Supersaxo, Georg (ca. 1450-1529)
Il manoscritto delle Six âges du monde, realizzato in Francia alla fine del XIV o all'inizio del XV secolo, appare dalla fine del medioevo in una delle più importanti biblioteche vallesane, quella della famiglia Supersaxo, oggi conservata nella Médiathèque Valais-Sion e (per quanto riguarda questo manoscritto) negli Archivi di Stato del Vallese a Sion. L'opera è importante per più ragioni. Da una parte, si presenta nella inusuale forma di un rotolo, formato solitamente riservato, tra gli altri, al genere della cronaca universale al quale appartiene. Dall'altro è attraversato, in tutta la sua lunghezza di otto metri, da un complesso albero genealogico che illustra la successione da Adamo alla Natività di Cristo. Accompagnano questo imponente dispositivo grafico numerosi disegni che decorano le colonne ed il cui stile ricorda delle opere parigine. Inoltre questo esemplare non è unico, poiché la Biblioteca di Reims possiede un esemplare analogo (ms. 61), illustrato certamente dalla stessa mano.
Online dal: 22.03.2017
- Supersaxo, Georg (Precedente possessore) Trovato in: Descrizione standard
- Petrus, Pictaviensis de Sancto Victore (Autore) | Supersaxo, Georg (Precedente possessore) | Supersaxo, Walter (Precedente possessore) Trovato in: Descrizione standard
Allo stesso tempo racconto di viaggio e libro di geografia, i Voyages di Jean de Mandeville, composti probabilmente intorno al 1355-1357, incontrarono un grande successo nel Medio Evo. Le numerose copie manoscritte permettono di distinguere tre versioni diverse del testo francese, da cui discendono le traduzioni in latino e nelle lingue volgari. In tedesco, la traduzione più antica, che rimonterebbe al 1393-1399 ca., è quella di Michel Velser, un membro della famiglia von Völs (Fiè, Alto Adige). L'esemplare S 94, della biblioteca del vescovo di Sion Walter Supersaxo (ca. 1402-1482) e del figlio Giorgio (ca. 1450-1529), presenta numerose iniziali ornate, talvolta zoomorfe o antropomorfe; i fogli di guardia, con annotazioni, sono di pergamena. Sulla base della lingua utilizzata, il manoscritto dovrebbe provenire dalla Svizzera nordalpina. La nota di possesso a c. 120v menziona uno zio «G» che potrebbe rimandare allo stesso Giorgio Supersaxo. Nella legatura si trovava un frammento di un atto pontificio, databile senza dubbio alla metà del XIII secolo, indirizzato da un papa Innocenzo all'abate di Kempten. Il codice S 94 va confrontato con un altro manoscritto della biblioteca Supersaxo, il S 99, che contiene una versione francese dei Viaggi.
Online dal: 14.12.2017
- John, Mandeville (Autore) | Supersaxo, Georg (Precedente possessore) | Supersaxo, Walter (Precedente possessore) | Velser, Michel (Traduttore)
Questo manoscritto della biblioteca del vescovo di Sion Walter Supersaxo (ca. 1402-1482) e del figlio Georg (ca. 1450-1529), rilegato con un foglio in pergamena, si divide in varie parti. Quella principale (cc. 2r-43r) è consacrata agli statuti del Vallese (Statuten der Landschaft Wallis), preceduti da un indice delle materie, in una versione che si avvicina agli statuti (Landrecht) degli anni 1511-1514, emanati dal vescovo di Sion e cardinale Matteo Schiner, ma con un diverso ordine degli articoli, e con delle modifiche e aggiunte importanti. Il medesimo copista ha ricopiato sulle cc. 65r-69v gli statuti (Kürzerung des Rechten) promulgati nel 1525, segnatamente da Georg Supersaxo, e confermati nel 1550. Questo manoscritto della biblioteca Supersaxo non costituisce dunque che una versione preliminare degli Statuta del 1571. Ed è infatti il manoscritto del 1571 che si ritrova nell'Archivio di Stato del Vallese (AV 62/4) - che esiste anche in versione tedesca e francese - che costituisce la referenza normativa di base fino alla promulgazione del codice civile vallesano nel 1852. Tra queste due redazioni degli statuti, alle cc. 51r-54v si ritrova il testamento di Johannes Grölin (Groely), borghese e antico castellano di Sion (civis et olim castellani dominorum civium Sedunensium), redatto l'8 gennaio 1585 a Sion dal notaio Martin Guntern (1538-1588). Diverse notizie degli anni 1555-1590 figurano all'inizio e alla fine del manoscritto (sulla controguardia anteriore e la c. 1; alle cc. 70v-77v e sulla controguardia posteriore); si tratta di frammenti di conti e di lavori, di varie mani tra le quali quella di Martin Guntern, così come di notizie relative alla nascita dei figli di Bartolomäus Supersaxo (morto nel 1591), nipote di Georg Supersaxo. Martin Guntern fu non solamente un notaio ma anche una personalità politica (precisamente segretario di stato dal 1570 alla morte) che giocò un ruolo importante nella redazione e traduzione degli statuti del Vallese del 1571. Per quanto riguarda Bartolomäus Supersaxo, che nel 1565 lasciò una nota di possesso nella controguardia anteriore dell'S 95, fu governatore di Monthey (1565-1567), castellano di Sion (1574) e vice balivo (1579-1585); nel 1573 sposò in seconde nozze Juliana, figlia di Johannes Groely.
Online dal: 22.03.2018
- Guntern, Martin (Copista) | Supersaxo, Georg (Precedente possessore) | Supersaxo, Walter (Precedente possessore)
Questo manoscritto dalla biblioteca del vescovo di Sion Walter Supersaxo (ca. 1402-1482) e del figlio Georg (ca. 1450-1529) contiene due opere in latino. La prima (cc. 1r-126r) è un trattato di inquisizione, composto a Gerona nel 1359 dal domenicano catalano Nicolau Eymeric (prima del 1320-1399), inquisitore generale di Aragona. La versione del S 97 comprende il capitolo De suspicione (inizio a c. 104v), considerato talvolta come un'opera a sé stante; l'indice delle materie è redatto su pergamena (c. 1). La seconda parte del manoscritto (cc. 132r-214r) è occupata da una versione in 31 capitoli dei Gesta Romanorum, celebre collezione di favole e racconti moralizzanti costituita verosimilmente in Germania o in Inghilterra, prima del 1342. La prima parte dell'S 97 è stata copiata nel 1460 e la seconda nel 1465 dal prete Cristoferus in Domo Lapidea (Im/Zum Steinhaus, Steinhauser), di Lalden, rettore dell'altare dei SS. Fabiano e Sebastiano nella chiesa di S. Maurice di Naters. Lo stesso copista è responsabile di due altri codici della biblioteca Supersaxo, l'S 96 e l'S 98, contenenti delle opere teologiche e morali. Inoltre, nel 1460, lo stesso anno che per l'S 97, questo copista ha trascritto una seconda volta il De jurisdictione inquisitorum, che si ritrova nella prima parte di una raccolta collettiva della biblioteca del convento dei cappuccini di Sion, il RCap 73 (antica segnatura W 34).
Online dal: 22.03.2018
- Eymericus, Nicolaus (Autore) | Supersaxo, Georg (Precedente possessore) | Supersaxo, Walter (Precedente possessore)
Questo manoscritto della biblioteca del vescovo di Sion Walter Supersaxo (ca. 1402-1482) e del figlio Georg (ca. 1450-1529), contiene una raccolta di testi letterari francesi di tendenza moralizzante, che contiene il romanzo di Ponto e Sidonia, e dei testi in versi del XV secolo. La parte principale del manoscritto (cc. 1r-122r; iniziale dipinta in rosso, giallo e nero a c. 1r) è occupata dal Ponto e Sidonia, un'opera che conobbe un certo successo nei secoli XV e XVI. Questo adattamento in prosa del romanzo anglo-normanno di Horn, attribuito talvolta a Geoffroi de La Tour Landry, fu scritto in Francia intorno alla fine del XIV sec. o agli inizi del XV. Seguono poi due testi di Alain Chartier (*1385-1395, morto nel 1430), segretario e ambasciatore dei re Carlo VI e soprattutto Carlo VII: alle cc. 122r-131r il celebre Bréviaire des nobles (ca. 1422-1426) e alle cc. 131r-136v, il Lay de paix (ca. 1424-1426). La parte seguente (cc. 136v-145r) contiene un'opera meno diffusa, il Songe de la Pucelle, di autore sconosciuto. Alla fine della raccolta, alle cc. 145v-149r, si trovano sei ballate a pleysance et de bon advis, anonime. Questo manoscritto fu vergato nel 1474 a Martigny (almeno la prima parte, il romanzo di Ponto e Sidonia ), da Claude Grobanet, che si ritrova come copista di due altri manoscritti della biblioteca Supersaxo, l'S 99 (Voyages di Mandeville) e l'S 100 (Statuti della Savoia). Grobanet era al servizio di Antoine Grossi Du Châtelard, signore di Isérables (morto nel 1495). Agli inizi del XVI sec. la famiglia di quest'ultimo conobbe apparentemente delle difficoltà finanziarie; i loro beni - e con questi probabilmente i tre manoscritti - passarono allora nelle mani di Georg Supersaxo.
Online dal: 22.03.2018
- Chartier, Alain (Autore) | La Tour Landry, Geoffroy de (Autore) | Supersaxo, Georg (Precedente possessore) | Supersaxo, Walter (Precedente possessore)
Allo stesso tempo racconto di viaggio e libro di geografia, i Voyages di Jean de Mandeville, composti probabilmente intorno al 1355-1357, incontrarono un grande successo nel Medio Evo. Esistono tre versioni diverse del testo francese; il manoscritto S 99 si collega alla versione «continentale». Come in altri manoscritti di questa versione, i Voyages (cc. 1r-122v, con l'explicit a c. 123v e un'aggiunta alle cc. 124r-125r) sono seguiti dalla Preservacion de Epidimie (cc. 122v-123v); la reale identità dei due autori fa discutere e potrebbe anche confondersi. Nell'esemplare S 99, proveniente dalla biblioteca del vescovo di Sion Walter Supersaxo (ca. 1402-1482) e del figlio Georg (ca. 1450-1529), i margini superiori sono riempiti dallo sviluppo ornamentale delle aste ascendenti, che talvolta danno origine a dei motivi zoomorfi o antropomorfi. La biblioteca Supersaxo annovera un'altra versione dei Voyages, il codice S 94, nella traduzione tedesca di Michel Velser. Analogamente ad altri due manoscritti di questa stessa biblioteca, l'S 97 bis (una raccolta miscellanea comprendente specialmente il romanzo di Ponto e Sidonia) e l'S 100 (Statuti della Savoia), l'S 99 fu copiato da Claude Grobanet, attestato nel 1474 a Martigny, dove era al servizio di Antoine Grossi Du Châtelard, signore di Isérables (morto nel 1495). All'inizio del XVI sec. la famiglia di Antoine Du Châtelard conobbe apparentemente delle difficoltà finanziarie; i loro beni – e con questi probabilmente anche i tre manoscritti – passarono allora nelle mani di Georg Supersaxo. L'atto incompleto che fa da guardia posteriore, di pergamena, menziona tra gli altri Martigny, 147[3] e un signore di Ys[érables (?)].
Online dal: 14.12.2017
- Johannes, ad Barbam (Autore) | John, Mandeville (Autore) | Supersaxo, Georg (Precedente possessore) | Supersaxo, Walter (Precedente possessore)
Questo manoscritto della biblioteca del vescovo di Sion Walter Supersaxo (ca. 1402-1482) e del figlio Georg (ca. 1450-1529), contiene un compendium degli statuti della Savoia, un codice di legislazione promulgato nel 1430 da Amedeo VIII (1383-1451), primo duca di Savoia e futuro antipapa Felice V, e stampato per la prima volta a Torino nel 1477, da Johannes Fabri (Hain 14050, GW M43623). Fino al 1475 la parte del Vallese situata poco oltre la Morge de Conthey faceva parte della giurisdizione dei duchi di Savoia. Il manoscritto S 100 va confrontato con due altri manoscritti della Biblioteca Supersaxo, l'S 97 bis (una raccolta miscellanea comprendente specialmente il romanzo di Ponto e Sidonia) e l'S 99 (Jean de Mandeville, Voyages). Tutti e tre furono copiati da Claude Grobanet, attestato nel 1474 a Martigny, dove era al servizio di Antoine Grossi Du Châtelard, signore di Isérables (morto nel 1495). All'inizio del XVI sec. la famiglia di quest'ultimo conobbe apparentemente delle difficoltà finanziarie; i loro beni – e con questi probabilmente i tre manoscritti – passarono allora nelle mani di Georg Supersaxo.
Online dal: 14.12.2017
- Supersaxo, Georg (Precedente possessore) | Supersaxo, Walter (Precedente possessore)
Questo manoscritto della biblioteca del vescovo di Sion Walter Supersaxo (ca. 1402-1482) e del figlio Georg (ca. 1450-1529), con iniziali rosse e blu (talvolta con filigrana, come alle cc. 1r e 113v; due disegni alle cc. 77r e 91r), riunisce otto trattati giuridici latini, dei quali la metà anonimi: 1. Johannes de Blanosco, (Libellus super titulo) de actionibus (cc. 1r-45r); 2. Egidio Foscarari, Ordo judiciarius (cc. 46r-67v); 3. Ordo judiciarius «De edendo» (cc. 68r-69v; incompleto); 4. Ordo judiciarius «Scientiam» (cc. 69v-75v); 5. Tancredi di Bologna, Ordo judiciarius (cc. 77r-113v); 6. Contentio actoris et rei (cc. 113v-117r); 7. Parvus ordo judiciarius (cc. 117r-121v); 8. [Tancredi di Bologna / Raimondo di Peñafort], Summa de matrimonio (cc. 121v-125v; incompleto). Johannes de Blanosco (morto ca. 1281, o più tardi), di origine borgognone, studiò e probabilmente insegnò diritto a Bologna, prima di tornare in patria e mettersi al servizio del duca Ugo IV di Borgogna; nel 1256 compose il suo commento sul titolo delle Institutes «De actionibus », forse ancora a Bologna. L'autore del secondo trattato contenuto in questo manoscritto, Egidio Foscarari (morto nel 1289), fu il primo laico ad insegnare il diritto canonico all'Università di Bologna; il suo Ordo judiciarius, degli anni 1263-1266, è la più importante tra le sue opere. Quanto all'autore dei numeri 5 e 8, Tancredi da Bologna (ca. 1185-ca. 1236), canonista rinomato e arcidiacono, egli accompagnò i papi Innocenzo III, Onorio III e Gregorio IX; tra le sue opere, la Summa de sponsalibus et matrimonio, redatta intorno al 1210-1214 e rilavorata da Raimondo di Peñafort nel 1235, incontrò un certo successo, ma è soprattutto celebre per il suo Ordo judiciarius (ca. 1214-1216), che si impose in tutta Europa come opera di riferimento nel campo della procedura giudiziaria. Per quanto riguarda i quattro trattati anonimi (o non attribuiti con sicurezza) dell'S 102: il n. 3, meglio conosciuto sotto il titolo Ulpianus de edendo, fu verosimilmente scritto intorno al 1140-1170 in Inghilterra; il n. 4 prima del 1234 in Francia (autore è un certo Gualterus, forse identico a Gauthier Cornu, arcivescovo di Sens); il n. 6, che data del pontificato di Gregorio IX (1227-1241), potrebbe essere di origine anglo-normanna; infine il n. 7 fu composto in due versioni - nel 1221 e 1238 - nel nord della Francia. La biblioteca Supersaxo contiene numerose opere giuridiche; in particolare, l'S 102 va avvicinato al manoscritto S 104 (Goffredo da Trani, Summa super titulis Decretalium, parimenti di origine bolognese e risalente al XIV sec.
Online dal: 22.03.2018
- Aegidius, de Fuscarariis (Autore) | Blanasco, Johannes de (Autore) | Raimundus, de Pennaforti (Autore) | Supersaxo, Georg (Precedente possessore) | Supersaxo, Walter (Precedente possessore) | Tancredus, Bononiensis (Autore)
La Summa super titulis (o rubricis) Decretalium è un celebre trattato giuridico sulle Decretali di Gregorio IX, composto intorno al 1241-1243 da Goffredo da Trani, professore di diritto canonico a Bologna e futuro cardinale (morto nel 1245). In questo esemplare l'inizio di ognuno dei cinque libri è segnalato da una iniziale miniata (cc. 1r, 45r, 75v, 105v, 124v); vi si trovano anche, tra le annotazioni e le manicule, molte piccole teste umana disegnate di profilo, a penna, nei margini e tra le colonne di scrittura (per es. a c. 154r). Questo manoscritto fa parte della biblioteca del vescovo di Sion Walter Supersaxo (ca. 1402-1482) e del figlio Georg (ca. 1450-1529); prima appartenne a Giorgio di Saluzzo (vescovo di Aosta nel 1433 e di Losanna nel 1440, morto nel 1461), all'epoca in cui era ancora decano di Puy-en-Velay. La biblioteca Supersaxo annovera ancora un volume di origine bolognese, l'S 102, anch'esso risalente al XIV sec. e ugualmente contenente dei testi giuridici.
Online dal: 14.12.2017
- Georges, de Saluces (Precedente possessore) | Godefridus, de Trano (Autore) | Supersaxo, Georg (Precedente possessore) | Supersaxo, Walter (Precedente possessore)