Parte invernale di un antifonario, originariamente organizzato in due volumi, e al momento della rilegatura suddiviso in quattro tomi. L'antifonario, le cui altre parti si conservano nei Codd. Sang. 1763, 1764 e 1795, fu scritto e molto probabilmente anche decorato, da p. Dominikus Feustlin (1713-1782). Il suo stile si caratterizza per delle cornici a colori intensi, realizzate con mille lineette tracciate intorno alle iniziali e cartigli per i titoli. Pagina del titolo con lo stemma di S. Gallo, S. Giovanni, del Toggenburgo e dell'abate Cölestin Gugger von Staudach (1740-1767) a p. III. Altri cartigli decorati con il titolo alle pp. 1, 45, 48, 53, 101, 104, 162, 178, 202 e 214. La parte invernale raccoglie il Proprium de tempore per la prima di Avvento fino al mercoledì delle Ceneri (pp. 1–161), il Proprium de Sanctis per novembre fino a febbraio (pp. 162–213), il Commune Sanctorum (pp. 214–251), delle messe votive (pp. 252–272) e le Antiphonae feriales (pp. 272–297).
Online dal: 22.03.2018
Parte primaverile di un antifonario originariamente organizzato in due volumi e, al momento della rilegatura, suddiviso in quattro tomi. L'antifonario, le cui altre parti si conservano nei Cod. Sang. 1762, 1764 e 1795, fu scritto e probabilmente anche decorato da p. Dominikus Feustlin (1713-1782). Il suo stile si caratterizza per delle cornici a colori intensi, realizzate con mille lineette tracciate intorno alle iniziali e ai cartigli per i titoli. Cartigli decorati con i titoli si trovano alle pp. 68, 87, 106, 123, 179, 206, 260, 271 e 307. La parte primaverile comprende il Proprium de tempore dal mercoledì delle Ceneri al giorno dell'Ascensione (pp. 1-205), il Proprium de sanctis da fine febbraio a maggio (pp. 206-306), il Commune sanctorum (pp. 307-338), gli Uffici in onore di s. Benedetto (i martedì, pp. 339-343) e della Vergine Maria (i sabati, pp. 344-347), i Suffragia sanctorum (pp. 348-352), e antifone e responsori per i giorni feriali (pp. 352-384). Le melodie sono scritte in notazione quadrata su cinque linee.
Online dal: 12.12.2019
Parte estiva di un antifonario, originariamente organizzato in due volumi, e al momento della rilegatura suddiviso in quattro tomi. L'antifonario, le cui altre parti si conservano nei Cod. Sang. 1762, 1763 e 1795, fu scritto e probabilmente anche decorato da p. Dominikus Feustlin (1713-1782). Il suo stile si caratterizza per delle cornici a colori intensi, realizzate con mille lineette tracciate intorno alle iniziali e ai cartigli per i titoli. Pagina del titolo con lo stemma di S. Gallo, S. Giovanni, del Toggenburgo e dell'abate Cölestin Gugger von Staudach (1740-1767) a p. III. Altri cartigli decorati con il titolo alle pp. 1, 36, 43, 122, 202 e 241. La parte estiva comprende il Proprium de tempore da Pentecoste fino alla domenica XVI dopo Pentecoste (pp. 1–121), il Proprium de sanctis da giugno fino ad agosto (pp. 122–240), il Commune sanctorum (pp. 241–269), uffici per la dedicazione della chiesa (pp. 270–273), in onore di s. Benedetto (i martedì, pp. 274–279) e della Vergine Maria (i sabati, pp. 280-285), i Suffragia sanctorum (pp. 286–289) e antifone per i giorni feriali (pp. 290–297). Le melodie sono scritte in notazione quadrata su cinque linee.
Online dal: 12.12.2019
Graduale de tempore commissionato dal principe abate Franz Gaisberg (1504-1529, stemma p. 1) e miniato dall'artista di Augusta Nikolaus Bertschi (iniziali, miniature e bordure con tralci e animali). Il cartiglio a p. 55, che termina con etc. 156, fornisce forse una falsa indicazione sulla datazione (1506 o 1516?). I canti per la messa presentano una notazione gregoriana di tipo tedesco. Il codice costituisce il più grande manoscritto della biblioteca dell'abbazia di S. Gallo. In origine era ancora più grande ma le pagine sono state fortemente rifilate in occasione di una nuova rilegatura, come si può vedere dal margine ripiegato di p. 1 o dalla bordura tagliata di p. 444. Legatura con pesanti borchie su fondo di velluto.
Online dal: 22.06.2017
Parte invernale di un antifonario di grande formato, scritto e decorato da p. David Schaller (1581-1636). La parte estiva si trova nel Cod. Sang. 1769. All'inizio si trova un calendario da gennaio fino ad aprile, e dicembre (pp. 4-8), infine il Proprium de tempore (pp. 9–285), il Proprium de sanctis (pp. 291–377) e il Commune sanctorum (pp. 387–451). Frontespizio con miniatura a piena pagina raffigurante la Lactatio sancti Bernardi nel terzo superiore, Gallo e Otmaro nel terzo inferiore, che affiancano lo stemma della abbazia di San Gallo sotto l'abate Bernhard Müller (1594-1630). Alcune grandi iniziali in foglia d'oro su fondo colorato e decorato con racemi, e bordure nel margine (pp. 9, 63, 109, 244, 291, 345 e 387). Le melodie sono scritte in notazione quadrata su cinque linee.
Online dal: 12.12.2019
Parte estiva di un antifonario di grande formato, scritto e decorato da p. David Schaller (1581-1636). La parte invernale si trova nel Cod. Sang. 1768. All'inizio si trova un calendario da aprile fino a novembre (pp. A-6), infine il Proprium de tempore (pp. 7–191), il Proprium de sanctis (pp. 195–425), il Commune sanctorum (p. 429–495) e antifone per compieta (pp. 497–499). Su due fogli di carta allegati due responsori (p. 501, 503). La decorazione si limita a delle lombarde con arabeschi. Le melodie sono scritte in notazione quadrata su cinque linee.
Online dal: 12.12.2019
Parte autunnale di un antifonario, originariamente organizzato in due volumi, e al momento della rilegatura suddiviso in quattro tomi. L'antifonario, le cui altre parti si conservano nei Cod. Sang. 1762, 1763 e 1764, fu scritto e probabilmente anche decorato da p. Dominikus Feustlin (1713-1782). Il suo stile si caratterizza per delle cornici a colori intensi, realizzate con mille lineette tracciate intorno alle iniziali e ai cartigli per i titoli. Cartigli decorati con i titoli si trovano alle pp 1, 36, 73, 118, 151, 203 e 266. Pagina finale con cronogramma (1762) a p. 360. La parte autunnale comprende il Proprium de tempore per i sabati da fine agosto e dall'XI alla XXIV domenica dopo Pentecoste (pp. 1-30), antifone per la terza e la sesta domenica dopo l'Epifania (pp. 31-36), il Proprium de sanctis da settembre a novembre (pp. 36-265), il Comune sanctorum (pp. 266-305), gli uffici per la dedicazione della chiesa (pp. 306-311), in onore di s. Benedetto (i martedì, pp. 312–319) e della Vergine Maria (i sabati, p. 319–326), i Suffragia sanctorum (pp. 326–331) e antifone per i giorni feriali (pp. 332–359). Dopo la pagina finale (p. 360) segue ancora la festa per l'arcangelo Raffaele (pp. 361–365). Le melodie sono scritte in notazione quadrata su cinque linee.
Online dal: 12.12.2019
Il volume di piccolo formato contiene due scritti di mano di Mathias Jansen, come è attestato da una sottoscrizione del 1774 a p. 201. Alle pp. 7-39 ansen descrive i dipinti della cattedrale di S. Gallo operando una descrizione della successione delle volte e dei campi. A p. 20 è riportato il miglioramento di un dipinto raffigurante Otmaro e altri santi. Il secondo scritto alle pp. 40-201 raccoglie relazioni storiche sulla vita, l'aldilà e il culto di s. Otmaro sotto forma di documenti protocollari, risoluzioni e preparativi e processi di culto, per es. la elevazione delle ossa di Otmaro avvenuta nel 1773/1774. A p. 99 è disegnato un altare decorato. Le pp. 202-207 contengono delle aggiunte tarde del 1823 o poco dopo. Alle p. 39 e 202 si trovano aggiunte sporadiche (dopo 1823) sul bassorilievo dello scultore Johann Christian Wentzinger, a p. 39 anche sui nuovi dipinti dell'artista Antonio Moretto nel coro. Le pp. 1-6 e 208-236 sono bianche. Proveniente dal convento delle cappuccine di Notkersegg, secondo una nota all'interno della coperta anteriore il codice giunse probabilmente intorno al 1852 in possesso del vescovo di S. Gallo Greith. Dal 1930 si trova nella biblioteca abbaziale quale deposito della biblioteca vescovile.
Online dal: 13.06.2019
Introdotto da un calendario di Strasburgo, il volume contiene tra l'altro vari testi del teologo e filosofo italiano Bonaventura (1221-1274), le Regula monachorum ad Eustochium del padre della Chiesa Gerolamo, estratti dal trattato ascetico-mistico Stimulus amoris, le istruzioni per una vita monastica del francescano Heinrich Vigilis di Weissenburg e l'opera di Davide di Asburgo De compositione exterioris et interioris hominis, tutti in lingua tedesca. Il volume, definito da Kurt Ruh «Encheiridion asceticum» francescano, dovette giungere con altri manoscritti di Strasburgo (Codd. Sang. 1904, 1915 ed eventualmente 1866) nel 1590 nel monastero delle domenicane di Wil.
Online dal: 07.10.2013
Manoscritto composito contenente prediche ed istruzioni spirituali, scritto nel convento delle domenicane di S. Caterina di S. Gallo intorno al 1487 dalla priora Angela Varnbüeler. Il volume contiene tra l'altro una dettagliata predica su santa Chiara di Assisi nella quale è introdotta la sua vita, una lettera aperta di un padre al figlio spirituale attribuito ad una frate francescano, una predica sulla sofferenza, la morte ed i sacramenti (quale interpretazione di Giovanni 16,21) ed una meditazione Von der Maß des gaistlichen Crutz falsamente attribuita ad Anselmo di Canterbury.
Online dal: 07.10.2013
Copia delle cosiddette Engelberger Predigten. Si tratta di una raccolta di prediche in tedesco per le diverse occasioni dell'anno liturgico, scritte intorno al 1400 in un convento di domenicane, forse a St. Katharinental presso Diessenhofen, dove il manoscritto è rimasto per vari secoli.
Online dal: 22.06.2010
Salterio/breviario per un convento femminile domenicano. Alle pp. 1-12 presenta un calendario di santi con molte donne e alcuni santi rari. La presenza di santi di S.Gallo e di Costanza rimanda ad una origine nella diocesi di Costanza. Alle pp. 390-393 istruzioni di preghiera in tedesco. Particolarmente degne di nota sono le tredici miniature e le iniziali con oro in foglia. Il volume proviene dal convento domenicano di S. Caterina a Nollenberg presso Wuppenau (Turgovia), dove di trovava, secondo delle note di possesso, al più tardi nel XVI secolo. Dal 1930 quale deposito della biblioteca vescovile di San Gallo nella biblioteca del monastero.
Online dal: 14.12.2018
Breviario domenicano per suore, scritto probabilmente nella Germania meridionale. La scrittura e la decorazione del libro seguono modelli del XIV secolo, ma la presenza di san Vincenzo Ferrer (canonizzato nel 1453/54) e santa Caterina da Siena (canonizzata nel 1461) rimandano ad una origine soltanto nella seconda metà del XV secolo. Numerose iniziali con foglia d'oro e tralci marginali alle pp. 21 e 168 (due cani, misericordia e Justicia, cacciano un cervo, Verbum patris). Il volume proviene dal convento domenicano di Santa Caterina a Nollenberg presso Wuppenau (Turgovia), dove si trovava, secondo delle note di possesso, al più tardi nel XVII secolo. Dal 1930 quale deposito della biblioteca vescovile di San Gallo nella biblioteca del monastero.
Online dal: 14.12.2018
Il manoscritto contiene alle pp. 1-140 le cosiddette 14 Hermetschwiler Predigten, un ciclo di sermoni in lingua alto alemannica del XIII secolo, di cui è l'unico testimone. Il testo è difettoso all'inizio e alla fine. Alle pp. 141-214 segue il trattato in tedesco del Corpus Domini del «Mönch von Heilsbronn», un monaco del monastero cistercense di Heilsbronn situato tra Norimberga e Ansbach, che visse probabilmente nel XIV secolo. Alle pp. 214-252 seguono altri discorsi spirituali. Il volume si trovava al più tardi nel XIX secolo nel monastero benedettino di Hermetschwil (Argovia). Dal 1930 quale deposito della biblioteca vescovile di San Gallo nella biblioteca del monastero.
Online dal: 14.12.2018
Importante copia per la storia del testo dell'opera Reformatio Prediger Ordens del domenicano Johannes Meyer (1442-1482) attivo a Basilea. Si tratta della copia trascritta nel 1483 da suor Elisabeth Muntprat (1459-1531) e appartenente al convento delle domenicane di S. Caterina di S. Gallo. L'opera, copiata da un modello del convento di S. Caterina di Norinberga, è una fonte preziosa per la storia dell'ordine domenicano nell'area di lingua tedesca.
Online dal: 19.12.2011
Raccolta di trattati mistici chiamato, dal nome del primo editore Carl Greith (1808-1882, vescovo di San Gallo dal 1862), Greith'scher Traktat. Le fonti principali del testo in tedesco sono Meister Eckhart, Johannes Tauler e Enrico Susone. Il manoscritto, difettoso nella parte finale, proviene dal convento delle domenicane di Santa Caterina a San Gallo (poi Wil), dove probabilmente è stato copiato. Il testo stesso potrebbe anche essere stato compilato da una copista del convento sulla base di una raccolta di testi. Dal 1930 quale deposito della biblioteca vescovile di San Gallo nella biblioteca del monastero.
Online dal: 14.12.2018
Raccolta manoscritta a carattere spirituale proveniente dal convento delle domenicane di S. Caterina di S. Gallo, scritta nella seconda metà del sec. XV per mano di una esperta copista. Il volume trasmette molte prediche in varie versioni importanti per la storia del testo. Contiene tra gli altri sette cosiddette Engelberger Predigten, la più antica trascrizione della versione B dell'opera De Nabuchodonosor di Marquardo di Lindau († 1392), dieci prediche di Johannes Tauler († 1361), una raffigurazione della vita, delle azioni e dei miracoli di S. Domenico tratta dall'opera Der Heiligen Leben, un trattato Vom klösterlichen Leben attribuito a Maestro Eckhart e degli epigrammi spirituali.
Online dal: 19.12.2011
Salterio in tedesco, completo tranne la caduta di un foglio alla fine: salmi (pp. 1-164), cantici (pp. 164-178). Con poche iniziali figurate (cane a p. 1, pesci alle pp. 141, 153 e 157). Il volume proviene dal convento delle domenicane di S. Caterina di S. Gallo; non è possibile dire con sicurezza se vi sia stato anche scritto. Dal 1930 presente in qualità di deposito della biblioteca vescovile di S. Gallo presso la biblioteca abbaziale.
Online dal: 08.10.2015
Questo catalogo della biblioteca di una certosa è probabilmente di Ittingen. Questa attribuzione è supportata da indizi quali la struttura quasi identica al più recente catalogo di Ittingen del 1717 (Friburgo, Biblioteca cantonale e universitaria, Ms. L 558), le ampie analogie di contenuto tra i due cataloghi, così come le registrazioni quali collectore Patre nostro Guigone Ittingae Professo (f. 154v). La raccolta è suddivisa in 19 sezioni (aree tematiche). La sezione XIX (Manuscripta) contiene unicamente manoscritti, mentre nelle altre sezioni vi sono sia edizioni a stampa che manoscritti. Le singole voci includono l'autore e il titolo, talvolta anche ulteriori dettagli come il luogo e l'anno di pubblicazione, il numero di volumi, il numero di copie presenti ecc. Il catalogo è stato acquisito sul mercato antiquario nel 1976 da Peter Ochsenbein, in seguito bibliotecario dell'abbazia di S. Gallo, per poi diventare proprietà della biblioteca abbaziale.
Online dal: 18.06.2020
I due bifogli in pergamena vennero trovati nel 1895 dall'archivista dello stato Paul Schweizer in rilegature dell'Archivio di Stato di Zurigo; fino al 2006 vi vennero lì conservati sotto la segnatura C VI 1 II 8a. Al termine della lunga disputa tra S. Gallo e Zurigo sulla proprietà di questo patrimonio, il 27 aprile 2006 il canton Zurigo ha donato questo frammento alla biblioteca dell'abbazia di S.Gallo. I fogli provengono da un passionario e contengono undici capitoli in parte frammentari della più antica versione della vita di Gallo (Vita sancti Galli vetustissima) e gli inizi delle passioni dell'evangelista Luca e degli apostoli Simone e Giuda. L'ultimo testo (per il 28 ottobre) porta il numero 80, dal quale si può dedurre che il passionario conteneva in origine più di 90 testi.
Online dal: 23.09.2014