Documenti: 882, Mostrati: 581 - 600

St. Gallen, Stiftsbibliothek

La Biblioteca del monastero di San Gallo è una delle più antiche biblioteche monastiche del mondo, nonché la parte più importante del patrimonio mondiale dell’UNESCO dell'area abbaziale di San Gallo. Il suo prezioso fondo mostra lo sviluppo della cultura europea e documenta l'attività culturale del monastero di San Gallo dal VII secolo fino alla soppressione dell'abbazia, avvenuta nel 1805. Il cuore della biblioteca è costituito dalla collezione di manoscritti, con il suo straordinario corpus di manoscritti carolingi-ottoniani (dall’VIII fino all’XI secolo), una significativa collezione di incunaboli e un fondo crescente di opere a stampa dal XVI secolo fino ad oggi. Il progetto e-codices è stato co-fondato dalla biblioteca del monastero di San Gallo. Con la sua celebre sala barocca, nella quale vengono allestite mostre temporanee, la biblioteca del monastero di San Gallo è tra i più visitati musei della Svizzera.

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 749
Pergamena · 137 pp. · 39 x 24.5–25 (Teil I) cm; 42.5–43 x 29 (Teil II) cm · Italia e Francia (?) · seconda metà del XIII secolo - prima metà del XV secolo
Tres Libri Codicis cum glossis anteaccursianis et glossa ordinaria · Libri feudorum · Glossa ordinaria in libros feudorum

Il manoscritto, composto di quattro parti, fu scritto principalmente nella seconda metà del XIII secolo, rispettivamente nella prima metà del XIV secolo in Italia e forse in parte in Francia. Trasmette i Tres libri Codicis (i Libri 10–12 del Codex Justinianus) con le glosse, il Libri feudorum, la rispettiva Glossa ordinaria e altri brevi scritti. Particolarmente preziose sono le glosse preaccursiane, che in parte si conservano nella forma originale ai Tres libri Codicis. Il manoscritto giunse alla biblioteca di S. Gallo al più tardi nel XVI secolo, tramite il cittadino di S. Gallo Johannes Widembach († intorno al 1456). (len)

Online dal: 18.12.2014

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 751
Pergamena · 500 pp. · 27.5-28 x 18-18.5 cm · probabilmente Italia del Nord · seconda metà del sec. IX
Compendio di 39 testi medici

Compendio di 39 testi medici di autori conosciuti e sconosciuti, trascritto nella seconda metà del IX secolo probabilmente nel nord d’Italia, ma presto giunto alla biblioteca abbaziale di San Gallo. Il codice tramanda – in parte nell’unica versione esistente – un glossario greco-latino di piante disposto in ordine alfabetico, il trattato De re medica di uno Pseudo-Plinio (Physica Plinii) e un più lungo trattato medico, chiamato Liber Esculapii. (smu)

Online dal: 23.12.2008

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 752
Pergamena · 326 pp. · 25 x 19 cm · San Gallo · intorno al 900
Collezione di testi medici: il capitolo sulla medicina di Plinio il Giovane; il “Medicinae ex oleribus et pomis” di Gargilio Marziale; il trattato “Oxea et chronia passiones Yppocratis, Gallieni et Urani” ecc.

Collezione di testi medici composta intorno all’anno 900 al convento di San Gallo. Annovera la versione in alcuni casi migliore, in alcuni addirittura l’unica esistente al mondo, di trattati medico-farmaceutici, diversi in versione più breve, cinque più lunga. Tra essi, ad esempio, il capitolo sulla medicina di Plinio il Giovane, il Medicinae ex oleribus et pomis (Farmaci estratti da ortaggi e frutti) dell’agrario e medico Gargilio Marziale (III secolo) e il trattato Oxea et chronia passiones Yppocratis, Gallieni et Urani, tramandato da pochissimi codici. Vi si trova anche (al foglio 82) una sfera magica per la previsione della vita e della morte. (smu)

Online dal: 09.12.2008

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 754
Carta · 171 pp. · 21.5 x 15.5 cm · Glarona · 1466
Farmacopea

Raccolta di testi di medicina tedesco. L'inizio manca; segue la Ordnung der Gesundheit per Rudolf von Hohenberg (pp. 3-60), diverse ricette di medicina, magia e alimentazione (pp. 63-101), tra le quali, fra le altre, trattati sull'avvoltoio e la verbena dal Bartholomäus (pp. 64-69), «Verworfene Tage» (pp. 69-71), ricette per fabbricare l'aceto (S. 73-76), estratti dal Buch der Natur di Corrado di Megenberg (pp. 82-85), ricette nelle quali si utilizza lo «Schwalbensteins» (pp. 89-90), pronostici per l'anno nuovo ed i tuoni (pp. 90-94), ricette per fabbricare il vino (pp. 95-101). Erbario con estratti dal Macer Floridus di Odo von Meung (pp. 101-146), ricette di medicina (pp. 146-147), campo di applicazione della medicina secondo il Macer Floridus (pp. 147-161), ricette contro il ritten (p. 162). Alla fine, a p. 164 si trova un disegno colorato della Agrimonia. Il manoscritto è parente del codice della Staats- und Stadtbibliothek di Augusta 2° Cod. 572. Proviene dalla biblioteca di Egidio Tschudi (Nr. 117). (dor)

Online dal: 23.09.2014

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 755
Carta · 188 pp. · 22.5 x 16 cm · Svizzera orientale · seconda metà del sec. XV
Libro di medicina tedesco

Manoscritto miscellaneo tedesco con testi di medicina. Ricette mediche (p. 1-148) con indice (p. 149-157), altre ricette aggiunte in un secondo tempo (p. 158-168), istruzioni per il salasso (p. 169-184), formule di scongiuro in tedesco e latino (p. 185-186), estratti dal De pestilentia di Teobaldo Loneti (p. 187-188). Il manoscritto proviene dalla biblioteca di Egidio Tschudi (Nr. 118). (dor)

Online dal: 23.09.2014

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 756
Carta · 264 pp. · 21.5 x 15 cm · Germania meridionale/Svizzera · prima metà del sec. XV
Manoscritto composito sulla geomanzia, chiromanzia, iatromatematica, astronomia, alchimia e medicina

Manoscritto composito in lingua latina e tedesca. I testi, che si presentano in modo non sistematico, sono nell'ordine i seguenti. Geomanzia: trattato in latino con raffigurazioni schematiche (p. 1-152, 163-169), altri schemi di geomanzia (185, 236, 263 falsamente paginato come 262). Medicina: ricette, in tedesco (p. 153-162 e 197-198); esame del sangue dopo un salasso o una lezione sul salasso, in tedesco (p. 193-196, 255-261). Iatromatematica: lunario, in latino (p. 169-172); pianeti e proprietà delle rispettive ore o delle persone nate sotto il loro influsso, in tedesco, in parte versi in rima (p. 173-175, 178-179, 218, 240), tavole per stabilire quali pianeti governano le diverse ore (p. 200, 240); segni zodiacali, le loro proprietà ed il loro influsso sulle persone nate sotto i loro segni, in latino (p. 180-185, 186 in esametri) e tedesco (p. 187-192), istruzioni e tavole per il calcolo delle fasi lunari nei segni zodiacali (p. 177-178, 213-214, [215b]-216 [per gli anni 1406-1480]), schema dei segni zodiacali (p. 262), disegno con suddivisione delle dita cui sono collegati i rispettivi segni zodiacali, i temperamenti e gli elementi (p. 264 [falsamente paginato come 263); regole per i mesi, in latino (p. 215-[215a]). Astronomia: calendario (p. 201-212); tavole per il calcolo del calendario (p. 237, 241-242, 254); tabella con le eclissi lunari per gli anni 1422-1462, con disegni dei rispettivi gradi di copertura (p. 238-239 e 243). Predizione: predizione per i tuoni, in tedesco (p. 199), predizioni per il nuovo anno, in latino (p. 217). Alchimia: ricette alchimistiche, in latino (p. 219-220) e in tedesco (p. 221-228). Trattato di chiromanzia, in tedesco, introdotto da un disegno a penna colorato di due mani con le linee delle mani (p. 244-254). Altro: scongiuri, in tedesco (p. 156) e in latino (p. 219); quattro esametri sulla qualità del vino, in latino (p. 264, falsamente numerato come 263). Il codice, scritto da varie mani, proviene dalla biblioteca di Egidio Tschudi (Nr. 104). (dor/sno)

Online dal: 23.09.2014

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 758
Pergamena · 102 pp. · 21.5 × 14.5 cm · XIV e XV secolo
Manoscritto miscellaneo con testi di medicina, Lumen animae e exempla

Il manoscritto composito inizia con alcuni brevi testi di medicina: alle pp. 5-6 Johannicius (Hunain ibn Ishāq), Isagoge ad Techne Galieni (un adattamento dell'Ars Parva di Galeno, nella traduzione latina di Costantino Africano), § 1-9; alle pp. 6-7 e 8 alcuni versi del Regimen sanitatis salernitanum, un poema didattico in esametri sulla medicina; alle pp. 7-8 un breve testo sulle proporzioni dei farmaci composti, incipit Gradus est sedecupla proporcio; alle pp. 9-10 un testo sul salasso, con il titolo in rosso De flebotomia, incipit In flebotomia quedam generales condiciones sunt; alle pp. 10-11 un glossario latino-tedesco dei nomi delle piante, con titolo in rosso Nomina herbarum, incipit Plantago Wegerich; alle pp. 11-12 un testo sull'uroscopia, il cui inizio è segnato a margine dal titolo De urinis di mano più tarda, incipit Si urina alba fuerit. Le pagine 12-14 sono scritte da una mano più tarda e, contrariamente a Scherrer, probabilmente non contengono ulteriori informazioni mediche, ma un exemplum o exempla dal Vitaspatrum (In vitas patrum legitur quod quidam interrogavit senem quare cogitaciones prave inpedirent oraciones [?]). La parte medica è seguita alle pp. 15-89 da una versione latina del Lumen animae, una raccolta di exempla di storia naturale da utilizzare nelle prediche. Nel margine sono presenti piccoli schemi del contenuto dei capitoli e aggiunte alle autorità citate nel testo. Il Lumen animae è l'unico testo del manoscritto che inizia con una grande iniziale rossa e termina a p. 89 con il colophon in rosso Finito libro sit laus et gloriae Christo. Le due pagine successive (pp. 90-91) contengono, tra l'altro, versi del calendario e un testo sui pianeti. Alle pp. 92-97 si trova una versione latina della «lettera celeste» o «lettera domenicale», una lettera presumibilmente scritta dal cielo sulla celebrazione della domenica, incipit Incipit epistola dei de celo vere missa petro apostolo ab omnibus diebus dominicis qualiter sit colendus dies dominicus. Segue alle pp. 97-98 una preghiera, incipit O dilecte Iesu Christus, felix est qui te amat. Nelle ultime pagine (p. 98-101), la stessa mano più recente delle pp. 12-14 ha scritto altri exempla, incipit Legitur quod quedam mulier [...] venisset ad beatum Hillarionem pro sterilitate tollenda. Il manoscritto è rilegato in una legatura di cartone grigia del XVIII secolo; la precedente legatura in pergamena con etichetta sul dorso recante la segnatura 758 è ancora conservata, ma è stata ritagliata e ricucita intorno al primo o all'ultimo fascicolo (p. 3 e tra p. 24-25; p. 102 e tra p. 88-89). (sno)

Online dal: 20.12.2023

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 759
Pergamena · 94 pp. · 21.5 x 16.5 cm · prima metà del sec. IX
Manoscritto composito medico

Raccolta di dieci diversi trattati di medicina, scritta nella prima metà del sec. IX in una scrittura insulare, probabilmente celtica, sotto influsso continentale. Tra i ricettari si legge (p. 91) una benedizione da eseguire con il segno della croce con la funzione di «lettera di protezione contro le tentazioni del diavolo e contro la febbre». Il manoscritto contiene, per esempio, estratti dal Conspectus ad Eustathium filium del medico tardoantico Oribasio (IV sec. d. C. ), la Epistula de febribus del medico greco Galeno († 216 d. C.) o un Liber medicinalis di autore ignoto. (smu)

Online dal: 21.12.2009

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 760
Carta · 154 pp. · 21 × 15.5 cm · Germania meridionale/Svizzera · intorno al 1450
Manuale di iatromatematica dalla regione Germania meridionale/Svizzera

Il manoscritto, realizzato intorno alla metà del XV secolo in un ambiente laico nella Germania meridionale o in Svizzera, è illustrato con numerosi disegni a penna colorati. Vi vengono descritti i segni zodiacali, i pianeti, i quattro temperamenti e le quattro stagioni nel loro influsso sulla salute degli uomini. Seguono direttive dietetiche soprattutto per il salasso, ma anche per il mangiare, il bere, il dormire, la veglia, il riposo ed il movimento, così come concretamente per il bagno (immagine a p. 101) o la defecazione (p. 120). Il testo fu originariamente composto intorno al 1400 nella Germania meridionale da un medico laico interessato all'astronomia e riunito in un compendio. Questo testo venne poi più volte completato e modificato. Nell'ultima parte (da p. 128) segue una versione in prosa e in versi della cosiddetta lettera dello Pseudo-Aristotele ad Alessandro Magno: nel testo l'uomo universale greco dà al re dei consigli su come mantenersi in buona salute. (smu)

Online dal: 23.09.2014

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 761
Pergamena · 290 pp. · 13.5 x 10 cm · intorno all’800
Manoscritto composito medico

Manoscritto composito di piccolo formato contenente estratti dalle opere di Ippocrate medico e scrittore greco (intorno al 460-370 av. C.), di Galeno (intorno al 129-intorno al 216) e di Oribasio (intorno al 320-400); scritto in minuscola insulare (?) intorno all’800, non nell’abbazia di S. Gallo. (smu)

Online dal: 21.12.2009

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 762
Pergamena · 278 pp. · 19.5 x 12.5-13 cm · Italia (?) · intorno all'800
Codice miscellaneo; Anthimus, De observatione ciborum

Compendio di piccolo formato di dieci diversi testi medici, realizzato poco dopo l'anno 800 in uno scrittorio sconosciuto, probabilmente in Italia. Include anche una trattato del medico greco Anthimus, in forma di lettera al re dei Franchi Teodorico, «Sulla dieta» (De observatione ciborum), grazie al quale è possibile farsi un'idea delle abitudini alimentari del popolo germanico. (smu)

Online dal: 31.07.2009

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 763
Pergamena · 422 pp. · 14 x 10 cm · XIV secolo
Estratti da opere a carattere teologico e filosofico

Il manoscritto è scritto prevalentemente da una sola mano, ma con diverse impaginazioni (numero di righe). Contiene essenzialmente brani compilati da un anonimo cistercense tratti da opere teologiche e filosofiche, come si deduce dalla rubrica di p. 7 (Incipit libellus exceptionum collectarum de diversis operibus cuiusdam fratris ordinis Cysterciensis). Il testo inizia a p. 7 con Omnes naturaliter scire protestante philosopho. Le rubriche a margine e nel testo si riferiscono a temi quali l'intercessione (De suffragiis ecclesie, p. 19), la cristologia (De nativitate domini, p. 25; De plenitudine gratie Christi, p. 27; De voluntate Christi, p. 31; De passione Christi, p. 33), il purgatorio (De acerbitate purgatorii, p. 88), la memoria e la ragione (De memoria, p. 124; De dignitatibus rationalis creature, p. 135) o la verginità (De virginitate, p. 372). Almeno alcuni capitoli sono tratti dal Compendium theologicae veritatis dello pseudo-Alberto Magno. Le prime pagine (pp. 1-6) contengono un testo sul libero arbitrio, apparentemente basato sulle Sententiae, Libro 2 di Pietro Lombardo, incipit Liberum arbitrium est facultas rationis et voluntatis, qua bonum eligitur gratia assistente vel malum eadem desistente. A p. 422 si trova il timbro della biblioteca dell'abate Diethelm Blarer del periodo 1553-1564. La rilegatura è costituita da una coperta in pelle scura, sopra la quale se ne trova una in pelle più chiara con i bordi sporgenti per proteggere il corpo del libro. (sno)

Online dal: 20.12.2023

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 766
Pergamena · 346 pp. · 19.5 × 14 cm · XIV secolo
Pseudo-Alberto Magno, Compendium theologicae veritatis; Johannes de Friburgo, Confessionale

Il manoscritto, in gran parte vergato con cura da una sola mano, contiene il Compendium theologicae veritatis in 7 libri (pp. 3-282), che nelle edizioni più antiche è attribuito ad Alberto Magno, ma che secondo ricerche più recenti non appartiene alle sue opere autentiche. All'inizio di ogni libro c'è una lista dei capitoli (pp. 3, 37-38, 90-91, 126-127, 159-160, 215, 254). Alle pp. 283-344 segue il Confessionale di Johannes de Friburgo OP (circa 1250-1314) (Bloomfield, Incipits of Latin works on the virtues and vices, n. 5755). All'interno della coperta anteriore si distingue la debole impronta di un testo, probabilmente scritto in semionciale, forse un frammento della Vulgata (Cod. Sang. 1395, pp. 7-327). Anche l'interno della coperta posteriore reca tracce dell’impronta di un testo. (sno)

Online dal: 20.12.2023

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 767
Carta · 385 pp. · 21 x 14.5 cm · XV secolo
Manoscritto composito teologico

Il manoscritto è composto da vari fascicoli, alcuni dei quali recano alla fine una nota di possesso di Johannes Engler, canonico di S. Leonardo (p. 140, 168, 304). Al calendario (pp. 4-24) fa seguito la Summa rudium (pp. 25-140). Il fascicolo successivo (pp. 143-168) contiene i decreti sinodali del vescovo di Costanza Marquart von Randeck (i decreti, non la copia, con la data 1407, p. 165). Nei fascicoli successivi vi sono riflessioni, sermoni, un vocabolario latino-tedesco (pp. 290-304), ricette e calendari, oltre a vari brevi testi a carattere spirituale e profano. Tra questi ultimi ci sono due raccolte di favole (pp. 141-144 e 266-275). I fascicoli iniziano frequentemente con l’inizio di un testo e presentano spesso alla fine delle pagine bianche, ciò che fa pensare, insieme alle ripetute note di proprietà e alle pagine esterne usurate dei fascicoli, che questi siano stati utilizzati per un certo periodo senza rilegatura. La legatura in pelle, che conserva varie borchie, risale al XV secolo. All’interno dei piatti è visibile l’impronta di un documento in tedesco. (mat)

Online dal: 22.09.2022

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 768
Pergamena · 112 (113) pp. · 22–22.5 x 17.5–18.5 cm · S. Gallo (?) · X / XI sec.
Planctus beati Galli; commento a Boezio, Opuscula sacra; Boezio, Opuscula sacra; pseudo Beda, De septem miraculis mundi

Il codice contiene alle pp. 59111 gli Opuscula sacra di Boezio, e cioé I. De trinitate (pp. 5970), II. De divinitate (Utrum pater et filius et spiritus sanctus; pp. 7072), III. De hebdomadibus (Quomodo substantiae; pp. 7277), IV. De fide catholica (pp. 7784), V. Contra Eutychen et Nestorium (pp. 84111), in parte con glosse. Probabilmente alcune parti furono aggiunte nell'XI/XII secolo. Alle pp. 46, prima del commento agli Opuscula sacra I-III e V attribuiti a Johannes Scoto Aurigena o a Remigio di Auxerre, probabilmente di una mano del XIII secolo, il Planctus beati Galli, inc. Quis dabit cineres, un lamento sul furto del tesoro della chiesa di S. Gallo da parte del vescovo di Costanza. A p. 112 il De septem miraculis mundi dello pseudo Beda il Venerabile. Il manoscritto, per la gran parte senza decorazione, contiene a p. 26 una decorazione ittiomorfa e a p. 59 una iniziale I che si estende su 8 linee di testo. (sno)

Online dal: 22.06.2017

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 769
Pergamena · I + 236 + I pp. · 20/19 x 13 cm · XIV e XII secolo
Libri delle Sentenze; Trattato sul battesimo

Il volume è composto da due parti copiate indipendentemente l'una dall'altra in periodi diversi. La prima parte (pp. 1-158) contiene i primi tre libri delle Sentenze di Magister Bandinus (pp. 1-154), autore di un compendio dell'omonima opera di Pietro Lombardo (Libri quatuor sententiarum). Al posto del quarto libro si trova qui un breve trattato sulle donne, De muliere forti (pp. 154-158). Questa copia è stata realizzata da più mani nel XIV secolo. La seconda parte (pp. 159-234) contiene un trattato sul battesimo del XII secolo (pp. 160-234). La presenza del timbro dell'abate Diethelm Blarer (p. 158) indica che la prima parte doveva trovarsi nella biblioteca dell'abbazia di S. Gallo dalla metà del XVI secolo. Questo manoscritto in due parti ricevette l’attuale legatura in cartone probabilmente alla fine del XVIII o all'inizio del XIX secolo, quando Ildefons von Arx vi inserì l’indice del contenuto (p. V1). (rou)

Online dal: 22.09.2022

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 770
Pergamena · 82 pp. · 22.5 × 16.5 cm · intorno al 1300
Alanus ab Insulis: Regulae de sacra theologia

Questo volume trasmette le Regulae de sacra theologia di Alano di Lilla. Il testo è scritto in un'accurata textualis su due colonne, e lo stesso carattere – in un modulo doppio – è utilizzato come scrittura distintiva per le Regulae. Solo l'incipit (p. 3a), la prima iniziale e l'explicit (p. 81b) sono in inchiostro rosso. La coperta in pelle bovina è stata presumibilmente decorata con dieci diversi ferri rotondi e rettangolari a Parigi già intorno al 1200. Essi raffigurano uccelli, motivi geometrici, leoni, intrecci e un uomo inginocchiato con corona e un vaso (EBDB m002201). Il dorso è stato successivamente rivestito con pelle di maiale chiara. Sul verso del foglio di guardia (p. 2) si legge, probabilmente da una mano del XIV secolo, Liber sancti Galli; sulla controguardia posteriore una mano del XV secolo ha annotato Liber monasterii sancti Galli 1451. A p. 82 è impresso il timbro della biblioteca dell’epoca dell’abbaziato di Diethelm Blarer di S. Gallo (1553-1564). (kun)

Online dal: 06.09.2023

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 773
Carta · 246 pp. · 21 x 14.5 cm · ultimo quarto del XIV – primo quarto del XV secolo
De reparatione hominis Marquardi de Lindavia; Expositio decem praeceptorum Henrici de Frimaria

Questo manoscritto composito con testi a carattere teologico si compone di quattro parti (I: pp. 3-122; II: pp. 123-215; III: pp. 216-231; IV: pp. 232-243) ed è scritto in gotica corsiva da più mani. Solo la prima iniziale è stata eseguita. I primi quattro fascicoli, a piena pagina, contengono il trattato De reparatione hominis di Marquard di Lindau (pp. 3-122). Sull'ultima pagina di questa parte (p. 122) si trova il timbro della biblioteca dell’epoca dell’abbaziato dell'abate Diethelm Blarer di S. Gallo (1553-1564). I successivi quattro fascicoli contengono, su due colonne, il commento Expositio decem praeceptorum di Henricus de Frimaria (pp. 123a-213b). Il fascicolo successivo tramanda la Determinatio magistrorum sacrae theologiae sanctae universitatis studii Pragensis sulle tesi del magister di Ulm Johannes Münzinger del 1398 (pp. 216-230). L'ultimo fascicolo contiene un testo che inizia con Vas electionis est non plus sapere quam opportet... (pp. 232-238). Tutte le parti, tranne quest'ultima, presentano marginalia o maniculae (p. 134), che sono state rifilate. Sul verso della carta di guardia posteriore (p. 245) sono scritte e disegnate a penna la nota di possesso Liber monasterii sancti Galli, un volto e la nota di acquisto Anno domini MCCCCX [X barrato?] XXII [1422 o 1432] [...] emi Henricus Lútenrieter hunc librum a domino Nycolao ... Hallensium. La legatura floscia è costituita da un documento in pergamena riutilizzato – un testamento – ed è foderata all'interno con tela di lino a trama grossa e liscia, ora parzialmente staccata nella parte anteriore. Si può quindi leggere la metà sinistra del testamento in lingua alto-tedesca: Ich phaff Berhtolt der horiden [?] von Ehingen [...] und der darnach in dem acht und súbentzigesten iar [...]. I fascicoli sono cuciti direttamente al rinforzo in cuoio del dorso a punto catenella. Sulla coperta anteriore si trova un indice scritto da una mano contemporanea. L’indice incollato sulla prima carta di guardia (p. 1) è di mano di Jodokus Metzler, bibliotecario di S. Gallo. Il conteggio delle pagine (pp. 1-245) presenta un errore: la p. 143 è stata contata due volte. (kun)

Online dal: 06.09.2023

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 775
Carta · 266 pp. · 22 x 15.5 cm · XIV secolo (28.8.1374)
Miscellanea di testi di contenuto scolastico, contenente tra gli altri il catalogo trecentesco della biblioteca dell'abbazia di Heiligenkreuz

Il manoscritto, con testi di contenuto prevalentemente scolastico dall'ambiente dell'università di Parigi, si presenta nella ben conservata legatura originale floscia. Contiene tra gli altri un indice alfabetico alle Sentenze di Pietro Lombardo, alle pp. 107-112 il catalogo del XIV secolo della biblioteca dell'abbazia di Heiligkreuz in Bassa Austria conservato unicamente in questo codice, lo scritto Quaestiones parvorum librorum naturalium del filosofo e logico francese Giovanni Buridano (Johannes Buridanus; † poco dopo il 1358; pp. 121-253) riguardante i corrispondenti testi di Aristotele (Parva naturalia) e terminato di scrivere nell’agosto 1374, e lo scritto Collectio errorum in Anglia et Parisiis condemnatorum pp. 254-264). (smu)

Online dal: 20.12.2012

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 776
Carta · 206 pp. · 21 x 15 cm · 1381 e XV secolo
Raccolta di testi omiletici e teologici

Il manoscritto cartaceo contiene innanzitutto una serie di bozze di sermoni datati dal colophon al 1381 (p. 80). Della stessa mano segue una copia parziale del Liber scintillarum di Defensor di Ligugé (pp. 80-96), dei miracoli (pp. 96-108) e un indice (pp. 108-110). Un'altra mano ha copiato il libro IV del De doctrina christiana di Agostino con numerose annotazioni marginali (pp. 113-162). Seguono, probabilmente per mano del monaco itinerante Gall Kemli († 1481), la interpretazione sugli antenati di Cristo di Aileranus Sapiens (pp. 163-168), nonché estratti da testi teologici, tra cui il Mammotrectus del francescano Giovanni Marchesini. (rou)

Online dal: 22.09.2022

Documenti: 882, Mostrati: 581 - 600