Documenti: 882, Mostrati: 551 - 600

St. Gallen, Stiftsbibliothek

La Biblioteca del monastero di San Gallo è una delle più antiche biblioteche monastiche del mondo, nonché la parte più importante del patrimonio mondiale dell’UNESCO dell'area abbaziale di San Gallo. Il suo prezioso fondo mostra lo sviluppo della cultura europea e documenta l'attività culturale del monastero di San Gallo dal VII secolo fino alla soppressione dell'abbazia, avvenuta nel 1805. Il cuore della biblioteca è costituito dalla collezione di manoscritti, con il suo straordinario corpus di manoscritti carolingi-ottoniani (dall’VIII fino all’XI secolo), una significativa collezione di incunaboli e un fondo crescente di opere a stampa dal XVI secolo fino ad oggi. Il progetto e-codices è stato co-fondato dalla biblioteca del monastero di San Gallo. Con la sua celebre sala barocca, nella quale vengono allestite mostre temporanee, la biblioteca del monastero di San Gallo è tra i più visitati musei della Svizzera.

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 707
Carta · 580 pp. · 29.5–30 × 20–21 cm · secondo quarto del XV sec.
Bartolomeo da San Concordio, Summa de casibus conscientiae

La Summa de casibus conscientiae di Bartolomeo da Pisa, completata nel 1338, costituisce uno dei più diffusi manuali per i confessori del tardo Medioevo. Deve il suo successo all'orientamento pratico e alla disposizione alfabetica delle parole chiave del diritto canonico e della dottrina morale. Questa copia del secondo quarto del XV secolo fa probabilmente parte della donazione di libri che il sacerdote secolare Matthias Bürer concordò con il monastero di S. Gallo nel 1470 e che fu concretizzata dopo la sua morte nel 1485. (len)

Online dal: 22.09.2022

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 708
Pergamena · 415 pp. · 30 × 20 cm · area di lingua tedesca / Francia · seconda metà del XIII sec. / prima metà del XIV sec.
Magister Simon, Summa casuum sive summa de poenitentia et de matrimonio

Il manuale per la confessione di Magister Simon riprende in gran parte la Summa de poenitentia e la Summa de matrimonio di Raimondo di Peñafort. Contiene un atto di accusa che ne suggerisce un'origine nella diocesi di Parigi intorno al 1250 o poco più tardi. Secondo la nota di possesso a p. 1 il manoscritto, copiato da due mani nella seconda metà del XIII secolo o nella prima metà del XIV, si trovava nel monastero di S. Gallo non più tardi del 1478. (len)

Online dal: 22.09.2022

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 710
Carta · 526 pp. · 29 × 21 cm · 27 agosto–8 novembre 1395; 1395 o poco dopo
Raimundus de Pennaforti, Summa de poenitentia; Johannes de Friburgo, Libellus quaestionum casualium et Confessionale

Il manoscritto inizia con l'importante somma dei casi di coscienza del domenicano Raimondo di Peñafort († 1275), la Summa de poenitentia, insieme al suo quarto libro, completato nel 1235, intitolato Summa de matrimonio. Secondo il colophon a p. 246b, Johannes Meyer di Diessenhofen copiò questa somma dal 26 agosto all'8 novembre 1395. Subito, o poco dopo, la stessa mano copiò due somme sulla confessione del domenicano Giovanni di Friburgo († 1304) e alcune piccole aggiunte. Il Libellus quaestionum casualium si occupa di casi non trattati, o trattati solo brevemente, nella Summa de poenitientia di Raimondo di Peñafort. Il breve Confessionale fu adattato alle esigenze pratiche dei confessori. (len)

Online dal: 22.09.2022

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 711
Pergamena · 240 pp. · 29 x 20.5 cm · Engelberg · seconda metà del sec. XII
La Abbreviatio Decreti "Quoniam egestas"

Il manoscritto risale alla seconda metà del sec. XII e trasmette la Abbreviatio Decreti «Quoniam egestas», una edizione ridotta del Decretum Gratiani con glosse. Il testo rappresenta il più antico testimone databile dello studio del Decretum Gratiani in Francia. Scrittura e decorazione lasciano supporre che il manoscritto sia stato realizzato forse a Engelberg all'epoca dell'abbaziato di Frowin. Dal 1461 il manoscritto si trova nel monastero di S. Gallo. (len)

Online dal: 20.12.2012

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 714
Carta · 412 pp. · 30–30.5 × 21–21.5 cm · Kenzingen (Baden-Württemberg), Rietz, Umhausen, Silz (Tirolo) · 19 settembre 1453, 25 febbraio 1454, 1449, 24 novembre 1449, 1448, 11 marzo 1463, 1 luglio 1449
Codice composito a contenuto teologico

Il voluminoso manoscritto composito è stato copiato dal sacerdote secolare Matthias Bürer. Secondo i numerosi colophon, egli ha completato la trascrizione dei testi nel periodo compreso tra il 1448 e il 1463 circa a Kenzingen (Baden-Württemberg) e in diverse località del Tirolo. Il manoscritto contiene, tra gli altri, diversi trattati teologici, una somma sulla confessione, due specchi confessionali, un'Ars moriendi ("L’arte di morire"), gli Atti degli Apostoli con la Glossa ordinaria, sermoni e i libri II-IV dei Dialoghi di Papa Gregorio Magno. Dopo la morte di Matthias Bürer nel 1485, il manoscritto passò al monastero di S. Gallo insieme ad altri libri, secondo un accordo stipulato nel 1470. (len)

Online dal: 22.09.2022

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 715
Pergamena · I–II+1–195 pp. · 30.5 x 20 cm · Francia · ca. 1193-1200 (glosse sicuramente prima del 1215)
Compilatio prima cum glossis et glossa ordinaria

Questo manoscritto di diritto canonico contiene sotto la denominazione Breviarium extravagantium o Compilatio prima una nota raccolta di decretali papali compilata da Bernardo di Pavia, il primo decretalista, intorno al 1189-1190. Oltre a delle non meglio precisate glosse più antiche, su alcune pagine si ritrovano accanto alle due colonne del Textus inclusus degli estratti dall’apparato di glosse di Tancredi di Bologna nella prima recensione, da lui redatta intorno al 1210-1215. Il testo, le iniziali e le glosse risalgono alla fine del sec. XII, rispettivamente inizio del sec. XIII, e sono stati realizzati in Francia. (len)

Online dal: 19.12.2011

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 717
Carta · 422 pp. · 29.5–30 × 22 cm · fine del XIV / inizio del XV sec.
Raccolta di documenti e formule

Il manoscritto è stato scritto a cavallo tra il XIV e il XV secolo. Contiene una raccolta di documenti e formule per il sistema beneficiario e giudiziario ecclesiastico, le transazioni monetarie e le vendite secolari, il sistema feudale e altre questioni. Le annotazioni alla fine del manoscritto identificano come proprietario Johannes Pfister di Gossau († 1433?), notaio imperiale e chierico della diocesi di Costanza, al servizio della città di S. Gallo e del monastero di S. Gallo. In seguito, il manoscritto appartenne al cancelliere di S. Gallo Johannes Widembach († 1456 circa), che aggiunse il suo stemma all'interno della coperta posteriore. (len)

Online dal: 22.09.2022

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 718
Pergamena · 431 pp. · 31 x 22 cm · Italia (?) · secondo quarto del XV secolo
Guilelmus Horborch: Decisiones novae Rotae

Il manoscritto, redatto probabilmente nel secondo quarto del XV secolo in Italia, contiene la raccolta delle decisioni giudiziarie della Rota Romana del canonista Wilhelm Horborch († 1384). Il codice giunse probabilmente nella biblioteca del monastero di S. Gallo con altri codici tramite il lascito dell'abate di S. Gallo Kaspar von Breitenlandenberg (1442–1463), che negli anni 1439-1442 studiò diritto canonico a Bologna con Johannes de Anania. (len)

Online dal: 25.06.2015

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 719
Carta · 291 pp. · 30 × 21–21.5 cm (I, III), 32.5 × 22 cm (II), 32 × 22.5 cm (IV) · area linguistica tedesca · terzo quarto del XV sec. (parte I), dopo il 1480 (parte IV), seconda metà del XV sec.
Miscellanea epistolografico-retorica e processuale

La legatura in cartone del XVIII o XIX secolo racchiude quattro parti manoscritte della seconda metà del XV secolo, più o meno contemporanee. Le parti I e III sono della stessa mano e contengono istruzioni ed esempi per la corretta composizione di lettere e documenti in latino e per l'utilizzo di artifici stilistici retorici. La seconda parte riporta un manuale di diritto processuale di Johannes Urbach, la quarta una raccolta di lettere in latino degli anni 1465-1480, dirette al monaco di Einsiedeln e primo umanista Albrecht von Bonstetten. (len)

Online dal: 22.09.2022

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 721
Carta · 120 pp. · 31 × 21.5 cm · Kempten/Svevia · fine del XV sec., XVI sec.
Landesgerichtsordnung del principato abbaziale di Kempten, 1481

Il manoscritto tramanda principalmente la Landgerichtsordnung del principato abbaziale di Kempten dell'anno 1481, forse redatta ancora alla fine del XV secolo. Il manoscritto fu utilizzato da Ulrich Degelin, cancelliere al tempo dell'abate Johann Erhard Blarer von Wartensee (1587-1594) e autore di una nuova Landgerichtsordnung per Kempten. Entrò poi in possesso dei giuristi di Lindau Johannes Andreas Heider († 1719) e Johann Reinhard Wegelin († 1764), prima di essere acquistato tra il 1780 e il 1792 da Johann Nepomuk Hauntinger per il monastero di S. Gallo. (len)

Online dal: 22.09.2022

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 722
Pergamena · V + 268 + II pp. · 25.5 x 16 cm · Italia; Rezia (Retia curiensis) · inizio del sec. VI / intorno all'800-820 / seconda metà dell'VIII secolo
Tractatus super Psalmos / Nehemias (Frammento) / Constitutiones Iustiniani imperatoris / Lex Romana Curiensis / Capitula Remedii

Importante testimone giuridico della Rezia: la Lex Romana Curiensis con i Capitula di Remedio, vescovo di Coira, preservati unicamente in tale codice, databile all'incirca all'800. (smu)

Online dal: 31.12.2005

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 725
Carta · 362 pp. · 29 x 21 cm · Germania sudoccidentale · terzo quarto del XV secolo
Schwabenspiegel preceduto da una Cronaca universale

Cronaca universale da Saturno di Creta fino al leggendario Brenno, duca di Svevia (col. 3a-17a). Segue lo Schwabenspiegel (Specchio svevo), con il diritto territoriale secondo la prima sistematica sistemazione in 79 capitoli fino all'articolo 343 (col. 17a-264b), e il diritto feudale fino all'articolo 158 (col. 264b-347a). Alla fine si trova un indice dell'intero contenuto del manoscritto (p. 350-361). (dor)

Online dal: 18.12.2014

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 726
Carta · 7-286 pp. · 29.5 x 21.5 cm · Germania sudoccidentale · fine del XIV / prima metà del XV secolo
Schwabenspiegel

Schwabenspiegel (Specchio svevo), diritto territoriale, articoli 1-86 (col. 7a-58a), articoli 155-219 (col. 59a-100b), e articoli 220-377 (col. 101a-187b), dopo l'articolo 40 è inserito il diritto territoriale, articolo 40§1 (col. 33a) del Deutschenspiegel, al diritto territoriale fa seguito il diritto feudale, articoli 1-120 e 122-154 (col. 187b-284a) e l'articolo 159 (col. 284a-285a). (dor)

Online dal: 18.12.2014

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 727
Pergamena · 256 pp. · 31 x 21 cm · Reims · terzo quarto del sec. IX
Collezione capitolare di Ansegiso, abate di Fontenelle; capitolari contraffatti di Benedetto Levita

Importante manoscritto giuridico dell’era carolingia, realizzato nel terzo quarto del IX secolo, probabilmente a Reims. Tramanda la collezione capitolare di Ansegiso, abate di Fontenelle († 833), e i capitolari contraffatti di Benedetto Levita. Nel 1673/74, a Parigi, fu dato in prestito ad Etienne Baluze. (smu)

Online dal: 09.12.2008

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 728
Pergamena · 220 pp. · 25.5 x 16 cm · metà del sec. IX
Manoscritto miscellaneo(collezione dei capitolari di Ansegiso, Lex Salica, Lex Ribuaria)

Il più antico catalogo manoscritto dell'abbazia di S. Gallo (IX secolo), seguito da una ragguardevole collezione di testi giuridici (i capitolari di Ansegiso, Lex Salica, la Lex Ribuaria). (smu)

Online dal: 31.12.2005

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 729
Pergamena · 404 pp. · 23-23.5 x 15.5 cm · Francia (probabilmente in prossimità della corte) · primo quarto del sec. IX
Raccolta di leggi in latino: Lex Romana Visigothorum, Lex Salica, Lex Alamannorum

Raccolta di leggi in latino, realizzata in Francia occidentale nel primo quarto del IX secolo. Include la Lex Romana Visigothorum (collezione di leggi del diritto romano promulgate da Alarico II, re dei Visigoti), la Lex Salica (codice delle leggi germaniche fatto redigere da Clodoveo, fondatore del regno franco) e la Lex Alamannorum (le fondamenta del diritto degli Alemanni – inizi del secolo VIII). Pervenuta all’abbazia di San Gallo quasi subito dopo il suo allestimento, tale raccolta venne in seguito ceduta; nel XVI era censita tra le proprietà dell’erudito Aegidius Tschudi (1505-1572), i cui eredi lo vendettero nel 1768 alla Biblioteca abbaziale di San Gallo. (smu)

Online dal: 09.12.2008

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 730
Pergamena · 88 pp. · 20.5 x 14 cm · Bobbio (?) · 670/680
Edictum Rothari (Veterum Fragmentorum Tomus III)

Editto di Rotari, conservato in frammenti. È la più antica copia della raccolta di leggi dei Longobardi redatta e promulgata da re Rotari (636-652) nel 643. Realizzata probabilmente a Bobbio e databile agli anni 670/680, è conservata in frammenti divisi tra la biblioteca abbaziale di San Gallo, la Badische Landesbibliothek Karlsruhe, la Zentralbibliothek di Zurigo e l’Archivio di Stato del cantone Zurigo. La maggior parte dei frammenti, che nel 1822 furono riuniti in un volume dal bibliotecario dell'abbazia Ildefons von Arx, si trova nella biblioteca abbaziale di San Gallo. Nel 1972 i frammenti di pergamena dell'Editto di Rotari dell'abbazia di San Gallo furono riuniti in un nuovo volume - non senza rischi per la conservazione - insieme a delle foto in bianco e nero dei frammenti che si trovano a Karlsruhe e Zurigo. Nel 2008 le foto furono poi rimosse dal restauratore Martin Strebel, e contemporaneamente questo manoscritto, di grande importanza per la storia del diritto, fu di nuovo rilegato usando le più moderne tecniche di restauro dei libri. Il lavoro fu possibile grazie al sostegno degli Amici dell'Abbazia di San Gallo, i quali ne hanno coperto le spese. (smu)

Online dal: 31.07.2009

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 731
Pergamena · 342 pp. · 22.5 x 13 cm · Lione · 793
Lex Romana Visigothorum, Lex Salica, Lex Alamannorum

Il codice «Wandalgarius» contiene delle copie della cosiddetta Lex Romana Visigothorum, della Lex Salica e della Lex Alamannorum. Questo manoscritto giuridico di grande importanza per la storia dei testi, fu redatto a Lione nel 793 e decorato con numerose iniziali colorate e la miniatura di un legislatore ornato da un diadema, opera del chierico Wandalgarius. Si tratta del più antico codice datato con precisione nella biblioteca dell'abbazia di San Gallo. (smu)

Online dal: 12.12.2006

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 732
Pergamena · 194 pp. · 19 x 14 cm · Baviera (?) · primo quarto del sec. IX
Codice miscellaneo: “Lex Alamannorum”, un’importante collezione dei primi resoconti di pellegrinaggi a Gerusalemme, un trattato sull’Assunzione di Maria, un elenco dei popoli franchi, delle interpretazioni della professione di fede e i cosiddetti “Annales Sancti Galli breves” ecc.

Codice miscellaneo del primo quarto del IX secolo, verosimilmente scritto in Baviera. Contiene, tra l’altro, una copia della Lex Alamannorum (le fondamenta del diritto degli Alemanni), un’importante collezione dei primi resoconti di pellegrinaggi a Gerusalemme – tra cui l’Itinerarium Burdigalense, resoconto di un pellegrinaggio del 333/4 da Bordeaux a Roma –, un trattato sull’Assunzione di Maria, un elenco dei popoli franchi, delle interpretazioni della professione di fede e i cosiddetti Annales Sancti Galli breves, breve storia dell’abbazia S. Gallo che copre gli eventi compresi tra gli anni 703 e 869. (smu)

Online dal: 09.12.2008

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 733
Pergamena · 88 pp. · 18-18.5 x 11-11.5 cm · Sud-ovest della Germania · primo quarto del sec. IX
Collezione di capitolari del tempo di Carlo Magno

Manoscritto d’uso, di piccolo formato, contenente una collezione di capitolari del tempo di Carlo Magno. Tramanda numerosi editti promulgati da Carlo Magno tra il 779 e il 789, in un’eccellente versione, talvolta la migliore, talvolta l’unica. Tra essi, i capitolari di Herstal del 779 e la celebre Admonitio generalis del 789. La rilegatura carolingia originale è conservata in modo eccellente. (smu)

Online dal: 09.12.2008

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 734
Carta · 427 pp. · 28.5 × 19.5/20.5 cm · area linguistica tedesca · 9-20 dicembre 1392 (parte I), 28 novembre 1393 (parte II)
Johannes Müntzinger, Expositio quinque librorum Pastoralis novelli Rudolfi de Liebegg; Conradus de Soltau, Lectura super «Firmiter credimus»

Il manoscritto cartaceo in due parti contiene due opere teologiche che, secondo i colophon, furono copiate nel 1392 e nel 1393. Si tratta, da un lato del commento di Johannes Müntzinger al Pastorale novellum di Rudolf von Liebegg, un manuale sull’insegnamento dei sacramenti, e dall'altro di una spiegazione sistematica dei fondamenti della fede cristiana scritta da Konrad von Soltau sotto forma di commento alla decretale «Firmiter credimus». (len)

Online dal: 22.09.2022

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 737
Carta · 382 pp. · 34/35.5 × 24 cm · Pavia, Johannes Bischoff (parte I) · 1474-1476
Miscellanea a carattere canonico

Il manoscritto, nuovamente rilegato nel XVII o XVIII secolo, contiene nella prima parte un commento al secondo libro delle Decretales Gregorii IX (Liber Extra). La seconda parte del manoscritto è costituita da due soli fascicoli con un commento al titulum 26 dello stesso libro delle Decretali. Il manoscritto appartenne al monaco sangallese Johannes Bischoff († 1495), che aveva studiato diritto canonico all'Università di Pavia nel 1474-1476. Egli stesso ha scritto il commento nella prima parte del manoscritto. (len)

Online dal: 22.09.2022

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 738
Carta · 603 pp. · 35.5 × 25 cm · Pavia, Johannes Bischoff (parte I, III, IV) · 1474–1476
Miscellanea a carattere canonico

La legatura flessibile racchiude quattro parti manoscritte, ciascuna delle quali contiene un commento a titula e capitoli selezionati del primo libro delle Decretales Gregorii IX (Liber Extra). Le parti I, III e IV sono di mano del monaco sangallese Johannes Bischoff († 1495), che studiò diritto canonico all'Università di Pavia nel 1474-1476. Probabilmente egli acquisì la seconda parte durante i suoi studi a Pavia. (len)

Online dal: 22.09.2022

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 739
Carta · 600 pp. · 35 × 25 cm · Pavia, Johannes Bischoff (parte I-VII, IX) · 1474–1476
Miscellanea a carattere canonico

La legatura flessibile racchiude dieci parti manoscritte, la maggior parte delle quali sono state scritte dal monaco sangallese Johannes Bischoff († 1495) durante i suoi studi di diritto canonico a Pavia 1474-1476, e alcune delle quali sono state probabilmente acquisite in quella città. Vi si trovano commenti a singoli titula delle Decretales Gregorii IX (Liber Extra), del Liber Sextus e delle Clementinae, trattati sulla procedura giudiziaria, sulla tortura, sul diritto di successione e su altri argomenti, un'opera di consultazione sulla dottrina morale in ordine alfabetico e la disputa pubblica di Johannes Bischoff. (len)

Online dal: 22.09.2022

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 742
Pergamena · 594 pp. · 45-45.5 x 28-29 cm · Italia e Francia (miniatura) · seconda metà del sec. XIII e seconda metà del sec. XIV
Copia in formato grande delle Decretali promulgate nel 1234 da papa Gregorio IX

Copia rappresentativa delle Decretali di papa Gregorio IX (papa dal 1227 al 1241), scritta in gotica rotunda italiana. Il testo delle Decretali è incorniciato dalla cosiddetta Glossa Ordinaria, un commento giuridico del canonista Bernardo de Botone da Parma († 1266), scritto intorno al testo principale. Questo commento è stato più tardi intensivamente rielaborato e glossato. L’inizio di ognuna delle cinque parti nelle quali è suddiviso il testo è decorato da una raffigurazione scenica del contenuto. (smu)

Online dal: 31.03.2011

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 744
Pergamena · 124 pp. · 44 x 29 cm · Francia · XIV secolo
Institutiones Iustiniani e i Libri feudorum con la Glossa ordinaria

Il manoscritto pergamenaceo contiene le Institutiones Iustiniani (pp. 3a-91a), cioè il testo di diritto romano scritto all’epoca dell'imperatore romano d'Oriente Giustiniano nel 533, e i Libri feudorum (pp. 91b-125b), cioè il diritto feudale longobardo, ciascuno dei due con la  Glossa ordinaria, l'apparato standard di Accursio. I testi, e le glosse che li racchiudono, sono stati scritti probabilmente in Francia nel XIV secolo. Secondo le annotazioni del giurista Johannes Bischoff († 1495), conventuale del monastero di S. Gallo, il manoscritto si trovava in questo monastero al più tardi dall'ultimo quarto del XV secolo. (len)

Online dal: 25.04.2023

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 745
Pergamena · 88 pp. · 39 x 24.5–25 (Teil I) cm; 42.5–43 x 29 (Teil II) cm · Italia · metà del XIII / inizio del XIV secolo (parte I), XIV secolo (parte II)
Johannes de Deo: Liber iudicum · Bonus Johannes: Ordo iudiciarius · Manfredus de Arriago: Tabula decretalium · Dinus de Mugello: Super regulis iuris Libri Sexti

Il manoscritto in due parti è stato scritto in Italia nel periodo compreso tra la metà del XIII secolo e l'inizio del XIV secolo. Tramanda da una parte scritti a carattere procedurale, tra i quali il poco conosciuto Ordo iudiciarius Quoniam ut ait apostolus, e dall'altra repertori e opere generali sul diritto decretale. Il manoscritto venne probabilmente in possesso, del cittadino di S. Gallo Johannes Widembach († 1456) tramite un canonico zurighese, prima di giungere in possesso della biblioteca abbaziale di S. Gallo nel XVI secolo. (len)

Online dal: 18.12.2014

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 746
Pergamena · 576 pp. · 28.5 x 24 cm · Italia · seconda metà del XIII secolo - prima metà del XIV secolo
Codex Justinianus

Il manoscritto, ornato da iniziali filigranate e da alcuni disegni a penna, fu scritto in Italia nella seconda metà del XIII secolo o al più tardi all'inizio del XIV sec. Trasmette il Codex Justinianus (Libri 1–9), il relativo apparato di glosse di Accursius e un gran numero di altre glosse nei margini. Il manoscritto giunse alla biblioteca di S. Gallo al più tardi nel XVI secolo, tramite i due cittadini di S. Gallo Conrad Särri e Johannes Widembach († intorno al 1456). (len)

Online dal: 18.12.2014

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 747
Pergamena · 434 pp. · 39.5 x 25 cm · Italia settentrionale · XIII o XIV secolo
Summae Azonis

Il manoscritto in pergamena contiene essenzialmente i riassunti della maggior parte del Corpus iuris civilis, ossia i libri 1-9 del Codex, delle Istituzioni e dei Digesti. Questi riassunti, simili a libri per l’insegnamento, sono in gran parte attribuiti al giurista bolognese Azzone da Bologna († 1220). Il manoscritto, prodotto nell'Italia settentrionale nel XIII o XIV secolo, presenta all'inizio di p. 7a due iniziali più grandi a colori, di cui una con un drago, e in seguito numerose iniziali più piccole filigranate. (len)

Online dal: 25.04.2023

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 748
Carta · 144 pp. · 41.5 x 30 cm · Francia o Italia? · XIV o prima metà del XV secolo
Adattamenti dei Libri feudorum

Il manoscritto cartaceo contiene tre adattamenti dei Libri feudorum, il diritto feudale longobardo, ed è composto da due parti. La prima, contenente la Margarita feudorum di Duilio Gambarini (pp. 1a-28a), fu scritta probabilmente in Francia nella prima metà del XV secolo. La seconda parte contiene la Summa feudorum di Odofredo Denari (pp. 29a-60b) e la Lectura super usibus feudorum di Giacomo Belvisi (pp. 60b-144b) e fu scritta in Italia o in Francia nel XIV secolo. La seconda parte del manoscritto contiene le annotazioni del giurista Johannes Bischoff († 1495), conventuale del monastero di S. Gallo. (len)

Online dal: 25.04.2023

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 749
Pergamena · 137 pp. · 39 x 24.5–25 (Teil I) cm; 42.5–43 x 29 (Teil II) cm · Italia e Francia (?) · seconda metà del XIII secolo - prima metà del XV secolo
Tres Libri Codicis cum glossis anteaccursianis et glossa ordinaria · Libri feudorum · Glossa ordinaria in libros feudorum

Il manoscritto, composto di quattro parti, fu scritto principalmente nella seconda metà del XIII secolo, rispettivamente nella prima metà del XIV secolo in Italia e forse in parte in Francia. Trasmette i Tres libri Codicis (i Libri 10–12 del Codex Justinianus) con le glosse, il Libri feudorum, la rispettiva Glossa ordinaria e altri brevi scritti. Particolarmente preziose sono le glosse preaccursiane, che in parte si conservano nella forma originale ai Tres libri Codicis. Il manoscritto giunse alla biblioteca di S. Gallo al più tardi nel XVI secolo, tramite il cittadino di S. Gallo Johannes Widembach († intorno al 1456). (len)

Online dal: 18.12.2014

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 751
Pergamena · 500 pp. · 27.5-28 x 18-18.5 cm · probabilmente Italia del Nord · seconda metà del sec. IX
Compendio di 39 testi medici

Compendio di 39 testi medici di autori conosciuti e sconosciuti, trascritto nella seconda metà del IX secolo probabilmente nel nord d’Italia, ma presto giunto alla biblioteca abbaziale di San Gallo. Il codice tramanda – in parte nell’unica versione esistente – un glossario greco-latino di piante disposto in ordine alfabetico, il trattato De re medica di uno Pseudo-Plinio (Physica Plinii) e un più lungo trattato medico, chiamato Liber Esculapii. (smu)

Online dal: 23.12.2008

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 752
Pergamena · 326 pp. · 25 x 19 cm · San Gallo · intorno al 900
Collezione di testi medici: il capitolo sulla medicina di Plinio il Giovane; il “Medicinae ex oleribus et pomis” di Gargilio Marziale; il trattato “Oxea et chronia passiones Yppocratis, Gallieni et Urani” ecc.

Collezione di testi medici composta intorno all’anno 900 al convento di San Gallo. Annovera la versione in alcuni casi migliore, in alcuni addirittura l’unica esistente al mondo, di trattati medico-farmaceutici, diversi in versione più breve, cinque più lunga. Tra essi, ad esempio, il capitolo sulla medicina di Plinio il Giovane, il Medicinae ex oleribus et pomis (Farmaci estratti da ortaggi e frutti) dell’agrario e medico Gargilio Marziale (III secolo) e il trattato Oxea et chronia passiones Yppocratis, Gallieni et Urani, tramandato da pochissimi codici. Vi si trova anche (al foglio 82) una sfera magica per la previsione della vita e della morte. (smu)

Online dal: 09.12.2008

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 754
Carta · 171 pp. · 21.5 x 15.5 cm · Glarona · 1466
Farmacopea

Raccolta di testi di medicina tedesco. L'inizio manca; segue la Ordnung der Gesundheit per Rudolf von Hohenberg (pp. 3-60), diverse ricette di medicina, magia e alimentazione (pp. 63-101), tra le quali, fra le altre, trattati sull'avvoltoio e la verbena dal Bartholomäus (pp. 64-69), «Verworfene Tage» (pp. 69-71), ricette per fabbricare l'aceto (S. 73-76), estratti dal Buch der Natur di Corrado di Megenberg (pp. 82-85), ricette nelle quali si utilizza lo «Schwalbensteins» (pp. 89-90), pronostici per l'anno nuovo ed i tuoni (pp. 90-94), ricette per fabbricare il vino (pp. 95-101). Erbario con estratti dal Macer Floridus di Odo von Meung (pp. 101-146), ricette di medicina (pp. 146-147), campo di applicazione della medicina secondo il Macer Floridus (pp. 147-161), ricette contro il ritten (p. 162). Alla fine, a p. 164 si trova un disegno colorato della Agrimonia. Il manoscritto è parente del codice della Staats- und Stadtbibliothek di Augusta 2° Cod. 572. Proviene dalla biblioteca di Egidio Tschudi (Nr. 117). (dor)

Online dal: 23.09.2014

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 755
Carta · 188 pp. · 22.5 x 16 cm · Svizzera orientale · seconda metà del sec. XV
Libro di medicina tedesco

Manoscritto miscellaneo tedesco con testi di medicina. Ricette mediche (p. 1-148) con indice (p. 149-157), altre ricette aggiunte in un secondo tempo (p. 158-168), istruzioni per il salasso (p. 169-184), formule di scongiuro in tedesco e latino (p. 185-186), estratti dal De pestilentia di Teobaldo Loneti (p. 187-188). Il manoscritto proviene dalla biblioteca di Egidio Tschudi (Nr. 118). (dor)

Online dal: 23.09.2014

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 756
Carta · 264 pp. · 21.5 x 15 cm · Germania meridionale/Svizzera · prima metà del sec. XV
Manoscritto composito sulla geomanzia, chiromanzia, iatromatematica, astronomia, alchimia e medicina

Manoscritto composito in lingua latina e tedesca. I testi, che si presentano in modo non sistematico, sono nell'ordine i seguenti. Geomanzia: trattato in latino con raffigurazioni schematiche (p. 1-152, 163-169), altri schemi di geomanzia (185, 236, 263 falsamente paginato come 262). Medicina: ricette, in tedesco (p. 153-162 e 197-198); esame del sangue dopo un salasso o una lezione sul salasso, in tedesco (p. 193-196, 255-261). Iatromatematica: lunario, in latino (p. 169-172); pianeti e proprietà delle rispettive ore o delle persone nate sotto il loro influsso, in tedesco, in parte versi in rima (p. 173-175, 178-179, 218, 240), tavole per stabilire quali pianeti governano le diverse ore (p. 200, 240); segni zodiacali, le loro proprietà ed il loro influsso sulle persone nate sotto i loro segni, in latino (p. 180-185, 186 in esametri) e tedesco (p. 187-192), istruzioni e tavole per il calcolo delle fasi lunari nei segni zodiacali (p. 177-178, 213-214, [215b]-216 [per gli anni 1406-1480]), schema dei segni zodiacali (p. 262), disegno con suddivisione delle dita cui sono collegati i rispettivi segni zodiacali, i temperamenti e gli elementi (p. 264 [falsamente paginato come 263); regole per i mesi, in latino (p. 215-[215a]). Astronomia: calendario (p. 201-212); tavole per il calcolo del calendario (p. 237, 241-242, 254); tabella con le eclissi lunari per gli anni 1422-1462, con disegni dei rispettivi gradi di copertura (p. 238-239 e 243). Predizione: predizione per i tuoni, in tedesco (p. 199), predizioni per il nuovo anno, in latino (p. 217). Alchimia: ricette alchimistiche, in latino (p. 219-220) e in tedesco (p. 221-228). Trattato di chiromanzia, in tedesco, introdotto da un disegno a penna colorato di due mani con le linee delle mani (p. 244-254). Altro: scongiuri, in tedesco (p. 156) e in latino (p. 219); quattro esametri sulla qualità del vino, in latino (p. 264, falsamente numerato come 263). Il codice, scritto da varie mani, proviene dalla biblioteca di Egidio Tschudi (Nr. 104). (dor/sno)

Online dal: 23.09.2014

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 758
Pergamena · 102 pp. · 21.5 × 14.5 cm · XIV e XV secolo
Manoscritto miscellaneo con testi di medicina, Lumen animae e exempla

Il manoscritto composito inizia con alcuni brevi testi di medicina: alle pp. 5-6 Johannicius (Hunain ibn Ishāq), Isagoge ad Techne Galieni (un adattamento dell'Ars Parva di Galeno, nella traduzione latina di Costantino Africano), § 1-9; alle pp. 6-7 e 8 alcuni versi del Regimen sanitatis salernitanum, un poema didattico in esametri sulla medicina; alle pp. 7-8 un breve testo sulle proporzioni dei farmaci composti, incipit Gradus est sedecupla proporcio; alle pp. 9-10 un testo sul salasso, con il titolo in rosso De flebotomia, incipit In flebotomia quedam generales condiciones sunt; alle pp. 10-11 un glossario latino-tedesco dei nomi delle piante, con titolo in rosso Nomina herbarum, incipit Plantago Wegerich; alle pp. 11-12 un testo sull'uroscopia, il cui inizio è segnato a margine dal titolo De urinis di mano più tarda, incipit Si urina alba fuerit. Le pagine 12-14 sono scritte da una mano più tarda e, contrariamente a Scherrer, probabilmente non contengono ulteriori informazioni mediche, ma un exemplum o exempla dal Vitaspatrum (In vitas patrum legitur quod quidam interrogavit senem quare cogitaciones prave inpedirent oraciones [?]). La parte medica è seguita alle pp. 15-89 da una versione latina del Lumen animae, una raccolta di exempla di storia naturale da utilizzare nelle prediche. Nel margine sono presenti piccoli schemi del contenuto dei capitoli e aggiunte alle autorità citate nel testo. Il Lumen animae è l'unico testo del manoscritto che inizia con una grande iniziale rossa e termina a p. 89 con il colophon in rosso Finito libro sit laus et gloriae Christo. Le due pagine successive (pp. 90-91) contengono, tra l'altro, versi del calendario e un testo sui pianeti. Alle pp. 92-97 si trova una versione latina della «lettera celeste» o «lettera domenicale», una lettera presumibilmente scritta dal cielo sulla celebrazione della domenica, incipit Incipit epistola dei de celo vere missa petro apostolo ab omnibus diebus dominicis qualiter sit colendus dies dominicus. Segue alle pp. 97-98 una preghiera, incipit O dilecte Iesu Christus, felix est qui te amat. Nelle ultime pagine (p. 98-101), la stessa mano più recente delle pp. 12-14 ha scritto altri exempla, incipit Legitur quod quedam mulier [...] venisset ad beatum Hillarionem pro sterilitate tollenda. Il manoscritto è rilegato in una legatura di cartone grigia del XVIII secolo; la precedente legatura in pergamena con etichetta sul dorso recante la segnatura 758 è ancora conservata, ma è stata ritagliata e ricucita intorno al primo o all'ultimo fascicolo (p. 3 e tra p. 24-25; p. 102 e tra p. 88-89). (sno)

Online dal: 20.12.2023

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 759
Pergamena · 94 pp. · 21.5 x 16.5 cm · prima metà del sec. IX
Manoscritto composito medico

Raccolta di dieci diversi trattati di medicina, scritta nella prima metà del sec. IX in una scrittura insulare, probabilmente celtica, sotto influsso continentale. Tra i ricettari si legge (p. 91) una benedizione da eseguire con il segno della croce con la funzione di «lettera di protezione contro le tentazioni del diavolo e contro la febbre». Il manoscritto contiene, per esempio, estratti dal Conspectus ad Eustathium filium del medico tardoantico Oribasio (IV sec. d. C. ), la Epistula de febribus del medico greco Galeno († 216 d. C.) o un Liber medicinalis di autore ignoto. (smu)

Online dal: 21.12.2009

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 760
Carta · 154 pp. · 21 × 15.5 cm · Germania meridionale/Svizzera · intorno al 1450
Manuale di iatromatematica dalla regione Germania meridionale/Svizzera

Il manoscritto, realizzato intorno alla metà del XV secolo in un ambiente laico nella Germania meridionale o in Svizzera, è illustrato con numerosi disegni a penna colorati. Vi vengono descritti i segni zodiacali, i pianeti, i quattro temperamenti e le quattro stagioni nel loro influsso sulla salute degli uomini. Seguono direttive dietetiche soprattutto per il salasso, ma anche per il mangiare, il bere, il dormire, la veglia, il riposo ed il movimento, così come concretamente per il bagno (immagine a p. 101) o la defecazione (p. 120). Il testo fu originariamente composto intorno al 1400 nella Germania meridionale da un medico laico interessato all'astronomia e riunito in un compendio. Questo testo venne poi più volte completato e modificato. Nell'ultima parte (da p. 128) segue una versione in prosa e in versi della cosiddetta lettera dello Pseudo-Aristotele ad Alessandro Magno: nel testo l'uomo universale greco dà al re dei consigli su come mantenersi in buona salute. (smu)

Online dal: 23.09.2014

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 761
Pergamena · 290 pp. · 13.5 x 10 cm · intorno all’800
Manoscritto composito medico

Manoscritto composito di piccolo formato contenente estratti dalle opere di Ippocrate medico e scrittore greco (intorno al 460-370 av. C.), di Galeno (intorno al 129-intorno al 216) e di Oribasio (intorno al 320-400); scritto in minuscola insulare (?) intorno all’800, non nell’abbazia di S. Gallo. (smu)

Online dal: 21.12.2009

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 762
Pergamena · 278 pp. · 19.5 x 12.5-13 cm · Italia (?) · intorno all'800
Codice miscellaneo; Anthimus, De observatione ciborum

Compendio di piccolo formato di dieci diversi testi medici, realizzato poco dopo l'anno 800 in uno scrittorio sconosciuto, probabilmente in Italia. Include anche una trattato del medico greco Anthimus, in forma di lettera al re dei Franchi Teodorico, «Sulla dieta» (De observatione ciborum), grazie al quale è possibile farsi un'idea delle abitudini alimentari del popolo germanico. (smu)

Online dal: 31.07.2009

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 763
Pergamena · 422 pp. · 14 x 10 cm · XIV secolo
Estratti da opere a carattere teologico e filosofico

Il manoscritto è scritto prevalentemente da una sola mano, ma con diverse impaginazioni (numero di righe). Contiene essenzialmente brani compilati da un anonimo cistercense tratti da opere teologiche e filosofiche, come si deduce dalla rubrica di p. 7 (Incipit libellus exceptionum collectarum de diversis operibus cuiusdam fratris ordinis Cysterciensis). Il testo inizia a p. 7 con Omnes naturaliter scire protestante philosopho. Le rubriche a margine e nel testo si riferiscono a temi quali l'intercessione (De suffragiis ecclesie, p. 19), la cristologia (De nativitate domini, p. 25; De plenitudine gratie Christi, p. 27; De voluntate Christi, p. 31; De passione Christi, p. 33), il purgatorio (De acerbitate purgatorii, p. 88), la memoria e la ragione (De memoria, p. 124; De dignitatibus rationalis creature, p. 135) o la verginità (De virginitate, p. 372). Almeno alcuni capitoli sono tratti dal Compendium theologicae veritatis dello pseudo-Alberto Magno. Le prime pagine (pp. 1-6) contengono un testo sul libero arbitrio, apparentemente basato sulle Sententiae, Libro 2 di Pietro Lombardo, incipit Liberum arbitrium est facultas rationis et voluntatis, qua bonum eligitur gratia assistente vel malum eadem desistente. A p. 422 si trova il timbro della biblioteca dell'abate Diethelm Blarer del periodo 1553-1564. La rilegatura è costituita da una coperta in pelle scura, sopra la quale se ne trova una in pelle più chiara con i bordi sporgenti per proteggere il corpo del libro. (sno)

Online dal: 20.12.2023

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 766
Pergamena · 346 pp. · 19.5 × 14 cm · XIV secolo
Pseudo-Alberto Magno, Compendium theologicae veritatis; Johannes de Friburgo, Confessionale

Il manoscritto, in gran parte vergato con cura da una sola mano, contiene il Compendium theologicae veritatis in 7 libri (pp. 3-282), che nelle edizioni più antiche è attribuito ad Alberto Magno, ma che secondo ricerche più recenti non appartiene alle sue opere autentiche. All'inizio di ogni libro c'è una lista dei capitoli (pp. 3, 37-38, 90-91, 126-127, 159-160, 215, 254). Alle pp. 283-344 segue il Confessionale di Johannes de Friburgo OP (circa 1250-1314) (Bloomfield, Incipits of Latin works on the virtues and vices, n. 5755). All'interno della coperta anteriore si distingue la debole impronta di un testo, probabilmente scritto in semionciale, forse un frammento della Vulgata (Cod. Sang. 1395, pp. 7-327). Anche l'interno della coperta posteriore reca tracce dell’impronta di un testo. (sno)

Online dal: 20.12.2023

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 767
Carta · 385 pp. · 21 x 14.5 cm · XV secolo
Manoscritto composito teologico

Il manoscritto è composto da vari fascicoli, alcuni dei quali recano alla fine una nota di possesso di Johannes Engler, canonico di S. Leonardo (p. 140, 168, 304). Al calendario (pp. 4-24) fa seguito la Summa rudium (pp. 25-140). Il fascicolo successivo (pp. 143-168) contiene i decreti sinodali del vescovo di Costanza Marquart von Randeck (i decreti, non la copia, con la data 1407, p. 165). Nei fascicoli successivi vi sono riflessioni, sermoni, un vocabolario latino-tedesco (pp. 290-304), ricette e calendari, oltre a vari brevi testi a carattere spirituale e profano. Tra questi ultimi ci sono due raccolte di favole (pp. 141-144 e 266-275). I fascicoli iniziano frequentemente con l’inizio di un testo e presentano spesso alla fine delle pagine bianche, ciò che fa pensare, insieme alle ripetute note di proprietà e alle pagine esterne usurate dei fascicoli, che questi siano stati utilizzati per un certo periodo senza rilegatura. La legatura in pelle, che conserva varie borchie, risale al XV secolo. All’interno dei piatti è visibile l’impronta di un documento in tedesco. (mat)

Online dal: 22.09.2022

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 768
Pergamena · 112 (113) pp. · 22–22.5 x 17.5–18.5 cm · S. Gallo (?) · X / XI sec.
Planctus beati Galli; commento a Boezio, Opuscula sacra; Boezio, Opuscula sacra; pseudo Beda, De septem miraculis mundi

Il codice contiene alle pp. 59111 gli Opuscula sacra di Boezio, e cioé I. De trinitate (pp. 5970), II. De divinitate (Utrum pater et filius et spiritus sanctus; pp. 7072), III. De hebdomadibus (Quomodo substantiae; pp. 7277), IV. De fide catholica (pp. 7784), V. Contra Eutychen et Nestorium (pp. 84111), in parte con glosse. Probabilmente alcune parti furono aggiunte nell'XI/XII secolo. Alle pp. 46, prima del commento agli Opuscula sacra I-III e V attribuiti a Johannes Scoto Aurigena o a Remigio di Auxerre, probabilmente di una mano del XIII secolo, il Planctus beati Galli, inc. Quis dabit cineres, un lamento sul furto del tesoro della chiesa di S. Gallo da parte del vescovo di Costanza. A p. 112 il De septem miraculis mundi dello pseudo Beda il Venerabile. Il manoscritto, per la gran parte senza decorazione, contiene a p. 26 una decorazione ittiomorfa e a p. 59 una iniziale I che si estende su 8 linee di testo. (sno)

Online dal: 22.06.2017

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 769
Pergamena · I + 236 + I pp. · 20/19 x 13 cm · XIV e XII secolo
Libri delle Sentenze; Trattato sul battesimo

Il volume è composto da due parti copiate indipendentemente l'una dall'altra in periodi diversi. La prima parte (pp. 1-158) contiene i primi tre libri delle Sentenze di Magister Bandinus (pp. 1-154), autore di un compendio dell'omonima opera di Pietro Lombardo (Libri quatuor sententiarum). Al posto del quarto libro si trova qui un breve trattato sulle donne, De muliere forti (pp. 154-158). Questa copia è stata realizzata da più mani nel XIV secolo. La seconda parte (pp. 159-234) contiene un trattato sul battesimo del XII secolo (pp. 160-234). La presenza del timbro dell'abate Diethelm Blarer (p. 158) indica che la prima parte doveva trovarsi nella biblioteca dell'abbazia di S. Gallo dalla metà del XVI secolo. Questo manoscritto in due parti ricevette l’attuale legatura in cartone probabilmente alla fine del XVIII o all'inizio del XIX secolo, quando Ildefons von Arx vi inserì l’indice del contenuto (p. V1). (rou)

Online dal: 22.09.2022

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 770
Pergamena · 82 pp. · 22.5 × 16.5 cm · intorno al 1300
Alanus ab Insulis: Regulae de sacra theologia

Questo volume trasmette le Regulae de sacra theologia di Alano di Lilla. Il testo è scritto in un'accurata textualis su due colonne, e lo stesso carattere – in un modulo doppio – è utilizzato come scrittura distintiva per le Regulae. Solo l'incipit (p. 3a), la prima iniziale e l'explicit (p. 81b) sono in inchiostro rosso. La coperta in pelle bovina è stata presumibilmente decorata con dieci diversi ferri rotondi e rettangolari a Parigi già intorno al 1200. Essi raffigurano uccelli, motivi geometrici, leoni, intrecci e un uomo inginocchiato con corona e un vaso (EBDB m002201). Il dorso è stato successivamente rivestito con pelle di maiale chiara. Sul verso del foglio di guardia (p. 2) si legge, probabilmente da una mano del XIV secolo, Liber sancti Galli; sulla controguardia posteriore una mano del XV secolo ha annotato Liber monasterii sancti Galli 1451. A p. 82 è impresso il timbro della biblioteca dell’epoca dell’abbaziato di Diethelm Blarer di S. Gallo (1553-1564). (kun)

Online dal: 06.09.2023

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 773
Carta · 246 pp. · 21 x 14.5 cm · ultimo quarto del XIV – primo quarto del XV secolo
De reparatione hominis Marquardi de Lindavia; Expositio decem praeceptorum Henrici de Frimaria

Questo manoscritto composito con testi a carattere teologico si compone di quattro parti (I: pp. 3-122; II: pp. 123-215; III: pp. 216-231; IV: pp. 232-243) ed è scritto in gotica corsiva da più mani. Solo la prima iniziale è stata eseguita. I primi quattro fascicoli, a piena pagina, contengono il trattato De reparatione hominis di Marquard di Lindau (pp. 3-122). Sull'ultima pagina di questa parte (p. 122) si trova il timbro della biblioteca dell’epoca dell’abbaziato dell'abate Diethelm Blarer di S. Gallo (1553-1564). I successivi quattro fascicoli contengono, su due colonne, il commento Expositio decem praeceptorum di Henricus de Frimaria (pp. 123a-213b). Il fascicolo successivo tramanda la Determinatio magistrorum sacrae theologiae sanctae universitatis studii Pragensis sulle tesi del magister di Ulm Johannes Münzinger del 1398 (pp. 216-230). L'ultimo fascicolo contiene un testo che inizia con Vas electionis est non plus sapere quam opportet... (pp. 232-238). Tutte le parti, tranne quest'ultima, presentano marginalia o maniculae (p. 134), che sono state rifilate. Sul verso della carta di guardia posteriore (p. 245) sono scritte e disegnate a penna la nota di possesso Liber monasterii sancti Galli, un volto e la nota di acquisto Anno domini MCCCCX [X barrato?] XXII [1422 o 1432] [...] emi Henricus Lútenrieter hunc librum a domino Nycolao ... Hallensium. La legatura floscia è costituita da un documento in pergamena riutilizzato – un testamento – ed è foderata all'interno con tela di lino a trama grossa e liscia, ora parzialmente staccata nella parte anteriore. Si può quindi leggere la metà sinistra del testamento in lingua alto-tedesca: Ich phaff Berhtolt der horiden [?] von Ehingen [...] und der darnach in dem acht und súbentzigesten iar [...]. I fascicoli sono cuciti direttamente al rinforzo in cuoio del dorso a punto catenella. Sulla coperta anteriore si trova un indice scritto da una mano contemporanea. L’indice incollato sulla prima carta di guardia (p. 1) è di mano di Jodokus Metzler, bibliotecario di S. Gallo. Il conteggio delle pagine (pp. 1-245) presenta un errore: la p. 143 è stata contata due volte. (kun)

Online dal: 06.09.2023

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 775
Carta · 266 pp. · 22 x 15.5 cm · XIV secolo (28.8.1374)
Miscellanea di testi di contenuto scolastico, contenente tra gli altri il catalogo trecentesco della biblioteca dell'abbazia di Heiligenkreuz

Il manoscritto, con testi di contenuto prevalentemente scolastico dall'ambiente dell'università di Parigi, si presenta nella ben conservata legatura originale floscia. Contiene tra gli altri un indice alfabetico alle Sentenze di Pietro Lombardo, alle pp. 107-112 il catalogo del XIV secolo della biblioteca dell'abbazia di Heiligkreuz in Bassa Austria conservato unicamente in questo codice, lo scritto Quaestiones parvorum librorum naturalium del filosofo e logico francese Giovanni Buridano (Johannes Buridanus; † poco dopo il 1358; pp. 121-253) riguardante i corrispondenti testi di Aristotele (Parva naturalia) e terminato di scrivere nell’agosto 1374, e lo scritto Collectio errorum in Anglia et Parisiis condemnatorum pp. 254-264). (smu)

Online dal: 20.12.2012

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 776
Carta · 206 pp. · 21 x 15 cm · 1381 e XV secolo
Raccolta di testi omiletici e teologici

Il manoscritto cartaceo contiene innanzitutto una serie di bozze di sermoni datati dal colophon al 1381 (p. 80). Della stessa mano segue una copia parziale del Liber scintillarum di Defensor di Ligugé (pp. 80-96), dei miracoli (pp. 96-108) e un indice (pp. 108-110). Un'altra mano ha copiato il libro IV del De doctrina christiana di Agostino con numerose annotazioni marginali (pp. 113-162). Seguono, probabilmente per mano del monaco itinerante Gall Kemli († 1481), la interpretazione sugli antenati di Cristo di Aileranus Sapiens (pp. 163-168), nonché estratti da testi teologici, tra cui il Mammotrectus del francescano Giovanni Marchesini. (rou)

Online dal: 22.09.2022

Documenti: 882, Mostrati: 551 - 600