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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 1718a
Carta · VII + 691 + 82 + 60 pp. · 31.7 x 21 cm · monastero di S. Gallo (p. Gregor Schnyder) · 1693 (con aggiunte contemporanee fino al 1793)
Lo Hierogazophylacium Monasterii Sancti Galli – L'elenco del tesoro del duomo di S. Gallo dell'anno 1693

Primo volume del cosiddetto Sacrarium Sancti Galli in sei volumi (all'epoca dell'allestimento del catalogo dei manoscritti ad opera di Gustav Scherrer prima del 1875 non reperibile). I volumi 2 fino a 6 del Sacrarium recano le segnature Cod. Sang. 1719-1723. Questo volume registra gli oggetti liturgici che nel 1693 si trovavano nel tesoro del monastero di S. Gallo quali calici, statue, mostranze, candelabri, altarini, patene, turiboli, reliquiari ecc. Questa visione d'insieme, raccolta e copiata da padre Gregor Schnyder (1642-1708), e dedicato all'allora principe-abate Cölestin Sfondrati (1687-1696), contiene delle informazioni storiche su ogni singolo oggetto d'arte, corredate da 60 immagini a colori conformi all'originale. Questo elenco assume una grande importanza poiché in seguito all'entrata delle truppe zurighesi e bernesi nel 1712, e dei francesi nel maggio 1798, così come in seguito alla secolarizzazione del monastero nel 1805 e conseguente liquidazione di una grande parte dei suoi possedimenti, molti di questi oggetti andarono persi, vennero requisiti o fusi. Molti lavori di conosciuti orafi e argentieri della prima epoca moderna (tra gli altri Hans Jacob Bayr, Augusta; Heinrich Domeisen, Rapperswil; Fidel Ramsperg, Appenzello; Johannes Renner, Wil), sono testimoniati unicamente grazie al Hierogazophylacium (tradotto in tedesco: "Heiligschatzbehälter" = tesoro delle sacre reliquie). Altri oggetti liturgici sono ancora oggi conservati nel tesoro della cattedrale di S. Gallo, così come per esempio il cucchiaio di S. Gallo (p. 170b) ancora oggi in uso liturgico, o il piccolo ostensorio con reliquie contenente parti della cintura e dell'abito per la penitenza di S. Gallo (p. 168b). Particolare attenzione dedicò p. Gregor Schnyder nella sua composizione alle reliquie contenute nei diversi oggetti; egli ne indicò la provenienza e ne copiò le autentiche che ne attestavano l'autenticità. Il volume è introdotto da un frontespizio dipinto con tonalità sul marrone (fol. IIIr) che mostra la leggenda della fondazione del monastero di S. Gallo sullo sfondo di un'immagine del duomo di Gallo nello stato in cui si trovava intorno al 1693. (smu)

Online dal: 17.03.2016

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 1719
Carta · 765 pp. · 32 x 20.5 cm · monastero di S. Gallo (p. Gregor Schnyder) · 1699
Sacrarium Sancti Galli, vol. II: traslazione di santi dalla zona del principato abbaziale di S. Gallo, VII fino al XVII sec.

Il volume, redatto principalmente in latino, contiene un prospetto, riunito da numerose antiche fonti, delle traslazioni di santi dalla zona del principato abbaziale di S. Gallo. Il primo testo in ordine cronologico fu compilato dal monaco e custode di S. Gallo Gregor Schnyder (1642-1708), redatto e consegnato il 19 aprile 1699 all'abate Leodegar Bürgisser (abate 1696-1717) in occasione dell'onomastico. Le illustrazioni a colori sono opera di padre Gabriel Hecht (1664-1745). Inizialmente furono descritte le diverse traslazioni di reliquie di s. Gallo tra il 640 ca. e il 1484 (fol. IXv - p. 20) e di s. Otmaro tra il 759 e il 1692 (pp. 24b-99). Seguono delle relazioni sulle traslazioni di Notkero Balbulo, tra le quali la beatificazione del 1513 (pp. 104b-163) e la dislocazione delle reliquie di Otmaro e Notkero (pp. 160-286) tra il 1623 e il 1628, resasi necessaria a causa della nuova costruzione della chiesa di Otmaro. Seguono relazioni sulla donazione di reliquie di vari santi del e dal monastero di S. Gallo (pp. 287354)  tra cui quelle riguardanti l’arrivo di reliquie nel monastero del particolarmente venerato san Magno (898), Costanzo di Perugia (904), Remaclo di Stavelot (1035), Fede di Agen (1084), Carlo Borromeo (1611), Sigisberto e Placido dal monastero di Disentis (1624) e del vescovo Landolo di Treviso (1631). Nella parte finale del manoscritto trovano posto raccolte di atti e resoconti sulle traslazioni di corpi santi delle catacombe romane nel XVII secolo dalla zona del principato abbaziale di S. Gallo: vengono descritte (rispettivamente con la storia e le festività) le traslazioni di Onorato nella chiesa di S. Gallo nel 1643 (pp. 367b-453), di Antonino e Teodoro nella chiesa nel 1654 e nella chiesa Neu St. Johann nel 1685 e Antonino nel 1654 nella chiesa abbaziale (pp. 458507), di Leandro nel 1652 nel convento cappuccino di Maria der Engel presso Wattwil (pp. 508513), di Marino nel 1657 a Lichtensteig (pp. 518530), di Teodora nel 1662 nel monastero di monache cistercensi di Magdenau (pp. 533539), di Pancrazio nel 1672 a Wil (pp. 541571), di Costanzo nel 1672 a Rorschach (pp. 573644), di Laureato nel 1676 a Wildhaus (pp. 647682) così come di Sergio, Bacco, Giacinto e Erasmo nel 1680 nella chiesa del monastero di S. Gallo (pp. 687747). (smu)

Online dal: 26.09.2017

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 1720
Carta · 6 + 560 + 2 pp. · 30.5 x 19.5 cm · monastero di S. Gallo (p. Gregor Schnyder, p. Chrysostomus Stipplin) · prima del 1672/intorno al 1706 (con aggiunte fino al 1788)
Sacrarium Sancti Galli, Bd. III: consacrazioni di chiese, cappelle, altari e campane dalla zona del principato abbaziale di S. Gallo

Il volume, redatto principalmente in latino, contiene nella prima parte (pp. 1-480) informazioni sulla consacrazione di chiese, cappelle, altari e campane nel monastero di S. Gallo e dalla zona dell’Alte Landschaft («antico territorio») (pp. 1-187), in Turgovia (pp. 188-263), nella valle del Reno (pp. 264-309) e nel Toggenburgo (pp. 310-457), inoltre sulle chiese nel territorio urbano di S. Gallo, S. Lorenzo, S. Magno e S. Leonardo (pp. 475-480). Questa parte venne scritta dal monaco e custode di S. Gallo p. Gregor Schnyder (1642-1709) intorno al 1706 e contiene numerose aggiunte dall’epoca fino al 1788. Su una pagina non numerata posta prima di p. 57 è visibile un disegno diluito a penna della torre dell’orologio del monastero, finita nel 1661. La seconda parte (pp. 487-556) è di mano del monaco di S. Gallo Chrysostomus Stipplin (1609–1672). Contiene un calendario delle feste dei santi per il monastero di S. Gallo, che indica ogni volta dove si celebra la rispettiva festa (pp. 487-501), un elenco delle cappelle e degli altari con le date di consacrazione (pp. 501-502), due elenchi dei patrocini degli altari disposti secondo il calendario (pp. 503-506 e 507-509), una panoramica degli altari con le reliquie in essi contenute (pp. 509-515) e un elenco di tutte le reliquie del monastero e delle sue cappelle (pp. 519-556). Conclude la prima parte un indice dei luoghi (della stessa epoca delle ultime aggiunte). (sno)

Online dal: 14.12.2018

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 1721
Carta · 352 ff. · 33.5 × 20 cm · monastero di S. Gallo (p. Kolumban Brändle; frate Gall Beerle) · dopo il 1769 (legatura: 1785)
Sacrarium Sancti Galli, vol. IV: descrizione delle festività in occasione della traslazione di corpi santi (dalle catacombe romane) nelle chiese e nel monastero di S. Gallo nel XVII e XVIII secolo

In questo volume, prevalentemente scritto in tedesco, il custode di S. Gallo p. Kolumban Brändle (1720-1780) quale redattore e compilatore e frate Gall Beerle (1734-1816) quale copista, descrivono le festività che ebbero luogo nel XVIII sec. nella zona del principato abbaziale di S. Gallo in occasione della traslazione dei corpi santi dalle catacombe romane. L'introduzione generale (fol. Vr - fol. VIIIr) è seguita da una talvolta voluminosa documentazione sulla traslazione di Benedetto nel convento delle cappuccine di S. Scolastica a Rorschach nel 1723 (fol. IXv-2v), di Giustino a Gossau nel 1743 (fol. 63v68v), di Giuliano nel convento delle cappuccine di Notkersegg nel 1748 (fol. 69v77v), di Valentino a Goldach nel 1761 (fol. 78v129v), di Celestino a Waldkirch nel 1763 (fol. 130v167r), di Clemenzia nel monastero delle benedettine di Santa Wiborada a St. Georgen nel 1769 (fol. 168v226v), di Teodoro a Neu St. Johann nel 1685 (fol. 228v237r), di Placido, Felicissimo, Vittore, Prospero e Redempta nel 1689 a Neu St. Johann (fol. 238v246r), sul centenario della traslazione di Teodoro a Neu St. Johann nel 1755 (fol. 247r265r) e sul centenario della traslazione di Marino a Lichtensteig nel 1757 (fol. 266v291r), così come sulla traslazione di Teodoro a Berneck nel 1766 (fol. 292v352v). Le relazioni sono accompagnate da dipinti ad acquarello dei corpi santi avvolti in abbigliamenti festivi. Inoltre nel volume si trovano atti, documenti e relazioni sull'autorizzazione richiesta a Roma di poter venerare Eusebio di Viktorsberg nell'area dell'abbazia di S. Gallo (fol. 3v-54v), così come sulla disposizione della processione di Pancrazio a Wil nell'anno 1738 (fol. 55r-62v). Nel volume si conserva anche un poco conosciuto schizzo a inchiostro della fortezza di Iberg presso Wattwil (fol. 238v). (smu)

Online dal: 26.09.2017

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 1722
Pergamena · 244 (246) + 111 (113) + 67 (72) ff. · 13.5-36.5 x 9.5-46.5 cm · abbazia di S. Gallo, p. Ambrosius Epp · 1785
Sacrarium Sancti Galli, Vol. V: De sacra Suppellectili et alia («Über die heiligen Geräte»)

Il fascicolo è stato riunito nel 1785 dal custode del monastero di S. Gallo, p. Ambrosius Epp (1752-1817). Contiene, suddivisi in varie parti, disegni, descrizioni ed inventari di una parte del tesoro della cattedrale di S. Gallo (i cosiddetti oggetti liturgici sacri), così come dei rispettivi documenti. La prima parte (pp. 1-157) riunisce disegni di calici, ampolle, piatti, stemmi, candelabri ecc., poi disegni a penna di quattro altari. La seconda parte (fol. 1-240, con l'indice alla pp. 161-166 della prima parte) contiene inventari del tesoro del duomo del XVII e XVIII secolo. Alcuni non sono datati, altri lo sono (1665, 1691, 1712, 1720, 1723, 1739 e 1781). La terza parte (fol. 1-104, con indice sui ff. 242-244 della seconda parte) costituisce una raccolta di documenti degli oggetti trattati - fatture, lettere, notizie di diario ecc. per la maggior parte ordinati in ordine cronologico. La quarta parte (pp. 1-67 e fol. 68-95, con indice alle cc. 107-110 della terza parte) contiene privilegi e indulgenze, manoscritte e a stampa. (sno)

Online dal: 22.03.2018

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 1727
Carta · II + 516 pp. · 29 x 19.5 cm · dopo il 1599/prima metà del XVII sec.
Compendio dell’alchimia: Aureum Vellus oder Guldin Schatz und Kunstkammer, libri I-III

Copia letterale dei libri I-III del compendio dell'alchimia, Aureum Vellus oder Guldin Schatz und Kunstkammer stampato nel 1598/99 da Georg Straub a Rorschach. Le xilografie della terza parte (Splendor Solis, pp. 219-270) sono costituite da acquerelli colorati e sono stati copiati, tranne qualche eccezione, esattamente dalla edizione a stampa. Un disegno diluito a penna a p. 116 rappresenta Paracelso. (sno)

Online dal: 14.12.2018

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 1757
Pergamena · 308 pp. · 55 x 35/36 cm · 1473 / XVI/XVII secolo
Graduale de sanctis, Ordinarium missae

Il manoscritto di grande formato, che forma un solo volume con il Cod. Sang. 1758, è costituito da due parti. La prima parte (p. 1-214) del 1473 (datazione nell'iniziale a p. 1) venne integrata nel secolo XVI/XVII dalla seconda. Entrambe le parti però non sono complete, spesso inoltre sono state cancellate delle sezioni e sostituite con altre. Il volume raccoglie i canti per la messa - Proprium de sanctis, Commune sanctorum, Ordinarium missae (in parte con tropi), sequenze e Tractus- con notazione gregoriana di tipo tedesco ("Hufnagelnotation") in un sistema con 5 linee. Insieme al Cod. Sang. 1758 offre la più antica e sistematica notazione sangallese di sequenze su linee di note. In alcune pagine si trova una decorazione costituita da bordure e iniziali, in parte con rappresentazioni figurate. Il manoscritto venne custodito fino al 1930 nella biblioteca del coro (prima del monastero, più tardi della cattedrale di S. Gallo). (sno)

Online dal: 07.10.2013

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 1758
Pergamena · 478 pp. · 50/50.5 x 33/34 cm · seconda metà del sec. XV (intorno al 1473?) / XVI secolo / aggiunte del sec. XVIII
Graduale de tempore, Ordinarium missae, Sequentiar

Il manoscritto di grande formato, che forma un solo volume con il Cod. Sang. 1757, contiene dei canti per la messa – Proprium de tempore, Ordinarium missae (in parte con tropi), sequenze e messe votive - in notazione gregoriana di tipo tedesco ("Hufnagelnotation") in un sistema con quattro linee. Spesso delle parti sono state cancellate e sostituite con altre. Insieme al Cod. Sang. 1757 offre la più antica e sistematica notazione sangallese di sequenze su linee di note. In alcune pagine si trova una decorazione costituita da iniziali (alcune squisite con immagini in parte con oro in foglia) e bordure marginali. Nella legatura pesanti cantonali con teste di animale ed esseri favolosi. Il manoscritto venne custodito fino al 1930 nella biblioteca del coro (prima del monastero, più tardi nella cattedrale di S. Gallo). (sno)

Online dal: 07.10.2013

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 1759
Carta · 628 pp. · 51 x 36 cm · monastero di S. Gallo (p. Martin ab Yberg; p. Notker Grögle) · intorno al 1770
Antiphonarium officii per la chiesa abbaziale di S. Gallo, parte invernale

Parte invernale di un antifonario di grande formato in due volumi (parte estiva nel Cod. Sang. 1760) per la liturgia delle ore dei monaci sangallesi, scritto intorno al 1770 dal monaco di S. Gallo Martin ab Yberg (1741-1777) e riccamente miniato con piccoli dipinti ad acquarello di padre Notker Grögle (1740-1816) con cornici fiorite rococò. Il volume, munito di sontuose borchie di ottone, contiene i canti dei monaci di S. Gallo per le feste solenni e dei santi tra la prima domenica di Avvento e l'Ascensione. Si suddivide nelle parti Proprium de tempore (pp. 1357), Proprium sanctorum (pp. 358500) e Commune sanctorum (pp. 501559). Alla fine ci sono dei suffragi e antifone e responsori per i giorni feriali (pp. 560-616). Quali aggiunte figurano canti per i giorni festivi dell'arcangelo Gabriele e per s. Scolastica (pp. 617-626). Le melodie sono in notazione gregoriana di tipo tedesco. Il volume giunse nel 1930 nella biblioteca abbaziale dalla biblioteca del coro della cattedrale. (smu)

Online dal: 26.09.2017

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 1760
Carta · IV + 462 pp. · 50 × 35,5 cm · monastero di S. Gallo (p. Martin ab Yberg; p. Notker Grögle) · 1770
Antiphonarium officii per la chiesa abbaziale di S. Gallo, parte estiva

Parte estiva di un antifonario di grande formato in due volumi (parte estiva nel Cod. Sang. 1759) per la liturgia delle ore dei monaci sangallesi, scritto intorno al 1770 (cronogramma in argento sul frontespizio) dal monaco di S. Gallo Martin ab Yberg (1741-1777) e riccamente miniato con piccoli dipinti ad acquarello di padre Notker Grögle (1740-1816) con cornici fiorite rococò. Il volume, munito di sontuose borchie di ottone, contiene i canti dei monaci di S. Gallo per la liturgia delle ore per le feste solenni e dei santi tra Pentecoste e l'ultima domenica dopo Pentecoste. Si tratta delle parti del Proprium de tempore (pp. 1113), Proprium sanctorum (pp. 114353) e Commune sanctorum (pp. 354400). Alla fine ci sono dei suffragi, e antifone e responsori per i giorni feriali (pp. 401-431). Quali aggiunte figurano canti per i giorni festivi di s. Gioacchino e dell'arcangelo Raffaele (pp. 432-440). Le melodie sono in notazione gregoriana di tipo tedesco. Il volume giunse nel 1930 nella biblioteca abbaziale dalla biblioteca del coro della cattedrale. (smu)

Online dal: 26.09.2017

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 1762
Carta · IV + 300 pp. · 48.5 x 35 cm · monastero di S. Gallo: Dominikus Feustlin · 1757
Antifonario, parte invernale

Parte invernale di un antifonario, originariamente organizzato in due volumi, e al momento della rilegatura suddiviso in quattro tomi. L'antifonario, le cui altre parti si conservano nei Codd. Sang. 1763, 1764 e 1795, fu scritto e molto probabilmente anche decorato, da p. Dominikus Feustlin (1713-1782). Il suo stile si caratterizza per delle cornici a colori intensi, realizzate con mille lineette tracciate intorno alle iniziali e cartigli per i titoli. Pagina del titolo con lo stemma di S. Gallo, S. Giovanni, del Toggenburgo e dell'abate Cölestin Gugger von Staudach (1740-1767) a p. III. Altri cartigli decorati con il titolo alle pp. 1, 45, 48, 53, 101, 104, 162, 178, 202 e 214. La parte invernale raccoglie il Proprium de tempore per la prima di Avvento fino al mercoledì delle Ceneri (pp. 1161), il Proprium de Sanctis per novembre fino a febbraio (pp. 162213), il Commune Sanctorum (pp. 214251), delle messe votive (pp. 252272) e le Antiphonae feriales (pp. 272297). (sno)

Online dal: 22.03.2018

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 1763
Carta · I + 386 pp. · 48 x 35 cm · monastero di S. Gallo, p. Dominikus Feustlin · [1757]
Antifonario, parte primaverile

Parte primaverile di un antifonario originariamente organizzato in due volumi e, al momento della rilegatura, suddiviso in quattro tomi. L'antifonario, le cui altre parti si conservano nei Cod. Sang. 1762, 1764 e 1795, fu scritto e probabilmente anche decorato da p. Dominikus Feustlin (1713-1782). Il suo stile si caratterizza per delle cornici a colori intensi, realizzate con mille lineette tracciate intorno alle iniziali e ai cartigli per i titoli. Cartigli decorati con i titoli si trovano alle pp. 68, 87, 106, 123, 179, 206, 260, 271 e 307. La parte primaverile comprende il Proprium de tempore dal mercoledì delle Ceneri al giorno dell'Ascensione (pp. 1-205), il Proprium de sanctis da fine febbraio a maggio (pp. 206-306), il Commune sanctorum (pp. 307-338), gli Uffici in onore di s. Benedetto (i martedì, pp. 339-343) e della Vergine Maria (i sabati, pp. 344-347), i Suffragia sanctorum (pp. 348-352), e antifone e responsori per i giorni feriali (pp. 352-384). Le melodie sono scritte in notazione quadrata su cinque linee. (sno)

Online dal: 12.12.2019

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 1764
Carta · IV + 302 pp. · 48 x 35.5 cm · monastero di S. Gallo, p. Dominikus Feustlin · 1759
Antifonario, parte estiva

Parte estiva di un antifonario, originariamente organizzato in due volumi, e al momento della rilegatura suddiviso in quattro tomi. L'antifonario, le cui altre parti si conservano nei Cod. Sang. 1762, 1763 e 1795, fu scritto e probabilmente anche decorato da p. Dominikus Feustlin (1713-1782). Il suo stile si caratterizza per delle cornici a colori intensi, realizzate con mille lineette tracciate intorno alle iniziali e ai cartigli per i titoli. Pagina del titolo con lo stemma di S. Gallo, S. Giovanni, del Toggenburgo e dell'abate Cölestin Gugger von Staudach (1740-1767) a p. III. Altri cartigli decorati con il titolo alle pp. 1, 36, 43, 122, 202 e 241. La parte estiva comprende il Proprium de tempore da Pentecoste fino alla domenica XVI dopo Pentecoste (pp. 1121), il Proprium de sanctis da giugno fino ad agosto (pp. 122240), il Commune sanctorum (pp. 241269), uffici per la dedicazione della chiesa (pp. 270273), in onore di s. Benedetto (i martedì, pp. 274279) e della Vergine Maria (i sabati, pp. 280-285), i Suffragia sanctorum (pp. 286289) e antifone per i giorni feriali (pp. 290297). Le melodie sono scritte in notazione quadrata su cinque linee. (sno)

Online dal: 12.12.2019

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 1767
Pergamena · IV + 556 pp. · 55.5–56 x 39.5–40 cm · intorno al 1500/1520
Graduale de tempore

Graduale de tempore commissionato dal principe abate Franz Gaisberg (1504-1529, stemma p. 1) e miniato dall'artista di Augusta Nikolaus Bertschi (iniziali, miniature e bordure con tralci e animali). Il cartiglio a p. 55, che termina con etc. 156, fornisce forse una falsa indicazione sulla datazione (1506 o 1516?). I canti per la messa presentano una notazione gregoriana di tipo tedesco. Il codice costituisce il più grande manoscritto della biblioteca dell'abbazia di S. Gallo. In origine era ancora più grande ma le pagine sono state fortemente rifilate in occasione di una nuova rilegatura, come si può vedere dal margine ripiegato di p. 1 o dalla bordura tagliata di p. 444. Legatura con pesanti borchie su fondo di velluto. (sno)

Online dal: 22.06.2017

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 1768
Pergamena · II + 452 pp. · 55 x 35 cm · monastero di S. Gallo, p. David Schaller · 1614
Antifonario, parte invernale

Parte invernale di un antifonario di grande formato, scritto e decorato da p. David Schaller (1581-1636). La parte estiva si trova nel Cod. Sang. 1769. All’inizio si trova un calendario da gennaio fino ad aprile, e dicembre (pp. 4-8), infine il Proprium de tempore (pp. 9285), il Proprium de sanctis (pp. 291377) e il Commune sanctorum (pp. 387451). Frontespizio con miniatura a piena pagina raffigurante la Lactatio sancti Bernardi nel terzo superiore, Gallo e Otmaro nel terzo inferiore, che affiancano lo stemma della abbazia di San Gallo sotto l'abate Bernhard Müller (1594-1630). Alcune grandi iniziali in foglia d'oro su fondo colorato e decorato con racemi, e bordure nel margine (pp. 9, 63, 109, 244, 291, 345 e 387). Le melodie sono scritte in notazione quadrata su cinque linee.  (sno)

Online dal: 12.12.2019

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 1769
Pergamena · 504 pp. · 54 x 37 cm · monastero di S. Gallo, p. David Schaller · 1618
Antifonario, parte estiva

Parte estiva di un antifonario di grande formato, scritto e decorato da p. David Schaller (1581-1636). La parte invernale si trova nel Cod. Sang. 1768. All’inizio si trova un calendario da aprile fino a novembre (pp. A-6), infine il Proprium de tempore (pp. 7191), il Proprium de sanctis (pp. 195425), il Commune sanctorum (p. 429495) e antifone per compieta (pp. 497499). Su due fogli di carta allegati due responsori (p. 501, 503). La decorazione si limita a delle lombarde con arabeschi. Le melodie sono scritte in notazione quadrata su cinque linee. (sno)

Online dal: 12.12.2019

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 1795
Carta · II + 366 pp. · 48 x 35 cm · monastero di S. Gallo, p. Dominikus Feustlin · 1762
Antifonario, parte autunnale

Parte autunnale di un antifonario, originariamente organizzato in due volumi, e al momento della rilegatura suddiviso in quattro tomi. L'antifonario, le cui altre parti si conservano nei Cod. Sang. 1762, 1763 e 1764, fu scritto e probabilmente anche decorato da p. Dominikus Feustlin (1713-1782). Il suo stile si caratterizza per delle cornici a colori intensi, realizzate con mille lineette tracciate intorno alle iniziali e ai cartigli per i titoli. Cartigli decorati con i titoli si trovano alle pp 1, 36, 73, 118, 151, 203 e 266. Pagina finale con cronogramma (1762) a p. 360. La parte autunnale comprende il Proprium de tempore per i sabati da fine agosto e dall'XI alla XXIV domenica dopo Pentecoste (pp. 1-30), antifone per la terza e la sesta domenica dopo l'Epifania (pp. 31-36), il Proprium de sanctis da settembre a novembre (pp. 36-265), il Comune sanctorum (pp. 266-305), gli uffici per la dedicazione della chiesa (pp. 306-311), in onore di s. Benedetto (i martedì, pp. 312319) e della Vergine Maria (i sabati, p. 319326), i Suffragia sanctorum (pp. 326331) e antifone per i giorni feriali (pp. 332359). Dopo la pagina finale (p. 360) segue ancora la festa per l’arcangelo Raffaele (pp. 361365). Le melodie sono scritte in notazione quadrata su cinque linee. (sno)

Online dal: 12.12.2019

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 1853c
Carta · 236 pp. · 10.5 x 8 cm · Convento delle cappucine di Notkersegg presso S. Gallo: fr. Mathias Jansen · 1774
Fr. Mathias Jansen, Interpretazione dei dipinti della cattedrale di S. Gallo e relazione sulla elevazione delle ossa di s. Otmaro del 1774

Il volume di piccolo formato contiene due scritti di mano di Mathias Jansen, come è attestato da una sottoscrizione del 1774 a p. 201. Alle pp. 7-39 ansen descrive i dipinti della cattedrale di S. Gallo operando una descrizione della successione delle volte e dei campi. A p. 20 è riportato il miglioramento di un dipinto raffigurante Otmaro e altri santi. Il secondo scritto alle pp. 40-201 raccoglie relazioni storiche sulla vita, l’aldilà e il culto di s. Otmaro sotto forma di documenti protocollari, risoluzioni e preparativi e processi di culto, per es. la elevazione delle ossa di Otmaro avvenuta nel 1773/1774. A p. 99 è disegnato un altare decorato. Le pp. 202-207 contengono delle aggiunte tarde del 1823 o poco dopo. Alle p. 39 e 202 si trovano aggiunte sporadiche (dopo 1823) sul bassorilievo dello scultore Johann Christian Wentzinger, a p. 39 anche sui nuovi dipinti dell’artista Antonio Moretto nel coro. Le pp. 1-6 e 208-236 sono bianche. Proveniente dal convento delle cappuccine di Notkersegg, secondo una nota all’interno della coperta anteriore il codice giunse probabilmente intorno al 1852 in possesso del vescovo di S. Gallo Greith. Dal 1930 si trova nella biblioteca abbaziale quale deposito della biblioteca vescovile. (nie)

Online dal: 13.06.2019

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 1859
Carta · 614 pp. · 14 x 10.5 cm · Strasburgo (convento delle domenicane di S. Agnese o S. Margherita, poi convento delle domenicane di S. Caterina a Wil SG) · fine del XV secolo
Manoscritto composito contenente testi a carattere spirituale ed ascetico proveniente da un convento di domenicane di Strasburgo (S. Agnese o S. Margherita)

Introdotto da un calendario di Strasburgo, il volume contiene tra l'altro vari testi del teologo e filosofo italiano Bonaventura (1221-1274), le Regula monachorum ad Eustochium del padre della Chiesa Gerolamo, estratti dal trattato ascetico-mistico Stimulus amoris, le istruzioni per una vita monastica del francescano Heinrich Vigilis di Weissenburg e l'opera di Davide di Asburgo De compositione exterioris et interioris hominis, tutti in lingua tedesca. Il volume, definito da Kurt Ruh «Encheiridion asceticum» francescano, dovette giungere con altri manoscritti di Strasburgo (Codd. Sang. 1904, 1915 ed eventualmente 1866) nel 1590 nel monastero delle domenicane di Wil. (smu)

Online dal: 07.10.2013

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 1869
Carta · 532 pp. · 15 x 10.5 cm · convento delle domenicane di S. Gallo (Angela Varnbühler) · intorno al 1487
Prediche ed istruzioni spirituali per le sorelle del convento delle domenicane di S. Caterina di S. Gallo

Manoscritto composito contenente prediche ed istruzioni spirituali, scritto nel convento delle domenicane di S. Caterina di S. Gallo intorno al 1487 dalla priora Angela Varnbüeler. Il volume contiene tra l'altro una dettagliata predica su santa Chiara di Assisi nella quale è introdotta la sua vita, una lettera aperta di un padre al figlio spirituale attribuito ad una frate francescano, una predica sulla sofferenza, la morte ed i sacramenti (quale interpretazione di Giovanni 16,21) ed una meditazione Von der Maß des gaistlichen Crutz falsamente attribuita ad Anselmo di Canterbury. (smu)

Online dal: 07.10.2013

Documenti: 2918, Mostrati: 2621 - 2640