Einsiedeln, Stiftsbibliothek
La biblioteca del monastero di Einsiedeln va a ragione considerata una tipica biblioteca monastica. Alle Sacre Scritture si affiancano, in un cerchio ristretto, le scienze spirituali e teologiche e, in un centro più ampio, tutte le altre scienze, storia, filosofia, scienze teologiche e diritto, fino alle scienze naturali e alla medicina. L’ampiezza di queste conoscenze è già documentata dai manoscritti della prima epoca del monastero, così come dal cosiddetto fondo storico dell’epoca posteriore alla Riforma, ciò che vale pure per la biblioteca moderna. Ai fondi della biblioteca monastica appartengono oggi ca. 1200 manoscritti (dei quali circa 580 databili a prima del 1500), 1100 incunaboli e cinquecentine (fino al 1520) così come 230.000 opere a stampa dal XVI al XXI secolo. Numerose riviste conservate senza interruzione permettono di rimanere aggiornati sui più recenti risultati della ricerca nei vari campi del sapere.
Trascrizione, realizzata nell'abbazia di San Gallo nel X secolo (prima del 950), dei quattro Vangeli con commentari di Girolamo.
Online dal: 31.07.2009
Contiene il commento ai primi 70 salmi di Adelpertus e, nella parte finale, una scelta di detti dei padri della chiesa. Scritto intorno alla fine del sec. VIIl probabilmente nell’Italia del nord, in minuscola precarolingia. Due fogli mancanti alla fine si conservano nella raccolta di frammenti Einsiedeln 370, IV, Bl. 18-19.
Online dal: 13.12.2013
Il manoscritto è composto di due parti e contiene vari testi a carattere ascetico. La prima parte (1-24) è vergata da varie mani inesperte in minuscola con influssi retici databile al sec. VIII/IX in uno scriptorium localizzabile nell'Italia settentrionale o in Svizzera. La seconda parte (25-140) viene datata intorno al secondo terzo del sec. IX.
Online dal: 23.04.2013
Il volume contiene vari trattati anonimi, rispettivamente estratti da scritti sulla critica dei testi biblici relativa ai singoli libri del Vecchio e del Nuovo Testamento. In particolare si segnalano: Guilelmus Brito (+ intorno al 1275), Johannes de Colonia (XIII sec.) e Guilelmus de Mara Lamara (1230-intorno al 1290). Poiché si tratta di autori francescani, si può supporre che il manoscritto sia stato realizzato in un convento di frati minori.
Online dal: 04.11.2010
Manoscritto composito scritto nei secc. IX/X e XIV forse ad Einsiedeln o nella Germania sudoccidentale. Contiene tra gli altri delle glosse ai vangeli, gli Annales Heremi dalla nascita di Cristo fino all’anno 940, vari trattati di astronomia tra i quali la Sphaera di Giovanni da Sacrobosco, e il Computus di Helpericus di Auxerre.
Online dal: 19.12.2011
Manoscritto composto di tre parti databili la prima al X e le altre due al XII sec. La prima parte (1-222) contiene delle glosse da Prisciano, la seconda (223-310) una raccolta di trattati di medicina compilata da Costantino l’Africano, la terza parte (311-357) il Liber Tegni del medico tardoantico Galeno.
Online dal: 19.12.2011
La maggior parte del contenuto è costituita da un commento anonimo al Vangelo di Matteo attribuito a Godefridus de Babion, seguito da altri brevi testi, non tutti identificati. Probabilmente prodotto ad Einsiedeln, vi è sicuramente presente almeno dal sec. XIV, come attestano la presenza di commenti e manine di attenzione di Heinrich von Ligerz.
Online dal: 23.09.2014
Commento alle prime otto lettere di Paolo. Si tratta della copia dell'esemplare (perduto) che, secondo la tradizione, venne redatto prima del 945 dall'abate Thietland († um 964). Ampie parti del testo dipendono dal commento a Paolo del vescovo Atto di Vercelli (885-961).
Online dal: 20.12.2012
Lezionario allestito nell'abbazia di San Gallo durante il X secolo (prima del 950). Può darsi che sia stato offerto da San Gallo a Einsiedeln in occasione della consacrazione della chiesa di Einsiedeln nel 948, insieme con il Codex 17.
Online dal: 31.07.2009
Manoscritto composto di due parti, riunite insieme almeno dal sec. XIV, data della legatura. La prima parte (1-85) contiene il Commento alla Genesi di Alcuino e viene datata nel secondo terzo del sec. IX e localizzata da alcuni studiosi nella Germania occidentale e da altri in area retica. La seconda parte (87-191) contiene le Partitiones del grammatico Prisciano ed è stata vergata ad Einsiedeln nella seconda metà del sec. X. Sull’ultima carta (192) è trascritta una lettera spedita nel 1288 dall’abate di Einsiedeln Heinrich II. von Güttingen (1280 al 1299) al vice-cappellano della chiesa dei SS. Pietro e Paolo sull’isola di Ufenau.
Online dal: 23.04.2013
Questo codice, databile al sec. X, contiene il Musica enchiriadis (2-27), un trattato di teoria musicale risalente al sec. IX nel quale si cerca di elaborare una serie di regole per la composizione in polifonia, e le note di commento Scolica enchiriadis (27-45, 66-102). Per illustrare in modo grafico la musica venne usata la notazione daseiana. A lungo attribuito ad Hucbald, oggi viene considerato di autore anonimo.
Online dal: 22.03.2017
Il ms. 83 è un breviario completo composto dalle seguenti parti: calendario, antifonario con notazione neumatica, lezionario con le letture bibliche, omiliario con le letture del Padri della Chiesa, innario, i cantici del Vecchio e del Nuovo Testamento, salterio, letture brevi, orazioni, preghiere e benedizioni. Da rilevare soprattutto la più antica versione conservata dell’ufficio per Meinrad, ancora oggi utilizzato. Le melodie dell’antifonario appartengono al dialetto corale alemannico, così come ancor’oggi viene cantato ad Einsiedeln nella Liturgia delle Ore.
Online dal: 04.11.2010
Questo manoscritto, realizzato nell'abbazia di San Gallo durante la seconda metà dell'XI secolo, contiene una copia, alla quale mancano alcuni capitoli, del De ecclesiasticis officis Lib. I et II di Amalario (Metensis). La continuazione, con il testo mancante, si trova nel Cod. 110, il quale fu pure allestito a San Gallo.
Online dal: 31.07.2009
Manoscritto miscellaneo comprendente gli Ordines Romani e opere di Amalario (Metensis). Il contenuto di questo codice è praticamente identico a quello del Cod. Sang. 446 della biblioteca abbaziale di San Gallo, fatto che indica che questa trascrizione, realizzata nella seconda metà dell'XI secolo, è di origine sangallese.
Online dal: 31.07.2009
Il manoscritto contiene un martirologio (pp. 1-28), la Regola di S. Benedetto (pp. 28-83) e un omiliario (pp. 84-126). E’ vergato da due copisti in minuscola tardocarolina e presenta due iniziali decorate con racemi vegetali a inchiostro. Nel XIII sec., in uno spazio lasciato libero alla fine del testo della Regola (p. 83), è stato trascritto un documento che ricorda la confraternita di preghiera (Gebetsverbrüderung) tra l’abbazia di Einsiedeln e quella di S. Biagio nella Foresta Nera.
Online dal: 17.03.2016
Si tratta del più antico gruaduale completo e con notazione che si sia conservato, con diverse aggiunte (come i versetti per l’Alleluia, antifone e versetti salmodici per le antifone del communio). Essendo il graduale completo, questo manoscritto è ancora oggi di grande importanza per la ricerca sul canto gregoriano. La seconda parte è costituita dal Libyer Ymnorum, ossia dalle sequenze di Notkero di S. Gallo. Nuove ricerche hanno confermato che il codice è stato scritto ad Einsiedeln intorno al 960-970, certamente per il terzo abate del monastero, l’inglese Gregor.
Online dal: 31.03.2011
Il manoscritto, che contiene unicamente il commento di Gerolamo al Vangelo di Matteo, è scritto in minuscola carolina dal copista Subo che si firma alla fine del testo (p. 267) e sull'ultima pagina, ora incollata come controguardia (p. 268). Lo stile delle iniziali rimanda all'area retica, mentre il nome Subo è attestato a Disentis. Presente ad Einsiedeln sicuramente dal XVII secolo come attesta l'ex-libris a p. 1.
Online dal: 09.04.2014
Contiene tra gli altri il De viris illustribus di Gerolamo, il De viris illustribus di Gennadio, il Deflorata di Isidoro di Siviglia e da ultimo un Tractatus de VII sacramentis aggiunto nel XII/XIII secolo. Presente nella biblioteca di Einsiedeln probabilmente già dal sec. XIV, come attestano il tipo di legatura e la presenza dell'ex-libris a p. 1.
Online dal: 09.04.2014
La prima parte del manoscritto (pp. 2-261) contiene il commento di Gerolamo al Vangelo di Matteo e un'omelia attribuita ad Isidoro di Siviglia (pp. 261-262), mentre nella seconda (pp. 263-378) è trascritta una Expositio quattuor evangeliorum dello Pseudo-Gerolamo. Vari copisti hanno vergato il codice in una minuscola precarolingia che presenterebbe delle caratteristiche della scrittura retica. L'influsso retico è al contrario chiaramente visibile in alcune iniziali a penna (p. 2, 5, 62).
Online dal: 23.09.2014
Questo manoscritto del X secolo di Reichenau contiene epigrammi di Prospero di Aquitania come pure l'opera "De consolatione philosophiae" di Boezio.
Online dal: 31.07.2009