Descrizione del progetto: Nell'ambito del programma CUS P-2 "Informazione scientifica: accesso, trattamento e salvaguardia", la Conferenza dei Rettori delle Università Svizzere ha finanziato durante gli ultimi quattro anni e-codices e aiutato a costruire un centro di compentenza svizzero. L'intero progetto era composto di diversi sottoprogetti, fra cui, ad esempio, il "Call for collaboration 2013" e il "Call for collaboration 2015", i progetti "Tesori nascosti", "Gli autografi di Jean-Jacques Rousseau". Il progetto ha supportato anche il successivo sviluppo dell'applicazione web di e-codices, andato online nella versione 2.0 nel corso del 2014.
Tutte le biblioteche e collezioni
Bern, Burgerbibliothek, Cod. 219
Pergamena · 2 + 77 + 2 ff. · 30.5 x 23 cm · Francia: Fleury; Reims? · 699
Eusebius-Hieronymus: Chronicon
Il manoscritto contiene la seconda parte della cronaca di Eusebio nella traduzione latina e con la continuazione di Gerolamo. Le tavole, solitamente distribuite su due pagine, sono per lo più concentrate su di una pagina. La decorazione è di grande qualità e testimone della miniatura precarolingia della Francia e dell’Italia del nord. Dalle dettagliate informazioni della pagina del titolo si deduce la data della redazione: il 699; la cronaca di Eusebio di Berna è quindi il più antico manoscritto datato conservato in Svizzera. (mit)
Il manoscritto del sec. IX, dedicato alle Artes, consiste in due parti, delle quali la prima è stata scritta all’incirca nel secondo quarto del sec. IX a Fulda. Contiene il secondo libro delle Institutiones di Cassiodoro dedicato al sapere secolare, in una versione interpolata tramandata da vari manoscritti, che contiene le argomentazioni di Cassiodoro sulla grammatica, la retorica, la dialettica, l’aritmetica, la musica, la geometria e l’astronomia, completato da estratti da Quintiliano, Boezio, Agostino e altri. La seconda parte è di poco più antica o contemporanea ed è stata scritta nel primo terzo del sec. IX nella Francia occidentale; contiene la Dialectica di Alcuino e estratti dall’Audax Grammaticus. Le due parti sono state riunite già nel sec. IX e si trovavano in Francia. (stb)
Pergamena · 28 ff. · I: 28.5-29 x 22.5-23 cm / II: 27.5-28 x 23 cm · parte I (cc. 1-12): Germania: Seligenstadt; parte II (cc. 13-28): Francia: Fleury · parte I (cc. 1-12): intorno all'836; parte II (cc. 13-28): intorno al 1000
Il manoscritto consiste in due parti delle quali la prima, di epoca carolingia (cc. 1-12), con i suoi testi originali (cc. 1v-11v) riflette un punto di incontro tra Einhard e Lupus di Ferrières in Seligenstadt nel giugno 836. Lupus ricevette il libro di calcoli (Calculus) di Vittorio di Aquitania e un modello di alfabeto in scrittura maiuscola oggi molto famoso. Intorno al 1000 furono aggiunti dei testi per il calcolo della Pasqua (Computus) di Abbone di Fleury nel suo monastero d'origine sulla Loira (cc. 12-28), e una tavola dell'abaco (c. 1r). Il volume riunisce alcuni elementi importanti riguardanti l'attività scientifica di Abbo e costituisce un pendant, con poche differenze, del contemporaneo Floriacensis, Berlino, Staatsbibl., Phill. 1833. (all)
Pergamena · 192 ff. · 27.5 x 19.5-20 cm · Francia · seconda metà del sec. IX
Glossae biblicae; Glossaria latina, lat.
Manoscritto costituito da due parti indipendenti, probabilmente prodotto a Fleury: la prima parte (f. 1-47) raccoglie tre commentari al Vecchio e al Nuovo Testamento; la seconda parte (f. 48-192) consiste in 14 glossari, che contengono in totale 25'000 lemmi. La particolarità del manoscritto consiste nel fatto che vi si trovano accostate varie fasi di sviluppo dei glossari: la prima parte rappresenta una fase precoce, e contiene spiegazioni delle parole nella sequenza delle fonti, che contengono inoltre glosse in inglese antico e in alto tedesco antico. Nella seconda parte si trovano già i glossari in una fase più avanzata, con le voci su singoli autori o determinati temi ordinate alfabeticamente. (mit)
Pergamena · 145 pp. · 27.3/28.3 x 21.5/22 cm · regione del lago di Costanza · intorno al 900
Prudentius, Carmina
Il manoscritto di Prudenzio, riccamente illustrato e prodotto intorno al 900 nella regione del lago di Costanza, va annoverato tra i capolavori della miniatura carolingia. Contiene tutti i sette racconti pubblicati da Prudenzio nell'anno 405 e un'ottava opera aggiunta più tardi. Il codice venne donato dal vescovo Erchenbald di Strasburgo (965-991) alla chiesa vescovile di Strasburgo e giunse più tardi in possesso di Jacques Bongars. (mit)
Il manoscritto consiste in un singolo quaderno che prima era rilegato con l'attuale Cod. 250 della Burgerbibliothek di Berna. Nel fascicolo si legge la continuazione del contenuto computistico di quest'ultimo con le tavole per il calcolo della Pasqua, i cui margini ospitano gli Annales Floriacenses. Sull'ultima pagina è trascritto il testo della seconda lettera di Abbone a Giraldo e Vitale. (all)
Pergamena · 159 ff. · 24.5-25.5 x 17-18 cm · primo quarto del sec. IX
Isidor von Sevilla: Sententiae, lat.
Manoscritto contenente una versione molto interessante, completamente redatta e corretta dei tre libri delle Sententiae di Isidoro di Siviglia. Rispetto alla tradizione principale, la disposizione del testo è sostanzialmente diversa e contiene numerose spostamenti ed aggiunte. Il codice è stato scritto nell'abbazia di Saint Mesmin de Micy, come si deduce dai segni di possesso (ex libris) scritti intorno allo specchio di scrittura in ogni fascicolo. Nel mezzo si trova un binione, aggiunto in un secondo momento, proveniente da un altro manoscritto (XI sec.) che contiene tra l'altro parti dei Sermones di Fulberto di Chartres. (mit)
Pergamena · 46 ff. · 24–24.5 x 22.5–23 cm · seconda metà del sec. IX
Manoscritto composito: Orthographie e Etymologie, lat.
Il codice è parte di un voluminoso manoscritto composito di epoca carolingia le cui parti superstiti si trovano oggi nella Burgerbibliothek di Berna (Cod. 330, 347, 357), nella Bibliothèque Nationale di Parigi (Ms. Lat. 7665) e nella biblioteca universitaria di Leida (Voss. Lat. Q 30). Il Cod. 330 contiene la parte finale del volume con le opere riguardanti l'ortografia di Cassiodoro, Alcuino-Beda, Flavio Capro, Terenzio Scauro, Agroezio e vari altri testi. (mit)
Pergamena · 143 ff. · 24.5 x 22.5 cm · Francia, forse Auxerre · fine IX / inizio X secolo
Florus Lugdunensis: Sententiae epistolarum beati Pauli apostoli a sancto Hieronimo presbitero, denique a beato papa Gregorio expositae
Floro di Lione († intorno all'860) si era specializzato nella compilazione dei commentari patristici sulle lettere di S.Paolo. Questo manoscritto, copiato alla fine del sec. IX-inizio del sec. X in Francia, forse ad Auxerre, è interamente dedicato alle compilazioni di commentari di Gerolamo e di Gregorio Magno. Queste due compilazioni sono attualmente inedite, ma gli altri due testimoni conosciuti sono stati digitalizzati: Parigi, BnF, lat. 1764 ff. 28r–97v e Parigi, BnF, n.a.l. 1460 ff. 82r–169v. (cha)
Pergamena · 41 ff. · 24–24.5 x 22.5–23 cm · seconda metà del sec. IX
Manoscritto composito: Macrobio, Plinio, Nonio Marcello: estratti, lat.
Il codice è parte di un voluminoso manoscritto composito di epoca carolingia le cui parti superstiti si trovano oggi nella Burgerbibliothek di Berna (Cod. 330, 347, 357), nella Bibliothèque Nationale di Parigi (Ms. Lat. 7665) e nella biblioteca universitaria di Leida (Voss. Lat. Q 30). Il Cod. 347 contiene l'inizio del volume con estratti a carattere astronomico e diagrammi da Macrobio e Plinio, così come l'inizio di Nonio Marcello. (mit)
Pergamena · 219 ff. · 25 x 20 cm · Fleury · intorno all'820
Biblia Latina (Vulgata): Evangelia
Evangeliario da Fleury contenente testi dei quattro Vangeli preceduti ciascuno da due elenchi di capitoli. All'inizio è rilegato un quaternione con lettere di Gerolamo a papa Damaso e di Eusebio a Cipriano. La decorazione è costituita da 15 tavole dei canoni e dalla raffigurazione della mano di Dio con i simboli degli evangelisti. (mit)
Pergamena · 274 ff. · 23.5-24 x 16.5-17 cm · nord-est della Francia · metà del sec. XIII
Miscellanea: Dits et fabliaux, Sept sages de Rome, Perceval, francese
Il manoscritto è in primo luogo famoso per il suo ricco contenuto di fabliaux in lingua francese antica, dei quali un numero considerevole è tramandato in questo unico codice; anche nel caso del frammento dei Sept sages de Rome e del Perceval si tratta di importanti testimoni del testo. A causa del suo grande valore per la poesia francese fu inviato in prestito a Parigi già all'inizio del XIX secolo, qui andò temporaneamente perso e dovette essere riacquistato nel 1836 dalla biblioteca cittadina di Berna per un alto prezzo. (mit)
Pergamena · 43 ff. · 24–24.5 x 22.5–23 cm · seconda metà del sec. IX
Manoscritto composito: glossari; estratti dai classici; frammento di Petronio; lat.
Il codice è parte di un voluminoso manoscritto composito di epoca carolingia le cui parti superstiti si trovano oggi nella Burgerbibliothek di Berna (Cod. 330, 347, 357), nella Bibliothèque Nationale di Parigi (Ms. Lat. 7665) e nella biblioteca universitaria di Leida (Voss. Lat. Q 30). Il Cod. 357 contiene alle cc. 1–32 la penultima parte del volume con vari glossari ed estratti da Sallustio; le cc. 33–41 (la continuazione del Cod. 347) contengono la rimanente parte di Nonio Marcello, il più antico testimone rimasto del Satyricon di Petronio, così come un frammento di una poesia sulle quantità ed i pesi. (mit)
Pergamena · II + 159 ff. · 22.5-23.5 x 20.5-21 cm · secondo terzo del sec. IX
Valerius Maximus: Facta et dicta memorabilia
Uno dei più antichi e famosi manoscritti contenente il testo tramandatoci di Valerio Massimo, la cui importanza risiede nella rielaborazione autentica di Lupo di Ferrières. Lupo ha scritto di proprio pugno sia gli Exempla che le annotazioni presenti nelle antiche 'carte di guardia' (f. II-III), più volte collazionato il testo principale e aggiunto elementi dalla tradizione parallela di Giulio Paride (adbreviator di Valerio Massimo) e anche il suo testo di accompagnamento (Gaius Titius Probus: De praenominibus; f. 158va-159r). Nel corso della descrizione del codice è stato scoperto sull'ultima carta un testo di tipo epistolare o documentario finora non conosciuto (f. 159v). (all/mit)
Pergamena · 153 ff. · 18-19 x 14-14.5 cm · Francia: Bourges · primo terzo del VIII secolo (palinsesti del V e VII secolo)
Manoscritto composito: excerpta merovingici da scritti grammaticali, patristici, computistici e medici
Il manoscritto composito di origine merovingica, realizzato a Bourges, è composto da sei parti in origine indipendenti, vergate da varie mani, sovente poco esperte, in varie tappe. La maggior parte degli scarsi trenta pezzi contiene scritti a carattere grammaticale, patristico, computistico e medico. Le parti più lunghe sono interrotte da numerosi altri excerpta, che in parte sono redatti anche con note tironiane. Della terza parte, conservatasi solo parzialmente, un quaternione si trova oggi a Parigi (BN lat. 10756). Una particolarità è costituita dal palinsesto nella quinta parte, i cui testi inferiori sono probabilmente stati realizzati in Italia nel VII, rispettivamente nella seconda metà del V secolo. (mit)
Pergamena · 2 ff. · 33 x 22 cm · Francia/Germania (?) · X/XI secolo
Annales Fuldenses (frammento)
Frammento del sec. X/XI di origine sconosciuta, contenente parti della continuazione di Mainz (fino all'anno 887) dei cosiddetti Annales Fuldenses con registrazioni riguardanti gli anni 871, 872 e 876. Sulla base della lezione del testo, il pezzo appartiene ad un gruppo di manoscritti che contengono anche la cosiddetta continuazione bavarese degli Annali per gli anni dall'882 al 901. (stb)
Pergamena · 2 ff. · 21.5 x 17.5 cm · Fulda · secondo quarto del sec. IX
Cetius Faventinus: Artis architectonicae privatis usibus adbreviatus liber (frammento)
Frammento di un manoscritto prodotto a Fulda forse nel secondo quarto del sec. IX, con gli estratti di Cetius Faventinus (fine III/inizio IV sec.?) dal De Architectura di Vitruvio. Non è possibile stabilire quando il codice ha lasciato Fulda. Due cataloghi della biblioteca di Fulda dell'inizio e della metà del XVI sec. enumerano ancora un manoscritto di Faventinus. (stb)
Documento notarile in francese (maculatura dalla legatura del Cod. 172)
Questo frammento è stato staccato dalla predecente legatura del Cod. 172; proviene probabilmente dallo studio legale di Pierre Daniel a Orléans, come attesterebbe il suo nome presente nel documento. (mit)
Pergamena · 2 ff. · 37 x 24.5 cm; 34.5 x 25 cm · XV secolo
Plenarium (frammento)
I due frammenti provengono dalla precedente legatura del Cod. 125, dalla quale vennero staccati al momento del restauro; contengono probabilmente parti di un plenarium con note musicali. (mit)
Pergamena · 1 f. · 597 x 13-13.5 cm · Alsazia: probabilmente monastero di Murbach · fine XI/inizio XII secolo
Rotolo von Mülinen: ricette, scongiuri, benedizioni, De taxone liber; glossario alfabetico di piante
Questo rotolo, che proviene probabilmente dal monastero di Marbach, costituisce un esempio per questo tipo di trasmissione testuale. Il rotolo von Mülinen contiene più di 460 ricette, scongiuri e benedizioni in latino, che contengono puntuali glosse interlineari in antico tedesco. Oltre a ciò vi appare una singola ricetta solo in antico tedesco Contra paralysin theutonice. Sul verso trova posto un voluminoso glossario con più di 1500 lemmi provenienti dal campo della medicina, che sono in parte corredati di spiegazioni in latino e in antico tedesco. (koe)