conservazione libraria che vennero intrapresi a San Gallo.
Online dal: 20.05.2009
Lo Speculum humanae salvations è un'opera costituita da testo e illustrazioni a contenuto biblico. Ogni doppia pagina del libro aperto mostra quattro immagini nelle quali di norma vengono rappresentate una scena dalla Vita di Cristo e di fronte tre prefigurazioni dal Vecchio Testamento. In questo manoscritto questo schema delle immagini non viene seguito in modo coerente. Il modello del testo latino è stato trasposto in versi in tedesco. Questi vennero in origine falsamente attribuiti a Konrad von Helmsdorf. Lo Speculum è conservato in un volume miscellaneo costituito da manoscritti e da opera a stampa; all'inizio mancano alcune pagine.
Online dal: 23.06.2016
Bifoglio in pergamena contenente un frammento di un „Passionsspiel“ (Rappresentazione della Passione) in lingua alemannica e con notazione musicale, databile all'incirca al primo terzo del sec. XIV. Venne probabilmente utilizzato quale protezione per la coperta del Cod. Fab. XI del sec. X-XI quando questa venne rinnovata nel secolo XIV, e in quell'occasione tagliato, con conseguente perdita di testo. L'operazione di distacco ha comportato un'ulteriore perdita di scrittura.
Online dal: 22.03.2012
Manoscritto liturgico miscellaneo contenente testi databili nell'arco cronologico compreso tra il IX e il XII secolo ed un disegno dell'orologio astronomico di Pacifico da Verona.
Online dal: 31.12.2005
Manoscritto composito costituito da due parti distinte: 1) copia eseguita a S. Gallo nel sec. IX del commento di Gerolamo ai libri veterotestamentari Kohelet e del commento del vescovo Giusto da Seu de Urgel (Urgelitanus) al Cantico dei Cantici, 2) manoscritto composito di contenuto prevalentemente patristico, con compendi dalle opere di Gerolamo, Benedetto, Eucherio e Agostino. Il manoscritto, che conserva ancora la legatura originale carolingia, viene chiamato anche Codice di Egino e dovrebbe essere stato realizzato da un gruppo di copisti veronesi intorno all'800 nel monastero della Reichenau, dove si erano ritirati con Egino loro vescovo (796-799) dopo che questi aveva rinunciato alla sua carica.
Online dal: 21.12.2009
Questa trascrizione di diverse opere di Prudenzio (348 – dopo il 405) è stata allestita nella metà del IX secolo nell'abbazia di San Gallo. Significativa da un punto di vista storico-testuale, essa include i testi Kathemerinon, Peristephanon, Apotheosis, Hamartigenia, Psychomachia, Libri contra Symmachum ed alcune opere trasmesse non integralmente. Contiene numerose glosse in latino ed antico tedesco.
Online dal: 31.07.2009
Codice palinsesto di grande effetto (con fogli contenenti i due testi); tramanda le più antiche trascrizioni conosciute dei libri veterotestamentari di Ezechiele, Daniele e dei Profeti minori. Il livello in superficie è stato scritto intorno all'800 in una minuscola retica del periodo (della Rezia o di San Gallo): tra i testi trascritti i sermoni di Cesario di Arles (470/71-542), omelie, sermoni, trattati, orazioni e lezioni. Il livello sottostante, talvolta leggibile con difficoltà, è in una semionciale romana del nord Italia: comprende frammenti in latino dei libri veterotestamentari di Ezechiele, Daniele e dei Profeti minori.
Online dal: 09.12.2008
Trascrizione della prima parte dell'opera Collectanea ex Augustino in epistolas Pauli, compilazione che Floro di Lione († circa 860) realizzò utilizzando opere dei Padri della Chiesa (soprattutto Agostino). Copia realizzata nella seconda metà del IX secolo nel monastero di San Gallo, con numerose glosse del monaco Eccardo IV (980-1060 circa) aggiunte nel sec. XI. Il codice contiene i commentari alla Lettera di Paolo ai Romani.
Online dal: 23.12.2008
Manoscritto miscellaneo, realizzato verso il 900 nell'abbazia di San Gallo, comprendente due glossari biblici, un glossario dei Salmi come pure delle spiegazioni di nomi ebraici e greci.
Online dal: 31.07.2009
Manoscritto composito in tre parti contenente testi del IX secolo: (1) canoni dell'assemblea della diocesi di Magonza sotto Rabano Mauro, (2) un glossario biblico, (3) una trascrizione dei Synonyma di Isidoro di Siviglia. La prima parte fu realizzata a Magonza (verso l'anno 850), le altre due parti all'abbazia di San Gallo.
Online dal: 31.07.2009
Contiene una versione dell'Ambrosiastro (commento dello pseudo-Ambrogio alle Lettere dell'apostolo Paolo) scritta nella seconda metà del sec. IX nell'abbazia di S. Gallo.
Online dal: 21.12.2009
Libro d'ore di alto livello sia dal punto di vista materiale che calligrafico (pp. 1-193, dopo quattro carte di guardia cartacee). Da menzionare la miniatura a p. 24, che mostra s. Veronica con il sudario. Il volto di Cristo è stato poi gravemente danneggiato. La miniatura a p. 163 è a piena pagina e si trova all'inizio dell'ufficio dei morti. Sia le iniziali che le pagine con miniature del manoscritto sono decorate con oro in foglia e presentano - per esempio alle pp. 24, 38, 52 e 132 - elementi figurativi come raffigurazioni di animali. Nel XVI secolo il manoscritto sembra aver raggiunto la regione alemannica orientale per poi giungere a San Gallo.
Online dal: 13.06.2019
Manoscritto composito della seconda metà del sec. IX, scritto in una regione della Germania meridionale ma non a S. Gallo. Contiene le vite dei santi Giorgio, Felice e Regula, e Michele, le cosiddette formule epistolari di Reichenau e di Murbach, il penitenziale dello Pseudo-Cummean e estratti da un testo di grammatica.
Online dal: 21.12.2009
Versione tedesca delle vite dei santi sangallesi Gallo, Magno, Otmaro e Wiborada. Vi si trovano ritratti a colori dei santi Wiborada e Otmaro (quest'ultimo è stato dipinto in un punto sbagliato del manoscritto; i ritratti di Gallo e Magno sono andati perduti). Il manoscritto contiene inoltre, in traduzione tedesca, gli «Sprüche der Altväter» e alcuni brevi testi religiosi per un convento femminile, dei quali fu copista e traduttore il monaco riformatore Friedrich Kölner (o Colner), proveniente dall'abbazia di Hersfeld in Assia e attivo presso l'abbazia sangallese tra il 1430 e il 1436.
Online dal: 09.12.2008
La più antica versione tedesca della vita di Notkero Balbulo di San Gallo († 912), trascritta nel 1522 dal conventuale sangallese Hans Conrad Haller (1486/90-1525) per i benedettini dell'abbazia di San Giorgio, a nord di San Gallo. Manoscritto ornato con iniziali e bordature. Seguono, dopo la vita, orazioni in tedesco e una traduzione tedesca («Von der geistlichen Ritterschaft der Mönche») del trattato Exhortationes ad monachos, opera dell'abate di Sponheim Giovanni Tritemio (1462-1516).
Online dal: 09.12.2008
Manoscritto composito proveniente da una „comunità laica orientata verso S. Gallo“ (Scarpatetti, p. 137), in parte scritto e messo insieme intorno al 1505 dal conventuale di S. Gallo Joachim Cuontz († 1515). Le due sezioni più corpose del manoscritto contengono la vita e i miracoli di S. Anna (pp. 49-137) e un incunabolo rilegato col manoscritto (Inc. Sang. 995; Hain 12453) contenente la versione in tedesco della Passio S. Meinradi stampata tra il 1496 e il 1500 da Michael Furter a Basilea (pp. 141−195), decorata da 37 silografie. Il manoscritto contiene inoltre consigli medici, per esempio sull'utilizzo del cardo santo oppure una ricetta contro la peste (pp. 15−21; p. 138), traduzioni di sequenze in tedesco (pp. 5-9), numerose preghiere ed exempla, per la maggior parte su Maria, Anna e Gioacchino (pp. 25-44), così come la lettera del preposto Silvestro del convento degli canonici regolari di S. Agostino di Rebdorf ad Eichstätt, alle sorelle del convento di Pulgarn nell'Alta Austria sulla povertà in convento, conservatasi solo parzialmente (pp. 44-48).
Online dal: 25.06.2015
Il manoscritto cartaceo fu copiato in una rapida corsiva da Friedrich Kölner mentre si trovava nel monastero di S. Gallo tra il 1430 e il 1436. Contiene le vite degli apostoli nella traduzione tedesca della parte estiva della Legenda aurea (pp. 6-269). Seguono, sempre in lingua tedesca, il sermone del francescano Bertoldo di Ratisbona, Von den Zeichen der Messe (pp. 269-284), Die Legende von den Heiligen Drei Königen, composta nel 1364 da Johannes von Hildesheim (pp. 284-389), una Pilatus-Veronika-Legende (pp. 389-400), una Greisenklage (pp. 400-402) e infine i Fünfzehn Vorzeichen des Jüngsten Gerichts (pp. 402-403). Secondo il Cod. 1285, p. 11, il manoscritto è entrato in possesso della biblioteca abbaziale nel quadro delle acquisizioni di manoscritti operate da Johann Nepomuk Hauntinger tra il 1780 e il 1792.
Online dal: 22.09.2022
Versione tedesca della vita di Gesù secondo i quattro Vangeli, in una recensione in lingua alemannica. Con iniziali decorate colorate e 21 iniziali figurate disegnate a penna e poi per la maggior parte colorate. Il copista, e probabilmente anche primo proprietario, Rudolf Wirt, menziona alla fine del testo a p. 463 il suo nome e la data di ultimazione del manoscritto: il 9 gennaio 1467. Il volume proviene da un monastero femminile di S. Gallo e giunse alla biblioteca abbaziale tra il 1780 ed il 1792.
Online dal: 23.06.2014
Leggendario di San Gallo. Contiene, tra le altre, le biografie in tedesco dei santi sangallesi Gallo, Magno, Otmaro e Viborada, illustrate con 142 vivide miniature.
Online dal: 12.06.2006
Codice miscellaneo del XV secolo proveniente dal monastero domenicano di S. Caterina, a San Gallo. Risultante dall'assemblamento di cinque fascicoli, il codice – in tedesco –, tramanda un trattato sulla Passione di Cristo («Vierzig Myrrhenbüschel vom Leiden Christi»), la storia della fondazione del monastero domenicano di St. Katharinental, nei pressi di Diessenhofen, il «Diessenhofener Schwesternbuch» e il «Tösser Schwesternbuch», le leggende dei santi Elisabetta e Margherita d'Ungheria, Ida di Toggenburg e Ludovico di Tolosa. Contiene anche un breve estratto tratto dal Liber specialis gratiae di Matilde di Hackeborn in traduzione tedesca.
Online dal: 12.12.2006
Contiene il Bellum Judaicum (Guerra giudaica) dello scrittore di origine ebraica Flavio Giuseppe (I sec. d. C.); scritto nel sec. IX da otto diversi copisti probabilmente non nell'abbazia di S. Gallo.
Online dal: 21.12.2009
Traduzione in tedesco della storia della prima crociata composta da Roberto il Monaco, di Reims (1095/96-1099, Historia Hierosolymitana), trascritta e corredata di 22 illustrazioni colorate a penna nel 1465. In appendice il codice contiene anche circa 9000 versi della cronaca d'Austria (Österreichische Reimchronik) di Ottocaro di Steiermark, che descrivono l'assedio e la distruzione della roccaforte crociata di San Giovanni d'Acri (1291).
Online dal: 14.09.2005
Cronaca universale da Saturno di Creta fino al leggendario Brenno, duca di Svevia (col. 3a-17a). Segue lo Schwabenspiegel (Specchio svevo), con il diritto territoriale secondo la prima sistematica sistemazione in 79 capitoli fino all'articolo 343 (col. 17a-264b), e il diritto feudale fino all'articolo 158 (col. 264b-347a). Alla fine si trova un indice dell'intero contenuto del manoscritto (p. 350-361).
Online dal: 18.12.2014
Schwabenspiegel (Specchio svevo), diritto territoriale, articoli 1-86 (col. 7a-58a), articoli 155-219 (col. 59a-100b), e articoli 220-377 (col. 101a-187b), dopo l'articolo 40 è inserito il diritto territoriale, articolo 40§1 (col. 33a) del Deutschenspiegel, al diritto territoriale fa seguito il diritto feudale, articoli 1-120 e 122-154 (col. 187b-284a) e l'articolo 159 (col. 284a-285a).
Online dal: 18.12.2014
Copia delle Categorie (Categoriae) e dell'Ermeneutica di Aristotele nella versione commentata latina di Boezio, con la traduzione ed il commento in antico tedesco del monaco e letterato di S. Gallo Notker il Teutonico († 1022); scritto nel sec. XI nel monastero di S. Gallo. Il manoscritto contiene inoltre la copia di due opere di Cicerone: Topica e De optimo genere oratorum.
Online dal: 15.04.2010
Copia del'De consolatione philosophiae di Boezio, realizzata nel X secolo nel monastero di San Gallo; contiene numerose glosse in latino e in alto tedesco.
Online dal: 09.12.2008
Copia di un commento ai primi quattro libri dell'opera De consolatione philosophiae di Boezio († 524), scritto da varie mani nell'abbazia di S. Gallo intorno alla fine del sec. X o all'inizio dell'XI. Il manoscritto contiene numerose glosse in latino e antico tedesco, queste ultime scritte nella cosiddetta scrittura segreta bfk.
Online dal: 21.12.2009
Manoscritto costituito da quattro unità con raccolta di testi in tedesco: regole monastiche (tra cui la Regola di S. Benedetto), preghiere e brevi testi a carattere spirituale. Un confronto della scrittura permette di attribuire le unità I, II e IV alla mano del benedettino Friedrich Kölner (Köllner, Cölner, Colner), che soggiornò nel monastero di S. Gallo tra il 1429/30 e il 1439. L'unità III, o il suo modello, era stato dedicato, come si deduce da una nota in un secondo momento cancellata, ad Anna Vogelweider, suora cistercense nel monastero di Magdenau nel Basso Toggenburgo. Questa Anna era probabilmente la zia, come si deduce da una nota di donazione, di una suora Els (Elsbeth?) del convento di suore di S. Giorgio a S. Gallo.
Online dal: 31.03.2011