Cronaca svizzera riccamente illustrata in tre parti, rispettivamente in tre libri. Il più recente e voluminoso libro (Parte I) contiene l'origine e la storia della Confederazione fino al XIV secolo. Il più antico libro (Parte II) contiene una descrizione delle guerre burgunde del XV secolo. Il libro finale (Parte III) descrive eventi puntuali della storia della Confederazione durante il XV e il XVI secolo, come l'affare Waldmann (1489) e la battaglia di Marignano (1515), e contiene un catalogo illustrato del bottino della guerra sveva del 1499.
Online dal: 03.11.2009
Cronaca svizzera riccamente illustrata in tre parti, rispettivamente in tre libri. Il più recente e voluminoso libro (Parte I) contiene l'origine e la storia della Confederazione fino al XIV secolo. Il più antico libro (Parte II) contiene una descrizione delle guerre burgunde del XV secolo. Il libro finale (Parte III) descrive eventi puntuali della storia della Confederazione durante il XV e il XVI secolo, come l'affare Waldmann (1489) e la battaglia di Marignano (1515), e contiene un catalogo illustrato del bottino della guerra sveva del 1499.
Online dal: 03.11.2009
Cronaca svizzera riccamente illustrata in tre parti, rispettivamente in tre libri. Il più recente e voluminoso libro (Parte I) contiene l'origine e la storia della Confederazione fino al XIV secolo. Il più antico libro (Parte II) contiene una descrizione delle guerre burgunde del XV secolo. Il libro finale (Parte III) descrive eventi puntuali della storia della Confederazione durante il XV e il XVI secolo, come l'affare Waldmann (1489) e la battaglia di Marignano (1515), e contiene un catalogo illustrato del bottino della guerra sveva del 1499.
Online dal: 03.11.2009
La Eidgenössische Chronik di Werner Schodoler (1490-1541) è l'ultima in ordine cronologico delle cronache illustrate svizzere del tardo medioevo. La sua redazione venne intrapresa a titolo privato dall'autore tra il 1510 ed il 1535 prendendo a modello soprattutto la cronaca di Berna - Amtliche Berner Chronik - di Diebold Schilling e la cronaca - Kronica - di Petermann Etterlin. Questo volume, il terzo ed ultimo della cronaca, contiene la narrazione degli avvenimenti delle guerre di Borgogna e di Svevia per terminare con le campagne militari d'Italia, tra le quali la battaglia di Marignano del 13-14 settembre 1515 alla quale forse assistette personalmente . E' illustrata da 196 disegni a penna rimasti senza colore di un artista anonimo. I tre volumi si trovano ora in tre diverse biblioteche: il primo nella Leopold-Sophien-Bibliothek di Überlingen, il secondo nell'Archivio della città di Bremgarten ed il terzo nella Biblioteca cantonale di Aarau.
Online dal: 20.12.2012
Il dramma pasquale di Muri è considerata la più antica rappresentazione sacra in lingua tedesca in rima. L'autore è sconosciuto. Analisi linguistiche lasciano supporre un'origine dalla zona centrale o occidentale della regione altoalemanna. Le parti rimaste del dramma pasquale fanno pensare che si tratti di un vero dramma parlato, senza elementi latini o musicali.
Online dal: 15.04.2010
Il breviario, risalente alla seconda metà del XIV secolo, contiene i testi dell'Ufficio per tutto l'anno liturgico. Secondo le formule di preghiera e le rubriche in tedesco era destinato ad un monastero femminile dell'ordine benedettino; alcune antifone rimandano all'ambiente dei monasteri di Engelberg e Muri.
Online dal: 29.03.2019
La farmacopea è una raccolta disorganizzata di prescrizioni in lingua tedesca contro malattie di ogni tipo, inframezzate da ricette di cucina e brevi trattati medici. Alcune ricette e trattati citano autorità mediche come Mesuè, Bartolomeo, Ippocrate e Galeno, Heinrich Fründ, Johannes Minnch, Maestro Heinrich e Vitalis de Furno. Scritto da vari copisti nel terzo quarto del XV secolo.
Online dal: 29.03.2019
Le Consuetudines cistercensi della metà del XIII secolo comprendono la fondamentale Carta caritatis e le normative determinanti per il culto, per la vita dei fratelli laici, per il capitolo generale e per altri ambiti, fino all'impostazione degli accenti nei manoscritti. Nel lavoro di copia furono coinvolti diversi scribi. Ancora nel XIII secolo un altro copista inserì delle ricette mediche in tedesco su pagine che erano rimaste bianche.
Online dal: 10.12.2020
Il pontificale cistercense per l'abate, risalente all'ultimo terzo del XV secolo, contiene varie benedizioni e formulari liturgici per la consacrazione di monaci e monache e la nomina di una badessa. Nei formulari per le ordinazioni nei monasteri cistercensi femminili i testi sono in parte redatti in tedesco.
Online dal: 10.12.2020
Trascrizione di privilegi, ordinamenti, donazioni annuali e documenti riguardanti i possedimenti del monastero di Königsfelden. Compilata al tempo della regina Agnese di Ungheria (1281-1364 circa).
Online dal: 14.04.2008
Manoscritto cartaceo con le copie dei privilegi e delle fondazioni annuali concernenti le proprietà del convento francescano di Königsfelden. Iniziato intorno al 1417 con aggiunte fino al 1427. Dopo la soppressione del convento il libro venne portato a Muri e da lì poi a Muri-Gries (Bolzano-IT). Restituzione nell'ambito dello scambio di beni culturali con Muri-Gries/Sarnen del 1960.
Online dal: 04.10.2018
Copie dei privilegi, ordinanze, fondazioni annuali e documenti dei secoli XIII fino al XVI concernenti i possedimenti del convento di Königsfelden. Originariamente organizzato in singoli fascicoli, in un secondo tempo rilegati insieme. Ordinati da una parte secondo la tipologia (privilegi), dall'altra secondo unità geografiche.
Online dal: 04.10.2018
Indice alfabetico incompleto per soggetto, persone e luoghi del cartulario II di Königsfelden (StAAG AA/0429) redatto intorno al 1530 dal segretario del tesoriere bernese Eberhart von Rümlang, probabilmente sull'onda di una riforma della amministrazione all'epoca della Riforma, quando i conventi di Königsfelden vennero secolarizzati dall'amministratore vescovile.
Online dal: 04.10.2018
Copie e regesti di privilegi e documenti riguardanti i possedimenti del monastero di Königsfelden a Waldshut dal XIV al XVI secolo. Iniziato intorno al 1480, parallelamente alla realizzazione del cartulario II di Königsfelder (StAAG AA/0429), vi si trovano aggiunte fino al 1530 circa.
Online dal: 04.10.2018
Copie e regesti di privilegi e documenti riguardanti i diritti ed i possedimenti di Königsfelden a Birmenstorf dell'epoca dal 1400 fino al 1530. Iniziato intorno al 1480, parallelamente alla realizzazione del cartulario II di Königsfelder (StAAG AA/0429), vi si trovano aggiunte fino al 1530 ca.
Online dal: 04.10.2018
Copie e regesti di privilegi e documenti riguardanti la corte (Meierhof) di Erlinsbach dell'epoca dal XIV fino al XVI secolo. Iniziato intorno al 1525 all'epoca della secolarizzazione del convento. La legatura in pergamena presenta una notazione quadrata.
Online dal: 04.10.2018
Primo inventario dei tributi rimasto del convento di Königsfelden con l'elenco delle imposte e di coloro che erano tenuti a pagarle. Iniziato all'epoca della badessa Elisabeth von Leiningen (prima del 1386 fino a dopo il 1456), sporadicamente integrato e continuato fino al 1530.
Online dal: 04.10.2018
Quaderni degli incanti delle decime del convento di Königsfelden, più tardi rilegati insieme. Ogni anno tra il 1451 ed il 1457 venne iniziato un quaderno da parte degli amministratori vescovili del convento delle clarisse, Niklaus Fricker e Ulrich Ambühl; aggiunte fino al 1458.
Online dal: 04.10.2018
Raccolta di trascrizioni di privilegi papali e reali a favore del monastero di Wettingen, costituita da Giovanni di Strasburgo tra il 1248 e il 1253. Contiene inoltre le trascrizioni di importanti documenti, alcuni dei quali riguardanti assegnazioni e altri affari giuridici, così come diversi elenchi di beni e imposte.
Online dal: 15.04.2010
Ampia raccolta dei più importanti atti e documenti del monastero di Wettingen, scritto da Peter Numagen intorno al 1490. Al prologo ed all'indice fanno seguito leggende sulla fondazione e trascrizioni dei privilegi papali, imperiali e reali. Contiene inoltre i privilegi dell'ordine e trascrizioni di documenti riguardanti diversi affari giuridici in relazione con la proprietà terriera. Decorato con gli stemmi del fondatore, degli abati e dei benefattori
Online dal: 15.04.2010
Calendario nel quale sono trascritte le fondazioni annuali del monastero delle benedettine di Hermetschwil (Argovia), datato 1441, rinvenuto nel 1884 nella prefettura di Bremgarten. Contiene inoltre alcune notizie di cronaca sulla fondazione del monastero, sulla costruzione del nuovo edificio della chiesa del 1603-1605 e 1624/1625, così come sulla fondazione di messe in seguito a apparizioni divine 1636-1692. All'inizio è inserita una lettera del 12 luglio 1693.
Online dal: 23.06.2016
Compendio in rima della storia degli Asburgo, con disegni a penna degli stemmi della dinastia degli Asburgo e dei loro acquisiti per matrimonio, spesso combinati o fusi.
Online dal: 14.04.2008
Le 126 pagine del volume cartaceo contengono le entrate e le uscite del Paese di Appenzello da febbraio 1519 a febbraio 1520. I registri contabili sono tra le fonti più importanti per la ricerca sulla storia del Paese ancora indiviso.
Online dal: 08.10.2020
Le 390 pagine del volume cartaceo contengono le entrate e le uscite del Paese di Appenzello da luglio 1521 a agosto 1527. I registri contabili sono tra le fonti più importanti per la ricerca sulla storia del Paese ancora indiviso.
Online dal: 08.10.2020
Le 280 pagine del volume cartaceo contengono le entrate e le uscite del Paese di Appenzello da agosto 1527 a gennaio 1530. I registri contabili sono tra le fonti più importanti per la ricerca sulla storia del Paese ancora indiviso.
Online dal: 08.10.2020
Le 328 pagine del volume cartaceo contengono le entrate e le uscite del Paese di Appenzello da gennaio 1530 a maggio 1534. I registri contabili sono tra le fonti più importanti per la ricerca sulla storia del Paese ancora indiviso.
Online dal: 08.10.2020
Le 238 pagine del volume cartaceo contengono le entrate e le uscite del Paese di Appenzello da maggio 1534 a maggio 1537. I registri contabili sono tra le fonti più importanti per la ricerca sulla storia del Paese ancora indiviso.
Online dal: 08.10.2020
Le 220 pagine del volume cartaceo contengono le entrate e le uscite del Paese di Appenzello da maggio 1537 a gennaio 1540. I registri contabili sono tra le fonti più importanti per la ricerca sulla storia del Paese ancora indiviso.
Online dal: 08.10.2020
Le 300 pagine del volume cartaceo contengono le entrate e le uscite del Paese di Appenzello da febbraio 1540 a febbraio 1544. I registri contabili sono tra le fonti più importanti per la ricerca sulla storia del Paese ancora indiviso.
Online dal: 14.12.2022
Le 366 pagine del volume cartaceo contengono le entrate e le uscite del Paese di Appenzello da febbraio 1544 a luglio 1548. I registri contabili sono tra le fonti più importanti per la ricerca sulla storia del Paese ancora indiviso.
Online dal: 14.12.2022
Le 304 pagine del volume cartaceo contengono le entrate e le uscite del Paese di Appenzello da luglio 1548 a aprile 1551. I registri contabili sono tra le fonti più importanti per la ricerca sulla storia del Paese ancora indiviso.
Online dal: 14.12.2022
Le 196 pagine del volume cartaceo contengono le entrate e le uscite del Paese di Appenzello da maggio 1552 a marzo 1554. I registri contabili sono tra le fonti più importanti per la ricerca sulla storia del Paese ancora indiviso.
Online dal: 14.12.2022
Le 164 pagine del volume cartaceo contengono le entrate e le uscite del Paese di Appenzello da marzo 1554 a novembre 1556. I registri contabili sono tra le fonti più importanti per la ricerca sulla storia del Paese ancora indiviso.
Online dal: 14.12.2022
Le 220 pagine del volume cartaceo contengono le entrate e le uscite del Paese di Appenzello da novembre 1556 a maggio 1560. I registri contabili sono tra le fonti più importanti per la ricerca sulla storia del Paese ancora indiviso.
Online dal: 14.12.2022
Le 974 pagine del volume cartaceo contengono le entrate e le uscite del Paese di Appenzello da aprile 1560 a aprile 1571. I registri contabili sono tra le fonti più importanti per la ricerca sulla storia del Paese ancora indiviso.
Online dal: 25.04.2023
Le 300 pagine del volume cartaceo contengono le entrate e le uscite del Paese di Appenzello da aprile 1571 a ottobre 1574. I registri contabili sono tra le fonti più importanti per la ricerca sulla storia del Paese ancora indiviso.
Online dal: 25.04.2023
Le 488 pagine del volume cartaceo contengono le entrate e le uscite del Paese di Appenzello da novembre 1574 a novembre 1582. I registri contabili sono tra le fonti più importanti per la ricerca sulla storia del Paese ancora indiviso.
Online dal: 25.04.2023
Le 588 pagine del volume cartaceo contengono le entrate e le uscite del Paese di Appenzello da ottobre 1582 a marzo 1591. I registri contabili sono tra le fonti più importanti per la ricerca sulla storia del Paese ancora indiviso.
Online dal: 25.04.2023
La prima pare di questo volume (p. 1-214) contiene le entrate e le uscite del Paese di Appenzello d'aprile 1591 ad aprile 1597. I registri contabili sono tra le fonti più importanti per la ricerca sulla storia del Paese ancora indiviso. Nella seconda parte (pp. 215-528) il volume comprende bozze di lettere in uscita e trascrizioni di lettere in entrata dal 1659 al 1687. Da p. 529 in poi le pagine sono strappate e rimangono al massimo dei frammenti.
Online dal: 25.04.2023
Il volume, di 198 pagine cartacee, contiene principalmente delle ricognizioni, cioè trascrizioni di dichiarazioni di testimoni. Include anche sentenze, risoluzioni dei Consigli e della Landsgemeinde, fideiussioni, rinunce giurate, elenchi di giudici e ordini del giorno dei Consigli e della Landsgemeinde.
Online dal: 31.05.2024
Il volume contiene le decisioni dei Consigli («antworten»), ricognizioni, cioè dichiarazioni di testimoni e rinunce giurate, dove i delinquenti promettono di non vendicarsi delle persone coinvolte nel procedimento penale a loro carico. Comprende anche rinnovi del diritto territoriale di membri esterni della comunità tra gli anni dal 1550 al 1604. Cronologicamente il volume copre principalmente gli anni dal 1557 al 1566, con inserimenti successivi fino al 1621.
Online dal: 31.05.2024
Il volume, di 584 pagine cartacee, contiene le risoluzioni in forma sommaria dei Consigli di Appenzello. Contiene inoltre numerose rinunce giurate nelle quali i delinquenti promettono di non vendicarsi delle persone coinvolte nel procedimento penale a loro carico, nonché elenchi di commercianti di filo (fol. 256v e 281r).
Online dal: 31.05.2024
Secondo l'introduzione, il volume contiene le risoluzioni dei Consigli e le rinunce giurate, nelle quali i delinquenti promettono di non vendicarsi delle persone coinvolte nel procedimento penale a loro carico. Comprende anche dei rinnovi del diritto fondiario di membri esterni della comunità, autorizzazioni per locandieri e di cottura del salnitro, e permessi di insediamento.
Online dal: 31.05.2024
Il volume, di 182 pagine cartacee, contiene principalmente decisioni di tipo giuridico prese dai vari Consigli, ciò che conferisce al volume il carattere di libro di mandati. Il termine «Antwortenbuch» utilizzato nel titolo del volume e nell'introduzione si riferisce solo a un piccolo numero di sentenze, informazioni e provvedimenti amministrativi che i Consigli hanno emesso su richiesta dei membri della comunità.
Online dal: 31.05.2024
In 178 pagine cartacee, il volume contiene le registrazioni delle norme giuridiche valide in tutto il paese, che sono state ripetutamente stabilite e approvate dai Consigli e proclamate ai membri della comunità dai pulpiti delle chiese. Il volume contiene anche gli elenchi dei mugnai, degli locandieri e dei mercanti di prodotti lattieri del paese.
Online dal: 31.05.2024
Il volume, di 390 pagine cartacee, contiene le registrazioni delle norme giuridiche valide in tutto il paese, che sono state ripetutamente stabilite e approvate dai Consigli e proclamate ai membri della comunità dai pulpiti delle chiese.
Online dal: 31.05.2024
Il volume contiene la lista annuale dei nomi dei membri del Gran Consiglio e del Piccolo Consiglio di Appenzello, nell'ordine dei Rhode. I nomi furono inscritti in stretti quaderni, che solo in seguito furono rilegati per formare un libro. Quale legatura fu utilizzato un frammento con notazione musicale.
Online dal: 31.05.2024
La parte principale del volume in pergamena (pp. 47-108) contiene gli statuti del Paese di Appenzello, le cui origini risalgono all'inizio del XV secolo. Inoltre contiene anche un calendario su carta (pp. 5-19) e supplementi agli statuti, anch'essi su carta (pp. 111ss. e p. 124). I primi 24 fogli degli statuti sono scritti da una sola mano, mentre le aggiunte, le annotazioni marginali e i titoli sono scritti da altre mani; in seguito, con un altro inchiostro e una scrittura più fitta, vi sono aggiunte degli anni intorno al 1530 e 1540. Le iniziali sono decorate calligraficamente, talvolta con nastri intrecciati, fiori e volti, che spesso terminano in forma di pannocchie.
Online dal: 31.05.2024
I 123 fogli cartacei del codice contengono le copie di sette cronache riguardanti la Riforma nel paese di Appenzello, così come la divisione del territorio nel XVI secolo. È stato compilato intorno al 1700 da uno sconosciuto copista.
Online dal: 22.06.2017
Il Silbernes Landbuch (Codice del 1585), costituito da 86 fogli pergamenacei, contiene gli ordinamenti dell'intero territorio di Appenzello. Si tratta di un riassunto dei più antichi testi di diritto chee venne integrato in epoca più recente con nuovi ordinamenti. A seguito della divisione del territorio di Appenzello, avvenuta nel 1597, il libro degli ordinamenti passò in proprietà del cantone di Appenzello Interno e rivestì validità fino al sec. XIX. La ricca decorazione, costituita da miniature ed iniziali, indica il grande valore attribuito al volume.
Online dal: 17.12.2015
Il martirologio della parrocchia di S. Maurizio di Appenzello è stato iniziato dopo il grande incendio del villaggio del 1560 e sostituisce un esemplare più antico bruciato. Nel prologo, sotto forma di poesia, vengono ricordate l'epoca di redazione, il copista e il committente dell'opera. Le indicazioni delle fondazioni annuali, stabilite prima dell'incendio, vennero ricostruite sulla base della memoria; le successive vennero aggiunte fino al 1650.
Online dal: 17.12.2015
Questo libretto contiene una raccolta di ricette per la fabbricazione di farmaci, rimedi casalinghi e generi alimentari. La descrizione delle ricette va dal semplice elenco degli ingredienti fino a testi molto dettagliati, nei quali viene fornita la preparazione degli ingredienti. Il manoscritto non presenta un indice. Quale coperta venne utilizzato il foglio di un manoscritto, forse del XIV secolo. Il testo che si può leggere tratta della geometria del triangolo (De triangulo). Nella prima metà del XX secolo il libretto venne acquisito da Theo Baeschlin presso la libreria Helbing & Lichtenhahn e regalato all'Istituto di farmacia di Basilea.
Online dal: 22.06.2017
La raccolta è contenuta in un manoscritto cartaceo di origine svizzera. In un secondo tempo venne rilegata con una coperta costituita da due assi di legno rivestiti di pelle di maiale con impressioni a secco. La raccolta contiene trattati e ricette che si basano sui Practica del Meister Bartholomäus. L'erboristeria sta nella tradizione di Macer. La raccolta contiene pure regole per i salassi, un trattato sulla peste, sulle mestruazioni. Vengono inoltre trattate diverse malattie come per es. quelle della testa o delle orecchie. In generale il testo raccoglie trattati sulla natura femminile, sui quattro elementi e sulle nature, e dà consigli di medicina veterinaria, tra gli altri basandosi sul libro di farmacopea dei cavalli di Meister Albrecht. In più vi si trovano diverse benedizioni (benedizioni contro ferite di freccia, e i vermi), formule di giuramento, formule per le partorienti e altro.
Online dal: 22.06.2017
Il manoscritto fu copiato o raccolto nel 1449 da Johannes von Fulda. Venne regalato al museo dal dr. S. Merian nel 1953 e appartenne a Jakob Burckhardt. Il testo tratta di alchimia medica.
Online dal: 22.06.2017
Carolus von Wattenwyl raccolse, nella sua raccolta medica per animali, ricette di farmaci contro i malanni dei cavalli (Ross). Queste vanno dalla mancanza di appetito fino a una poco equilibrata quantità di bile. Le cc. 95r-99v sono scritte da una mano diversa in francese. L'excursus spiega come pulire diversi tipi di macchie di grasso dai vestiti da cavaliere (titolo: «pour oster toutes sortes de tasches de graisse des habits»). In tutto il volume la mano del copista cambia altre due volte.
Online dal: 22.06.2017
La copia della farmacopea di Burkart von Hallwyl (1535-1598) costituisce una raccolta di farmaci e ricette per il trattamento di problemi quotidiani. La lunghezza delle ricette varia da alcune frasi fino a testi molto completi. Tra questi si trovano istruzioni per la preparazione e liste degli ingredienti. Il manoscritto è organizzato tramite un indice alfabetico. Dopo l'indice si trovano altre registrazioni.
Online dal: 26.09.2017
Il manoscritto contiene una farmacopea e un libro di ricette. Vi si trovano molte ricette contro la «pistilienz» e altre malattie. Frasi e intere parti delle istruzioni per i medicamenti sono cancellate. Le pagine del volume non sono numerate e alla fine non presenta un indice.
Online dal: 26.09.2017
Nel «Mägte Büchlin» Maria Iselin ha raccolto delle ricette di cucina. Contiene la prima ricetta conosciuta dei «läckerli» di Basilea. La pasta di panpepato ebbe per molto tempo anche un carattere medicinale.
Online dal: 26.09.2017
Il libro genealogico del farmacista basileese Hans Friedrich Eglinger (1608-1675) permette di gettare uno sguardo nell'ordinamento farmaceutico del XVII secolo e sui suoi contatti. Vi si trovano per la maggior parte detti in tedesco, francese e latino di diversi autori che si rivolgono a Eglinger. In parte sono sfarzosamente illustrati. A c. 53r uno di questi, illustrato, di Jacobus Mozes, mostra al centro un enorme mortaio. La pagina col titolo è abbellita da una pittura barocca a tempera.
Online dal: 26.09.2017
Il libro genealogico del farmacista basileese Emmanuel Ryhiner (1592-1635) permette di lanciare uno sguardo nell'ordinamento farmaceutico del XVII secolo e nelle relazioni del farmacista. Vi si trovano soprattutto detti in ebraico, greco antico, francese e latino di vari autori che si rivolgono a Ryhiner. In parte sono sfarzosamente illustrati. Il foglio del libro genealogico dedicatogli dal suo commilitone Matthaeus Colomanus nel 1612, risale ancora all'epoca degli studi di Ryhiner. L'immagine (242v) di un negozio di farmacista ideale, aperto verso la strada, è stato realizzato dal miniaturista Johann Sixt Ringle. Mostra un farmacista in piedi davanti ad uno scaffale pieno di barattoli colorati che consegna dei medicinali ad una dama.
Online dal: 26.09.2017
Questo codice contiene la ricostruzione virtuale di un manoscritto costituito dai codici F III 15e e N I 1: 3c. In concomitanza con la loro digitalizzazione e descrizione si è potuto dimostrare che N I 1: 3c intorno al 1500 costituiva il primo fascicolo di F III 15e. Questo spiega il titolo De conflictu viciorum et virtutum a c. 1r di N I 1: 3c, che ha un senso se riferito all'intero codice. Come dimostra la perdita di testo all'inizio ed alla fine, N I 1: 3c costituiva precedentemente parte di un altro codice. L'intero manoscritto giunse a Basilea nel XVI sec.; N I 1: 3c venne in seguito, separato prima del 1643.
Online dal: 17.03.2016
I due fogli singoli riportano entrambe le strofe della «Goldenes Ave Maria»: una prima volta nella forma della canzone glossata «Ave got grüß dich reine magt» (A III 52a), la seconda in un adattamento del certosino di Basilea Ludwig Moser (A III 52b). Entrambi i testi potrebbero essere stati scritti da lui stesso nella certosa di Basilea.
Online dal: 14.12.2017
Il manoscritto fa parte del fondo della certosa di Basilea, alla quale è stato donato da un ex decano di Rheinfeld, Antonius Rütschmann. Contiene principalmente le Omiliae in evangelia di Gregorio Magno e i primi due libri del Libri miraculorum di Cesario von Heisterbach, oltre a prediche e estratti di Johannes von Freiburg, Johannes Mulberg e Giordano di Quedlinburg.
Online dal: 18.06.2020
I 14 fogli furono estratti verso la fine del XIX secolo da un manoscritto composito della certosa di Basilea. Le 11 xilografie colorate, con il rispettivo testo manoscritto, tramandano una Ars moriendi in tedesco, un tipo di testo sull'arte di morire molto diffuso nel tardo medioevo.
Online dal: 26.09.2017
Il piccolo libro di devozione proviene dalla biblioteca dei conversi della certosa di Basilea. È stato scritto da dieci mani diverse e contiene, oltre a numerose preghiere, la legenda di Ugo di Lincoln, un trattato sulla passione e un «Cisiojanus» (una poesia per ricordarsi le feste e le festività della Chiesa, così chiamato dall'incipit della versione latina).
Online dal: 14.06.2018
Il manoscritto, di un formato estremamente stretto, è stato creato a Magonza ed è successivamente giunto come dono dei certosini che vi risiedevano alla certosa di Basilea. Contiene un gran numero di testi brevi e molto brevi: oltre ad una serie di prediche, soprattutto estratti da trattati teologici, di storia ecclesiastica e politici, tra cui alcuni in tedesco.
Online dal: 18.06.2020
La prima parte del codice, proveniente dalla certosa di Basilea, contiene un trattato sulle multe adeguate per vari reati contro i comandamenti e i sacramenti. Una seconda parte è costituita da una raccolta di inni in latino che, oltre ad una traduzione tedesca interlineare, sono forniti anche di una traduzione tedesca libera come testo continuo, in parte abbinata ad una breve interpretazione. Seguono testi sulla Messa e alcuni Opuscula di Gregorio Nazianzeno, una lettera di Johannes Heynlin de Lapide sulle qualità di un buon sacerdote e un breve testo di Heinrich Arnoldi su una predica su Maria.
Online dal: 14.06.2018
Il volume cartaceo della biblioteca della certosa di Basilea, senza decorazione, contiene le Disputationes o Quaestiones di Johannes Heynlin de Lapide. Questi dibattiti, che secondo la nota che si legge a c. 1r si svolgevano a Parigi al cospetto e da parte di Heynlin, sono state scritte da numerose diverse mani, tra le quali quella dello stesso Heynlin.
Online dal: 14.12.2018
Il libello di Giovanni evangelista, proveniente dal monastero delle clarisse di Gnadental, fu completato nel 1493. Il manoscritto contiene testi di e su Giovanni evangelista, tra questi exempla, prediche, sequenze, lezioni e la rivelazione in tedesco. La vita di Giovanni all'inizio del manoscritto è corredata da un ricco ciclo di immagini con scene della leggenda dell'evangelista.
Online dal: 14.12.2017
Il piccolo e spesso manoscritto in carta e pergamena della biblioteca della certosa di Basilea deve essere stato usato intensamente, come suggeriscono le forti tracce di sporco e le tracce d'uso. L'originale rilegatura in pelle rossa è ricoperta da un altro strato di pelle, che sporge oltre la copertina del libro nella parte inferiore e può essere ripiegata sul taglio inferiore per proteggerla. Il manoscritto contiene preghiere, inni e altri testi devozionali di numerosi autori diversi – soprattutto santi e papi – come Mechthild di Magdeburg o Bernardo di Chiaravalle. Sono rappresentati anche autori certosini come Heinrich Arnoldi. Alle cc. 4v e 316v sono incollate diverse xilografie e incisioni su metallo colorate.
Online dal: 14.12.2018
Il volume miscellaneo contiene trattati teologici, tra cui vari testi di Johannes Gerson (1363-1429), ed è stato scritto da Alfred Löffler (1416-1462). Il copista, originario di Rheinfelden ed entrato nel convento domenicano di Basilea nel 1445, invita in diversi punti del manoscritto a pregare per lui. Indica anche delle singole date (1454, 1456) e dei luoghi di copia. Questi ultimi sono i conventi delle domenicane di Steinbach e Himmelskron presso Worms, dove Löffler era attivo quale confessore negli anni in questione. Quando tornò a Basilea, probabilmente portò con sé anche questo volume, che entrò a far parte della biblioteca del convento dei predicatori di Basilea, per poi giungere, dopo la Riforma, nella Biblioteca Universitaria.
Online dal: 18.06.2020
Volume a carattere devozionale del sec. XV, scritto per la maggior parte dal certosino Johannes Gipsmüller ed in possesso della certosa di Basilea. Sul verso di un foglio pergamenaceo, inserito quale f. 57 nel codice cartaceo, è raffigurata a piena pagina una Crocifissione con Maria e Giovanni. Rappresenta inoltre una rarità una raccolta in latino di citazioni bibliche e di detti in tedesco di Petrus Wolfer che dovevano essere raffigurati attorno ad una rappresentazione della Crocifissione su di una parete della certosa.
Online dal: 26.09.2017
Il volume, che proviene originariamente dalla collezione di libri personali di Ludwig Moser (cfr. la nota di possesso a c. 2r), è stato trasferito alla biblioteca universitaria con il fondo della certosa di Basilea. Contiene vari testi teologici in tedesco, a cominciare da una versione del volume sulla preparazione alla morte e accompagnamento del moribondo di Wilhelm Textoris, intitolata Migrale vel Ars moriendi che Moser stesso tradusse in tedesco. Seguono il «Büchlein von der Wahrheit» di Heinrich Seuse, il «Büchlein von der Liebe Gottes» di Thomas Peuntner e alcune prediche di Johannes Tauler e del Meister Eckhart.
Online dal: 10.10.2019
Questa miscellanea, composta di varie parti originariamente separate, e proveniente dal fondo del capitolo di S. Leonardo di Basilea, contiene tra gli altri testi di Ugo di S. Vittore e Tommaso da Kempis. Tra i pezzi più brevi nel volume ci sono tra gli altri due testi tedeschi («Fünf Mittel gegen die Ungeduld» e «Zwölf Zeichen der Minne») e tre piccoli glossari: uno ebraico-latino, uno greco-latino e uno latino-tedesco. Degna di nota è anche la fibbia ancora intatta sulla copertina contemporanea.
Online dal: 14.12.2018
Il manoscritto cartaceo, trasferito dalla certosa di Basilea alla Biblioteca Universitaria nel 1590, contiene (a partire da c. 15r) un ciclo annuale completo di sermoni, ognuno dei quali offre dapprima un'interpretazione dettagliata e quasi letterale del passo biblico in questione (la pericope), seguita da una seconda parte ‘spirituale' con una lettura mistica contemplativa, spiccatamente neoplatonica. Il testo latino, più adatto ad un autoapprendimento di livello avanzato, contiene anche occasionali inserzioni in tedesco, come le traduzioni di alcuni termini, probabilmente per un ulteriore utilizzo nella predicazione al popolo.
Online dal: 26.09.2024
Il codice, di formato ridotto, proviene probabilmente dalla certosa di Magonza, e da lì ha raggiunto quella di Basilea, dove è stato corredato da numerose note di possesso. Contiene una grande varietà di estratti di letteratura – religiosa, storica e di altre – del Medioevo e dell'antichità. Anche la lunghezza dei testi varia notevolmente: oltre a brevi estratti e versi di due o quattro righe su vari argomenti quali i papi o le api, ci sono testi più lunghi come il De rota verae et falsae religionis di Ugo da Folieto, o la prima metà del Paradisus Animae dello pseudo-Alberto Magno.
Online dal: 18.06.2020
Manoscritto composito dal convento delle domenicane Maria Himmelskron di Hochheim presso Worms, contenente opere di Johannes Meyer, scritto nel 1474 secondo la nota di possesso autografa del Meyer. Il domenicano di Basilea Johannes Meyer era attivo quale confessore in conventi femminili di stretta osservanza e orientò la sua abbondante opera storiografica al servizio della riforma domenicana del XIV secolo.
Online dal: 25.06.2015
Accanto agli statuti del 1594 e a vari decreti, il volume elenca inoltre i convittori basileesi e stranieri del collegio inferiore dal 1599 al 1623 e dal 1733 al 1789. L'originaria copertina floscia costituita da un frammento pergamenaceo, in seguito al restauro è stata rilegata all'inizio quale carta di guardia.
Online dal: 20.12.2016
I manoscritti AN II 36 e AN II 37 costituiscono insieme una Bibbia completa in lingua tedesca. Si tratta di una copia della cosiddetta «Mentelin-Bibel» [stampata a Strasburgo da Johann Mentelin, prima del 27 giugno 1466] e della «Pflanzmannbibel». Nel XVII sec. entrambi i codici erano in possesso di Peter Werenfels (1627-1703), professore di teologia e parroco di S. Leonardo a Basilea.
Online dal: 22.03.2018
I manoscritti AN II 36 e AN II 37 costituiscono insieme una Bibbia completa in lingua tedesca. Si tratta di una copia della cosiddetta «Mentelin-Bibel» [stampata a Strasburgo da Johann Mentelin, prima del 27 giugno 1466] e della «Pflanzmannbibel». Nel XVII sec. entrambi i codici erano in possesso di Peter Werenfels (1627-1703), professore di teologia e parroco di S. Leonardo a Basilea.
Online dal: 22.03.2018
Salterio in tedesco, scritto nel 1485 da Johannes Waltpurger, forse ad Augusta. La pagina iniziale decorata con tralci vegetali, con la quale inizia il prologo, si ritrova quasi identica in un manoscritto di Cambridge dello stesso copista. La carta di guardia posteriore, incollata all'interno del piatto, mostra un paesaggio tuffato in una pioggia di sangue. Non è chiaro come il manoscritto sia giunto a Basilea.
Online dal: 25.06.2015
Il manoscritto, di formato ridotto, è conosciuto con il nome di «Basler Liederhandschrift» e trasmette testi in latino e tedesco in versi e in prosa, dal taglio primariamente spirituale, in parte completato con una notazione musicale. Vi figurano tra gli altri testi di Corrado di Würzburg e Walther von der Vogelweide. Il manoscritto è stato scritto intorno al 1300, nel XV secolo si trovava nella certosa di Basilea e nel XVII secolo in possesso del collezionista basileese Remigio Fäsch.
Online dal: 14.12.2017
Il manoscritto, di piccolo formato e modestamente decorato, proviene dalla certosa di Basilea, probabilmente dalla biblioteca dei conversi. È stato scritto da varie mani del XV sec. secolo e contiene i salmi penitenziali, meditazioni, testi liturgici, un trattato spirituale, preghiere e poesie mariane; dalle tracce d'uso che presenta sembra essere stato utilizzato intensamente.
Online dal: 14.06.2018
Il volume miscellaneo, originariamente composto da dieci fascicoli, è stato scritto almeno in parte nella certosa di Basilea. Uno dei copisti è frate Hans Lesser di San Gallo. Il manoscritto, di formato ridotto, faceva parte della biblioteca dei fratelli conversi della certosa di Basilea e tramanda diverse preghiere e testi devozionali in lingua tedesca, alcuni dei quali si riferiscono esplicitamente ai fratelli conversi della certosa.
Online dal: 12.12.2019
Il nucleo principale del manoscritto della certosa di Basilea è costituito da una copia del Flores temporum, una cronaca del mondo latina del XIII secolo ampiamente diffusa nella regione alemannica. Il copista Nicolaus Gerung de Blauenstein ha integrato questa cronaca con un'appendice da lui redatta, in parte in tedesco, riguardante gli eventi nella regione di Basilea, così come una cronaca dei vescovi basileesi. Completano la collezione testi più brevi, quali trattati sui concili o sugli ordini certosini, elenchi di imperatori, cattedrali, regni e lingue di varie parti del mondo.
Online dal: 12.12.2019
Il manoscritto della prima metà del XV secolo contiene la cronaca tedesca di Jakob Twinger di Königshofen (cap. 6, 1-5), la Rötteler Chronik (Cronaca di Rötteln) e il Libellus de magnificentia ducis Burgundia in Treveris visa conscriptus (ted.). È servito come modello per il manoscritto E I 1h della Biblioteca universitaria di Basilea. In seguito fu di proprietà della famiglia Amerbach.
Online dal: 13.06.2019
Il codice, che si compone di varie parti, contiene principalmente decreti, bolle, lettere e risoluzioni relative al concilio di Basilea (1431-1448), di vari copisti in latino e tedesco. Mani più tarde hanno occasionalmente aggiunto annotazioni, correzioni e aggiunte. Informazioni storiografiche sono contenute nei cosiddetti «Grössere Basler Annalen», in estratti latinizzati dalla Cronaca di Rötteln e nella cronaca tedesca di Jakob Twinger von Königshofen. Il manoscritto apparteneva alla certosa di Basilea e giunse poi nella biblioteca universitaria.
Online dal: 10.10.2019
Il manoscritto, sebbene incompleto per la perdita di alcuni fogli, tramanda il romanzo di Alessandro del poeta tedesco-boemo Ulrich von Etzenbach (ca. XIII sec,). Il testo è stato scritto nel 1322, probabilmente in Baviera o in Austria come si deduce dalle caratteristiche dialettali. L'elaborata decorazione delle iniziali poste all'inizio dei singoli libri mostra caratteristiche dell'Alto Reno, così come appaiono anche nella Bassa Austria all'inizio del XIV secolo. Nei margini si trovano numerose annotazioni del XIX sec. con spiegazioni di parole e annotazioni di Johann Jakob Spreng (1699-1768), che ha copiato il manoscritto nel XVIII secolo.
Online dal: 12.12.2019
Il manoscritto, della prima metà del XV secolo, contiene la cronaca tedesca di Jakob Twinger di Königshofen (cap. 1-3, 5) e la cronaca anonima bernese (si interrompe per la caduta di fogli). Entrambi i testi sono preceduti da un indice completo. Il manoscritto fu in seguito di proprietà della famiglia Amerbach.
Online dal: 14.12.2018
Questo manoscritto del XIV secolo, realizzato forse con il sistema della pecia, contiene le opere di Alberto Magno Super ethica e De causis et processu universitatis. Per quanto riguarda il sistema della pecia, si tratta di un modo per moltiplicare un modello manoscritto in maniera veloce: invece di copiare un testo intero, questo veniva suddiviso in vari fascicoli in modo tale che diversi scribi potessero lavorare contemporaneamente alla sua trascrizione. Il volume appartenne al domenicano Johannes Tagstern, ed in questo modo giunse alla biblioteca „incatenata“ del convento dei predicatori di Basilea.
Online dal: 25.06.2015
Il volume miscellaneo dalla certosa di Basilea, scritto da varie mani, contiene principalmente scritti astrologici, tra cui testi di Abraham ibn ‘Esra, Al-Zarqali e Ermete Trismegisto tradotti dall'arabo, dall'ebraico e dal greco. Nel margine di c. 120r si legge una benedizione contro i vermi, a c. 145v dei consigli medici in un misto di tedesco e latino. Oltre a quelle manoscritte, il volume contiene anche tre parti a stampa. Uno dei due ganci di chiusura in cuoio originali è ancora intatto.
Online dal: 29.03.2019
Uno dei codici di Isidoro dal monastero di Fulda che si è salvato perché nel XVI sec., ancora prima della distruzione della biblioteca durante la guerra dei trent'anni, giunse a Basilea. Qui servì probabilmente quale possibile modello per una progettata edizione delle opere di Isidoro. Allestito a Fulda alla fine del sec. IX, conserva ancora la legatura carolingia in una coperta di pergamena. Oltre alle opere di Isidoro contiene il più antico catalogo della biblioteca di Fulda, le cosiddette ricette basileesi in antico tedesco e un ciclo di immagini a carattere astronomico e computistico.
Online dal: 22.06.2017
Uno dei codici di Isidoro dal monastero di Fulda che si è salvato perché nel XVI sec., ancora prima della distruzione della biblioteca durante la guerra dei trent'anni, giunse a Basilea. Qui servì probabilmente quale possibile modello per una progettata edizione delle opere di Isidoro. A Fulda venne allestito attraverso la riunificazione di un manoscritto dell'Inghilterra del nord del sec. VIII con uno di origine continentale-insulare, probabilmente scritto a Fulda nella prima metà del sec. IX. Il codice conserva ancora la sua legatura carolingia in una copertina di pergamena. Fin dove i testi che contiene sono editi criticamente, il codice va annoverato tra i più importanti testimoni.
Online dal: 13.12.2013
Uno dei codici di Isidoro dal monastero di Fulda, che si è salvato perché nel XVI secolo, ancora prima della distruzione della biblioteca durante la guerra dei trent'anni, giunse a Basilea. Qui servì probabilmente quale possibile modello per una progettata edizione delle opere di Isidoro. Il codice è costituito da varie parti. Un manoscritto tedesco-anglosassone della seconda metà dell'VIII secolo contenente il secondo libro dei Synonyma di Isidoro, venne completato nel primo terzo del IX secolo, forse a Fulda, con il primo libro della stessa opera di Isidoro. Inoltre, già molto presto, venne rilegato con una unità contenente l'Admonitio ad filium spiritualem dello Pseudo Basilio e vari altri estratti, scritti probabilmente anche a Fulda intorno all'800.
Online dal: 19.03.2015
Manoscritto composito da Fulda contenente testi per la maggior parte riguardanti il tema della penitenza e dell'ascetica. Giunse, analogamente ad una serie di altri codici di Isidoro da Fulda, e probabilmente perché uno dei testi che contiene è trasmesso sotto il nome di Isidoro, nel XVI secolo a Basilea, scampando in questo modo alla distruzione della biblioteca di Fulda, avvenuta durante la guerra dei trent'anni. Le varie parti ed i diversi testi sono scritti in minuscola anglosassone e carolina e hanno origine a Fulda, come nei suoi dintorni, fino a Magonza. La legatura, probabilmente ancora di epoca carolingia, è stata molto modificata in epoca successiva, soprattutto tramite la asportazione dei piatti. Evidentemente a Basilea venne tolto quello che era allora il primo fascicolo (Paenitentiale Theodori), di formato minore. Oggi reca la segnatura N I 1: 3c.
Online dal: 17.03.2016
Uno dei codici di Isidoro del monastero di Fulda che si è salvato perché nel XVI sec., ancora prima della distruzione della biblioteca durante la guerra dei trent'anni, giunse a Basilea. Qui servì probabilmente quale possibile modello per una progettata edizione delle opere di Isidoro. E' stato allestito nel sec. VIII in Inghilterra e conserva ancora la legatura dell'VIII o IX secolo in una coperta di pergamena. Va annoverato tra i più importanti testimoni dell'opera di Isidoro De natura rerum.
Online dal: 13.12.2013
Il volume contiene il cosiddetto Wörterbuch des alten Schulmeisters. Si tratta di un adattamento indipendente del più diffuso Vocabularius ex quo. In contrasto con questa più antica versione, nell'edizione dell'Alter Schulmeister le spiegazioni in tedesco passano in secondo piano a favore di quelle puramente latine. Le controguardie originali, che sono state separate dal piatto in occasione di un restauro nel 1974, contengono estratti di una traduzione latina del De anima di Aristotele e altri contenuti correlati. Il fatto che il testo del foglio di guardia posteriore sia la continuazione diretta di quello del foglio di guardia anteriore, dimostra che nel loro contesto originale i due costituivano due pagine consecutive di un manoscritto.
Online dal: 18.06.2020
Probabilmente scritto a Schongau e successivamente acquisito dalla certosa di Basilea, questo volume fa parte dell'ampia tradizione manoscritta e stampata del cosiddetto Vocabularius Ex quo. Il dizionario in ordine alfabetico era inteso come uno strumento per gli utilizzatori con scarsa conoscenza del latino e godette di enorme popolarità nei paesi di lingua tedesca fino alla fine del XVI secolo.
Online dal: 14.06.2018
Il manoscritto trasmette diversi vocabolari latino-tedesco, tra questi il Mammotrectus del francescano italiano Giovanni Marchesini, redatto intorno al 1300. Il codice è stato vergato intorno al 1400 da un certo Ulrich Wachter e fu acquistato nel 1430 per la certosa di Basilea.
Online dal: 22.03.2018
Il volume contiene testi che si riferiscono alla pratica scolastica tardomedievale e del primo umanesimo; da un lato cioè opere destinate alla prassi scolastica (grammatiche, elenchi di parole) e, dall'altro, trattati teorici di contenuto didattico-pedagogico. Le diverse parti originariamente indipendenti sono state rilegate insieme nella certosa di Basilea. La prima parte, la versione in prosa della grammatica in versi di Alessandro di Villedieu, proviene dalla certosa di Magonza ed è stata donata a quella di Basilea. L'ultima parte, la grammatica di Giovanni Sulpizio, qui in una stampa di Johannes Amerbach, è stata donata alla biblioteca del monastero dallo stampatore.
Online dal: 18.06.2020