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Deboli e sporadiche traccie di una cartulazione antica, a inchiostro marrone, nell’angolo inferiore destro, spesso scomparsa a causa della rifilatura o dell’usura (in parte rilevabile unicamente grazie all’esame con raggi UV, v. Rapporto di restauro Giovannini, p. 5).
Cartulazione moderna a matita nell’angolo superiore esterno, sbagliata a partire dalla
La segnatura dei fascicoli si trova al centro del margine inferiore del recto del primo foglio, a inchiostro rosso, ed è costituita da una lettera scritta con inchiostro rosso tra due puntini.
Mancano alcune iniziali miniate, asportate ritagliandole dal foglio, con conseguente perdita di testo (v. sotto Decorazione).
Il codice è stato restaurato nel
Dominica VI post epyphaniam ad Magnificat antiphona, nel margine inferiore due linee di testo e due di musica:
Simile est regnum celorum fermento- fermentatum est totum. Io 8.
In primis vesperis purificationis B. M. Vis antiphona Admirabile comertium at in die circumcisionis domini.
In secundis Vesperis. Simeon iustus, ut supra ad Laudes.
Ant(iphonarium) de adventum
La legatura attuale è frutto dell’ultimo restauro; per una ricostruzione della situazione precedente e delle manomissioni subite nel corso dei secoli v. Rapporto di restauro Giovannini, pp. 6-11.
Sicuramente l’antifonario è stato prodotto per un convento di francescani come denuncia la rubrica a c. Incipit antiphonarium fratrum minorum secundum consuetudinem romane curie
. Non si può escludere però che questa rubrica sia stata eseguita in un secondo tempo su di un precedente testo eraso.
Lo stile delle iniziali miniate, i cui esempi più vicini si trovano nella miniatura padovana della Abate - G. Luisetto, Codici e manoscritti della Biblioteca Antoniana, Vicenza 1975, vol. 2, 607, fig. 46
Per quanto riguarda la presunta esecuzione del manoscritto in un ipotetico scriptorium del