Codice miscellaneo databile a un periodo compreso tra la fine dell'VIII e l'inizio del IX secolo. Si apre con una copia dell'ultimo terzo dell'VIII secolo, la più antica conservata a San Gallo, della Regula pastoralis di Gregorio Magno; termina con un compendio medico-farmaceutico contenente, in parte mal rilegati, il manuale ripiegato e spiegazzato di un medico itinerante del nord dell'Italia, il cosiddetto Botanicus sangallese, e il Bestiario sangallese.
Online dal: 09.12.2008
Copia incompleta del diffuso testo della Regula pastoralis di papa Gregorio Magno (590-604), scritta da vari copisti in minuscola carolingia intorno alla fine del sec. IX, probabilmente nel monastero di S. Gallo. Vari fogli risultano mancanti già intorno al 1553/64. Il codice contiene numerose glosse in antico tedesco e alcune in latino, che furono inserite a S. Gallo. All'inizio, in una pagina con prove di penna, una abile mano del tardo sec. X ha trascritto l'inno Felix mater Constantia in onore del patrono di Costanza Pelagio.
Online dal: 13.12.2013
Trascrizione della Regula pastoralis di papa Gregorio Magno, eseguita nel monastero di S. Gallo intorno alla metà del sec. IX da una mano esperta ed accurata. Il manoscritto contiene un grande numero di glosse in lingua latina ed altotedesca eseguite con la penna o con lo stilo.
Online dal: 20.12.2012
Trascrizione della Regula pastoralis di papa Gregorio Magno, scritta da numerose mani nel sec. X in uno scriptorium non individuato, probabilmente non a S. Gallo. Nella prima metà del sec. XX dalla legatura del manoscritto sono stati tolti vari frammenti del sec. V.
Online dal: 20.12.2012
Manoscritto miscellaneo risalente alla seconda metà del sec. VIII, scritto e decorato con delle iniziali eccezionali forse in uno «Schweizer Zentrum unter burgundischem oder irischem Einfluss» (Bruckner) o piuttosto «im westlichen Alemannien oder im östlichen Burgund» (Bischoff), forse anche a Müstair. Il codice contiene per la maggior parte - ma non integralmente - le omelie di papa Gregorio Magno († 604) ai Vangeli (Homiliae in evangelia) ed estratti da opere autentiche o spurie di Agostino († 430), così come di Cesario di Arles († 542).
Online dal: 20.12.2012
De ecclesiasticis officiis di Isidoro di Siviglia (pp. 2-134), alla fine del volume una Benedictio Crucis (S. 135), ein Kommentar zum Taufritual Primitus paganus (pp. 137-139), poi dei Capitula e canonibus excerpta (pp. 139–142) e infine nel XIII sec. è stato aggiunto nel monastero di S. Gallo una preghiera in rima dedicata a s. Gallo (pp. 146/147). Si tratta di un manoscritto di uso, molto semplice, di formato maneggevole, al più tardi a S. Gallo dal pieno medioevo.
Online dal: 13.12.2013
Realizzato nel sec. XII a S. Gallo, il manoscritto contiene alcuni testi liturgici e religiosi, una lista degli abati di S. Gallo, i Synonyma di Isidoro di Siviglia (ca. 556-636) e tre opere a carattere penitenziale, cioé la Exhortatio poenitendi, il Lamentum poenitentiae e la Oratio pro correptione uitae, oggi considerate opere spurie di Sisberto, vescovo di Toledo alla fine del sec. VII.
Online dal: 09.04.2014
Copia realizzata probabilmente a S. Gallo nel primo terzo del sec. IX con opere di Isidoro di Siviglia (Secondo libro del Liber differentiarum) e del Padre della Chiesa Agostino (Enchiridion ad Laurentium de fide spe et caritate; mancano delle parti di alcuni capitoli). Il manoscritto si presenta ancora nella sua legatura originale.
Online dal: 20.12.2012
Manoscritto miscellaneo dell'abbazia di San Gallo, composto in una minuscola alemannica tra il 760 e il 797. Contiene, tra l'altro, un'ampia selezione di differenti testi sulla sinonimia (tra cui le Differentiae di Isidoro di Siviglia), esegetici (Eucherio di Lione, Formulae spiritalis intelligentiae), computistici, medici, agiografici (tra questi, la più antica versione della biografie dei santi patroni di Zurigo Felice e Regola).
Online dal: 09.12.2008
L'unico papiro posseduto dalla Biblioteca abbaziale di San Gallo. I 23 fogli, scritti dopo il 650 nel sud della Francia, contengono la sezione finale del secondo capitolo dei Synonyma di Isidoro di Siviglia e due esortazioni rivolte ai monaci. Preservati per un lungo periodo in una scatola di legno, nel 1899/1900 sono stati inseriti tra due lastre di vetro, nel Museo Egiziano di Berlino.
Online dal: 09.12.2008
Manoscritto miscellaneo patristico con passaggi scelti dalle opere di Isidoro di Siviglia († 636; Sententiae e De officiis), Gregorio il Grande († 604; Homiliae in evangelia) ed Agostino (Sermones, la cui maggior parte non effettivamente composta da Agostino, ma attribuita a lui), una lista di regioni e città dove giacciono le spoglie degli apostoli, come pure estratti da un commento anonimo ai quattro Vangeli (inclusi qui sono solo i commentari ai Vangeli di Matteo e Giovanni). Realizzato verso l'anno 800 o poco prima, non nell'abbazia di San Gallo, ma nell'Italia del Nord, probabilmente a Monza o a Verona.
Online dal: 31.07.2009
Manoscritto risalente agli anni dell'abbaziato di Werdo (784-812): contiene le “Sentenze” di Isidoro di Siviglia.
Online dal: 14.09.2005
Questa trascrizione delle Sententiae di Isidoro di Siviglia è significativa da un punto di vista storico-testuale; fu realizzata verso l'anno 800, probabilmente nell'abbazia di San Gallo, ed arricchita nel corso del IX secolo. Le Sententiae sono considerate come una delle più importanti opere di Isidoro di Siviglia.
Online dal: 31.07.2009
Manoscritto miscellaneo non proveniente da San Gallo, databile all'incirca all'800, trascritto e decorato in modo straordinariamente vivace con numerose piccole iniziali miniate probabilmente al monastero di St. Denis, vicino a Parigi. Contiene un gran numero di testi ed estratti tratti in prevalenza dalle opere di Isidoro di Siviglia (Liber Sententiarum, Liber Differentiarum, Etymologiae); include anche testi di Agostino, Caesario di Arles, Defensor (Liber scintillarum), Girolamo, Gregorio Magno, Eucherio (Formulae spiritalis intelligentiae) e numerosi altri autori. La sezione finale contiene una trascrizione incompleta della vita di san Dionigi.
Online dal: 09.12.2008
Copia dei libri I-X delle Etymologiae di Isidoro di Siviglia († 636), accuratamente realizzata nel monastero di S. Gallo poco prima dell'anno 900. Insieme al Sang. 232 costituisce un codice unitario.
Online dal: 24.05.2007
Copia dei libri XI-XX delle Etymologiae di Isidoro di Siviglia († 636), accuratamente realizzata nel monastero di S. Gallo poco prima dell'anno 900. Su un risguardo degli inizi del secolo XII il «St. Galler Glauben und Beichte I» con una breve confessione, una richiesta d'indulgenza, una formula del sacerdote per ottenere l'indulgenza e il Credo in antico alto-tedesco.
Online dal: 12.12.2006
Trascrizione dei libri VI-VIII e XII-XV delle Etimologie di Isidoro di Siviglia († 636), trascritta da un modello dell'Italia del nord nell'abbazia di San Gallo nell'800 o poco dopo.
Online dal: 31.07.2009
Il manoscritto cartaceo trasmette il Vocabularius biblicus di Guilelmus Britonis, un testo composto tra il 1250 e il 1270. Contiene circa 2.500 voci di parole tratte dalla Bibbia (inc., p. 1a: Difficiles studeo partes quas biblia gestas...) che sono disposte in rigoroso ordine alfabetico. Ad eccezione della «A» scritta in inchiostro rosso (p. 1), le altre iniziali dei lemmi non sono state realizzate. Tuttavia, la loro iscrizione al posto del titolo progressivo aveva lo scopo di aiutare il lettore a orientarsi. Il testo è ben diffuso e conservato in almeno 130 copie (Summa Britonis sive Guillelmi Britonis Expositiones Vocabulorum Biblie, ed. L. Daly & B. Daly, Padova 1975). Il presente volume, risalente al XIV secolo, entrò in possesso del sacerdote Heinrich Lütenrieter nel 1402, come indica la nota di possesso sulla controguardia anteriore: Anno etc. m. cccc° 2°. Ego Hainricus Lütenrieter presbyter emi hunc librum lib. Gallen. [?] a domino Nicolao Mündli. Il timbro della biblioteca dell'abate Diethelm Blarer (p. 267b) attesta l'appartenenza di questo manoscritto alla biblioteca dell'abbazia di San Gallo al più tardi dal 1553-1564.
Online dal: 06.09.2023
Trascrizione dei libri XII-XX delle Etimologie di Isidoro di Siviglia, realizzata verso l'anno 800 nell'abbazia di San Gallo.
Online dal: 31.07.2009
Copia sangallese della seconda metà del IX secolo dei libri XI-XX delle Etymologiae di Isidoro di Siviglia. Al foglio 89 contiene la celebre mappa del mondo dell'alto Medioevo (terrae orbis, T-O, o mappa Noachid), splendidamente disegnata, utilizzata come illustrazione per la descrizione dei continenti.
Online dal: 09.12.2008
Copia delle Etymologiae di Isidoro di Siviglia databile a un periodo successivo all'anno 800; con ogni probabilità non è stata realizzata nel monastero di San Gallo. Nella parte anteriore, su una pagina contenente schizzi a penna, una sbiadita mappa del mondo alto-medievale, rinomata tra gli specialisti. L'enciclopedia scritta da Isidoro agli inizi del VII secolo è uno dei libri più letti e più citati nel Medioevo.
Online dal: 12.12.2006
Manoscritto miscellaneo trascritto da Winithar, con miniature – le più antiche realizzate a San Gallo – al De rerum natura di Isidoro di Siviglia.
Online dal: 14.09.2005
Trascrizione di commentari di Isidoro di Siviglia su svariati libri dell'Antico Testamento (Quaestiones in Vetus Testamentum), realizzata durante la seconda metà del IX secolo nell'abbazia di San Gallo.
Online dal: 31.07.2009
Trascrizione di vari testi di Isidoro di Siviglia († 636), tra cui il De natura rerum, realizzata nel convento femminile di Chelles sul Marna ad est di Parigi nell'anno 800 o poco dopo. La copia dell'opera De natura rerum presente in questo manoscritto comprende un mappa del mondo (Mappa mundi) molto semplice come pure una cosiddetta «Knopfkarte» (una carta composta di multipli cerchi connessi).
Online dal: 31.07.2009
Manoscritto patristico della prima metà del IX secolo di provenienza ignota. Contiene il Liber Testimoniorum di Paterio, uno scambio di lettere tra Girolamo e Damasio, passaggi scelti dalle omelie di Agostino sul Vangelo di Giovanni, il credo atanasiano con spiegazione ed un'esegesi del Padre Nostro.
Online dal: 31.07.2009
Manoscritto scolastico proveniente dall'abbazia di San Gallo. Codice miscellaneo, con diversi testi scolastici del primo Medioevo (secoli VIII-XI), spesso glossati (Aenigmata di Aldelmo di Malmesbury, Carmen paschale di Sedulio). È anche l'unico testimone dell'inno a S. Stefano di Notkero Balbulo e di un trattato musicale in antico alto-tedesco di Notkero il Germanico.
Online dal: 12.12.2006
Copia alemanna della Collectio Canonum Hibernesis, databile alla prima metà del IX secolo. La Collectio raccoglie testi irlandesi di diritto canonico raggruppati insieme a documenti redatti in occasione dei sinodi e concili africani, gallici e greci, e insieme a decreti papali del periodo intorno all'anno 700. In chiusura una formula del copista Eadberct.
Online dal: 09.12.2008
Accurata trascrizione, importante dal punto di vista della tradizione testuale, dei libri I-V della Expositio in Apocalypsin del prete ed abate Ambrogio Autperto († 784) originario della Gallia meridionale ma attivo nel monastero di S. Vincenzo al Volturno in Italia meridionale. La trascrizione, intrapresa da un manoscritto del sec. IX di Reichenau ora perso, venne eseguita nel monastero di S. Gallo.
Online dal: 20.12.2012
Trascrizione importante dal punto di vista del testo dei libri VI-X della Expositio in Apocalypsin del prete ed abate Ambrogio Autperto († 784), originario della Gallia meridionale ma attivo nel monastero di S. Vincenzo al Volturno nell'Italia meridionale. La trascrizione, eseguita da varie mani a partire da un manoscritto del sec. IX da Reichenau ora perso, venne eseguita nel monastero di S. Gallo. Presenta molte glosse di mano del monaco Ekkehart IV.
Online dal: 20.12.2012
Commento di Ruperto di Deutz (Rupertus Tuitiensis, intorno al 1070-1129) alla liturgia della messa e dell'anno liturgico. Copia scritta da un solo copista in una scrittura curata del XII secolo; la legatura risale al sec. XV e presenta un segnalibro di corda attaccato al capitello superiore. A p. 226 e nella copertina il testo viene falsamente attribuito a Beda il Venerabile.
Online dal: 23.06.2014
Trascrizione della più importante fonte sulla storia del popolo inglese, l'Historia Ecclesiastica gentis Anglorum. Allestita intorno all‘860 nel monastero di San Gallo, presenta ancora la sua rilegatura carolingia originale. In apertura si trova una breve biografia di Beda e un repertorio delle sue opere.
Online dal: 23.12.2008
Manoscritto miscellaneo di scienza naturale scritto da diversi copisti nell'area di Laon, in Francia settentrionale, in gran parte intorno all'anno 850. Il codice contiene, tra l'altro, il De arithmetica di Boezio, un trattato computistico erroneamente attribuito a Beda il Venerabile († 735); copie di opere di Beda: il De temporum ratione, estratti del De natura rerum e il De temporibus.
Online dal: 09.12.2008
Trascrizione di diversi trattati sull'ortografia, realizzata verso l'800 nell'abbazia di San Gallo. Questo manoscritto contiene, tra le altre cose, una copia del trattato De orthographia di Alcuino di York, basato sull'opera omonima di Beda il Venerabile, come pure le dissertazioni sull'ortografia del vescovo gallico Agroetius (V secolo) e del grammatico romano Flavio Capro (II secolo).
Online dal: 31.07.2009
Codice miscellaneo astronomico-computistico con disegni a penna di alta qualità raffiguranti costellazioni.
Online dal: 31.12.2005
Copia sangallese, databile al IX secolo, di diverse opere di Beda il Venerabile, concernenti le scienze naturali (De natura rerum; De temporum ratione; De temporibus, del quale é trascritta solo la sezione finale). Il codice contiene anche testi computistici, calendari, tavole e, in chiusura, una classificazione delle scienze e schizzi a penna.
Online dal: 23.12.2008
Questa trascrizione, realizzata durante il IX secolo nell'abbazia di San Gallo, del commento di Beda il Venerabile († 735) alle sette lettere canoniche è significativa da un punto di vista storico-testuale.
Online dal: 31.07.2009
Trascrizione del commento di Beda il Venerabile († 735) ai libri dell'Antico Testamento di Tobia, Esdra e Neemia, realizzata nella prima metà del IX secolo nell'abbazia di San Gallo.
Online dal: 31.07.2009
Redazione dell'anglossassone Giuseppe Scoto; scritta intorno all'860. Allegata vi è la più antica copia rimasta della lettera di Cuthberto, allievo di Beda il Venerabile, all'amico Cuthwin, con il ragguaglio sulla morte di Beda nell'anno 735. In questo resoconto è contenuta la Lettera sulla morte di Beda in antico inglese Fore there neidfaerae ... nella versione più antica nel dialetto nordumbro di Beda. Il manoscritto si conserva tuttora nella sua legatura originale di epoca carolingia.
Online dal: 04.11.2010
Manoscritto miscellaneo contenente la versione breve di Beda il Venerabile († 735) del Libro della Genesi, l'opera Contra Iudaeos di Isidoro di Siviglia, la lettera De mansionibus filiorum Israhel (Epistula 78) di Girolamo ed una copia del primo e del secondo libro dei Maccabei dell'Antico Testamento. Fu realizzato nel IX secolo, probabilmente nell'abbazia di San Gallo. A pagina 232 si trova una iniziale molto notevole.
Online dal: 31.07.2009
Trascrizione del commento di Beda il Venerabile († 735) al Vangelo di Marco, realizzata nell'abbazia di San Gallo nel IX secolo.
Online dal: 31.07.2009
Questa trascrizione, allestita durante il IX secolo nell'abbazia di San Gallo, del commento di Beda il Venerabile († 735) al Vangelo di Marco è importante da un punto di vista storico-testuale.
Online dal: 31.07.2009
commento di Alcuino di York († 804) al Vangelo di Giovanni, probabilmente allestito nei pressi di Reims nella metà del IX secolo.
Online dal: 31.07.2009
Trascrizione, significativa dal punto di vista storico-testuale, del commento di Beda il Venerabile († 735) all'Apocalisse e agli Atti degli Apostoli. Fu realizzata nell'abbazia di San Gallo verso l'anno 800.
Online dal: 31.07.2009
Trascrizione dei commentari di Beda il Venerabile († 735) agli Atti degli Apostoli e all'Apocalisse, con prove di penna, una nota che identifica gli scribi (Wichram e Hartpert) e numerose glosse (la maggior parte della mano del monaco Eccardo IV). Questa trascrizione fu allestita nella seconda metà del IX secolo nell'abbazia di San Gallo. Alla fine del manoscritto si trova un verso dello scriba della mano del monaco Wichram.
Online dal: 31.07.2009
Il più antico manoscritto esistente di un anonimo commento ai Salmi, Eglogae tractatorum in psalterium, di provenienza irlandese, scritto in una minuscola carolina di influenza alemannica attorno all'820 nell'abbazia di San Gallo. Questo codice contiene pure una copia del commento di Beda il Venerabile († 735) a lettere canoniche e trascrizioni di due lettere di Girolamo (347-420).
Online dal: 31.07.2009
Trascrizione del commento di Beda il Venerabile († 735) alle lettere canoniche, realizzata verso il 900 nell'abbazia di San Gallo.
Online dal: 31.07.2009
Collezione di svariate opere poetiche dell'VIII e dell'inizio del IX secolo, allestita nella prima metà del IX secolo nell'abbazia di San Gallo. Questo volume contiene il Carmen de miraculis Sancti Cuthberti di Beda il Venerabile († 735), le opere De laude virginum e De octo principalibus vitiis di Aldelmo di Malmesbury († 709) e lettere in versi scambiate tra il vescovo Teodolfo di Orléans († 821) e il vescovo Modoino di Autun († 840/43 circa).
Online dal: 31.07.2009
Trascrizione, significativa dal punto di vista storico-testuale, del Prognosticum futuri saeculi di Giuliano di Toledo, una delle prime escatologie della letteratura cristiana impostata in modo complessivo e sistematico. Fu realizzata nell'abbazia di San Gallo nell'ultimo terzo del IX secolo. Include glosse, tra cui certe della mano di Eccardo IV, e, alla fine del manoscritto, una breve nota sull'opera da parte del monaco sangallese Eccardo IV († 1060; intitolata da Ildenfons von Arx Crisis Ekkehardi IV.).
Online dal: 31.07.2009
Manoscritto miscellaneo proveniente dal monastero di San Gallo, prodotto dopo l'anno 850. Contiene copie degli scritti di Beda il Venerabile e dell'Epistola ad Antiochum dello Pseudo-Ippocrate. Il testo più importante è tuttavia l'epistola del monaco Ermenrico di Ellwangen all'abate Grimaldo di San Gallo, contenuta unicamente in tale testimone. In essa Ermenrich, vantando la sua erudizione, domanda a Grimaldo di affidargli la composizione di una biografia in versi di San Gallo, fondatore dell'abbazia; la lettera comprende diversi particolari sulla vita quotidiana nel monastero di San Gallo.
Online dal: 09.12.2008
Trascrizione delle opere esegetiche De tabernaculo e De templo, come pure delle Quaestiones in libros regum di Beda il Venerabile († 735), allestita nella seconda metà del IX secolo nell'abbazia di San Gallo.
Online dal: 31.07.2009
Codice miscellaneo sangallese. Contiene una copia del più antico catalogo della biblioteca dell'Abbazia (seconda metà del IX secolo), seguita dai registri sangallesi delle accessioni librarie per il IX secolo (un registro dei libri acquistati nel periodo compreso tra l'abbaziato di Grimaldo e quello di Hartmut; uno dei volumi dei quali Hartmut commissionò la trascrizione; uno della biblioteca privata di Grimaldo). La seconda sezione del codice contiene opere di Alcuino di York († 804), tra cui l'epistola ad Arno, arcivescovo di Salisburgo (802), il trattato sulla penitenza e sulla confessione dei peccati (redatto sotto forma di lettera indirizzata agli studenti del monastero di San Martino, a Tours), il commento ai salmi penitenziali.
Online dal: 09.12.2008
Trascrizione del testo scolastico De grammatica di Alcuino di York († 804), composto come un dialogo tra due studenti, Saxo e Franco. Questa trascrizione fu allestita durante la prima metà del IX secolo nel convento di San Martino a Tours e giunse a San Gallo già durante il IX secolo.
Online dal: 31.07.2009
Copiato a S. Gallo da un unico copista, questo manoscritto dell'inizio del X secolo contiene I Synonima di Isidoro di Siviglia, il cosiddetto corpus dello Pseudo-Sisberto di Toledo, il De fide di Fulgenzio di Ruspe e una significativa collezione dei trattati di teologia di Alcuino, seguiti da una piccola selezione delle Scintillae (acc) di Defensor di Ligugé.
Online dal: 31.07.2009
Manoscritto di scuola proveniente dal monastero di San Gallo, databile alla seconda metà del IX secolo. Contiene il De dialectica di Alcuino, estratti da opere di Cassiodoro e Agostino, glossari e spiegazioni della Bibbia e di termini grammaticali e, al foglio 52, il celebre trattato sangallese Isruna, con alfabeto runico.
Online dal: 09.12.2008
Raccolta importante da un punto di vista storico-testuale di 66 lettere di Alcuino di York († 804); prodotta all'inizio del IX secolo nel monastero di S. Martino a Tours, entrò a far parte di lì a poco delle acquisizioni dell'abbazia di San Gallo.
Online dal: 09.12.2008
Manoscritto composito del sec. IX, probabilmente realizzato a Tours. Contiene diverse opere teologiche di Alcuini di Yorkk (intorno al 730-804): De virtutibus et vitiis; De fide sanctae et individuae trinitatis; De trinitate et ad Fredegisum quaestiones XXVIII; De animae ratione ad Eulaliam virginem. Inoltre nel manoscritto si trovano l'Epitaphium Alcuini (carm. 123) e il Carmen 112 Dum sedeas laetus di Alcuino, tramandato in questo unico codice (una iscrizione per una chiesa abbaziale non meglio determinata). A p. 245 si legge una corta notizia a carattere storico riguardante la Divisio Regnorum di Carlo Magno dell'806. Questa notizia è della stessa mano che ha scritto il Carmen 112 di Alcuino e contiene una indicazione riguardante la data della stesura: Anno dcccvi ab incarnatione domini indictione xiiii anno xxxviii regnante karolo imperatore viii idus februarii die veneris divisum est regnum illius iter filiis suis quantum unusquis post illum habet et ego alia die hoc opus perfeci. A p. 247 si trova, quale prova di penna l'antifona Quid vobis videtur de Christo? Cuius filius est? (Hesbert, Corpus antiphonalium officii, Nr. 4533), le cui prima quattro parole presentano dei neumi.
Online dal: 20.12.2012
Questo manoscritto della seconda metà del sec. IX potrebbe essere stata realizzata a S. Gallo. Contiene le seguenti opere: Poetae scholastici XII (incompleto); Symphosius, Enigmata; Columbano, Versus ad Hunaldum, ad Sethum, ad Fetolium; Claudiano, Giganthomachia; Alcuino di York, De dialectica; Dialogus de rhetorica et de virtutibus (con diagrammi alle pp. 224-236).
Online dal: 20.12.2012
L'opera dello Pseudo-Agostino Categoriae decem ex Aristotele decerptae reca nel manoscritto il titolo Cathegoriae Aristotelis ab Augustino translatae ad filium suum Adeodatum. La precedono un frammento dal Libro 1 del Periphyseon di Giovanni Scoto Erigena (sulle Categorie) e dei versi di Alcuino di York a Carlo Magno. Il manoscritto, della metà del sec. IX e la cui provenienza non è certa, venne redatto fin dall'inizio per ricevere delle glosse; la larga colonna centrale con il testo è circondata da glosse marginali, a cui si aggiungono delle glosse interlineari.
Online dal: 20.12.2012
Codice realizzato probabilmente nell'impero franco occidentale, forse a Tours nel primo terzo del sec. IX, contenente una copia dell'interpretazione di Alcuino di York (intorno al 730-804) del Vangelo di Giovanni. La carta di guardia iniziale mostra tracce di una pagina del Vergilius Sangallensis (Cod. Sang. 1394).
Online dal: 20.12.2012
Il manoscritto è costituito da due codici rilegati assieme (pp. 1-149 e 150-279). La prima parte risale alla seconda metà del sec. IX, la seconda alla metà del sec. IX. Il codice era di proprietà personale dell'abate di S. Gallo Grimald (841-872), ma probabilmente non è stato scritto a S. Gallo ma, almeno in parte, in uno scriptorium della Germania meridionale. Contiene diverse opere di Alcuino di York (intorno al 730-804): De fide sanctae et individuae trinitatis; De trinitate et ad Fredegisum quaestiones XXVIII; De animae ratione ad Eulaliam virginem; Dialogus de rhetorica et de virtutibus (con diagrammi alle pp. 210-217); De Dialectica (con un diagramma alla p. 270). Contiene inoltre estratti (cap. 2-11) dal De perfectione iustitiae hominis del Padre della Chiesa Agostino (nel codice con il titolo Adnotatio interrogationum caelesti pelagiani et responsionum sancti augustini). A p. 148 si trova, come prova di penna del sec. XIII, l'alleluia Conversus Iesus ad mariam dixit ei fides tua te salvum fecit vade in pace (con neumi), a p. 218 (XI/XII sec.) l'antifona Conspicit in celis mens prudens Ezechielis (con neumi) così come il responsorio Martir sancta dei quae flagrans igne fidei (senza neumi). A p. 271 è incisa con uno stilo la figura di un uomo con spada e scudo; una figura quasi identica si trova anche nel Cod. Sang. 175, p. 356 (qui come disegno a penna).
Online dal: 20.12.2012
Manoscritto miscellaneo contenente copie del penitenziale di Aligerio di Cambrai, un penitenziale pseudo-romano, altri brevi testi e una copia del trattato morale “De duodecim abusivis saeculi”, un tempo attribuito, tra gli altri, al Padre della Chiesa Cipriano. Copia di alta qualità artistica, trascritta nello scrittorio di San Gallo e parte della biblioteca personale dell'abate Grimaldo, che la offrì in dono all'abbazia di San Gallo.
Online dal: 23.12.2008
Copia disadorna, ma importante dal punto di vista del testo, dell'opera De ecclesiasticis officiis libri IV (denominata anche Liber officialis) del liturgista ed arcivescovo Amalario di Metz († intorno all'850), scritta probabilmente all'epoca del vice-abate e abate Hartmut (872-883) nel monastero di S. Gallo. Il manoscritto presenta, tra il libro 3 ed il libro 4, aggiunte alle pagine 349-361, cinque lettere di Alamario di Metz a diversi destinatari.
Online dal: 20.12.2012
Trascrizione della prima parte dell'opera Collectanea ex Augustino in epistolas Pauli, compilazione che Floro di Lione († circa 860) realizzò utilizzando opere dei Padri della Chiesa (soprattutto Agostino). Copia realizzata nella seconda metà del IX secolo nel monastero di San Gallo, con numerose glosse del monaco Eccardo IV (980-1060 circa) aggiunte nel sec. XI. Il codice contiene i commentari alla Lettera di Paolo ai Romani.
Online dal: 23.12.2008
Copia dell'opera Collectanea ex Augustino in epistolas Pauli, compilazione che Floro di Lione († circa 860) realizzò utilizzando opere dei Padri della Chiesa (soprattutto Agostino). Realizzata a San Gallo durante l'abbaziato di Hartmut (872-883), con numerose glosse del monaco sangallese Eccardo IV (980-1060 circa). Il volume comprende i commentari alle due Lettere di Paolo ai Tessalonicesi, alle due Lettere a Timoteo e alla Lettera agli Ebrei.
Online dal: 23.12.2008
Copia dell'opera Collectanea ex Augustino in epistolas Pauli, compilazione che Floro di Lione († circa 860) realizzò utilizzando opere dei Padri della Chiesa (soprattutto Agostino). Realizzata a San Gallo durante l'abbaziato di Hartmut (872-883), con numerose glosse del monaco sangallese Eccardo IV (980-1060 circa). Codice tuttora conservato nella rilegatura originale del periodo carolingio; tramanda i commentari alle due Lettere di Paolo ai Corinzi.
Online dal: 09.12.2008
Copia dei libri XIII-XX dei Commentari di Rabano Mauro († 856) al libro veterotestamentario di Geremia (Expositio super Jeremiam prophetam libri viginti), realizzata a San Gallo nella metà del IX secolo.
Online dal: 09.12.2008
Copia del commento di Rabano Mauro al Pentateuco (i cinque primi libri dell'Antico Testamento: Genesi, Esodo, Levitico, Numeri e Deuteronomio; detto anche "I cinque libri di Mosè"), trascritta nel IX secolo nell'abbazia di San Gallo. In chiusura, una nota dello scriba: «Accipe nunc demum scripturam...»
Online dal: 23.12.2008
Copia del commento di Rabano Mauro ai due Libri dei Re, accuratamente realizzata nel monastero sangallese intorno agli anni 920/925.
Online dal: 12.12.2006
Copia del commento di Rabano Mauro ai libri veterotestamentarii III-IV dei Re, trascritta nell'abbazia di San Gallo nel primo quarto del X secolo.
Online dal: 23.12.2008
Copia dell'opera De institutione clericorum (Sull'istruzione dei chierici) di Rabano Mauro, trascritta verso l'anno 850 nell'abbazia di Saint-Emmeram, a Regensburg, e probabilmente giunta a San Gallo durante l'abbaziato di Grimaldo (841-872), che fu anche il primo cappellano di Ludovico il Germanico. Il manoscritto contiene anche una lettera del 789 di Carlomagno ad Alcuino e il Canone 145 del Concilio di Aquisgrana dell'anno 816.
Online dal: 23.12.2008
Il codice contiene l'opera principale di Anselmo di Canterbury Cur deus homo, infine la Praefatio (p. 3), un indice dei capitoli (pp. 3–5) e la Commendatio operis ad Urbanum papam II (pp. 5–6).
Online dal: 04.10.2018
Composto da una parte in pergamena (pp. 1-74) e una in carta (pp. 75-98), il manoscritto del XIV secolo riunisce tre testi diversi. Il Compendium moralitatum (1320-1322) del domenicano Jacopo da Losanna è costruito come un dizionario che comprende le voci da A[bicit mundus...] (p. 1a) a Y[pocrita] (p. 36b). Segue il Symbolum magistri domini Bonae Venturae, come indicato nella rubrica (p. 37), che è in realtà un testo attribuito al domenicano Aldobrandino di Tuscanella, copiato da una mano diversa dal testo precedente (pp. 37a-72a). La parte cartacea presenta estratti dalle Questiones de prologo quarti sententiarum (pp. 75a-98a) del carmelitano inglese Johannes Baconthorp (1290 circa-1348) [https://drcs.zahnd.be/oid/100499]. I nervi e fili della legatura all'interno del dorso del libro (dopo p. 98) mostrano che un'altra parte del manoscritto, che vi era originariamente rilegata, è stata rimossa. Sulle controguardie sono incollati frammenti di testi canonici del XIV secolo.
Online dal: 06.09.2023
Il manoscritto è costituito da due codici rilegati assieme (prima parte: pp. 1-198; seconda parte: pp. 199-210), scritti da varie mani. Almeno la prima parte, più antica, è probabilmente stata scritta a S. Gallo. Vi sono contenuti diversi glossari (sia latino-latino che latino-alto tedesco antico) della Bibbia, dei testi agiografici (Abdias, Historica Apostolica; Sulpicio Severo, Vita S. Martini), opere grammaticali (Prisciano, Institutio de arte grammatica; Donato, Ars grammatica) ed opere di autori cristiani (Prudenzio, Sedulio, Sedulio Scoto De greca), e inoltre glossari di piante medicinali, uno scritto di medicina ed un trattato astronomico incompleto.
Online dal: 20.12.2012
Glossario biblico latino-latino (i termini latini sono spiegati in latino), scritto in una minuscola carolina verso l'anno 900, probabilmente nell'abbazia di San Gallo. Comprende numerose prove di penna all'inizio e alla fine del glossario.
Online dal: 31.07.2009
Manoscritto miscellaneo, realizzato verso il 900 nell'abbazia di San Gallo, comprendente due glossari biblici, un glossario dei Salmi come pure delle spiegazioni di nomi ebraici e greci.
Online dal: 31.07.2009
Manoscritto composito in tre parti contenente testi del IX secolo: (1) canoni dell'assemblea della diocesi di Magonza sotto Rabano Mauro, (2) un glossario biblico, (3) una trascrizione dei Synonyma di Isidoro di Siviglia. La prima parte fu realizzata a Magonza (verso l'anno 850), le altre due parti all'abbazia di San Gallo.
Online dal: 31.07.2009
Il volume è costituito da due manoscritti più o meno della stessa epoca. Il primo codice raccoglie alle pp. 3-94 delle glosse alla Genesi e al Levitico e attinge tra gli altri, oltre a fonti patristiche come le opere di Gregorio Magno o Agostino, al commento al Levitico di Esichio di Gerusalemme. Il secondo codice comprende alle pp. 95-279 un commento anonimo a Matteo. Alcune iniziali sono di vari colori, per es. p. 278 e p. 279. Sull'ultima pagina (p. 280), rimasta bianca, nel XIV sec. è stato aggiunto un indice del contenuto.
Online dal: 04.10.2018
Raggruppamento di glossari di diverso tipo: glossari biblici, glossari dei testi dei Padri della Chiesa (come per esempio della lettera di Gerolamo a Marcella o delle omelie ai Vangeli di papa Gregorio Magno). Alla parola latina dei rispettivi testi fa seguito una spiegazione in latino o una traduzione in volgare (alemannico). Inoltre il manoscritto contiene anche glossari tecnici (per es. dei Canoni, degli uccelli, pesci, della medicina, dei rapporti di parentela). I glossari, tra i più antichi testimoni della lingua tedesca, sono stati compilati da vari monaci del monastero di S. Gallo nella seconda metà del sec. IX. I fogli di pergamena della prima metà del manoscritto sono in gran parte rovinati nel margine superiore.
Online dal: 20.12.2012
Il manoscritto contiene il commento di Anselmo di Laon († 1117) ai Salmi (autore secondo Stegmüller, Repertorium Biblicum, n. 1357; altrove il testo è attribuito a un Haimo). Alle pp. 245-253 si trova un commento alla piccola dossologia e ai Cantici dell'Antico Testamento per le Laudi, anch'esso di Anselmo o del suo allievo Gilberto di Poitiers († 1155) (Stegmüller, RB 1357, 1 o 2530). Alcune pagine contengono lunghe glosse marginali. La decorazione del libro si limita a lombarde rosse di due o tre righe e a una scarsa rubricatura. A p. 254 si trova il timbro della biblioteca dell'epoca dell'abbaziato di Diethelm Blarer (1553-1564).
Online dal: 14.12.2022
Il manoscritto, vergato da una sola mano (p. 236: due esametri con il nome del copista Cuonradus), contiene principalmente sermoni per l'intero anno liturgico (pp. 1-236: sermones de tempore, pp. 239–285: sermones de sanctis). Da p. 287 sono inclusi alcuni capitoli dal Liber miraculorum di Herbert di Clairvaux († ca. 1198). La decorazione si limita a lombarde rosse di tre linee.
Online dal: 14.12.2022
Copia del commento all'Apocalisse di un certo Berengaudus o Bellengarius, vergato da numerose diverse mani. L'autore è probabilmente Berengaudus, un monaco dell'abbazia di Ferrières, che intorno all'890 compì i suoi studi ad Auxerre e che viene ricordato in una lettera da Lupo di Ferrières, ma del quale non si hanno altre informazioni. Il manoscritto, di formato minore, contiene da 33 a 64 righe per pagina.
Online dal: 22.03.2018
Il sottile manoscritto contiene il commento all'Apocalisse di Anselmo di Laon, morto nel 1117 (Stegmüller, Repertorium Biblicum, n. 1371). Tranne una lombarda rossa di quattro righe all'inizio del testo, il libro non presenta alcuna decorazione. A p. 50 si trova il timbro della biblioteca dell'epoca dell'abbaziato di Diethelm Blarer (1553-1564).
Online dal: 14.12.2022
Copia di un anonimo commento ai libri 1 e 2 di Mosé. Il manoscritto è stato realizzato nel sec. XI, verosimilmente nel monastero di S. Gallo.
Online dal: 04.10.2011
Uno dei soli tre manoscritti superstiti della «Versione 1» (Stegmüller, Nr. 7212) di un commentario di Remigio di Auxerre (841-908) ai Salmi (Expositio in psalmos), scritto nel sec. XII nel monastero di S. Gallo. Gli altri due manoscritti si conservano nella Bibliothèque Municipale di Reims. Così come uno dei due codici di Reims, quello di S. Gallo contiene una copia del testo incompleta; il manoscritto si interrompe con il commento al salmo 114,6.
Online dal: 07.10.2013
Seconda parte del commento ai salmi Expositio super psalmos - Salmi da 77 a 150 - dell'erudito e abate di Reichenau Walafrid Strabo (808/09-849). Scritto nell'abbazia di S. Gallo intorno all'anno 1000.
Online dal: 21.12.2009
Il manoscritto, in una rilegatura dell'epoca dell'abate Ulrich Rösch (1463-1491), è composto da due parti. La prima (pp. 3-166), scritta probabilmente nella Germania meridionale verso la fine del XII secolo, contiene circa l'ultimo terzo del commento ai Salmi (sui Sal 109-150) di Pietro Lombardo († 1160). La seconda (pp. 167-308), scritta nel XIII secolo e forse a S. Gallo, contiene sermoni e trattati, per lo più di Bernardo di Chiaravalle († 1153). Oltre ad alcuni dei suoi grandi sermoni liturgici, la raccolta ne contiene anche alcuni non certamente autentici di Bernardo, nonché sei sermoni di Nicolao di Chiaravalle († dopo il 1175). I sermoni alle pp. 167-292 sono disposti secondo l'anno liturgico (de tempore e de sanctis). Un sermone tratto dai Sermones de diversis di Bernardo è qui assegnato alla festa di Gallo (pp. 268-270). Alle pp. 292-298 si trova la seconda parte del trattato De gradibus humilitatis et superbiae di Bernardo di Chiaravalle; alcuni capitoli, soprattutto il primo e l'ultimo, sono molto abbreviati. Le ultime pagine (pp. 298-308) contengono altri brevi sermoni e trattati che sono almeno in parte attribuibili a Bernardo.
Online dal: 14.12.2022
Il manoscritto cartaceo inizia con il commento ai salmi di Conradus di Soltau (pp. 3a-210a). Prima di diventare vescovo di Verden, Conradus di Soltau (circa 1350-1407) studiò all'università di Praga, dove divenne maestro e professore di teologia e poi rettore dell'università (1384/5). Le fonti principali del suo commento ai salmi sono Nicola di Lira e la Glossa ordinaria. Il resto del manoscritto contiene vari testi teologici: estratti dal salterio (pp. 212-216), dagli Articuli de Passione Christi (pp. 218-244), la prima pagina di un calendario (p. 348) e un estratto da un martirologio (pp. 350-354), i sermoni di Jacopo da Voragine per la Quaresima (pp. 368a-429b) e la Legenda s. Verena (pp. 464a-477b). Un gran numero di pagine bianche inframezza i vari testi di questo volume, che è stato copiato da più mani. L'ex-libris a p. 1: Dis Buch ist Anthoni Gaisberg si riferisce probabilmente ad Anton Gaisberg, padre di Franz (circa 1465-1529), abate di San Gallo (1504-1529). Fu forse grazie a quest'ultimo, grande appassionato e committente di manoscritti, che quest'opera entrò a far parte della biblioteca dell'Abbazia di San Gallo.
Online dal: 06.09.2023
Copia della prima parte della Expositio super psalmos di Walafrid Strabo (808/09-849) - Salmi da 1 a 76 - scritta nel sec. IX nell'abbazia di S. Gallo. Contiene inoltre due lettere di Gerolamo (lettera nr. 30 Ad Paulam e n. 28 Ad Marcellam).
Online dal: 21.12.2009
Copia incompleta del commento ai salmi di Pietro Lombardo (ai Salmi 80-150). Manca la prima metà (fascicoli 1-27). La decorazione del libro si limita a delle lettere iniziali rosse. Le iniziali previste nei punti di suddivisione del salterio (Salmi 101, 109) non sono state eseguite.
Online dal: 14.12.2018
Manoscritto composito latino risalente all'epoca tra il 1150 ed il 1250, scritto nella Germania meridionale, forse anche a S. Gallo. Il volume contiene (non del tutto complete) le prediche di Bernardo di Clairvaux al Cantico dei cantici veterotestamentario (Sermones super cantica canticorum), la storia della prima crociata di Roberto di Reims (Historia Hierosolimitana), l'opera De locis sanctis dell'erudito e santo Adomnán di Jona († 704), una Relatio sull'apostolo Tommaso così come dei brevi versi sulle parti delle ore canoniche (Versus de horis canonicis) e dei versi sulle dieci piaghe d'Egitto (Versus de plagis Aegyptii).
Online dal: 07.10.2013
Il manoscritto cartaceo contiene diversi testi copiati su due colonne da mani diverse nel corso dei secoli XIV e XV. Inizia con un martirologio (pp. 1a-80a), la cui trascrizione è datata 1434 e firmata dal copista Ulrich Aeppli, plebano di Sitterdorf in Turgovia (p. 80a). Almeno altri cinque manoscritti nella biblioteca abbaziale di S. Gallo sono interamente o in parte di sua mano (Cod. Sang. 327; Cod. Sang. 709; Cod. Sang. 786; Cod. Sang. 1078; Cod. Sang. 1076). Dopo alcune pagine bianche (pp. 81-95), una delle quali reca il timbro della biblioteca di S. Gallo all'epoca dell'abbaziato di Diethelm Blarer (p. 81), segue una serie di testi più brevi copiati nel XIV secolo, tra cui dei sermoni (pp. 98a; 98b-100a), la copia di una lettera di papa Gregorio VII a Matilde di Canossa (pp. 100a-101b) e delle preghiere disposte secondo l'ordine dell'anno liturgico (pp. 102a-117b), ad eccezione della prima dedicata a s. Brendano (p. 101b). Questa raccolta contiene anche un notevole calendario che propone un regime alimentare in cui ogni mese dell'anno è associato al consumo di un pesce (p. 98a). Secondo il titolo di p. 120a, l'ultimo testo contiene le Quaestiones di s. Agostino (pp. 120a-141b).
Online dal: 20.12.2023
Esemplare completo del commento di Aimone di Auxerre (intorno all'810-865/875) al libro di Isaia. Il manoscritto ricevette una nuova rilegatura nel sec. XV ed è menzionato nel catalogo della biblioteca del 1461. Probabilmente si tratta di una copia del manoscritto di Reichenau, Karlsruhe, Badische Landesbibliothek, Aug. Perg. LXV, anche questo databile al sec. XI.
Online dal: 23.06.2014
Il manoscritto è composto da due parti. La prima, un po' più recente, risale all'inizio del XV secolo e contiene il Tractatus de officio missae di Bernardus de Parentis (pp. 3-178), comprendente capitulatio (p. 3-9), dedica (pp. 9-10), prologo (pp. 10-11) e collatio (pp. 11-12). Il testo vero e proprio inizia a p. 12. Le pp. 179-190 sono bianche. La seconda parte, più antica, risale al XIV secolo e contiene alle pp. 191-254 un commento anonimo a Isaia (Stegmüller, Repertorium Biblicum, n. 8038; il testo si interrompe nel commento al cap. 21) e a p. 256 l'inizio del Tractatus moralis de oculo di Pietro di Limoges, incipit Si diligenter voluerimus in lege domini meditari. Anche questo testo si interrompe a metà di una frase. Il manoscritto è rilegato in una copertina di pergamena, il cui interno è rivestito di tessuto. All'interno della copertina anteriore il tessuto è stato rimosso per consentire la lettura del testo sulla pergamena: un documento in lingua tedesca (XIV secolo). Delle strisce, presumibilmente provenienti dallo stesso documento, fungono da rinforzi al centro di ogni fascicolo. A p. 268 si legge nel margine inferiore una nota di acquisto dell'anno 1422. Secondo la nota di possesso a p. 3, il manoscritto si conserva nell'abbazia di S. Gallo dal XV secolo. Alle pp. 3 e 178 si trovano i timbri dell'epoca dell'abbaziato di Diethelm Blarer (1553-1564).
Online dal: 20.12.2023
Il manoscritto cartaceo è composto da quattro unità codicologiche e risale (contrariamente a Scherrer) al XV secolo. La prima parte comprende i fogli bianchi A-F e presenta un'antica cartulazione 182-187 del XV secolo. La seconda parte (c. G e cc. 1-22) contiene dapprima, a c. Gv un lungo indice barrato e al di sotto uno più breve aggiornato, entrambi del XV secolo. Segue, alle cc. 1ra-22rb il sermone o trattato De passione domini, che nel manoscritto e nei cataloghi precedenti è stato attribuito a Heinrich von Langenstein, ma che in realtà potrebbe essere stato scritto da Heinrich Totting von Oyta († 1397). Sulla base delle annotazioni in rosso all'inizio e alla fine del trattato (c. 1ra, 22rb), è stato copiato su incarico del domenicano Conrad Bainli. La terza parte (cc. 23-81) tramanda un altro sermone o trattato De passione domini e fu scritto da un secondo copista il quale, secondo il colophon (c. 74va), eseguì la copia nel 1446, sempre per conto di Conrad Bainli. La quarta parte (cc. 82-129) contiene dapprima alle cc. 82ra-116ra l'Expositio dominicae passionis di Giordano di Quedlinburg. Secondo il colophon (c. 116ra), Conrad Bainli, uno dei due probabili scriba dell'Expositio, completò personalmente la trascrizione nel 1437. Seguono, alle cc. 117ra-123ra, estratti dai quattro Vangeli (concordanza evangelica sulla Passione?) di un altro scriba il quale, secondo il colophon (c. 123ra), ha realizzato la copia nel 1437, sempre per conto di Conrad Bainli. La legatura risale al XV secolo e presenta delle assi in legno riutilizzate.
Online dal: 25.04.2023
Il manoscritto è stato realizzato tra la fine del XIV e poco dopo la metà del XV secolo. Una prima sezione (pp. 17-347) è stata scritta in gran parte da Johannes Schorand (eccetto le pp. 17-47) ed è datata al 1398 alle pp. 123, 303 e 347. Le pp. 348-412 sono vergate da diverse mani del XV secolo. L'ultima parte (pp. 413-538) è di mano del frate domenicano Cuonradus Bainli e riporta diverse date: 1455 (pp. 470, 475 e 488) e 1458 (p. 538). Il manoscritto contiene principalmente sermoni, ma anche altri testi, soprattutto teologici. Alle pp. 17-124 si trovano i Sermones super Pater noster di Godefridus Heriliacensis (da Erlach sul lago di Bienne), seguiti alle pp. 124-303 dai sermoni De tempore. L'explicit a p. 303 (Explicit Jacobus de Foragine) è fuorviante: solo alcuni sermoni sono di Jacopo da Varagine. Piuttosto, i primi 58 sermoni sono identici a una raccolta di prediche di un anonimo francescano, conservata a Oxford, Merton College, MS 236 (XV secolo) e denominata «Mendicus» dal suo incipit. A partire dall'undicesima domenica dopo Pentecoste, il Cod. Sang. 329 è un misto della raccolta di sermoni «Mendicus» e di altri aggiuntivi tratti dai Sermones de tempore di Jacopo da Varagine. A queste due raccolte di sermoni seguono alcuni testi più brevi: pp. 304-347 il Tractatus de symbolo fidei di Aldobrandino da Toscanella, alle pp. 348-353 un sermone sulla Pasqua tratto dalla Expositio evangeliorum dominicalium di Alberto da Padova (incipit Maria Magdalene et Maria Jacobi et Salome emerunt aromata ... Licet magna leticia sit rem desideratam invenire), alle pp. 355-357 delle norme di diritto canonico, alle pp. 358-360 il capitolo De sancto Petro apostolo dalla Legenda aurea di Jacope da Varagine e alle pp. 363-413 un Tractatus de amore dei, anime. Le pagine scritte da Cuonradus Bainli iniziano con il Commentarius in decem praecepta di Henricus de Frimaria (pp. 413-475, con un indice dettagliato alle pp. 470-475), seguito da un Sermo de sacramento corporis Christi (pp. 479-488) e da un testo intitolato Biblia virginis Marie (pp. 488-538, con un indice dettagliato alle pp. 488-491). Il codice presenta diverse foliazioni contemporanee. Il manoscritto era di proprietà di Johannes Lener e, dopo la sua morte, di Johannes Engler (cfr. le annotazioni di mano di Johannes Schorand alle pp. 124 e 347, corrette o aggiunte da una mano del XV secolo). Il volume si trovava nella biblioteca del monastero di S. Gallo al più tardi dalla metà del XVI secolo (p. 353 timbro della biblioteca dell'abate Diethelm Blarer del periodo 1553-1564).
Online dal: 20.12.2023
Contiene una versione dell'Ambrosiastro (commento dello pseudo-Ambrogio alle Lettere dell'apostolo Paolo) scritta nella seconda metà del sec. IX nell'abbazia di S. Gallo.
Online dal: 21.12.2009
Omiliario dell'erudito benedettino Aimone di Auxerre (Haimo Autissiodorensis; † intorno all'878). Manoscritto del sec. X/XI molto utilizzato, con notizie marginali del monaco sangallese Ekkehart IV e con dei fogli aggiunti nel XII/XIII sec.
Online dal: 13.12.2013
Il manoscritto contiene il commento di Pietro Lombardo (1095/1100-1160) alle Lettere di Paolo (Collectanea in epistolas Pauli). Sull'etichetta del dorso e a p. 1/2 il testo è falsamente attribuito a Pietro di Tarantasia (più tardi papa Innocenzo V). Il codice è scritto su due colonne e presenta in una colonna, spesso molto stretta, il testo biblico, nell'altra, in righe alte la metà, il commento. Nel margine si leggono ad inchiostro rosso dei rimandi agli autori citati da Pietro Lombardo. All'inizio di ciascuna lettera si trovano due iniziali (per il testo biblico e per il commento) colorate su fondo d'oro (pp. 3, 5, 116, 202, 249, 287, 316, 334/335, 351, 371, 402, 409, 412). Queste presentano delle caratteristiche del cosiddetto «channel style», diffuso intorno al 1200 sulle due sponde del canale della Manica.
Online dal: 23.09.2014
Contrariamente a quanto ritenuto da Scherrer, il messale non risale al XIV secolo, ma alla prima metà del XV secolo. Oltre a un'immagine del canone a piena pagina (p. 179), la decorazione è costituita da un lato da iniziali filigranate (pp. 77b, 413a, 434a ecc.) e dall'altro da iniziali zoomorfe e istoriate, già disegnate ma non completate. Ad esempio, alla p. 12a, per il giorno di Natale vi è un'iniziale formata da un drago che contiene la scena della nascita di Cristo, e alla p. 92a, per la Dedicatio huius monasterii, un'iniziale con un uomo su un albero. Il messale tramanda numerose sequenze che meritano una particolare menzione. Secondo la nota di possesso a p. 1 Sanctorum Iohannis Baptiste et Evangeliste, almeno nel XVIII secolo il manoscritto era conservato nel monastero di S. Giovanni in Thurtal.
Online dal: 25.04.2023
Manoscritto liturgico miscellaneo, contenente testi e tavole computistiche, un breviario (con incipit di testi recitati e cantati per le Messe celebrate in occasione delle principali festività dei santi), un graduale con neumi e un sacramentario. Decorato con alcune miniature prodotte nel monastero di S. Gallo intorno all'anno 850. Nel mezzo, alla pagina 304, il «St. Galler Glauben und Beichte III», professione di fede in alto-tedesco antico.
Online dal: 24.05.2007