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Cologny, Fondation Martin Bodmer

La Fondazione Martin Bodmer è una delle biblioteche private più importanti del mondo. Essa cerca di rispecchiare “l'avventura dello spirito umano” a partire dalle origini della scrittura, sulla scia del suo fondatore Martin Bodmer, un collezionista che ha tentato di costituire una “biblioteca della letteratura mondiale”. Essa ospita circa 160'000 volumi, centinaia di manoscritti occidentali e orientali, Libri dei Morti egiziani, 270 incunaboli – tra i quali uno dei rari esemplari della Bibbia di Gutenberg – degli autografi di Goethe, Einstein e Mozart...

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Cologny, Fondation Martin Bodmer, Cod. Bodmer 48
Carta · II + 247 + VI ff. · 28.7 x 19.5 cm · Inghilterra · terzo quarto del sec. XV
Chaucer, Canterbury Tales (to l. 1061)

I racconti di Canterbury, scritti verso il 1388-1400 dal "padre della poesia inglese", Geoffrey Chaucer, sono conservati in 82 manoscritti medievali e quattro incunaboli. Il CB 48, trascritto da un solo copista del XV secolo, ha mantenuto la sua eccezionale legatura originaria in pelle di daino scamosciata tesa su delle tavole di legno. (fmb)

Online dal: 09.12.2008

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Cologny, Fondation Martin Bodmer, Cod. Bodmer 49
Pergamena · 150 ff. · 28 x 20 cm · Francia · intorno al 1460
Christine de Pizan, Epitre d'Othea

Commissionato verso l’anno 1460 dal grande bibliofilo Antonio di Borgogna, il CB 49 contiene il testo dell’Epître d’Othea, scritto dalla prima donna che visse unicamente grazie alla sua professione di scrittrice, Cristina di Pisan. È ornato da un centinaio di magnifici disegni (il ciclo completo), tra cui la miniatura di dedica dove si vedono quattro personaggi che sono stati identificati con Filippo il Buono, Carlo il Temerario ed i due bastardi Davide e Antonio di Borgogna. (fmb)

Online dal: 25.07.2006

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Cologny, Fondation Martin Bodmer, Cod. Bodmer 50
Pergamena · 146 ff. · 16.5 x 11.5 cm · Italia · seconda metà del sec. XV
Cicero, De senectute, De amicitia, Paradoxa ad Brutum; Ps. Cicero, Synonyma

Codice contenente le opere De senectute, De amicitia e Paradoxa ad Brutum di Cicerone, i Synonyma dello Pseudo-Cicerone ed il trattato anonimo De punctorum ordine. Allestito in Italia in scrittura umanistica nella seconda metà del secolo XV, il frontespizio e le iniziali che introducono i vari testi sono decorati a bianchi girari; lo stemma con il leone d’oro rampante su fondo rosso, inscritto in una cornice di lauro nel riquadro a c. 1r, non è identificato. (ber)

Online dal: 13.12.2013

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Cologny, Fondation Martin Bodmer, Cod. Bodmer 51
Pergamena · I + 179 + I ff. · 27.7 x 18.5 cm · Italia · sec. XV
Cicero, Orationes

Contiene le orazioni di Cicerone ed è stato vergato in Italia in scrittura umanistica nel XV secolo. La decorazione consiste in iniziali a bianchi girari su lacunari colorati che introducono le varie orazioni e un frontespizio nel quale la decorazione si estende sui quattro lati a c. 1r. Al centro del margine inferiore, in una corona di lauro, campeggia lo stemma della famiglia fiorentina dei Medici che ne copre uno più antico. Appartenne poi al cardinal Giovanni Salviati (1490-1553) di Firenze ed in seguito all’abate veneziano, e in seguito commerciante di manoscritti, Luigi Celotti (1768-1846). (ber)

Online dal: 13.12.2013

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Cologny, Fondation Martin Bodmer, Cod. Bodmer 52
Pergamena · II + 166 ff. · 19.9 x 14.7 cm · probabilmente Francia · inizio del sec. XII
Cicerone, De Inventione

Oggi Cicerone è visto essenzialmente come filosofo e politico; nel Medioevo era invece conosciuto soprattutto come maestro di retorica. Lo testimonia il contenuto di questo manoscritto, trascritto senza alcun dubbio in Francia agli inizi del XII secolo e comprendente due trattati sull'”arte del saper ben parlare”: il De inventione e la Rhetorica ad Herennium, a lungo attribuita all'autore latino. (fmb)

Online dal: 25.03.2009

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Cologny, Fondation Martin Bodmer, Cod. Bodmer 53
Pergamena · 168 ff. · 40 x 29 cm · Borgogna · ca. 1470-1475
Quinto Curzio Rufo, Faits et gestes d’Alexandre

La traduzione francese delle Storie di Alessandro Magno, destinata al futuro Carlo il Temerario, è stata commissionata a Vasco da Lucena, «Portugalois», addetto al servizio dell’Infanta Isabella, moglie di Filippo il Buono. Il ricorso a Quinto Curzio, completato dai testi di Plutarco, Valerio Massimo, Aulo Gellio o Giustino, permette all’autore di liberare il conquistatore macedone dalle leggende ereditate dalla tradizione medievale. Miroir des princes inteso a veicolare l’eroe antico come un modello, si incrive nel movimento umanistico che si sviluppa attorno ai duchi di Borgogna alla fine del medioevo. Il CB 53 è stato copiato per l’appunto in Borgogna, solo qualche anno dopo la composizione del testo; è ornato di miniature realizzate nella cerchia del maestro di Margherita di York (ca. 1470-1475). (mes)

Online dal: 21.12.2009

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Cologny, Fondation Martin Bodmer, Cod. Bodmer 54
Carta · 349 ff. · 30.8 X 20.1 cm · Berna (?) · ca. 1616 (con aggiunte fino al XVII sec.)
Raccolta di alleanze dei Confederati, e di alleanze e trattati di comborghesia con la città di Berna

In questo manoscritto cartaceo sono ricopiate nella prima parte (4r-121r) una serie di alleanze stipulate dai confederati, e nella seconda (130r-290r) alleanze e trattati di comborghesia stipulati dalla città di Berna. Nell’ultima sezione (300v-336r) sono state aggiunte, in un secondo tempo e da un altro copista, i testi delle alleanze stipulate nei secoli XVI e XVII dai Confederati, o da singoli cantoni, con Venezia, la Savoia e la Francia. Sia per il tipo di carta che per la scrittura, il codice sembra essere stato allestito intorno al 1616 a Berna o in un territorio sottoposto all’autorità bernese. All’interno della coperta anteriore reca ancora l’ex-libris Baggrave Library, forse la biblioteca della casa di campagna a Baggrave Hall (Leicestershire), sede della famiglia Burnaby, di cui fece parte John Burnaby (1701-74), ambasciatore inglese a Berna (1743-49). Nel 1970 fu acquistato da Martin Bodmer. (ber)

Online dal: 10.10.2019

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Cologny, Fondation Martin Bodmer, Cod. Bodmer 55
Carta · I + 163 + I ff. · 28 x 20.5 cm · Italia · prima metà del sec. XIV
Dante, Inferno e Purgatorio (Codex Guarneri)

Manoscritto cartaceo, il «Codex Guarneri» è stato allestito meno di due decenni dopo la morte di Dante. La disposizione grafica del testo, con la lettera iniziale di ogni terzina messa in rilievo dall'inchiostro rosso, riflette la terza rima, la forma metrica inventata dal poeta italiano. Privo – senza dubbio dalle origini – del Paradiso, il manoscritto è corredato di glosse latine. (fmb)

Online dal: 25.03.2009

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Cologny, Fondation Martin Bodmer, Cod. Bodmer 56
Carta · 218 ff. · 32.3 x 22 cm · fine del sec. XIV
Dante, Commedia (Codice Ricasoli Firidolfi)

Il «Codice Ricasoli Firidolfi», trascritto su carta alla fine del XIV secolo, è una testimonianza importante per lo stabilimento del testo della Divina commedia di Dante Alighieri. L’iniziale del verso liminare dell’Inferno mostra il celebre profilo dell’autore contornato da decorazioni vegetali. (fmb)

Online dal: 20.12.2007

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Cologny, Fondation Martin Bodmer, Cod. Bodmer 57
Pergamena · 82 ff. · 33.4 x 22.3 cm · Italia · 1378
Dante, Commedia, etc. (Codice Severoli)

Copiato nel 1378 da Francesco di maestro Tura da Cesena, che appone data e nome alla fine del suo volume, il Codice Severoli inaugura ciascuno dei tre canti della Commedia con una iniziale istoriata. Qualche glossa interlineare spiega i versi del Paradiso. (mes)

Online dal: 21.12.2009

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Cologny, Fondation Martin Bodmer, Cod. Bodmer 58
Pergamena · I + 264 ff. · 36.4 x 23.5 cm · Italia (Napoli?) · sec. XIV
Dioscorides, De simplici medicina (Dioscorides alphabeticus); Rogerius de Barone, Practica (Rogerina maior); Practica parva (Rogerina minor); Galterius Agilus, Summa medicinalis, De febribus, De dosi medicinarum; Ps. Galenus, De dynamidiis

Questo manoscritto del sec. XIV raggruppa quattro trattati di medicina. La scrittura in gotica arrotondata è di varie mani e gli incipit principali sono in capitali gotiche ornate da fini filigrane a penna. Alla fine del manoscritto si scoprono varie ricette mediche. (jos)

Online dal: 02.06.2010

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Cologny, Fondation Martin Bodmer, Cod. Bodmer 59
Carta · 194 + I ff. · 20.2 x 14.7 cm · Costanza / Ravensburg · fine del sec. XV
Meister Eckhart

Il CB 59 riunisce con una rilegatura contemporanea tre manoscritti copiati indipendentemente. Caratterizzati tutti e tre dall’uso del dialetto alemannico, e realizzati alla fine del sec. XV, offorno una scelta di sermoni scritti da Maestro Eckhart o nell’ambiente del maestro di mistica renano. La prima parte potrebbe essere stata realizzata in un atelier di Costanza o di Ravensburg ed è appartenuta alla certosa di Buxheim. Si fanno notare i fili cuciti nei fogli di carta che fungono da segnalibro. (mes)

Online dal: 21.12.2009

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Cologny, Fondation Martin Bodmer, Cod. Bodmer 61
Pergamena · I + 108 + I ff. · 24.5 x 16.5 cm · Paesi Bassi · ca. 1400-1405
Eike von Repgow: Sachsenspiegel

Il Sachsenspiegel di Eike von Repgow è uno dei più antichi libri di diritto composti in tedesco. Il CB 61, manoscritto trascritto su pergamena nei primi anni del XV secolo, tratta dunque di diritto privato, diritto penale, diritto della procedura e diritto pubblico. (fmb)

Online dal: 31.07.2007

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Cologny, Fondation Martin Bodmer, Cod. Bodmer 62
Carta · I + 51 + I ff. · 21.1 x 15.1 cm · Sud-est della Germania · seconda metà del sec. XIV
Poemi spirituali - Hartmann von Aue: Gregorius - Frauenlob: Canto di Maria - Maestro Albrant: Medicina per cavalli (manoscritto miscellaneo)

Il Gregorius di Hartmann von Aue è contornato, nel CB 62, manoscritto cartaceo della seconda metà del XIV secolo, da poemi di devozione, dal Marienleich di Frauenlob e dal Rossarzneibuch del Maestro Albrant. (fmb)

Online dal: 20.12.2007

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Cologny, Fondation Martin Bodmer, Cod. Bodmer 64
Carta · 2 + 71 + 2 ff. · 21 x 14.3 cm · fine del sec. XV
Euripides, Phoinissae

Dopo Eschilo (I sette contro Tebe) e Sofocle (Edipo re), Euripide a sua volta tentò di riscrivere il mito tebaico. I fogli iniziali di questo manoscritto, copiato alla fine del sec. XV su carta, espongono l’argomento dell’opera teatrale, rievocano l’oracolo di Edipo e l’enigma della Sfinge, poi presentano la lista dei personaggi. Alla trascrizione dell’opera fa seguito un foglio sul quale è trascritto l’argomento dell’(Edipo re), di Sofocle, mettendo così in luce i legami tra i due capolavori del teatro antico. (jos)

Online dal: 02.06.2010

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Cologny, Fondation Martin Bodmer, Cod. Bodmer 65
Pergamena · 77 ff. · 34.8 x 24.8 cm · Francia (?) · seconda metà del XII secolo
Eusebius Caesariensis, Historia ecclesiastica · Rufinus Aquileiensis, Historia ecclesiastica (I-II)

Manoscritto probabilmente di origine francese, contenente la Historia ecclesiastica di Eusebio di Cesarea nella traduzione di Rufino, ed i libri I-II del supplemento di Rufino stesso. (ber)

Online dal: 22.03.2017

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Cologny, Fondation Martin Bodmer, Cod. Bodmer 66
Carta · 24 pp. · 16.2 x 9.7 cm · metà del sec. XVIII
Doktor Fausts Dreifacher Höllenzwang

All’inizio del XVII secolo venne pubblicato un libro di magia nera, attribuito al mitico Faust, conosciuto sotto il nome di Höllenzwang. La biblioteca di Weimar possedeva un manoscritto di quest’opera, noto a Goethe. Nel 1949 Martin Bodmer poté acquistare un manoscritto di questo tipo. Questo documento, difficilmente databile, è scritto con dei segni cabalistici che si ritenga, per quanto si deduce dalla glossa scritta in tedesco, contengano una serie di formule magiche ad uso degli esorcisti, per evocare, segnatamente, i setti spiriti del male. (red)

Online dal: 17.12.2015

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Cologny, Fondation Martin Bodmer, Cod. Bodmer 67
Pergamena · I + 83 + II ff. · 27.7 x 22 cm · seconda metà del sec. XIII
Gui de Warewic ; Wace, Geoffroy

Includendo il Gui de Warewic, lungo romanzo dinastico anglo-normanno, il Brut di Wace, ove si ripercorre la storia del discendente di Enea che conquistò la Gran Bretagna, e la traduzione di Elia delle Profezie di Merlino, il CB 67 presenta un ampio panorama della storia leggendaria bretone. Completa il corpus tràdito in questo manoscritto del XIII secolo il testo di Fiorenzo di Roma, a metà tra chanson de geste e romanzo di avventura. (fmb)

Online dal: 25.03.2009

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Cologny, Fondation Martin Bodmer, Cod. Bodmer 68
Pergamena · 155 ff. · 25.5 x 21.9 cm · Germania · prima metà del sec. IX
Institutio canonicorum Aquisgranensis

La riforma carolingia aveva risposto alla volontà di uniformità in campo religioso proponendo una regola unica per i monaci, la Concordia regularum di Benedetto d’Aniane. Su questa scia, verso la fine del sec. VIII e nel sec. IX si cerca di operare una distinzione tra lo stato monastico e quello canonicale. Ludovico il Pio fa così pubblicare, nell’816, i risultati del concilio di Aquisgrana; le Istituzioni canoniche presentano nella prima parte i precetti dei Padri e i concili anteriori, nella seconda vengono esposte le decisioni del concilio. La redazione di quest’opera è stata a lungo attribuita ad Amalerio di Metz, allievo di Alcuino e consigliere di Carlo Magno ; bisogna comunque cercate un altro autore per questa opera in 118 capitoli, talvolta laboriosi, cui avrebbe contribuito Benedetto d’Aniane. Copiato in una bella scrittura carolina appena pochi anni dopo la pubblicazione del testo (prima metà del sec. IX), il manoscritto della Fondazione Bodmer è appartenuto all’abbazia benedettina di S. Giacomo di Magonza. Nel sec. XII o XIII alla fine del volume è stato aggiunto un disegno a piena pagina raffigurante la Crocifissione. (mes)

Online dal: 21.12.2009

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Cologny, Fondation Martin Bodmer, Cod. Bodmer 70
Pergamena · 114 ff. · 19.5 x 13 cm · Inghilterra · XV sec.
Galfredus Monumetensis, Historia regum Britanniae

Il manoscritto, di origine inglese, contiene la Historia regum Britannie di Geoffrey of Monmouth (ca. 1100-1154). Alla fine del testo (114v) il copista ha trascritto alcune altre notizie riguardanti la Eptarchia anglosassone, una notizia su Edoardo I re d’Inghilterra e sulla sconfitta subita da Edoardo II a Bannockburn. (ber)

Online dal: 22.03.2017

Documenti: 208, Mostrati: 41 - 60