Documenti: 2918, Mostrati: 2441 - 2460

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 904
Pergamena · II + 120 pp. · 39 x 28.5 cm · Irlanda (Bangor?, Nendrum?) · 851
Prisciani grammatica

Il Prisciano irlandese di San Gallo: copia delle Institutiones grammaticae del grammatico Prisciano di Cesarea (VI secolo), con oltre 9000 glosse, 3478 delle quali in antico irlandese. Testo base per la ricostruzione dell’antico irlandese. Contiene numerose iniziali aristiche a penna. Trascritto in uno scrittorio irlandese (Bangor? Nendrum?) intorno all’845. (smu)

Online dal: 12.06.2006

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 905
Pergamena · 1070 pp. · 37.5 x 30 cm · intorno al 900
Glossae Salomonis

Il Vocabularium di Salomone, un’enciclopedia alfabetica del periodo carolingio lunga 1070 pagine e trascritta da una varietà di mani nell’anno 900 circa, probabilmente non nel convento di San Gallo. L’opera non è stata tramandata nella sua forma completa: mancano le voci comprese tra Aa e Ab e quelle inizianti con le lettere Y e Z. Attribuita dalla storiografia interna a San Gallo all’abate Salomone (890-920), essa è probabilmente basata su un Liber Glossarum dell’Abbazia francese di Corbie. (smu)

Online dal: 09.12.2008

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 907
Pergamena · 320 pp. · 25 x 17.5 cm · San Gallo · 760-780
Manoscritto miscellaneo: dizionario etimologico, le età del mondo, grammatica, estratti dalla Bibbia (Cat Ap 1,1-7,2)

Codice miscellaneo trascritto per la scuola abbaziale di S. Gallo dal monaco Winithar. (smu)

Online dal: 14.09.2005

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 908
Pergamena · 412 pp. · 20.5 x 13.5 cm · VI-VII secolo (scrittura inferiore) / seconda metà del sec. VIII (scrittura superiore)
Fragmenta rescripta

«Il re dei palinsesti»: frammenti di pergamena della tarda antichità il cui testo originario è stato cancellato tramite raschiatura e sostituito da un testo più recente, talvolta – come accade non di rado in questo caso – anche più di due volte. L’interesse scientifico del palinsesto è rappresentato, di norma, dal testo più antico. Alcune opere dell’antichità sono pervenute unicamente grazie a tale pratica. Il volume, composto dal bibliotecario Ildefonso di Arx prima e dopo il 1800 grazie all’assemblaggio di singoli frammenti che egli trovò nella Biblioteca abbaziale, contiene – tra i molti altri testi – la versione più antica della Mulomedicina di Vegezio (sec. V), gli unici scritti tramandati, in versi e in prosa, dell’ispanico Flavio Merobaude (sec. V), gli Oracoli sangallesi («Sortes Sangallenses», sec. VI). (smu)

Online dal: 12.12.2006

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 911
Pergamena · 323 pp. · 17 x 10.5 cm · intorno al 790
Abrogans - Vocabularius (Keronis) et Alia

Il più antico volume in tedesco, il cosiddetto manoscritto "Abrogans". Databile intorno al 790, contiene i più antichi "Padre nostro" e "Credo" in tedesco. (smu)

Online dal: 31.12.2005

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 912
Pergamena · 158 pp. · ca. 12 x ca. 9 cm · Bobbio · V secolo (scrittura inferiore) / VIII secolo (scrittura superiore)
Il glossario palinsesto Abba-Ababus

Il glossario palinsesto Abba-Ababus è uno dei manoscritti più antichi della biblioteca abbaziale di S. Gallo ancora conservato in forma di libro. Nel glossario, nel quale ogni parola è spiegata con l'ausilio di un'altra, fu verosimilmente trascritto nel convento di Bobbio sopra testi più antichi, databili al V secolo. Il testo sottostante, talvolta più, talvolta meno leggibile, include frammenti dei Salmi, del libro veterotestamentario di Geremia, estratti dalle opere del grammatico Donato e del poeta latino Terenzio. Contiene anche una miniatura di un retore in posa declamatoria. (smu)

Online dal: 09.12.2008

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 913
Pergamena · 206 pp. · 8.5 x 8.5 cm · Germania · intorno al 790
Vocabularius S. Galli

Il Vocabularius sancti Galli – dizionario scritto in antico alto-tedesco da un missionario, 150 anni dopo la morte di San Gallo. Il codice, miscellaneo e di piccolo formato, è stato scritto intorno al 790 in tedesco come una sorta di diario da uno scriba formatosi nella tradizione anglosassone. Contiene testi concernenti questioni teologiche o legate alla missione e all’istruzione. La sezione finale conserva un dizionario latino – alto-tedesco antico, classificato secondo gruppi funzionali. (smu)

Online dal: 12.12.2006

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 914
Pergamena · 272 pp. · 23.5-23.9 x 16.7-17 cm · San Gallo · primo terzo del sec. IX
Regula S. Benedicti

Successivo all’810, è il testimone più importante della Regula Benedicti. (smu)

Online dal: 14.09.2005

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 915
Pergamena · 353 pp. · 24 x 18 cm · San Gallo · metà del sec. IX / X secolo / XI secolo
Capitolario

Il più antico capitolare dell'abbazia di S. Gallo. Contiene, tra gli altri testi, un martirologio, un necrologio, gli annali di S. Gallo e numerose regole monastiche. (smu)

Online dal: 31.12.2005

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 916
Pergamena · 172 pp. · 19.5 x 12.5 cm · inizio del sec. IX
Regula S. Benedicti

La Regola di S. Benedetto in latino e antico alto-tedesco; uno dei più antichi monumenti dell’antico alto-tedesco. (smu)

Online dal: 14.09.2005

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 919
Carta · 224 pp. · 18.5-21.5 x 14-14.5 cm · San Gallo (?) · XV secolo
Miscellanea monastica et historica

Manoscritto miscellaneo dal contenuto in prevalenza storico, trascritto in latino e in tedesco per lo più dal monaco itinerante sangallese Kemli († circa 1481). Contiene, oltre a numerosi altri testi, una Regula Benedicti, degli enigmi e dei proverbi in latino e tedesco, una Rappresentazione della Passione (nell’unica versione conservata) nel tedesco del Medio Reno del XIV secolo e una sorta di curriculum vitae dello scriba Kemli. (smu)

Online dal: 23.12.2008

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 926
Pergamena · 336 pp. · 23 x 17-17.5 cm · San Gallo · seconda metà del sec. IX
Manoscritto miscellaneo

Copia importante da un punto di vista storico-testuale della regola monastica di Basilio Magno (329-379) nella traduzione latina di Rufino (c. 345-410), trascritta da diverse mani a San Gallo, nella seconda metà del IX secolo. Oltre ad altri due testi più brevi, il manoscritto contiene anche una scelta di estratti dal De institutis coenobiorum di Giovanni Cassiano († 430/35; a partire da 4,32 e ss.). (smu)

Online dal: 23.12.2008

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 928
Carta · 258 [260] pp. · 21.5 × 14.5 cm · monastero di S. Gallo · intorno al 1440
Codice miscellaneo a contenuto monastico della prima metà del sec. XV con le 'Consuetudines' di Subiaco-Wiblingen e Kastl

Codice miscellaneo importante dal punto di vista testuale, proveniente dal monastero di S. Gallo, con copie di testi monastici riguardanti il movimento di riforma della prima metà del XV secolo. Contiene tra gli altri testi le Consuetudines Sublacenses (pp. 1-19), le Consuetudines di un monastero cistercense in Boemia (pp. 26-74; Directorium et consuetudines monasterii de Nepomuk ord. Cist. in Bohemia), indicazioni generali e liturgiche per la vita monastica (pp. 74-87), sprezzanti commenti di un monaco di Hersfeld residente a S. Gallo sui tentativi di riforma del capitolo generale (pp. 98-108) così come le Consuetudines Castellenses (p. 113 fino a 258). Queste contengono disposizioni liturgiche per l'ufficio divino e indicazioni per la vita quotidiana, e per l’organizzazione della comunità monastica di Kastl nell’Alto Palatinato. Queste Consuetudines si diffusero e influenzarono la vita monastica in numerosi altri monasteri nella Germania meridionale, tra i quali S. Gallo. Quale unico manoscritto, il Cod. Sang. 928 tramanda il prologo originale dell'abate Otto Nortweiner von Kastl (1378-1399) su queste riforme. La legatura del manoscritto, in origine una legatura floscia, fu restaurata nel XIX o all'inizio del XX secolo con grave intervento nella sostanza originale del codice. (smu)

Online dal: 23.09.2014

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 929
Pergamena e carta · 265 pp. · 21.5 x 14.5 cm · XIV e XV sec.
Manoscritto composito con trattati, lettere e testi giuridici

Il volume in-quarto raccoglie vari testi, per lo più brevi. L'accento è posto sulle riflessioni spirituali e sulle preghiere, tra cui un trattato sulla Passione (pp. 4-38), preghiere per la Passione (pp. 68-84), per le ore del giorno (pp. 88-91), un trattato sul peccato originale (pp. 92-107) e un altro sulle quattuor gemitus turturis (pp. 112-159); una Biblia pauperum raccoglie, per numerosi santi, le situazioni di emergenza in cui possono essere invocati (pp. 160-193). Tra i testi spirituali ve ne sono anche alcuni in tedesco (per es. pp. 218-220, 238). Due lettere riguardano S. Gallo: una è indirizzata all'abate Eglolf (pp. 40-43), l’altra ai monaci fuggiti a S. Gallo (pp. 85-88). Altri testi trattano del concilio di Costanza e delle riforme monastiche; anche in questo caso con riferimenti a S. Gallo (pp. 239-250). L'ultimo fascicolo è in pergamena e potrebbe risalire al XIV secolo; contiene una grammatica e testi di medicina (pp. 251-266). La legatura è costituita da una copertina floscia. Quali brachette è stato utilizzato un documento pergamenaceo in tedesco, nel quale si leggono ancora la data 1415 e il nome di un ulrichen leman burger ze arbon. (mat)

Online dal: 22.09.2022

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 930
Carta · 422 pp. · 21–21.5 x 15 cm · Johannes Hertenstein · 1425
Grimlaicus, Waldregel

Il manoscritto contiene come testo principale (pp. 1-199) la cosiddetta Waldregel, una traduzione in lingua alto-tedesca protomoderna della Regula solitariorum (regola per eremiti), che il monaco Grimlaicus, probabilmente originario della Lorena, aveva scritto nel IX o X secolo. La Waldregel è integrata da ulteriori testi sul tema della vita eremitica e della povertà: pp. 199-256 Hie vachet an ain ander buoch ainsidelliches lebens und von siner bewaerung ...., inc. Die muoter der hailigen cristenhait hat zwayer hand gaistlicer lüt; pp. 256-326 Das ander buoch von bewärung der armuot, inc. Gelobet sy got vnser herr iesus cristus; pp. 326-334 Hie nach ain bredige, inc. Fünf stuk sint dar inn begriffen. Secondo l’explicit a p. 335 questi quattro testi sono riassunti sotto il titolo Waldregel, ma solo la prima parte fino a p. 199 si rifà alla Regula solitariorum. Segue, alle pp. 337-419, uno Spiegel der geistlichen Zucht. Si tratta qui di una traduzione del libretto per novizi del francescano Davide di Augusta († 1272). Alle pp. 420-422 trovano posto delle preghiere. Il codice è stato scritto in gran parte da p. Johannes Hertenstein (OSB) ed era in possesso dell'eremo nello Steinertobel, non lontano da San Gallo. Una copia dei primi quattro testi si trova nel Cod. Sang. 931. (sno)

Online dal: 14.12.2018

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 931
Carta · 289 (288) pp. · 21 x 14–14.5 cm · S. Gallo (?) · prima metà del XV sec. (dopo il 1430)
Grimlaicus, Waldregel

Il manoscritto contiene quale testo principale (pp. 1-180) la cosiddetta Waldregel, una traduzione in lingua alto-tedesca protomoderna della Regula solitariorum (regola per eremiti), che il monaco Grimlaicus, probabilmente originario della Lorena, aveva scritto nel IX o X secolo. La Waldregel è integrata da ulteriori testi sul tema della vita eremitica e della povertà: pp. 180222 Hie fachet an ein ander buoch von der bewerung einsidliches lebens …, inc. Die muoter der heilge kristenheit het zweyerhand geistlicher lüte; pp. 222277 Dz ander buoch von bewerung armuot, inc. Gelobet sy got vnser herre vnd got iesus cristus; pp. 277284 [predica] Inc. Fünf stuk sind dar inne begriffen. Alle pp. 285-289 trovano posto delle preghiere. La decorazione è costituita da semplici iniziali rosse, alle pp. 1 e 3 con filigrana verde. Il manoscritto è una copia, tranne che per le preghiere, del Cod. Sang. 930. Era in possesso dell'eremo della chiesa di San Giorgio di fronte alle mura di San Gallo. Tre donne ecclesiastiche che vi abitavano negli anni ’30 del XV secolo sono rappresentate sulla controguardia posteriore in semplici disegni a penna. (sno)

Online dal: 14.12.2018

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 932
Carta · 578 pp. · 15.2 × 11 cm · monastero di S. Gallo, forse per un certo tempo di proprietà di p. Gallo Kemli · probabilmente 1437-1443
Codice miscellaneo a contenuto monastico della prima metà del XV secolo

Sono molti i copisti che tra il 1437 ed il 1443 hanno partecipato al lavoro di copia di questo manoscritto di formato ridotto, tra questi anche il monaco itinerante di S. Gallo, Gallo Kemli (1417-1481). Il manoscritto, la cui etichetta sul dorso reca la scritta Miscellanea Regularia Liturgica et Medica, conserva la legtura originale e contiene, oltre alle Consuetudines Sublacenses, altri scritti riformistici dall’ambiente dei movimenti di riforma tardomedievali di Subiaco e Melk. A questi appartengono tra gli altri delle orazioni da leggere durante i pasti, che cambiavano nel corso dell’anno liturgico a seconda delle varie feste (p. 99-117), numerosi testi liturgici e calcoli per il calendario. Nella parte finale si trovano dei trattati medici, tra i quali (p. 480) versi mnemonici sul salasso (pp. 569-571) e il trattato pseudo-aristotelico Secretum Secretorum, una sorta di insegnamento enciclopedico segreto con delle caratteristiche orientali, tramandato in numerosi manoscritti. L’indice del contenuto che si trova all’interno della coperta anteriore è stato scritto tra il 1774 e il 1780 da p. Magnus Hungerbühler (1732-1811), nel corso della sua attività di bibliotecario. (smu)

Online dal: 23.09.2014

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 934
Carta · 324 pp. · 15.3 x 11 cm · S. Gallo · XV secolo (prima metà-metà)
Regole monastiche, preghiere e trattati brevi

Manoscritto costituito da quattro unità con raccolta di testi in tedesco: regole monastiche (tra cui la Regola di S. Benedetto), preghiere e brevi testi a carattere spirituale. Un confronto della scrittura permette di attribuire le unità I, II e IV alla mano del benedettino Friedrich Kölner (Köllner, Cölner, Colner), che soggiornò nel monastero di S. Gallo tra il 1429/30 e il 1439. L’unità III, o il suo modello, era stato dedicato, come si deduce da una nota in un secondo momento cancellata, ad Anna Vogelweider, suora cistercense nel monastero di Magdenau nel Basso Toggenburgo. Questa Anna era probabilmente la zia, come si deduce da una nota di donazione, di una suora Els (Elsbeth?) del convento di suore di S. Giorgio a S. Gallo. (fas)

Online dal: 31.03.2011

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 936
Carta · 107 pp. · 14.5 x 10.5 cm · XIV secolo
Raccolta di testi ascetici

Questo piccolo manoscritto contiene una serie di testi ascetici, copiati su una colonna da un unico scriba. Si apre con un testo dello pseudo-Bernardo di Chiaravalle, Formula honestae vitae (pp. 1-11a). Segue il primo libro dell'opera del francescano Davide di Augusta, De exterioris et interioris hominis compositione, che spesso è circolato indipendentemente con il titolo Formula novitiorum (inc.: Primo semper debes considerare ad quid veneris...; [pp. 11a-63]). Seguono tre sermoni, sul Giudizio Universale, sul Cantico dei Cantici e sul disprezzo del mondo (pp. 64-83), seguiti da un elenco dei capitoli dell'abate Bernardo [di Chiaravalle] sul Cantico dei Cantici (inc. Incipiunt capitula Bernahardi [!] abbatis in cantica canticorum [pp. 83-84]). La poesia Quinquaginta bona proverbialia occupa le pagine 85-94 (Morawski, p. XXXVIII), seguita dall'inno, privo dei versi iniziali, De forma vivendi monachorum (AH, vol. 33, n. 220; pp. 95-101). Gli ultimi due testi riguardano s. Bernardo di Chiaravalle: in primo luogo, un poema sulla sua vita (inc.: Anno milleno centeno cum duodeno...; Walther, Initia 1162; pp. 102-105) seguito da un poema incompleto sui suoi miracoli (inc.: Gaude claustralis contio...; p. 106). La legatura floscia è costituita da un frammento di un messale in pergamena. Sulla coperta anteriore è incollata un'etichetta con un’antica segnatura corrispondente a quelle del catalogo dei manoscritti della biblioteca abbaziale del 1461 (Cod. Sang. 1399, pp. 1-8), il che indica che il volume si trovava all'abbazia di S. Gallo al più tardi a quella data. Verso la fine del manoscritto si trova il timbro dell'abate Diethelm Blarer, usato tra il 1553 e il 1564 (p. 101). (rou)

Online dal: 31.05.2024

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 939
Carta · 440 pp. · 21 x 14 cm · 1430
Varia theologica

Il codice, scritto da diversi copisti, è composto da sette parti, interrotte da fogli bianchi, e raccoglie scritti teologici a carattere molto diverso. Parte I: pp. 1-14 indice e pp. 17-124 testo del De decem praeceptis di Henricus de Frimaria, a p. 124 i Septem dona sancti spiritus contra septem peccata mortalia, alle pp. 125-139 il Tractatus de confessione et de peccatis mortalibus et venialibus, a p. 139 il Quid sit vera poenitentia et confessio, alle pp. 139-140 un appunto a carattere teologico e ulteriori annotazioni a p. 142, alle pp. 143-173 il trattato De proprietate ad canonicos regulares religiosa del teologo, astronomo e attore della politica ecclesiastica Heinrich Heinbuche von Langenstein (1325-1397) e alle pp. 177-186 un frammento della Expositio regulae S. Augustini. La parte II comprende alle pp. 187-199 un frammento del De sacramento ordinis, alle pp. 199-257 i Notabilia super Cantica Canticorum di fr. Johannes, seguito alle pp. 258-260 dal sermone Omnia parata sunt venite ad nuptias. Le parti III (pp. 261-284), IV (pp. 285-316) e V (pp. 317-340) contengono altri sermoni. La parte VI è composta dalle Sibyllenweissagungen in tedesco del XIV e XV sec. (Von Kung Salomo wishait, pp. 341361) e da una lettera frammentaria (pp. 361-362). La parte VII contiene alle pp. 365-376 moralizzazioni dalla Historia septem sapientium. In una nota a p. 379, il bibliotecario del monastero Ildefons v. Arx riferisce della malattia e della morte del precedente bibliotecario del monastero Johann Nepomuk Hauntinger nel 1823. Un’annotazione nel margine superiore di p. 1 testimonia che il manoscritto si trovava già nel monastero di San Gallo nel XV secolo. (nie)

Online dal: 14.12.2018

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