La Biblioteca del monastero di San Gallo è una delle più antiche biblioteche monastiche del mondo, nonché la parte più importante del patrimonio mondiale dell’UNESCO dell'area abbaziale di San Gallo. Il suo prezioso fondo mostra lo sviluppo della cultura europea e documenta l'attività culturale del monastero di San Gallo dal VII secolo fino alla soppressione dell'abbazia, avvenuta nel 1805. Il cuore della biblioteca è costituito dalla collezione di manoscritti, con il suo straordinario corpus di manoscritti carolingi-ottoniani (dall’VIII fino all’XI secolo), una significativa collezione di incunaboli e un fondo crescente di opere a stampa dal XVI secolo fino ad oggi. Il progetto e-codices è stato co-fondato dalla biblioteca del monastero di San Gallo. Con la sua celebre sala barocca, nella quale vengono allestite mostre temporanee, la biblioteca del monastero di San Gallo è tra i più visitati musei della Svizzera.
St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 882
Pergamena · 198 pp. · 21-21.5 x 14.5-15 cm · San Gallo · seconda metà del sec. IX
Manoscritto composito dal contenuto essenzialmente grammaticale
Manoscritto composito dal contenuto essenzialmente grammaticale, allestito nella seconda metà del IX secolo nell'abbazia di San Gallo. Contiene innanzitutto delle trascrizioni dell'Ars maior di Donato, dell'Ars grammatica di Onorato, dell'Ars de verbo di Eutiche, dell'Ars grammatica di Diomede come pure del libro I delle Etimologie di Isidoro di Siviglia. (smu)
Il manoscritto contiene un trattato grammaticale latino, il cui inizio è probabilmente andato perduto. Secondo Bursill-Hall (p. 229), si tratta di un commento anonimo alle Institutiones grammaticae di Prisciano. Il testo a due colonne è diviso solo da occasionali maiuscole nello stesso inchiostro di testo. La scrittura minuscola risale probabilmente al XIII secolo (contrariamente all'opinione di Scherrer). I fogli di pergamena hanno spesso margini irregolari e le loro dimensioni variano da fascicolo a fascicolo. A p. 145 si trova il timbro dell'abate Diethelm Blarer del 1553-1564. A p. 3 Pius Kolb ha apposto l'antica segnatura D. n. 268 e una nota sul contenuto. La rilegatura in cartone con dorso rinforzato e angoli rinforzati in pelle, così come le controguardie e le guardie anteriori e posteriori (p. 1/2, 148/149), risalgono ai decenni intorno al 1800. (len)
Il manoscritto cartaceo, del XIV secolo, contiene il testo più antico redatto da Konrad von Mure (1210-1281 circa), magister della scuola del capitolo e canonico del Grossmünster di Zurigo. Il Novus Graecismus è un'enciclopedia scolastica versificata (di orientamento grammaticale e lessicale), di cui sono sopravvissute undici copie databili tra il XIV e il XV secolo (ed. A. Cizek, München, 2009). Si tratta di una rielaborazione del Graecismus scritto da Eberardo di Béthune all'inizio del XIII secolo. L'esemplare conservato nella biblioteca abbaziale di S. Gallo, copiato in una corsiva serrata, a piena pagina, è incompleto. Comprende la prefazione (inc.: Notitiam gramatice saltem... p. 3), il libro I (pp. 4-100) e 80 versi del libro II (pp. 100-106), in altre parole, due dei dieci libri che compongono quest'opera. Delle brachette in pergamena con frammenti di testo rinforzano i fascicoli (pp. 18, 46, 70, 94). Molti fogli presentano macchie marroni e scolorimenti dovuti all’infiltrazione di umidità. Il manoscritto ha una rilegatura moderna in cartone con un frammento a stampa. (rou)
Pergamena · 152 pp. · 25 x 18.5 cm · 9 agosto 1386
Eberhard de Béthune: Graecismus
Il colophon di questo manoscritto riporta il titolo dell'opera e il suo autore, il Graecismus di Eberardo di Béthune, nonché il nome dello scriba Johannis Czepilwicz, e la data di completamento della copia, il 9 agosto 1386 (p. 150). Il Graecismus è un lungo poema grammaticale (oltre 4.000 versi) scritto intorno al 1212, le cui fonti principali sono grammatici antichi come Donato e Prisciano. Sembra che abbia avuto un'ampia diffusione. L'autore di questa copia in pergamena, Johannis Czepilwicz, sembra essere un canonico del monastero agostiniano di S. Maria virginis in Arena a Breslau/Wrocław. Ad eccezione di una prima grande iniziale ornata, leggermente danneggiata (p. 3), la decorazione si limita a lettere rubricate e ad alcune iniziali, la cui forma prefigura le iniziali a cadelle del XV secolo. Secondo il timbro dell'abate Diethelm Blarer (p. 25), il manoscritto si trova nella biblioteca abbaziale al più tardi dal 1553-1564. Il codice è rilegato in una copertina di pergamena morbida con dorso rinforzato in pelle. (rou)
Pergamena · 110 pp. · 21.5 x 16 cm · Reichenau · secondo terzo del sec. XI
Bernonis Epistolae cum sermonibus et hymnis
Manoscritto miscellaneo contenente le opere di Berno (978 - c. 1048), abate di Reichenau dal 1008 al 1048: copia frammentaria del voluminoso esemplare di dedica che Berno presentò nel 1043 al re Enrico III, in occasione del Concilio di Costanza. Il manoscritto contiene anche l’“Epistola de tonis” (sui toni musicali salmodici), sermoni per le principali solennità dell’anno liturgico e su San Marco, patrono di Reichenau, inni, sequenze dedicate ai santi Ulrico, Gereone e Villibrordo, l’officio dedicato a sant’Ulrico e una vasta collezione di lettere. Molte delle opere ivi tràdite sono gli unici esemplari tramandati del secondo terzo dell’XI secolo. (smu)
Pergamena · 144 pp. · 22 x 16-16.5 cm · San Gallo · seconda metà del sec. IX / X secolo
Manoscritto poetico
Significativo manoscritto poetico della seconda metà del IX e del X secolo, allestito nell'abbazia di San Gallo. Contiene tra le altre una copia del poema Mosella di Ausone con una descrizione di un viaggio sul Reno e la Mosella, un poema in esametri di Valafrido Strabone sulla vita e la morte del beato Blathmac (Versus Strabi de beati Blaithmaic vita et fine) e l'opera De ieiunio quattuor temporum (la cosiddetta Lettera di Callisto). (smu)
Pergamena · II+ 120 + II pp. · 28 x 19.5 cm · primo terzo del XIV secolo
Alexander de Villa Dei: Doctrinale
Il manoscritto in pergamena contiene il Doctrinale di Alessandro de Villedieu con un commento del maestro Bertholdus Turicensis. Non si sa altro di questo commentatore zurighese, né del copista, un certo «Hermannus», i cui nomi sono rivelati nel colophon (p. 123). Il volume, a due colonne, è strutturato con cura: gli esametri del Doctrinale sono generalmente divisi in paragrafi di uno o più versi e sono copiati in un modulo più grande dei commenti che li seguono. Questo commento, che varia in lunghezza a seconda dei versetti, è anche ricco di abbreviazioni, a differenza del testo commentato. Eleganti iniziali filigranate, tipiche dei manoscritti miniati della regione dell’Alto Reno all'inizio del XIV secolo, scandiscono questo esemplare. La presenza del timbro dell'abate Diethelm Blarer (p. 59) conferma la sua presenza nella biblioteca abbaziale al più tardi dal 1553-1564. (rou)
Pergamena · 186 pp. · 32 x 25 cm · San Gallo · prima metà del sec. IX / seconda metà del sec. IX
Manoscritto miscellaneo con l’Arato latino
Codice di scuola, per la scuola abbaziale di San Gallo. Contiene la grammatica greca di Dositeo e una versione in prosa del poema didattico Phaenomena di Arato di Soli, illustrato con un disegno a penna. (smu)
Pergamena · 350 pp. · 33 x 22 cm · probabilmente Italia del Nord (Verona?) · intorno all'800
Prisciani grammatica
Trascrizione dei 16 libri della grammatica di Prisciano di Cesarea (Priscianus maior), scritta in minuscola carolina, a cavallo tra l'VIII e il IX secolo, probabilmente nel nord d'Italia (Verona ?). Il manoscritto giunse all'abbazia di San Gallo già nel IX secolo, sotto l'abbaziato di Grimaldo. (smu)
Pergamena · II + 120 pp. · 39 x 28.5 cm · Irlanda (Bangor?, Nendrum?) · 851
Prisciani grammatica
Il Prisciano irlandese di San Gallo: copia delle Institutiones grammaticae del grammatico Prisciano di Cesarea (VI secolo), con oltre 9000 glosse, 3478 delle quali in antico irlandese. Testo base per la ricostruzione dell’antico irlandese. Contiene numerose iniziali aristiche a penna. Trascritto in uno scrittorio irlandese (Bangor? Nendrum?) intorno all’845. (smu)
Pergamena · 1070 pp. · 37.5 x 30 cm · intorno al 900
Glossae Salomonis
Il Vocabularium di Salomone, un’enciclopedia alfabetica del periodo carolingio lunga 1070 pagine e trascritta da una varietà di mani nell’anno 900 circa, probabilmente non nel convento di San Gallo. L’opera non è stata tramandata nella sua forma completa: mancano le voci comprese tra Aa e Ab e quelle inizianti con le lettere Y e Z. Attribuita dalla storiografia interna a San Gallo all’abate Salomone (890-920), essa è probabilmente basata su un Liber Glossarum dell’Abbazia francese di Corbie. (smu)
Pergamena · 412 pp. · 20.5 x 13.5 cm · VI-VII secolo (scrittura inferiore) / seconda metà del sec. VIII (scrittura superiore)
Fragmenta rescripta
«Il re dei palinsesti»: frammenti di pergamena della tarda antichità il cui testo originario è stato cancellato tramite raschiatura e sostituito da un testo più recente, talvolta – come accade non di rado in questo caso – anche più di due volte. L’interesse scientifico del palinsesto è rappresentato, di norma, dal testo più antico. Alcune opere dell’antichità sono pervenute unicamente grazie a tale pratica. Il volume, composto dal bibliotecario Ildefonso di Arx prima e dopo il 1800 grazie all’assemblaggio di singoli frammenti che egli trovò nella Biblioteca abbaziale, contiene – tra i molti altri testi – la versione più antica della Mulomedicina di Vegezio (sec. V), gli unici scritti tramandati, in versi e in prosa, dell’ispanico Flavio Merobaude (sec. V), gli Oracoli sangallesi («Sortes Sangallenses», sec. VI). (smu)
Pergamena · 323 pp. · 17 x 10.5 cm · intorno al 790
Abrogans - Vocabularius (Keronis) et Alia
Il più antico volume in tedesco, il cosiddetto manoscritto "Abrogans". Databile intorno al 790, contiene i più antichi "Padre nostro" e "Credo" in tedesco. (smu)
Pergamena · 158 pp. · ca. 12 x ca. 9 cm · Bobbio · V secolo (scrittura inferiore) / VIII secolo (scrittura superiore)
Il glossario palinsesto Abba-Ababus
Il glossario palinsesto Abba-Ababus è uno dei manoscritti più antichi della biblioteca abbaziale di S. Gallo ancora conservato in forma di libro. Nel glossario, nel quale ogni parola è spiegata con l'ausilio di un'altra, fu verosimilmente trascritto nel convento di Bobbio sopra testi più antichi, databili al V secolo. Il testo sottostante, talvolta più, talvolta meno leggibile, include frammenti dei Salmi, del libro veterotestamentario di Geremia, estratti dalle opere del grammatico Donato e del poeta latino Terenzio. Contiene anche una miniatura di un retore in posa declamatoria. (smu)
Pergamena · 206 pp. · 8.5 x 8.5 cm · Germania · intorno al 790
Vocabularius S. Galli
Il Vocabularius sancti Galli – dizionario scritto in antico alto-tedesco da un missionario, 150 anni dopo la morte di San Gallo. Il codice, miscellaneo e di piccolo formato, è stato scritto intorno al 790 in tedesco come una sorta di diario da uno scriba formatosi nella tradizione anglosassone. Contiene testi concernenti questioni teologiche o legate alla missione e all’istruzione. La sezione finale conserva un dizionario latino – alto-tedesco antico, classificato secondo gruppi funzionali. (smu)
Pergamena · 353 pp. · 24 x 18 cm · San Gallo · metà del sec. IX / X secolo / XI secolo
Capitolario
Il più antico capitolare dell'abbazia di S. Gallo. Contiene, tra gli altri testi, un martirologio, un necrologio, gli annali di S. Gallo e numerose regole monastiche. (smu)