Documenti: 89, Mostrati: 81 - 89

Porrentruy, Bibliothèque cantonale jurassienne

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Porrentruy, Bibliothèque cantonale jurassienne, MP 40 / A6052
Carta · 392 ff. · 23 x 18 cm · 1898
Vocabolario del patois (dialetto) dell'Ajoie

Antoine Biétrix (1817-1904) ha redatto numerosi testi in patois (dialetto), specialmente La lettre de Bonfol. Originario di Fregiécourt, egli si interessa al patois parlato nella sua regione, l'Ajoie, e i termini del suo vocabolario sono utilizzati nel distretto di Porrentruy. Si presenta sotto forma di dizionario in due colonne, a sinistra il patois e a destra il francese. (rer)

Online dal: 13.10.2016

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Porrentruy, Bibliothèque cantonale jurassienne, MP 41
Carta · II + 149 pp. · 13 x 18 cm · 1898
Canti popolari del Pays d'Ajoie

Libro dei canti popolari della Ajoie raccolti da Antoine Biétrix. (rer)

Online dal: 23.06.2016

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Porrentruy, Bibliothèque cantonale jurassienne, MP 42 / A6054
Carta · IV + 78 pp. · 28 x 22 cm · 1880
Lai latre de Bonfô, qui contient les plus belles hichetoires…

Manoscritto autografo di Antoine Biétrix, contenente delle storielle in dialetto raccolte messe per iscritto da Antoine Biétrix. I brevi racconti attribuiscono alla gente di Bonfol una reputazione meschina. Nonostante il fatto che le storie non concernano direttamente la gente di Bonfol, le sono state attribuite, certamente a causa del nome del villaggio che a ciò si presta. (rer)

Online dal: 23.06.2016

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Porrentruy, Bibliothèque cantonale jurassienne, MP 43 / A6086
Carta · 680 + 11 pp. · 18 x 12 cm · intorno al 1820
Dialetto (patois) dell'Ajoie

Manoscritto autografo (?) di François-Joseph Guélat proveniente da Adrien Kohler. L'opera è una vera enciclopedia del dialetto, la cui parte essenziale è costituita dai due grandi dizionari francese-patois e patois-francese. Per redigere il manoscritto F.-J. Guélat, originario di Ajoie, si basa sul dialetto della sua regione. (rer)

Online dal: 23.06.2016

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Porrentruy, Bibliothèque cantonale jurassienne, MP 44 / A6096
Carta · 54 ff. · 21 x 17 cm · prima del 1762
Dizionario di patois (dialetto)

Dizionario su due colonne redatto da Ferdinand Raspieler, curato di Courroux (? – 1762). Un avviso collocato all'inizio del dizionario indica che è stato composto per servire alla giustizia e al clero del Giura bernese, che erano limitati nelle loro funzioni per il fatto di non conoscere il patois. (rer)

Online dal: 13.10.2016

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Porrentruy, Bibliothèque cantonale jurassienne, MP 45 / A6095
Carta · 99 pp. · 20 x 16 cm · 1814
Dictionnaire ou explication en français, quelques fois en Latin et en allemand, des termes patois les plus singuliers en usage dans la vallée de Delémont et dans le païs d’Ajoye…

Manoscritto di Jean-Jacques Quiquerez, che fa da complemento al Dictionnaire patois de Ferdinand Raspieler, e comprendente alcune modifiche. Il dizionario contiene delle traduzioni in latino e in tedesco, più rare verso la fine. L'opera è stata utilizzata per l'edizione dei Paniers di Xavier Kohler e Ferdinand Feusier nel 1849. (rer)

Online dal: 23.06.2016

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Porrentruy, Bibliothèque cantonale jurassienne, N.C.1
Carta · I + 121 pp. · 18 x 12 cm · 1846
Le Véritable Dragon rouge, seguito da La poule noire

Il manoscritto comprende due grimorii, il Dragon rouge (pp. 4-100) e la Poule noire (pp. 101-108), che sono stati copiati nel 1846, da una versione originale del 1521. Il Dragon rouge «ou l’art de commander les esprits célestes, aériens, terrestres et infernaux» (p. 2) è una compilazione di testi redatti in francese, italiano e latino. Quanto alla Poule noire, si tratta di un rituale per comandare gli spiriti. Alcuni goffi disegni arricchiscono l'opera e rappresentano per esempio il diavolo (p. 33, 55), o dei diagrammi cabalistici (p. 19, 54). (rou)

Online dal: 04.10.2018

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Porrentruy, Bibliothèque cantonale jurassienne, N.C.6
Carta · 198 ff. · 22 x 19 cm · Delémont · 1880-1888
Armoriale dell’antico vescovado di Basilea

La raccolta è il risultato di una selezione ordinata del materiale raccolto nella versione precedente (A3754). È costituita da stemmi, la maggior parte dei quali accuratamente dipinti direttamente nella raccolta o incollati, integrati da riproduzioni ottenute con vari procedimenti (fotografie, litografie, ricalchi ecc.), e anche da alcuni originali (firme). L'armoriale era originariamente concepito per essere suddiviso in più libri: i vescovi (2r-29v), gli Stati (30r-35v) e la nobiltà feudale (da c. 36r). Tuttavia, da c. 103r in avanti la coerenza tende a perdersi con l'aggiunta degli stemmi di famiglie borghesi di Delémont, poi di stemmi religiosi legati alle abbazie di Bellelay (117r-122v) e Lucelle (123r-127v). Da c. 134r in avanti, l'armoriale è dedicato ai sigilli: dei vescovi (134r-143v), dei religiosi (144r-146v), delle città e delle signorie (148r-151v e 155r), della nobiltà (152r-154v), a cui si aggiungono monete e medaglie (156r-157v). Si conclude con una serie di annotazioni (162r-198v) e commenti ai documenti riprodotti nelle sezioni precedenti. (ver)

Online dal: 06.09.2023

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Porrentruy, Bibliothèque cantonale jurassienne, N.C.11
Carta · 231 pp. · 29 x 23 cm · Porrentruy · (1905)-1907
Armoriale di Porrentruy

Ritiratosi per motivi di salute nel 1905, l'abate Daucourt (1849-1926), stabilitosi a Delémont, iniziò nello stesso anno a lavorare a un Armorial de Porrentruy. Completata nel 1907, la raccolta era destinata alla biblioteca della città, di cui era cittadino. Interamente dipinta, questa collezione di 118 tavole costituisce una raccolta di stemmi, soprattutto nobiliari, legati alla storia locale. Include anche riproduzioni di sigilli, bandiere e firme. Poco affidabile scientificamente, questo armoriale testimonia soprattutto il rinnovato interesse per l'araldica sviluppatosi nel XX secolo, sullo sfondo dell'affermazione dell'identità giurassiana, di cui l’abate Daucourt fu uno degli esponenti di punta. (ver)

Online dal: 06.09.2023

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