Frauenfeld, Kantonsbibliothek Thurgau
Il processionale (dal lat. processio = andare avanti, sfilare dentro e fuori la chiesa) con l'ordine della processione e i canti e i testi che vi venivano recitati, è costituito di due unità codicologiche. La prima parte, risalente all'ultimo quarto del XV secolo, con canti e preghiere per tutto l'anno ecclesiastico, è adorna di sette iniziali miniate policrome con scene tratte dal Vangelo. Le sezioni cantate presentano una notazione quadrata in nero. Mentre la prima parte probabilmente non è stata realizzata in o per il convento di Katharinental (TG), la seconda parte contiene i nomi delle stazioni e delle reliquie che venivano trasportate ed è quindi destinata alle processioni del monastero delle domenicane.
Online dal: 19.03.2020
Il manoscritto, vergato da Heinricus Tierli (probabilmente lo stesso Heinricus Tierlin, amministratore a Schuttern e procuratore a Friburgo in Brisgovia) può essere datato, sulla base dell’explicit, al 21 giugno 1407 (c. 278vb). Il testo principale (cc. 1r-278v) è introdotto dall’incipit Collectorium Bertrucii in parte practica medicine [...] (cc. V1r-V14r). Seguono la Tabula primi libri (cc. V14r-V14v), i Tituli secunde sectionis (cc. V14v-V15r), i Tituli tercie sectionis (cc. V15r-V15v) e i Tituli quarto sectionis (c. V15v). I titoli sono in rosso e singole iniziali in blu o rosso. Il manoscritto ha una rilegatura in pelle contemporanea alla realizzazione del manoscritto, fibbie in metallo e un dorso restaurato nel 1978. Nella legatura si trova un documento medievale ritagliato (vedi carta di guardia posteriore). Si possono trovare le seguenti note di possesso: Hic liber pertinet Leonhardo hemerly de constancia (c. 278vb), Sum Bernhardi Stoppelij M[edicinae] Doctoris (di una mano del XVII secolo, c. V1r) e Magister petrus hemmerlis (originario foglio di guardia anteriore non più visibile).
Online dal: 10.12.2020
La „Historienbibel“ di Frauenfeld è stata allestita intorno al 1450 nell’atelier di Diebold Lauber ad Hagenau (Alsazia) e poco dopo rilavorata. Contiene 80 illustrazioni alle quali hanno lavorato tre diversi artisti. A partire dal XVI secolo probabilmente in possesso del convento dei canonici agostiniani di Kreuzlingen.
Online dal: 22.03.2012
Breviario, rubricato in rosso e blu, con numerose iniziali su fondo d'oro e drôleries nel margine inferiore. Il calendario presenta i segni zodiacali ed i lavori tipici contadini per ogni mese dell'anno. Da sottolineare in special modo le rappresentazioni a piena pagina di s. Cristoforo (p. 176), dell'Adorazione dei magi (p. 178) e della Crocifissione (p. 179). La menzione di alcuni santi nel calendario e nel resto del manoscritto fanno supporre che questi sia stato prodotto a Besançon. Per vie sconosciute è poi giunto in possesso della famiglia Wallier patrizia di Soletta: si vedano le note di possesso di Guillaume Wallier (XVI sec.) e di Henri Wallier (1605) a p. 4 e 731, di quest'ultimo anche all'interno della coperta anteriore. A p. 90 del catalogo della Biblioteca cantonale turgoviese del 1858 gli viene attribuita la provenienza da Fischingen. Il manoscritto è forse giunto a Fischingen tramite uno dei due abati di Fischingen provenienti da Soletta, Augustin Bloch da Oberbuchsitten (1776-1815) o Franz Fröhlicher di Bellach ultimo abate di Fischingen (1836-1848).
Online dal: 23.04.2013
Il manoscritto a piena pagina, realizzato nella seconda metà del XV secolo, è stato scritto con molta cura da uno scriba in minuscola umanistica. L'opera comprende i due testi Cribratio Alcorani (ff. 1r-70r) e Contra Bohemos (ff. 70v-90r) del cardinale Nicolò Cusano (1401-1464). Con la Cribratio Alcorani egli cercò di intraprendere un preciso studio filologico e storico del Corano e nel Contra Bohemos si è occupato di ussitismo. Il frontespizio del manoscritto (f. 1r) presenta una decorazione a «bianchi girari». Nella bordura sono integrate le iniziali che introducono il testo principale e due medaglioni con stemmi. Questi mostrano un leone bianco su fondo blu e sono sovrastati dalle insegne papali. Lo stemma può essere messo in relazione con papa Paolo II (Pietro Barbo, 1464-1471), ciò che mostra che il manoscritto è stato commissionato dal papa stesso o almeno sotto il suo pontificato. I titoli dei capitoli sono in oro con uno sfondo blu e verde. Singole iniziali sono state sottolineate con maggiore forza e una decorata a bianchi girari come il frontespizio. La ricca legatura decorata con ornamenti vegetali, medaglioni e raffigurazioni di santi risale al XVI secolo. Nel medaglione centrale sul piatto anteriore è raffigurata Maria con Gesù.
Online dal: 10.12.2020
Il libro di preghiere è stato scritto nel 1475 (c. 217v). Il luogo di origine è sconosciuto. Il testo è introdotto dall'incipit Diss büchlin ist von anis und zwantzig festen und von sextechen hochziten die durch das gantz jahr begangen werdent [...] (c. 1r). Le iniziali e l'incipit sono stati evidenziati in rosso. Altrimenti il testo è disadorno ed è stato scritto a piena pagina con inchiostro marrone da una mano principale. Al centro di molti fascicoli sono state rilegate delle brachette provenienti da un messale del XIV secolo (scritto in textualis). La rilegatura in pelle del manoscritto, contemporanea, è decorata da filetti disposti in diagonale e ferri ornamentali.
Online dal: 10.12.2020
Il manoscritto a piena pagina è stato scritto da una accurata mano del XIV secolo. Il volume contiene le Omelie (cc. 1r-103r), i Dialogi (cc. 103v-170r) e il Liber pastoralis (cc. 172r-219v) di Gregorio Magno (542-604). I titoli sono stati scritti in rosso e alle cc. 103v e 172r vi sono iniziali rosse decorate. Inoltre, il testo principale del manoscritto è stato integrato da varie annotazioni di una mano un po' più tarda. Il manoscritto può essere datato sulla base di varie annotazioni presenti a c. 103r. La mano principale ha scritto Expliciunt omelie sancti Gregorij pape. Anno Nonagesimo. Altre due mani hanno annotato sopra il testo principale domini 130° e accanto ad esso 1390. A c. 219v la mano principale ha scritto anche Explicit Pastorale beati Gregorij pape Etc. Anno Millesimo ccc° Nonagesimo primo. Finitus est liber iste in die s. Benedicti. Sulla stessa pagina si legge anche una prima nota di possesso Iste liber est domus throni sancte trinitatis in pletriach, che si riferisce alla certosa di Pletriach in Slovenia. Il volume è giunto attraverso la certosa di Ittingen (nota di possesso del XVIII secolo a c. 1r) nella Biblioteca cantonale di Turgovia. La legatura a placca di pelle bianca con due fermagli risale al 1553 (datazione si trova nel motivo con Esaia). Come il manoscritto Y 39, anche questa rilegatura presenta ornamenti vegetali e immagini di santi.
Online dal: 10.12.2020
La miscellanea del 1394 contiene un estratto del Super libros sapientie (cc. 1r-192r) di Robertus Holcot (ca. 1290-1349). Inoltre una nota di possesso a c. 1r: Jste liber est h. wahter prespiteri et detur filijs fratris mei (et johanni . heinrici di altra mano) in remedium anime mee, menziona Heinrich Wachter (sacerdote) quale proprietario. Il manoscritto a piena pagina è stato scritto in corsivo da due diverse mani. Ad Heinrich Wachter possono essere chiaramente attribuite le cc. 1r-86v. Le cc. 87r-192r sono vergate da una seconda mano sconosciuta. Anche il resto del volume può essere attribuito, sebbene non in modo del tutto univoco, alle due mani sopra menzionate. Le guardie e controguardie e le brachette della legatura contemporanea provengono da un registro con nomi forse da una cancelleria. La legatura di assi di legno rivestiti in pelle è contemporanea.
Online dal: 10.12.2020
Lo «Schwesternbuch» da St. Katharinental è stato scritto nel primo terzo del XV secolo a Katharinental presso Diessenhofen. Appartiene al genere letterario delle Vitae e contiene le storie di vita e le esperienze di misericordia di 58 monache. La scritta sulla legatura – Lebensbeschreibung viler in allhiessigem gottshauss heylig-mäßig gelebter closter-jungfrawen – è di Antonia Bögin o Botzin (archivista, † 1763) di Kaufbeuren. Di mano più tarda sono sia l'indice sul foglio di guardia anteriore che le intestazioni dei capitoli con i nomi delle monache del monastero di S. Caterina che ricorrono nel testo e la numerazione delle vite delle monache nei margini del foglio. Il manoscritto, a due colonne, è stato scritto da due mani diverse. La mano principale (pp. 1a-144a) ha scritto le vite e una preghiera. Un'altra preghiera (pp. 144b-154a) è di una seconda mano. La rilegatura in pergamena con lacci di chiusura risale al XVIII secolo. Sulla carta di guardia anteriore si legge la nota di possesso: diss buoch ist schwester Margreten von Ulm († 1583) closterfrow in Sankt Kattrinen thal by Diessenhofen. Nel 1720 suor Antonia si è registrata a p. 104 come nuova proprietaria del libro.
Online dal: 10.12.2020
Il manoscritto composito è stato prodotto tra il 1460 ed il 1470 nella regione del lago di Costanza. Si trovò forse per un certo periodo in possesso della certosa di Ittingen presso Frauenfeld. Contiene testi a carattere spirituale e profano tardomedievali che in parte sono stati pubblicati per la prima volta a partire da questo manoscritto, come per es. Die fünf Herzeleid Mariä, il Frauenfelder Passionsgedicht oppure il romanzo in prosa Willehalm, così come un estratto dal Büchlein der ewigen Weisheit di Enrico Susone.
Online dal: 23.04.2013
Questa cronaca del monastero di Hauterive (FR), al contrario delle altre cronache di Murer, non è completamente di mano di Heinrich Murer (1588-1638, dal 1614 conventuale nella certosa di Ittingen), ma venne realizzata forse solo su incarico del monaco di Ittingen nel monastero stesso di Hauterive. Il manoscritto è costituito di due parti: la storia del monastero e un elenco degli avvenimenti religiosi. La prima inizia con l'abate Girard (1138-1157) e termina con l'abate Petrus (fine del XVI secolo); la seconda riguarda gli anni tra il 1500 e il 1510.
Online dal: 22.06.2017
Cronaca del convento dei predicatori e del convento delle domenicane di Maria Maddalena a Basilea, di Heinrich Murer (1588-1638, dal 1614 conventuale nella certosa di Ittingen). Il manoscritto si suddivide nella cronaca del convento dei predicatori e nella cronaca del convento delle domenicane di Basilea. Nella prima parte Murer descrive l'edificazione del convento nel 1233 e lo sviluppo della diocesi di Basilea nel XIII fino al XV secolo. Nella seconda parte Murer si dedica all'origine del convento femminile nell'XI secolo e alla sua ricostruzione nel 1253, così come ad altri avvenimenti religiosi fino al 1465.
Online dal: 22.06.2017
Cronaca della diocesi di Coira di Heinrich Murer (1588-1638, dal 1614 conventuale nella certosa di Ittingen). Murer racconta l'origine della diocesi di Coira e menziona Asinio (451) quale primo vescovo, al quale fecero seguito 75 altri vescovi, fino a Giovanni IV (1418-1440). Oltre alla cronaca sono trascritte quattro copie moderne di documenti di donazione dell'imperatore Ottone I e del re Ludovico il Germanico, così come notizie annalistiche.
Online dal: 22.06.2017
Cronaca del monastero di Einsiedeln di Heinrich Murer (1588-1638, dal 1614 conventuale nella certosa di Ittingen). Prima della descrizione dei peridi di abbaziato da Eberhard (934-958) a Plazidus (1629-1670) è inserito un disegno a penna dei patroni della chiesa, e una pianta pieghevole del monastero di Einsiedeln. Nella cronaca trovano posto le trascrizioni di Murer dei documenti di donazione, e di conferma di donazione, che riguardano il monastero di Einsiedeln.
Online dal: 22.06.2017
Cronaca della prepositura di Embrach di Heinrich Murer (1588-1638, dal 1614 conventuale nella certosa di Ittingen). In questa cronaca, incompleta sia per quanto riguarda il contenuto che la decorazione, Murer si limita a descrivere alcuni pochi abati e importanti avvenimenti della storia del monastero.
Online dal: 22.06.2017
Cronaca del monastero di Engelberg e del monastero femminile di S. Andrea, di Heinrich Murer (1588-1638, dal 1614 conventuale nella certosa di Ittingen). La cronaca inizia con una descrizione della posizione geografica e della fondazione del monastero (1119). Segue la storia del monastero di Engelberg dall'abate Adelhelm (1124/26-1131) fino all'abate Plazidus Knüttel (1630-1658). Nella seconda parte, più breve, Murer illustra la fondazione (1199) e la storia del monastero di S. Andrea dal 1254 al 1455.
Online dal: 22.06.2017
Cronaca del monastero di Fischingen di Heinrich Murer (1588-1638, dal 1614 monaco al monastero cartusiano di Ittingen); probabilmente è basata sulla Cronaca dell’omonimo monastero che Jakob Bucher – anch’egli membro della comunità religiosa di Ittingen –, portò a compimento tra il 15 settembre 1627 e il 14 settembre 1628.
Online dal: 15.10.2007
Cronaca del monastero di S. Gallo redatta da Heinrich Murer (1588-1638, dal 1614 conventuale nella certosa di Ittingen). Murer basa tra l’altro il suo resoconto storico, secondo le sue affermazioni, sugli scritti del conventuale, studioso di diritto e bibliotecario dell’abbazia di S. Gallo, Iodoco Metzler (1574-1639). La cronaca parte dalla fondazione del monastero da parte di s. Gallo e giunge fino all’anno 1630.
Online dal: 22.06.2010
Cronaca del monastero di S. Giovanni in Thurtal di Heinrich Murer (1588-1638, dal 1614 conventuale nella certosa di Ittingen). Murer basa il suo resoconto storico, secondo le sue affermazioni, sugli scritti del conventuale, studioso di diritto e bibliotecario dell’abbazia di S. Gallo, Iodoco Metzler.
Online dal: 22.06.2010
Cronaca dei monasteri di St. Katharinental, Töss e Berenberg dalla mano di Heinrich Murer (1588-1638, dal 1614 monaco del monastero cartusiano di Ittingen). Vi è inserito il “St. Katharinentaler Schwesternbuch” (Libro delle consorelle di St. Katharinental) della fine del XVII secolo, il quale espone un’elaborazione molto fedele al testo del famoso Schwesternbuch del XV secolo; vi si trova pure il “Tösser Schwesternbuch”, anch’esso un’elaborazione vicina al testo della stessa mano del “Tösser Schwesternbuch” di Elisabetta Stagel. Le dodici vite del “St. Katharinentaler Schwesternbuch”, le quali sono anche contenute nelle sopracitate cronache, provengono dalla mano di Heinrich Murer, come risulta da un confronto con l’”Helvetia Sancta” dello stesso Murer.
Online dal: 14.04.2008