Torre, Archivio parrocchiale, s. n., f. 50v – "Martirologio-inventario" der Kirche von S. Stefano in Torre, 1639
http://www.e-codices.ch/de/tap/Martirologio1639/50v
Torre, Archivio parrocchiale, s. n., f. 50v – "Martirologio-inventario" der Kirche von S. Stefano in Torre, 1639
http://www.e-codices.ch/de/tap/Martirologio1639/50v
Kurzcharakterisierung:Dieses martirologio-inventario (ein Jahrzeitbuch, gefolgt von einem Verzeichnis der Besitztümer) der Kirche von S. Stefano von Torre im Bleniotal im Tessin wurde 1639 auf Wunsch der vicini (Mitglieder der Körperschaft) von Torre und Grumo verfasst, um das Exemplar von 1569 zu ersetzen, welches nicht auf dem neuesten Stand war. Es enthält eine Beschreibung der alten Kirche von S. Stefano vor ihrer Rekonstruktion in der Barockzeit, das Verzeichnis des Mobiliars, der liturgischen Gewänder und der Goldschmiedearbeiten des Kirchenschatzes, die Liste der annuali, das heisst der jährlichen Feierlichkeiten zum Todestag der Verstorbenen der Kirche und die Einkünfte der Kirche. Am Anfang der Handschrift befindet sich eine zum Teil vergoldete Zeichnung, die den Kirchenpatron, den Heiligen Stephan, darstellt.(ber)
Pergament · 60 ff. · 31.2 x 21 cm · Torre · 1639 (-1924)
"Martirologio-inventario" der Kirche von S. Stefano in Torre, 1639
Wie zitieren:
Torre, Archivio parrocchiale, s. n., f. 50v – "Martirologio-inventario" der Kirche von S. Stefano in Torre, 1639 (https://www.e-codices.ch/de/list/one/tap/Martirologio1639)
Handschriftentitel: Martirologio-inventario della chiesa di S. Stefano di Torre, 1639
Entstehungsort: Torre
Entstehungszeit: 1639
Beschreibstoff: pergamena con fogli di guardia anteriori e posteriori in carta.
Umfang:
60 fogli
Format: 312 x 210 mm
Seitennummerierung: Foliazione a penna con cifre arabe nell’angolo superiore destro.
Lagenstruktur: III + 10 III60 + III.
Tra le cc. 9 e 10 rilegato un bifoglio cartaceo (180 x 133). Tra le cc. 57 e 58 inseriti e agganciati alla corda originale di cucitura del fascicolo tre bifogli (290 x 190).
Seiteneinrichtung:
scritto a piena pagina, con un numero variabile di linee.
Schrift und Hände:
La maggior parte del martirologio (cc. 2r-13r, 16r-27r, 29r-34v, 37r-49v, 51r-54r) è redatta da una persona di fiducia del notaio Giovanni Giacomo Bolla, come da lui stesso dichiarato a c. 49v: … per alium notarium mihi fidum scribi feci et pro fide cum signo mei tabellionatus consueti authenticavi et subscripsi.
Il notaio Bolla autentica o ratifica le varie sezioni del testo (6r, 6v, 8r, 13r, 24v, 27r, 34v, 36v, 38r, 40v, 49v) o aggiunge notizie relative a nuovi benefici o annuali (cc. 27r, 34v-36r).
Lungo il testo, dove lo spazio era stato appositamente lasciato libero, varie mani operano delle aggiunte fino al sec. XIX: l'ultima annotazione risale al 1924 (c. 59r).
Il 13 gennaio 1676 il cancelliere e notaio Carlo Antonio, figlio del notaio Giovanni Giacomo Bolla, effettua delle aggiunte alle cc. 50 e 55 che erano rimaste bianche.
Buchschmuck: l’unica decorazione è costituita dalla pagina iniziale (1r) delimitata da una cornice esterna dorata e interna a penna nella quale trovano posto in alto il titolo Martirologium Ecclesie S. Stephani prothomartiris locis Turri vallis Blegnii MDCXXXIX scritto a lettere dorate e in basso la figura di S. Stefano raffigurata su di un rialzamento di terreno marrone da cui affiorano ciuffi di erba verde. Il santo ha un aspetto giovanile, con capelli che scendono fin quasi alle spalle ed indossa, come da tradizione, una tunica bianca dal bordo ricamato e una dalmatica rossa-viola con riquadri blu sul petto e nel bordo. Regge il Vangelo chiuso nella mano sinistra e la palma del martirio nella destra. I tradizionali sassi, suoi attributi, sono visibili alla sommità del capo, sul petto e sulla spalla sinistra.
Spätere Ergänzungen: Nel Martirologio sono rilegati vari documenti cartacei attestanti debiti o obblighi verso la chiesa: Bifoglio cartaceo con del 27 novembre 1721 con documento che riguarda una registrazione a c. 9 e 10 del martirologio
Tre bifogli cartacei con inventario dei mobili della casa parrocchiale del 22 gennaio 1654, e annotazioni riguardanti aggiunte da apporre al martirologio (1654, 1721, 1766).
Einband: Legatura contemporanea, (312 x 210 mm) in cartone rivestito di pelle marrone con impressioni a secco (doppia cornice di quattro linee parallele, nel centro fiore di quattro petali e quattro foglie, agli angoli fogli, ecc). In origine dotato di due ganci per la chiusura.
Hauptsprache: latino e italiano
Inhaltsangabe:
1rMartirologium ecclesie S. Stephani prothomartiris loci Turris vallis Blegnii MDCXXXIX
Al di sotto del titolo raffigurazione di S. Stefano, patrono della chiesa (vedi Decorazione).
2r-vPrefazioneAdmodum Reverendo atquem rerum divinarum … D.D. Carolo Schegie oriundo Simioni et parocho Turris …
La redazione del Martirologio è terminata alle calende di marzo del 1640 ed il volume, redatto sotto la supervisione del notaio Giovanni Giacomo Bolla viene presentato al parroco di Torre Carlo Scheggia di Semione.
3r-vDichiarazione sulle circostanze della redazione del martirologio-inventario.In nomine Domini. Anno a Nativitate eiusdem milesimo sexcentesimo trigesimo nono … Cum sit quod usque de anno milesimo sexcentesimo trigesimo secundo proxime elapso convocati et congregati fuerint homines et vicini locorum de Turre et Grummo
4r-8rPrima parte
Contiene la descrizione della chiesa di S. Stefano e l'inventario dei mobili, paramenti ed oreficerie, in italiano. Segue l'elenco delle feste da celebrare annualmente, dei procuratori della chiesa e del priori della scuola. Viene menzionata anche la cappella di S. Pietro Martire a Grumo e di S. Salvatore a Ingerio. Segue l'elenco dei debitori in natura ed in denaro a favore della luminaria.
9r-16vRedditus et proventus olei, butirri, et numorum, qui quotannis exiguntur pro illuminando in ecclesia sancti Stephani supradicte prout infra.
Elenco dei redditi e dei proventi per la luminaria.
Mani più tarde depennano alcune poste e annotano a margine i relativi cambiamenti. Le cc. 14r-15v sono bianche ma rigate.
Dopo la c. 9v è rilegato un bifoglio cartaceo con la data 27 novembre 1721 riguardante la ripresa di un debito iscritto nel martirologio da parte di un discendente del contraente.
17r-24vParte seconda. Pro beneficio ecclesie sancti Stephani de Turre.
Elenco dei beni immobili per la prebenda del Beneficio parrocchiale
25r-27rRedditus beneficii presbiteri de Turre spectantes reverendo parocho ecclesiae presente sancti Stephani de Turre.
Elenco dei redditi del beneficio spettanti al parroco.
29r-36vTertia pars. Annualia antiqua que Reverendus dominus parochus presens et future ecclesie sancti Stephani de Turre celebrare tenetur omni anno ex obligatione propria prout in Martirologio veteri legitur confecto de anno 1569 proxime preterito.
Tratta degli obblighi liturgici del parroco e degli oneri dei privati interessati.
37r-40vQuarta pars. Pro monacho.
Elenco dei beni immobili spettanti al custode della chiesa.
41r-49vQuinta pars. Legati.
Elenco dei legati annuali che varie persone sono tenute a consegnare il Giovedì Santo a favore dei consoli e dei vicini.
50r-50vAggiunte apposte il 13 gennaio 1676 su ordine del parroco Giovanni Battista Ugberti e del console e dei vicini di Torre e Grumo.
51r-54rRegistro di questo martirologio diviso in cinque parti.
55r-59r
Aggiunte e aggiornamenti, databili dal 1676 al 1924.
La proposta di redigere un nuovo martirologio risale al 1632 in occasione di una riunione della vicinanza. Il parroco ed i consoli di Torre e di Grumo incaricano della stesura il notaio Giovanni Giacomo Bolla di Castro il quale si deve riferire a quello vecchio e, per gli aggiornamenti, alle informazioni fornite da persone degne di fede (descriptio infrascriptorum omnium partium ex martirologio veteri collectorum partium ex aliis juribus et hominibus probis ac fide dignis tum etiam ex informationibus suprascriptorum ellectorum.)
Bibliographie:
P. Bianconi, Inventario delle cose d'arte e di antichità, I. Le Tre Valli Superiori, Bellinzona 1948, p. 207;
p. Rocco da Bedano, I due secenteschi martirologi bleniesi di Torre e Grumo, in "Archivio storico Ticinese" 72 (1977), pp. 189-200.